Fronte del Piave
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È arrivato il momento di aggiornare tutto il sito.

------------- Aggiornamento -------------

Siamo felici di potervi comunicare che l’aggiornamento del sito è iniziato e la prima fase è completata, ma siamo ancora lontani dalla fine dei lavori e dalla cifra necessaria.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato fin ora e speriamo molti altri si uniscano a noi per salvare Fronte del Piave.




Maggiori informazioni e aggiornamenti qui.

 
     
 

ITINERARIO CADORNA


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A - PARTENZA

ASSOCIAZIONE STORICO CULTURALE FRONTE DEL PIAVE


B - Ossario Militare - Santa Lucia

Posta alle pendici del Montello e della Val Belluna, cittadina di grande importanza per le retrovie del nostro esercito, conserva, a perenne ricordo degli eventi bellici questo ossario detto di “Santa Lucia”.

 
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C - Area Monumentale di Cima Grappa

Caposaldo difensivo dell’armata italiana dopo la ritirata di Caporetto, teatro di mille sanguinose battaglie, accoglie ora nella sua cima le spoglie di ventimila caduti fra vinti e vincitori.
Dal Sacrario, luogo di culto e di rispetto ma soprattutto fonte di grande interiorità per ogni singolo visitatore, si domina l’intera linea del fronte: il Piave, il Montello, l’Altipiano...
Qui convergono e si innalzano al cielo i due volti della guerra, le sue due anime, le sue due verità e allo stesso tempo i più alti valori di Patria, Libertà, Pace.

 
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D - Sacrario Militare Italiano

Caposaldo delle retrovie dell'armata austro-ungarica essa stessa teatro di molte battaglie e bombardamenti, alla fine del conflitto le centinaia di salme disseminate lungo il fronte vengono radunate in questa cittadina.
Più di cinquemila vi trovano degna sepoltura.
Riconciliazione sopra le tombe...
Il contesto paesaggistico che avvolge questi due luoghi comunica una singolare serenità d'animo e crea una senzazione di fratellanza e di comunione.
Su queste tombe avviene una riconciliazione al di sopra degli schieramenti "qui il dolore si fa preghiera e la preghiera inno".

 
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E - Deutscher Soldaten Friedhof

Il cimitero tedesco, immerso nel verde, colpisce per la sua armoniosa semplicità. Ogni lapide è una croce,ogni croce un soldato. L’allineamento delle tombe crea svariate fughe prospettiche che accompagnano l’occhio del visitatore nelle sue meditazioni e ben rappresentano le innumerevoli vite spezzate sui campi di battaglia.
Il piccolo cimitero militare, soprannominato S. Paolo, accoglie i resti di 273 soldati che riposano sotto le croci in porfido rosso.

 
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F - Deutscher Soldaten Friendhof

Un bunker, costruito alle pendici del Col Maor in un punto strategico per le operazioni militari tedesco austro-ungariche (riportato in molti testi come “la stretta di Quero”), viene consacrato dopo il conflitto a cimitero militare germanico; vi trovano pace più di tremila soldati.
La morte avvicina i due schieramenti del conflitto e questo luogo di riflessione diviene radicale testimonianza della guerra.
Il paesaggio è scolpito dalla storia dell’uomo e si permea di significati profondi che possono essere colti solo toccandoli con mano in prima persona.

 
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G - La Conca di Alano - Ugo Bartolomei: Medaglia d'Oro al V.M.

“...i fucilieri di montagna ebbero di
fronte, nella zona del Grappa, truppe
italiane che si batterono benissimo e
seppero, sotto ogni punto di vista,
compiere il proprio dovere. Là non
poterono essere conseguiti successi
come quelli di Tolmino”.

 
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H - Cimetiere Militaire Francais

Dal dicembre 1917 al novembre 1918, durante gli aspri combattimenti avvenuti lungo il fronte del Piave compreso tra Ciano del Montello e Pederobba, caddero eroicamente a supporto dell’armata italiana quasi tremila soldati francesi.
Mille, a perenne memoria, riposano in questo cimitero.
Un gruppo scultoreo, rappresentante la Francia e l’Italia come due madri addolorate ma orgogliose del Figlio caduto che torna nel loro grembo, si integra con i colori del letto del fiume, il verde delle colline del Montello da un versante e il monte Cesen dall’altro.

 
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