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VAL CORDEVOLE

(206a, 266a e 276a Compagnia)

 

ANNO 1915.

      Dislocato, all'inizio delle ostilità, alla testata della valle di Franzedas, tra i passi di Forca rossa e di Col Bechér, il "Val Cordevole", il 27 maggio, inizia l'avanzata e per M. le Saline, occupa le posizioni di Uomo e di q. 2219, inviando distaccamenti al passo di Forca rossa ed al "Sasso" di Cima di Costabella (18a divisione - IX corpo d'armata). Il 30, la 266a compagnia si trasferisce a Caprile (17a divisione).
     Raggiunto Fuchiade il 13 giugno, la 206a, il 18, svolge una azione col XX/3° bersaglieri contro Cim di Costabela e passo le Selle, senza, però, ottenere sensibili vantaggi. Un suo riparto nello stesso giorno, da Cima di Cadin, opera col "Belluno" nella valle di S. Nicolò. La compagnia, dopo una sosta alle forcele di Uomo e di Costabella, il 21 ritorna a Fuchiade, lasciando nuclei d'alpini a protezione delle predette posizioni.
     Il 29 giugno, la 266a che dal 4 al 26 è rimasta in linea sul M. Nuvolau, mentre un suo plotone ha tentato invano, il giorno 13, unitamente al I/45° fanteria, un'azione sulle Tofane, si riunisce al battaglione a Fuchiade. Il 1° luglio, raggiunto Uomo, provvede alla sorveglianza delle forcelle di Costabella, Uomo e di Cadin, mentre la 206a dispone per un posto avanzato al passo di Cirelle.
     Il 16 luglio è inviato nella zona del M. Marmolada un plotone, che il 29 raggiunge il passo di Fedaja e fa ritorno al battaglione sol il 7 settembre.
     Le compagnie si alternano nelle posizioni, dove non si hanno azioni di notevole importanza, fino al 12 ottobre, nel qual giorno la 266a, per il passo di Forca rossa e la valle di Franzedas, che raggiunge Malga Ciapela, passando alla diretta dipendenza della 18a divisione.
     Il battaglione, che è stato rinforzato nelle posizioni da riparti del 49° fanteria, nei giorni dal 20 al 23 ed il 27 ottobre, mentre le truppe del corpo d'armata attaccano le difese della Valparola e dell'alta val Cordevole, svolge attive azioni dimostrative a mezzo pattuglie.
     Il "Val Cordevole" rimane in prima linea, fino al termine dell'anno, compiendo importanti lavori per difendere i riparti dai rigori della stagione invernale.
     La 266a compagnia, dopo aver preso parte ai combattimenti per la conquista del Sasso di Mezzodì col 51° fanteria, dal 19 al 22 ottobre, e dopo una permanenza a Moè, dal 25 ottobre al 14 novembre e ad Alleghe fino al 19 dicembre, il 20 accantona a Palla.

ANNO 1916.

      Fino all'11 febbraio, la 206a compagnia, resta nel settore val Biois col comando di battaglione, provvedendo, oltre che alla sorveglianza delle trincee, a lavori ed allo sgombero della neve; la 266a è sempre dislocata a Palla (regione del Col di Lana).
     Il 12, i riparti si scambiano nelle zone; la 266a compagnia, portatasi a presidio dei trinceramenti di val Biois, il 1° aprile, respinge un attacco nemico al "Sasso" di Costabella. Nel mese di maggio, amplia la sua occupazione collocando alcuni posti avanzati.
     La 206a, il 17 febbraio, occupa una posizione denominata "Roccione", sita tra il "Cappello di Napoleone" e la cima del Col di Lana. Il 28 concorre, con una forte pattuglia, alla conquista di un costoncino tra il "Montucolo" italiano e quello austriaco ed il 1° aprile, ceduta la linea, scende a Rocca Pietore.
     Il 5 si trasferisce nel sottosettore Ombretta - Ombrettola con distaccamenti ai due passi omonimi. Il 19 giugno ritorna alla diretta dipendenza del comandante del battaglione.
     Costituitosi, il 21, il sottosettore nord del settore di val Biois, al "Val Cordevole" è affidata la difesa della suddivisione della zona Contrin, da Uomo, per Punta Tasca (q. 3003) a passo d'Ombretta incluso, ove sono dislocati anche riparti del 51° e del 215° fanteria (17a divisione).
     Il 1° luglio un nucleo della 206a compagnia occupa la q. 2942 (ovest di Cima Ombretta occidentale) ed il 22 un'altro nucleo costituisce un posto avanzato a q. 2554 (Vernale).
     Il 6 agosto la 206a compagnia passa alla dipendenza della 18a divisione ed il comandante di battaglione si trasferisce a Caviola per poi, il 13, assumere il comando delle truppe dislocate nelle sottozone Cirelle e Costabella; la 266a compagnia, il 31, si trasferisce nelle trincee di P. Tasca (3003) e del "Sasso" di Costabella.
     I riparti rimangono in linea fino a tutto settembre, il 1° ottobre la 206a compagnia passa a far parte delle truppe del settore Marmolada.
     Per le operazioni contro le posizioni del gruppo di Costabella, il comandante del battaglione ha alla sua dipendenza la 266a compagnia, la 1a del I/81° fanteria e la 10a del XXV bersaglieri. L'azione ha inizio nella notte sul 5; un nucleo d'arditi della 266a, senza farsi scorgere, si appiatta a pochi metri da q. 2761 (Costabella sinistra). Il successivo mattino, dopo il tiro delle nostre artiglierie, gli arditi occupano la posizione nemica, mentre i rincalzi (due plotoni della 266a) ne coronano la cresta. Poco più tardi, ripreso il fuoco d'artiglieria, che in un primo tempo aveva dovuto cessare per la nebbia fittissima, gli alpini occupano le difese a nord di Costabella di sinistra sino verso q. 2540, il "Villaggio Austriaco" e q. 2723, e si dirigono verso la Cima di Costabella e la forcella di Laste. Per due volte la predetta forcella è raggiunta, ma la forte reazione avversaria non consente di conservare la posizione. Ulteriori tentativi, compiuti il 6, non riescono a causa dei rinforzi ricevuti dal nemico.
     Nella notte sul 6, il battaglione, cedute le linee a riparti dell'82° fanteria, si trasferisce a Celat da dove invia distaccamenti a Cirelle, a q. 2723 ed a q. 2222.
     Lo stesso giorno 6 la 206a, unitamente a riparti del 51° fanteria, tenta, invano, di occupare una località chiamata "Contrin house".
     Il 21 novembre al "Val Cordevole" è assegnata una terza compagnia, la 276a, che si riunisce, nel sottosettore Serauta - Ombretta - Ombrettola, alla 206a accantonando a Malga Ciapela.
     Il 23 dicembre si costituisce il settore Marmolada - Costabella, ad esso è assegnato il battaglione, che, alla dipendenza del proprio comandante, risulta dislocato a: rifugio Cantore - M. Cirelle - Cime e passo d'Ombretta - M. Ombrettola - q. 3065 - q. 2723 - Serauta e Pian di Artemoia.

ANNO 1917.

      Durante i primi mesi del nuovo anno, il "Val Cordevole" permane nelle posizioni del settore Marmolada - Costabella, impiegato in continui lavori per riparare i danni prodotti dalla neve e dalle valanghe.
     Ai primi di maggio, le truppe del corpo d'armata assumono una nuova dislocazione; il battaglione, che, il 26 aprile, è passato con gli altri riparti del settore, alla dipendenza della 18a divisione, restringe la sua occupazione a Punta Cadino, M. Cirelle, Cime e passo d'Ombretta, M. Ombrettola, Serauta.
     Fino a tutto ottobre, non si hanno che azioni di pattuglie.
     Deciso il ripiegamento della 4a armata, in seguito agli avvenimenti della fronte isontina, il "Val Cordevole", che fa parte della retroguardia della divisione, dopo aver sgomberato la maggior parte dei materiali, il 4 novembre inizia il movimento, e, dopo aver preso successivamente posizione sul Serrai e poco più tardi a Palue, nella notte sul 5, per Caprile, giunge a Le Grazie. Dopo una breve sosta, la marcia continua e, per Alleghe, Cencenighe, Agordo, il 6 è a Mas di Belluno.
     Il nemico dimostra poca attività e le operazioni di ripiegamento procedono con sollecitudine.
     Il 7 il movimento continua e per Anzù, Fener, nella notte sul 10, gli alpini giungono a Casere Guizza.
     Mentre le truppe della divisione provvedono a schierarsi sulla nuova linea di resistenza per arrestare l'avanzata del nemico, il battaglione, assegnato al VI raggruppamento alpini si trasferisce a Crespignaga, ove viene impiegato in lavori.
     Il 17, passato al 14° gruppo, raggiunge Vettorazzi, occupando le posizioni di seconda linea.
     All'alba del 20, sostituisce riparti del 92° fanteria nella linea Monfenera - M. la Castella, che provvede subito a rafforzare, mentre pattuglie mantengono il contatto col nemico (17a divisione).
     Il mattino del 25, dopo un violento fuoco d'artiglieria, gli Austriaci sferrano un poderoso attacco contro la fronte tenuta dal battaglione, puntando verso la selletta tra M. la Castella ed il saliente del Monfenera. Malgrado le forti perdite inflitte agli alpini, vengono nettamente respinti.
     Altri due violenti assalti s'infrangono, durante la notte, contro la salda e tenace resistenza del "Val Cordevole". Il 26, un nuovo tentativo è arrestato dal nostro fuoco.
     Rilevato da riparti della 47a divisione francese, nella notte sul 5 dicembre, il battaglione, per Possagno e Crespano, si trasferisce a Borso, per riunirsi al raggruppamento, che si disloca nella zona a nord di Liedolo.
     Un nuovo ordine, però, il 7, lo invia col comando del 14° gruppo, in val Poise, alla dipendenza della 66a divisione; il 13 accampa a Casone di Coston; il 15 si sposta a Col Raniero a disposizione della 59a divisione (XXVII corpo d'armata). Poichè il nemico è riuscito ad affermarsi sulle nostre posizioni di Col della Berretta e di Col Caprile, il battaglione viene chiamato in azione; al mattino del 16, infatti, riceve ordine di puntare su Col Caprile, unitamente al "Moncenisio". Vani, però, riescono gli sforzi degli alpini, che, nonostante lo slancio, sono arrestati dal fuoco e dalla reazione avversaria.
     Il 28 il battaglione ritorna a Liedolo, ove attende a riordinarsi.

ANNO 1918.

      Le truppe della 66a divisione hanno il compito di riconquistare M. Asolone. Il "Val Cordevole", unitamente al gruppo, destinato quale riserva divisionale, il 12 gennaio si porta ad Osteria del Campo ed il 14 sulla linea di sbarramento val Damoro - val delle Foglie.
     Nel tardo pomeriggio del 14 presidia le trincee del primo sbarramento della valle Damoro, pronto ad occupare le posizioni che saranno lasciate libere dai riparti destinati a rinnovare gli attacchi, che durante la giornata si sono infranti per la reazione nemica; un nucleo è inviato a presidiare q. 1421.
     La mattina del 15 la battaglia si riaccende violenta, q. 1520 è conquistata, ma più tarsi i nostri sono costretti ad abbandonarla in seguito ai violenti contrattacchi avversari.
     Sospesa l'azione, i riparti riprendono la primitiva dislocazione ed il "Val Cordevole" si sposta nei pressi di Casera Santino della Valle, ove rimane fino al 19, giorno in cui, affidata al 12° gruppo la difesa delle trincee del settore occidentale dell'Asolone, il 14° si sposta nelle linee arretrate dello sbarramento di val Damoro.
     Il 23 il battaglione ritorna a Liedolo, ove il raggruppamento riunisce i suoi riparti per poi trasferirsi in val Camonica (1 armata). Il 29 raggiunge in ferrovia Niardo (Brescia) ed il 15 febbraio, assegnato al 12° gruppo, si porta ad Artogne; ivi rimane fino al 13 marzo, svolgendo istruzioni varie.
     Il gruppo parte per raggiungere la zona della 5a divisione, alla cui dipendenza è stato messo per compiere lavori di fortificazione e stradali. Il "Val Cordevole", il 14, inizia la marcia, e per Bienno e Grevo il 17 giunge ad Incudine. Il 1° aprile distacca la 276a compagnia a Cima Bleis ed il 3 un nucleo a Lago Negro (pressi del passo di Gavia). In detta località il giorno 8 si porta anche la 266a ed il 20 il comando del battaglione con la 206a. Il 10 maggio la 266a è inviata a Poja ed il 20 il "Val Cordevole" si trasferisce in conca Valbione, avendo sempre la 276a distaccata a Cima Bleis.
     Messo a disposizione del 19° gruppo (IV raggruppamento), il 30 è a Sozzine e dal 31 maggio al 2 giugno sostituisce riparti del "M. Mandrone" e del "Val d'Intelvi" nelle posizioni: passo di Presena, Cresta Maroccaro, q. 3052, rifugio del Mandrone, Marocche alte e basse, ridottine A, B e C (sottozona val di Genova). Ivi rimane fino al 10 giugno, giorno in cui ritorna a Valbione.
     Un nuovo ordine lo invia il 14 al rifugio Garibaldi; mentre la 206a va al Castellaccio, il 20 per Sozzine si porta a presidio delle trincee di Punta di Lago Scuro e del passo omonimo.
     La sera del 10 luglio, cedute le linee, raggiunge Incudine, tornando alla dipendenza del 12° gruppo e con esso si sposta il 13, in ferrovia, nella zona Fumo - Listino, accantonando il giorno seguente a Laghetti, fra la Caserma Campellio ed il passo di Campo.
     Breve, però, è la sua sosta, perchè, posto nuovamente alla dipendenza del IV raggruppamento, il 19, per Isola e Sonico ritorna ad Incudine ed il 24 è in linea ai passi Garibaldi, di Fargorida e della Lobbia ed al rifugio Garibaldi (7° gruppo), permanendovi fino al 4 agosto.
     Il 5 sosta in val d'Avio, il 6 a C. Talasso (in val di Pezzo) ed il 7 ritorna al proprio gruppo, accantonando a Valbione.
     Dopo una breve permanenza dal 12 al 13 a C. Talasso ed a Baite le Sorti, unitamente al gruppo, che accampa in val di Pezzo, il 14 ritorna a Valbione.
     Il gruppo si sposta nuovamente per portarsi nella zona Fumo - Listino, dovendo sostituire in linea il 14°. Al "Val Cordevole", nella notte sul 27 agosto, è affidata la difesa di val Paghera: posti avanzati in val di Leno, passo della Rossola, passo della Monoccola, passo del Listino nord, Corni del Pallone, Malga Monoccola, Case di Paghera, Costone di M. Somale di Braone.
     Col sopraggiungere dell'inverno, i riparti assumono una nuova dislocazione ed alla fine di ottobre il battaglione è in trincea a: passo di Campo, Cima Dernal, rifugio e passo Brescia, M. Re di Castello, posto a nord di q. 2750, Malga e passo della Monoccola, passi della Rossola e del Listino, Laghetti, q. 2467, Corno della Vecchia, q. 2204, costone M. Re di Castello, q. 2395.
     Iniziata l'avanzata delle truppe del corpo d'armata, lasciate le posizioni al "Pallanza", il "Val Cordevole", destinato a formare col "M. Granero" e col "Val Cenischia" un gruppo di manovra, il 3 novembre si riunisce a Cevo, nei cui pressi è fermato il giorno seguente dall'avvenuto armistizio.

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA (*).
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
1 Capitano Devera D'Aragona Guido Napoli Col Caprile 16-12-1917
2 Tenente Barbieri Francesco Milano Cima di Costabella 05-10-1917
3 Id. *Bonelli Costanzo (cappellano) Vallada Valle S. Pellegrino (per valanga) 09-03-1916
4 S. Ten. Mecchi Giovanni Buenos Ayres Monfenera 24-11-1917
5 Aspir. Di Pinto Giovanni Caccavone M. la Castella 24-11-1917
6 Id. Felicione Alberto Montepagano Osp. d. C. 060 11-03-1917
7 Id. Levi Cases Gilberto Padova Col Caprile 16-12-1917 
(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione.

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE.

Tenente BARBIERI FRANCESCO, da Milano:

     "Ogni atto di fronte al nemico fu di ardimento e di valore. Tenente aiutante maggiore in 2°, si offrì spontaneamente a condurre un nucleo ardito alla conquista di posizioni nemiche, per roccie impervie e dirute, sulle quali più volte aveva già rischiato la vita. Primo sempre in tutto lo svolgersi dell'operazione, conquistò le difficili posizioni. Ferito, non volle recarsi al posto di medicazione, nè volle farsi medicare sul posto per non distrarsi dall'azione. Propostogli di farsi precedere nel labirinto dei camminamenti nemici, rifiutò sdegnosamente avversari, costringendo alla resa l'intero presidio di oltre cento uomini. Ferito nuovamente e a morte, quasi a bruciapelo, mentre dava ordini per organizzare i priogionieri, spirava sul campo stesso, lanciando l'ultimo grido del suo brillante ardimento: "Avanti sempre: Evviva gli alpini". - Creste della Costabella, 5 - 6 ottobre 1916".

(Boll. Uff., anno 1917, Disp. 35)

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Capitano Magnaghi Silvio 24/05/15 23/10/15  
Maggiore Sala Olivo 24/10/15 30/08/16  
Capitano Nuvoloni Luigi 31/08/16 03/05/17  
Maggiore Porta Emerico 04/05/17 al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 31 dicembre (Testata di val Franzedas - Passi di Forca rossa e di Col Bechér - Uomo - Q. 2219 - Sasso di Costabella - Azione contro la linea Costabella - Passo le Selle - Cima di Cadin - M. Nuvolau - Tofana 2a - Uomo - Forcelle Uomo - Costabella - Cadin - Passo di Fedaja - Azione contro il Sasso di Mezzodì).

 Anno 1916

Dal 1° gennaio al 31 dicembre (Settore  val Biois - Zuna del Col di Lana - Sottosettore Ombreta - Ombrettola - Zona Contrin - Sottozone Cirelle e Costabella - Settore Marmolada - Azione contro Cima di Costabella - Settore Marmolada - Costabella).

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 10 novembre (Settore Marmolada - Costabella - Operazioni di ripiegamento: Serrai - Palue - Caprile - Le Grazie - Alleghe - Cencenighe - Agordo - Mas di Belluno - Anzù - Fener - Casore Guizza).

Dal 20 novembre al 4 dicembre (Monfenera - M. la Castella).

Dal 16 al 18 dicembre (Col Caprile).

 Anno 1918

Dal 14 al 22 gennaio (Sbarramento val Damoro - Val delle Foglie - Casera Santine della Valle).
 
Dal 31 maggio al 9 giugno (Passo di Presena - Cresta Maroccaro - Q. 3052 - Rifugio del Mandrone - Marocche alte e basse - Rodottine A - B - C).

Dal 14 giugno al 10 luglio (Rifugio Garibaldi - Castellaccio - Punta di Lago Scuro - Passo di Lago Scuro).

Dal 24 luglio al 4 agosto (Rifugio Garibaldi - Passo di Fargorida - Passo della Lobbia - Passo Garibaldi).

Dal 27 agosto al 2 novembre (Val Paghera: Posti avanzati in val di Leno - Passo della Rossola - Passo della Monoccola - Passo del Listino - Corni del Pallone - Malga Monoccola - Case di Paghera - Costone di M. Somale di Braone - Passo di Campo - Cima Dernal - Rifugio Brescia - Passo Brescia - M. Re di Castello - Posto a nord di q. 2750 - Malga Monoccola - Passo della Monoccola - Passo della Rossola - Passo del Listino - Laghetti - Q. 2467 - Corno della Vecchia - Q. 2204 - Costone M. Re di Castello - Q. 2395).

 Anno 1915

 Dal 25 ottobre al 31 dicembre (Moè - Alleghe - Palla). 









 Anno 1916

 

 




 Anno 1917

Dall'11 al 19 novembre (Crespignaga - Vettorazzi).

Dal 5 al 15 dicembre (Borso - Val Poise - Castone di Coston - Col Raniero).

Dal 19 al 31 dicembre (Liedolo).

 

 

 Anno 1918

Dal 1° al 13 gennaio (Liedolo - Osteria del Campo).

Dal 23 gennaio al 30
maggio (Liedolo. Trasferimento in val Camonica: Niardo (Brescia) - Bienno - Grevo - Incudine - Cima Bleis - Lago Negro - Poja - Sozzine).

Dal 10 al 13 giugno (Valbione).

Dall'11 al 23 luglio (Incudine - Edolo - Laghetti [zona Campellio] - Isola - Sonico - Incudine).

Dal 5 al 26 agosto (Val d'Avio - C. Talasso - Valbione - C. Talasso - Baite le Sorti - Valbione).

Dal 3 al 4 novembre (Cevo).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

7

11

/

/

Anno 1916

12

5

/

/

Anno 1917

11

2

1

3

Anno 1918

4

6

6

2

TOTALI Mesi 34 e giorni 24 Mesi 7 e giorni 5
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE
LOCALITA' E DATA BATTAGLIONE
Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915
Uomo - Sasso di Costabella - Forcella Cadin - Azione contro il Sasso di Mezzodì (1° gennaio - 31 dicembre)

/

1

/

1

9

/

Totale anno 1915 / 1 / 1 9 /
 
1916
Val Biois - Zona Col di Lana - Sottosettore Ombretta - Ombrettola - Zona Contrin - Sottozone Cirelle e Costabella - Settore Marmolada - Azione contro Cima di Costabella - Settore Marmolada - Costabella (1° gennaio - 31 dicembre)

/

3

/

48

52

/

Totale anno 1916 / 3 / 48 52 /
 
1917
Settore Marmolada - Costabella (1° gennaio - 3 novembre) (1)

2

/

/

/

/

/

Ripiegamento (4 - 10 novembre)

/

/

/

/

2

/

Monfenera - M. la Castella (20 novembre - 4 dicembre)

2

1

/

16

73

/

Col Caprile (16 - 18 dicembre)

2

4

2

10

80

48

Totale anno 1917 (1) 6 5 2 26 155 48
 
1918
Zona di M. Asolone (14 - 22 gennaio)

/

/

/

/

/

/

Sottozona val di Genova (31 maggio - 9 giugno)

/

/

/

2

2

/

Rifugio Garibaldi - Castellaccio - Punta di Lago Scuro - Passo di Lago Scuro (14 giugno - 10 luglio)

/

/

/

3

6

/

Rifugio Garibaldi - Passo di Fargorida - Passo della Lobbia - Passo Garibaldi (24 luglio - 4 agosto)

/

/

/

1

5

/

Val Paghera - Zona Fumo - Listino (27 agosto - 2 novembre) (1)

/

/

/

/

/

/

Totale anno 1918 (1) / / / 6 13 /
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

/

1

/

1

9

/

Anno 1916

/

3

/

48

52

/

Anno 1917 (1)

6

5

2

26

155

48

Anno 1918 (1)

/

/

/

6

13

/

TOTALE GENERALE 6 9 2 81 229 48
(1) Mancano i dati delle perdite subite.


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