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------------- Aggiornamento -------------

Siamo felici di potervi comunicare che l’aggiornamento del sito è iniziato e la prima fase è completata, ma siamo ancora lontani dalla fine dei lavori e dalla cifra necessaria.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato fin ora e speriamo molti altri si uniscano a noi per salvare Fronte del Piave.




Maggiori informazioni e aggiornamenti qui.

 
     
 

Mercoledì – 24 ottobre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Piove di nuovo!
Ore 18.30 –
Continua a piovere!
Una offensiva nemica si delinea sull’alto Isonzo. Il nostro bollettino di questa sera dice:
“ L’avversario con forte concorso di truppe e mezzi germanici, ha effettuato a scopo offensivo il concentramento di numerose forze sulla nostra fronte…..”
Speriamo bene.
O Cadorna! qui si vedrà la tua nobilitade!
 
Giovedì – 25 ottobre – ore 7.30. (da M. Berico – Vicenza)
Ritorna il bel tempo!
Anche il bollettino austriaco di questa notte confessa esservi nelle truppe che attaccano lungo l’alto Isonzo elementi germanici.
Il comunicato francese annunzia che le truppe francesi hanno fatto 8000 prigionieri e catturato 70 cannoni, 80 mitragliatrici.
 
Venerdì – 26 ottobre – ore 8.30. (da M. Berico – Vicenza)
Tempo sereno!
Da ieri continuo cannoneggiamento sull’altipiano di Asiago.
Gli austriaci hanno inviato radio telegraficamente un messaggio. Dicono di aver fatto sull’alto Isonzo 10.000 prigionieri italiani e persi molti cannoni. Le notizie certamente saranno esagerate. Dal loro messaggio però traspare un certo desiderio di pace.
 
Sabato – 27 ottobre – ore 7. (da M. Berico – Vicenza)
Si rivivono i giorni dell’offensiva austriaca nel Trentino. L’altipiano di Bainsizza è già sgombrato dalle nostre truppe: le conche del Plezzo, di Serpenizza, di Caporetto, del M. Nero sono nelle mani dei Tedeschi.
 
Domenica – 28 ottobre 1917 – ore 17. (Da M. Berico – Vicenza)
Ora dolorosa! mentre nel pomeriggio di ieri sembrava che l’irruenza dell’assalto austro-germanico fosse stata fermata, si apprendono oggi notizie catastrofiche.
Pare che gli austro-germanici abbiano già occupato Cividale e avanzano su Udine: Gorizia è da questa mattina nelle mani del nemico.
Quale la ragione di tutto questo?
Si vivono giorni di orgasmo.
Il comando della 3° Armata, che fino ad ieri era a Cervignano, questa mattina si era spostato a Strassoldo. Ora trovasi a Motta di Livanza al di qua del Tagliamento.
Speriamo!
E circola insistente la voce di altri concentramenti austro-germanici nel Trentino, per bastonarci anche da questo lato. Io spero però che anche questa volta trionferemo dell’avversario.
Ore 17.30.
Gli avvenimenti precipitano.
Radiotelegramma da Osoppo – (stazione radio):
“ Comando ordina distruggere stazione.”
Risposta da Padova (ove pare trovasi tutto il Comando Supremo): “ Eseguite ordine Comando locale stop salvate cifrario et altro potete trasportare stop Ten. Colonnello Bardeloni.”
 
Lunedì - 29 ottobre – ore 9. (da M. Berico – Vicenza)
Da notizie riferite da profughi di Udine risulta che le prime granate nemiche sono già cadute su Udine.
Noi ci ritiriamo – pare – sulla linea del Tagliamento.
 
Martedì – 30 ottobre – mattino. (da M. Berico – Vicenza)
Il bollettino dell’altra sera di Cadorna recava delle parole roventi contro i soldati d’Italia:
“ La mancata resistenza di reparti della 2° armata, vilmente ritiratisi senza combattere o ignominiosamente arresisi al nemico, ha permesso alle forze austro-germaniche di calpestare il sacro suolo della patria. E soggiungeva che il valore delle altre truppe a nulla era valso per arginare l’avanzata.
Il bollettino di ieri reca un sollievo: annunzia che i movimenti ordinati dal Comando Supremo si vanno regolarmente effettuando e che le truppe, incaricate di fronteggiare le forze avversarie, adempiono al proprio dovere, rallentando lo sbocco in piano del nemico.
E il bollettino austriaco di ieri sera, mentre critica l’opera del Generale Cadorna, afferma il valore dell’esercito italiano, che il Cadorna – dice il bollettino austriaco – non vuole oggi riconoscere per scagionare l’opera propria.
Ore 10.
Lo schieramento delle forze italiane sulla riva destra del Tagliamento si va delineando.
A Portogruaro c’è il Comando del 23° corpo d’Armata: a Fiume Veneto l’ottavo: ad Arla presso Spilimbergo il centro Petitti col comando della 2° Divisione di Cavalleria.
Il Comando della 3° armata è a Motta di Livenza: quello della 2° armata pare sia a Codroipo. Intanto gli austriaci ci hanno fatto sapere di avere occupato la linea Cormons-Romans-Foce dell’Isonzo; di aver occupato Tarcento a nord di Udine e di avanzare verso Gemona ed Osoppo.
Piave! non so se questa piaggia faccia più male a noi o agli Austriaci.
Sul fronte Trentino calma completa. Speriamo che sia la calma che precede altra bufera.
 
Giovedì – 1° novembre – ore 9. (da M. Berico – Vicenza)
Pare che il nostro ripiegamento sulla linea del Tagliamento sia già avvenuto. Pare che i ponti sul Tagliamento sieno già stati fatti saltare.
Il nemico afferma di aver fatto 120.000 prigionieri e d’aver catturato circa 1300 cannoni e lancia quotidianamente appelli ai soldati e al popolo d’Italia, appelli nei quali si legge un desiderio di pace.
Intanto truppe franco-inglesi sono già giunte in Italia: io credo che nel Friuli si combatterà la grande battaglia, che dovrà porre fine al presente conflitto.
Tempo sereno!
 
Venerdì – 2 novembre – ore 7.30. (da M. Berico – Vicenza)
( giorno dei morti)
Ieri sera il nostro comunicato di guerra ha annunziato ufficialmente l’avvenuto nostro ripiegamento sulla linea del Tagliamento.
Ora si teme un’incursione austro-tedesca dal Trentino. A Verona c’è già il Comando della 10° armata francese: truppe franco-inglesi continuano a giungere in Italia.
Ore 8.
Il comunicato di guerra austriaco afferma che a tutto il 31 ottobre sono stati catturati 180.000 italiani e presi 1600 cannoni. Sarà vero? E poi aggiunge:” cosa aspettate – o Italiani – per accettare la pace offertavi dall’imperi centrali?”
Il disastro che abbiamo subito è enorme: ma gli austro-tedeschi vogliono ad ogni costo la pace. Gliela daranno le potenze dell’Intesa? Io credo di no.
 
Sabato – 3 novembre- ore 15. (da M. Berico – Vicenza)
Tempo sereno! calma ….apparente!
Torno ora dalla stazione ferroviaria, ove continuano a passare treni di profughi friulani.
 
Domenica – 4 novembre – ore 9. (da M. Berico – Vicenza)
Continua il tempo sereno. “Come è bella l’Italia! diranno gli austro-germanici – Lazzaroni! Intanto – dicono questi lazzaroni – che il numero dei prigionieri da loro fatti è salito a 200.000; il numero dei cannoni a 1800.
 
Martedì – 6 novembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Ieri sono stato a Verona in ferrovia: molti profughi, e soldati francesi.
La nostra linea del Tagliamento ripiega al Piave.
Gli austriaci – nel comunicato di questa notte – affermano che il bollettino di guerra fatto agli Italiani è salito a 250.000 uomini e 2000 cannoni.
 
Mercoledì – 7 novembre – ore 11. (da M. Berico – Vicenza)
Tempo ancora sereno! non è sereno però lo spirito dinanzi alle falangi dei barbari che avanzano.
Ho fiducia però che si resista al Piave.
La zona Carnia e Cadore sono state da noi sgombrate. La quarta armata pare si trovi non lungi da Treviso.
Truppe francesi continuano ad affluire.
Da Vicenza molti cittadini se ne vanno.
Ore 10.
Radiotelegramma intercettato (ore 6.10)
“ Dal Comando terza armata al Comando supremo (situazione guerra) e Comando seconda armata. Comunicato ore 24. Fra le 19 e le 20 nuclei nemici ciclisti hanno tentato passaggio Livenza sul ponte di Motta con barconi; tra palazzina e S. Stino: vennero respinti stop. Uno squadrone facente parte della retroguardia del 13° corpo ha sostenuto scontro con una cinquantina nemici appostati presso stazione S. Stino: dopo essersi disimpegnati hanno passato ponte Tezze che fu poi fatto saltare. Il nemico sta esercitando pressione su tutta la fronte et cerca accumulare materiale per passaggio Livenza.”
 
Giovedì – 8 novembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Piove!
Il nostro bollettino ci annunzia che ci siamo ritirati sulla Livenza.
 
Venerdì – 9 novembre – ore 9. (da M. Berico – Vicenza)
Gli Italiani ripiegano sul Piave, ripiegano sotto la pressione degli austro-tedeschi.
Gli austro-tedeschi vogliono però la pace ad ogni costo (ma non l’avranno). Vogliono la pace ad ogni costo: ne fa fede l’appello che la stazione r.t. di Pola ha lanciato la notte scorsa. Per gli austro-tedeschi gli Italiani fuggono verso Treviso e Padova: i prigionieri e i cannoni catturati aumentano di giorno in giorno. E in Russia “il soviet – sono parole degli austro-tedeschi – (comitato rivoluzionario del partito ufficiale socialista) stanco di vedere sacrificato il popolo russo in una guerra ormai inutile e senza speranze, assestò un colpo vigoroso al governo provvisorio. Kerenschi, il famoso dittatore venduto all’Inghilterra, è fuggito! l’esercito si è dichiarato per il nuovo governo. Il popolo russo ha trovato finalmente l’energia di liberarsi dal giogo britannico per poter ottenere la vera libertà, la pace!
 
Martedì – 13 novembre – ore 18. (da M. Berico – Vicenza)
Mentre scrivo, sull’Altipiano di Asiago, tuona il cannone. Di qui vedonsi sprazzi di luce e fiammelle. Speriamo che le nostre truppe resistano, come hanno resistito ieri, l’altro giorno, l’altro giorno ancora.
 
Mercoledì – 14 novembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Nessuna notizia ancora circa l’intenso bombardamento di ieri sera.
Ore 14.
Cielo sereno!
Pare si abbiano buone notizie dall’Altipiano di Asiago.
 
Giovedì – 15 novembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Tutta la notte gran cannoneggiamento, cannoneggiamento che dura tuttora.
 
Sabato – 17 novembre – ore 11. (da M. Berico – Vicenza)
Giornata bellissima!
Il cannoneggiamento continua ininterrotto. Ieri fui a Verona: continua l’afflusso delle truppe francesi verso Vicenza.
 
Lunedì – 19 novembre – ore 7.30. (da M. Berico – Vicenza)
Continua il bel tempo!
Ieri fui al Novegno : attività di lavoro difensivo: aeroplani nemici in giro bersagliati (ma invano!) dalle nostre artiglierie: calma….relativa.
Dal Novegno mi diressi a Valli dei Signori: lunghe carovane di vecchi, donne e fanciulli, accompagnati da soldati e carabinieri si dirigevano verso Schio e Vicenza. Erano gli abitanti di Valli e dei paesi circonvicini, ai quali l’autorità militare ha ordinato lo sgombero per una eventuale…..invasione dei barbari.
Non posso negare che quelle carovane (miseria ambulante) ispiravano un senso di compassione e di pietà.
Da Valli mi diressi a Villaverla e quindi feci ritorno a Vicenza.
Nei giorni scorsi anche Schio, Thiene e Villaverla sono state bombardate dagli austro-tedeschi con cannoni da 152.
Sull’Altipiano di Asiago e sul Grappa (fra Brenta e Piave) il cannoneggiamento di ieri sera sembra cessato o per lo meno diminuito d’intensità.
E’ bene o male?
 
Martedì – 20 novembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Dopo molti giorni la stazione r.t. di Pola si è risvegliata per annunciarci un piccolo successo austriaco sul massiccio del Grappa con 1100 prigionieri.
Continua il bel tempo!
Ieri il cannoneggiamento ha ripreso d’intensità ad intervalli: in questo momento tace di nuovo.
 
Mercoledì – 21 novembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Il bel tempo è cessato: umido, nebbia e freddo!
Oggi cannoneggiamento sull’altipiano di Asiago.
Attendo, impaziente, il bollettino di guerra.
Le truppe francesi, qui a Vicenza, incominciano a scavar trincee, con grande stupore, meraviglia e….spauracchio della popolazione. Io credo che l’armata francese si schieri appoggiandosi da una parte a’ Colli Berici e dall’altra alle colline di Valdagno, per proteggere una eventuale nostra ritirata dalla linea del Piave.
 
Giovedì – 22 – novembre – ore 7.30. (da M. Berico – Vicenza)
Tutta la notte gran cannoneggiamento.
La stazione r.t. di Pola ci ha comunicato che “il Consiglio dei Commissari del Popolo ha assunto il potere per incarico del Congresso dei Lavoratori e dei soldati russi con l’incarico di proporre immediatamente a tutti i popoli belligeranti e ai loro governi un armistizio su tutte le fronti e di iniziare le trattative per conchiudere una pace a base democratica.” Poveri delusi!!
 
Sabato – 24 novembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Partii giovedì a mezzogiorno da Vicenza, in auto e mi recai a Ladrone. Sulla strada Vicenza – Verona – Desenzano movimento verso Vicenza di truppe francesi ed inglesi: una trentina di aeroplani inglesi, in volo, raggiungevano, credo, Verona.
Ieri ho proseguito, a dorso di poco robusto mulo, per lo Stigolo ( Val Giudicarie). Sono qui tornato ieri sera, poco dopo le nove.
 
Giovedì – 29 novembre – ore 11. (da M. Berico – Vicenza)
Lunedì e martedì sono stato a Brescia, in treno: gran movimento di truppe francesi verso il nostro fronte.
Ieri sono stato a Verona. Tempo bello!
Poco fa si è sentito un grande scoppio. Pare che un grosso calibro sia giunto (non gradito certamente) verso Thiene .
Truppe francesi sono già in linea coi nostri.
 
Sabato – 1° dicembre – ore 7.30. (da M. Berico – Vicenza)
Ieri sono stato al Novegno, ove il giorno innanzi una granata nemica aveva colpito in pieno la stazione radiotelegrafica, colpendo leggermente due soldati, senza però recare danno al materiale.
Nel pomeriggio sono stato a Padova (la nuova Udine del Comando supremo). Come al solito, gran confusione. Non voglio con questo però affermare che la confusione esista realmente: è solo apparente.
Sulla rotabile Vicenza – Padova gran movimento di truppe inglesi.
Oggi cielo alquanto coperto!
 
Martedì – 4 dicembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
S. Barbara, regina del fuoco. Speriamo sia propizia ai nostri artiglieri e alle nostre fanterie esposte in questo momento ad un furioso bombardamento.
Alle 3.30 di questa notte pare che l’offensiva austro-tedesca sull’altipiano di Asiago e sul M. Grappa sia ricominciata. Tuttora continua un intenso bombardamento.
Io sono qui ritornato ieri poco dopo mezzogiorno. Partii sabato ultimo e mi recai a Testone: l’indomani mattina proseguii in compagnia di altri ufficiali, per Vagolino, Casinello di brumone, Passo Termine (alta Val Caffaro). Bellissima giornata! La sera rientrai a Brescia, proseguendo poscia per Vicenza il giorno dopo.
Ore 18.
Buone notizie! Fino a mezzogiorno tutti gli attacchi nemici sull’altipiano di Asiago sono stati respinti. Il bombardamento ora è diminuito d’intensità.
 
Martedì – 5 dicembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Giornata splendida ( non sembra mai di essere in inverno)! Calma!
 
Giovedì - 6 dicembre – ore 9. (da M. Berico – Vicenza)
Questa notte, poco dopo le ore 2, è scoppiato un deposito di munizioni non lungi da Vicenza: le detonazioni si susseguono tuttora.
Sull’altipiano di Asiago il monte Badenecche è in mano degli austro-tedeschi: la stazione r.t. di Foza è stata distrutta.
Ore 11.30
Cannoneggiamento intenso e continuo sull’Altipiano di Asiago!
La ferrovia Vicenza – Verona è interrotta a Tavernelle per lo scoppio di questa notte: sono scoppiati circa 20 carri di esplosivi, scoppio provocato certamente….da qualche tedesco o da qualche rinnegato italiano venduto alla Germania.
Cielo coperto!
 
Venerdì – 7 dicembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Nuova sconfitta sull’Altipiano di Asiago! Abbiamo dovuto abbandonare la riva sinistra della Val Franzela.
La stazione r.t. di Pola, nel comunicarci tale notizia, ha però parole di lode per la valorosa nostra guarnigione di Castelgamberto.
Altra notizia ci comunica Pola: la conclusione di un armistizio di 10 giorni con le forze russe.
Continua questo feroce tempo bello!
 
Martedì – 11 dicembre – ore 18. (da M. Berico – Vicenza)
Pioviggina!
Quiete….apparente!
 
Mercoledì – 12 dicembre – ore 15. (da M. Berico – Vicenza)
Continua il cattivo tempo!
Nulla d’importante da segnalare.
 
Giovedì – 13 dicembre – ore 11. (da M. Berico – Vicenza)
Sono ritornato poco fa da Breganze.
Bel tempo! il cannone tuona!
 
Venerdì – 14 dicembre – ore 7. (da M. Berico – Vicenza)
Gran cannoneggiamento! fiammelle sull’altipiano di Asiago!
Ore 18.
Il cannoneggiamento continua!
Il bollettino di questa sera parla di sanguinosi attacchi sul massiccio del Grappa (fra Brenta e Piave) respinti dagli Italiani.
 
Lunedì – 17 dicembre – ore 7.30. (da M. Berico – Vicenza)
Ieri sono stato a Verona.
Nevica!….finalmente!
 
Martedì – 25 dicembre – ore 19. (da M. Berico – Vicenza)
E’ Natale! nebbia e freddo….e tuona il cannone!
 
Giovedì – 27 dicembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Bel tempo!
La battaglia sull’altipiano di Asiago subisce una sosta.
 
Sabato – 29 dicembre – ore 8. (da M. Berico – Vicenza)
Ieri sera….una luna splendida. Aeroplani nemici sono stati su Padova e Cittadella. Ignoro se abbiano fatto delle vittime.
 
Domenica – 30 dicembre – ore 9. (da M. Berico – Vicenza)
Continua il bel tempo! è un inverno fatto apposta per i Tedeschi. Anche ieri sera la rabbia austriaca si è sfogata, gettando bombe dagli aeroplani su Padova e Treviso.
 
Lunedì – 31 dicembre – ultimo di quest’anno fortunoso 1917 – ore 9. (da M. Berico – Vicenza)
Anche ieri sera la furia austro-germanica si è lanciata contro Padova. Maledetta luna!
 
Martedì – 1° del 1918 – ore 18. (da M. Berico – Vicenza)
Ieri sera è stata la volta di Vicenza: aeroplani nemici hanno gettato bombe sulla città, producendo pochi danni, ma uccidendo, pare, sette persone e ferendone altre.
Questa sera certamente ritorneranno.
Così è cominciato il 1918.
 
Venerdì – 4 gennaio – 1918. (da M. Berico – Vicenza)
Ieri sono stato a Villalta.
Al ritorno, presso il cimitero, mi sono imbattuto nel corteo funebre delle vittime della barbarie tedesca la notte sull’1 a Vicenza (un tenente dei carabinieri, un soldato, una donna, un ragazzo).
Questa notte verso le 3 aeroplani nemici sono tornati su Padova, profittando della notte eccezionalmente limpida e serena. Mi sono alzato: in lontananza vedovasi un incendio. Oggi….ancora tempo bello! sembra di essere in primavera.
 
Venerdì – 11 gennaio – ore 22. (da M. Berico – Vicenza)
Dopo alcuni giorni di cattivo tempo (pioggia vento e neve) è ritornato il bel tempo.
Nulla di importante da segnalare. La luna non c’è e gli aeroplani ci lasciano in pace.
 
Mercoledì – 23 gennaio – ore 21. da Cascina Galatea.
( km 15 strada provinciale Treviso-Ponte di Piave).
Sono qui dal mattino del 18 corrente. Ho assunto il Comando del 79° Battaglione Zappatori Genio addetto alla brigata Novara (153° e 154° regg. Fanteria).
Ho già percorso parecchie volte la linea delle trincee ed ammirato da vicino il Piave.
 
Venerdì – 25 gennaio – ore 17. da Cascina Galatea.
Giornata caratterizzata da nervosismo delle nostre artiglierie e attività degli aeroplani.
Ieri sera una scarica di artiglieria nemica mi ha ferito otto miei soldati, di cui uno grave.
 
Lunedì – 28 gennaio – ore 9. da C. Galatea
L’altra sera – 26 – grande attività aerea. Lancio di bombe su Treviso e Mestre.
Ieri sera dalle 18 alle 20 ho fatto un giro per gli isolotti Roma e Firenze che si protendono nel Piave dinanzi alla linea delle nostre trincee (frazione M. 5 – la linea è divisa in frazioni) e precisamente dinanzi al tratto compreso fra C. Travisi e C. Broli (v. carta al 25.000).
La luna (assassina e complice sempre degli austriaci nelle loro opere nefande di distruzione dall’alto degli aeroplani) illuminava le trincee di una pallida luce. Sono uscito dalle trincee in compagnia del Ten. Guglielmino e di un plotone di fanteria al comando di un sergente, i quali si recavano all’isolotto Roma per presidiarlo durante la notte. Di giorno all’isolotto Roma non vi sono che poche vedette.
Rientrato poco dopo nelle trincee, ne sono poi riuscito, in compagnia sempre del Guglielmino, per recarmi all’isolotto Firenze, al quale si accede passando per tre passerelle. L’isolotto Firenze è presidiato di giorno e di notte da circa 40 uomini di fanteria, divisi in due ridottini (l’Alessandria e il Bari) forniti di mitragliatrici. Dal Firenze sono poi rientrato nelle trincee, percorrendo altra strada che passa pure su altre tre passerelle.
Dico la verità: ho riportato con me un’ottima impressione del nostro soldato di fanteria, sentinella avanzata alle porte d’Italia (parte provvisoria, s’intende).
Nelle trincee calma completa: di lontano il miagolio di qualche mitragliatrice e il rombo delle artiglierie….forse verso Zenson o Capo Sile. Lungo l’argine di riva destra del Piave soldati del genio e di fanteria lavorano, profittando insieme e dell’oscurità della notte e del chiarore della luna, senza essere visti dal nemico. Ma più di tutto ricordo l’isolotto Roma, l’isolotto dei Morti, così chiamato perché teatro di lotta accanita il 16 nov. 1917, allorquando gli austriaci sfondarono le trincee a Fagarè. Sotto il pallido chiarore della luna, intravidi, fra la sabbia e la ghiaia dell’isolotto, qualche tomba bene aggiustata da mani pietose, ma che la prossima piena del fiume, inconsapevole , schianterà via e….qualche cadavere…. ancora insepolto.
Oltre agli isolotti, la riva sinistra del Piave e….l’Italia che aspetta. Eco le impressioni della fugace visita compiuta.
“Parola d’ordine. Lodi. Lotario.”
 
Martedì – 29 gennaio – ore 8. da C. Galatea. 
Nebbia! Calma sul fronte. Si lavora, si attende e si spera.
Nel pomeriggio di ieri ho compiuto un giro per la frazione M.6 da Cascina Broli fin oltre Bocca di Callalta.
 
Mercoledì – 30 gennaio – ore 15. da C. Galatea.
Giornata piuttosto calda. Non sembra mai di essere in inverno.
L’altro giorno sull’altipiano di Asiago una riuscita nostra azione ci ha fruttato 1500 prigionieri, fra i quali 62 ufficiali: 12 aeroplani nemici sono stati abbattuti.
 
Giovedì – 31 gennaio – ore 17. da C. Galatea.
Il bottino è aumentato: 2500 uomini di truppa prigionieri, 100 ufficiali, 6 cannoni, 100 mitragliatrici: 17 aeroplani abbattuti.
Quest’oggi per due volte sono stato lungo l’argine del Piave, ho anche visitato la prima linea della frazione M.4. Nebbia nella mattinata e nelle prime ore del pomeriggio: verso le 15 la nebbia si è diradata e gli austriaci hanno incominciato a tirare sull’argine.
 
Sabato – 2 febbraio – ore 18.30. da C. Galatea.
Ieri ed oggi fuoco piuttosto nutrito di artiglieria e attività aerea.
Io ho fatto il mio solito giro lungo l’argine di riva destra del Piave.
 
Domenica – 3 febbraio – ore 18.30. da C. Galatea.
Aeroplani nemici in volo.
Anche questa notte ci sono state incursioni aeree su Treviso e Mestre.
Giornata calda: le artiglierie nemiche non ci hanno troppo molestato.
 
Sabato – 9 febbraio – ore 18. da Treviso.
Sono qui da giovedì per seguire con altri ufficiali, il corso di perfezionamento per gli ufficiali superiori.
Treviso presenta ora l’aspetto di una città morta: cli ultimi bombardamenti aerei hanno prodotto il crollo di parecchie case: in piazza dei Signori, anche le lapidi che ricordano i martiri del nostro risorgimento portano il segno della barbarie austriaca.
Per la città poca gente, soldati – italiani e inglesi – in gran parte.
Dopo il tramonto, buio e silenzio completo. Attualmente la luna non c’è e si respira un po’: al prossimo plenilunio ricomincerà per Treviso, come per le altre sorelle venete, il martirio.
Il corso di perfezionamento procede regolarmente.
Ieri, primo giorno, conferenze sull’impiego dell’Artiglieria e del Genio.
Oggi visita ad una parte della fronte del Piave: abbiamo pure assistito a tiri di batterie pesanti campali (calibro 105) e di medio calibro (149).
Domani seguiranno altre conferenze.
Dopodomani gita al Grappa.
 
Lunedì – 18 febbraio – ore 22. da Treviso.
Serata splendida! Una mezza luna illumina Treviso. Ma Treviso tace: per la strada pochi viandanti: qualche borghese, pochi militari, qualche soldato inglese. Povera Treviso!
Favoriti dal chiarore della luna, gli aeroplani austro-germanici sono venuti questa sera per ben due volte sulla città: alle 19 e poco prima delle 21. Una bomba è caduta sulla stazione ferroviaria, uccidendo due soldati; un’altra a pochi metri di distanza dall’Hotel Baglioni, ove mi trovo.
Ritorneranno?
 
Giovedì – 21 febbraio – ore 18.30. da Cascina Galatea.
Si, ritornarono altre quattro volte, provocando la distruzione di diversi caseggiati, ma non facendo vittime.
Anche ieri sera ci è stata altra incursione nemica: due bombe sono cadute a poca distanza da Cascina Galatea: ignoro se vi sieno state vittime o danni a Treviso, Padova, Mestre ecc.
 
Domenica – 24 febbraio – ore 17. da Casa Rossi.
(Visnadello). Presso Spresiano (strada Treviso – Conegliano – Pordenone – Udine).
Sono qui da ieri mattina. Il mio battaglione ha ora lasciato la 54° divisione di fanteria ed è stato messo a disposizione della Divisione lavori 3° zona (3° armata). Si lavora al ripristino dell’argine regio di riva destra del Piave, fra km 15 (strada Treviso – Conegliano) e il ponte della Priula. Siamo ora nel territorio dell’11° corpo d’armata britannico.
Ricapitolo, per mio ricordo, le gite eseguite durante il corso di perfezionamento degli ufficiali superiori.
Giorno 11 febbraio – gita al Grappa. Giornata splendida. Da uno dè tanti osservatori improvvisati lassù, ho rivisto la Val Sugana, Enego, M. Lisser, il Tombal, la Marcesina. Quiete relativa. Qualche colpo di cannone.
Giorno 12 febbraio. Gita al Montello, tenuto presentemente dalle truppe inglesi. Giornata nebbiosa. Calma perfetta. Nulla da imparare dagli Inglesi.
Un maggiore, comandante di una batteria inglese, ci ha dichiarato:” Noi in Italia essere in congedo”. Ciò che è in perfetta armonia con manifestini lanciati, dicono, da aeroplani austriaci, sui quali era scritto:”Grappa – italiano Montello – villeggiatura degli inglesi”.
Giorno 15. Gita per la conca di S. Liberale, all’Archeson e a Boccaoro ( N.E. di M. Grappa). Un maggiore di stato maggiore francese ci ha spiegato l’azione di M. Tomba e di Monfenera, azione svolta dai francesi verso la fine del dicembre 1917 e che portò alla rioccupazione dell’antica linea italiana M. Tomba – Monfenera.
Molto da imparare, soprattutto per quanto riguarda l’impiego degli aeroplani e dell’artiglieria e per quanto riguarda il collegamento fra artiglieria e fanteria, ciò che dette ai francesi la possibilità di svolgere l’intera azione con poche perdite (200 fra morti e feriti).
Noi invece lanciamo la fanteria avanti, senza una grande protezione di artiglieria. Parlando dei nostri soldati, il maggiore francese così si espresse: “Voi avete degli uomini che soffrono e sanno ben sofrire.”
Giornata nebbiosa: neve e freddo.
Giorno 17 febbraio – visita al campo di aviazione di Marcon, presso Mogliano Veneto.
Giorno 18 febbraio – Visita al campo di aviazione di Padova.
Notte dal 18 al 19 – Gli aeroplani nemici gettano bombe su Treviso.
Giorno 19 febbraio – visita alla scuola mitraglieri di Campalto. Da Campalto ammirato Venezia rispecchiatesi sulla laguna.
Giorno 20 febbraio – Chiusura del corso.
 
Lunedì – 25 febbraio – ore 17. da Casa Rossi (Visnadello).
Ieri sera e la notte scorsa gran bombardamento aereo e lancio di bombe da parte degli aeroplani nemici.
Poco fa un aeroplano nemico ha incendiato un dracken inglese: i due aerostieri si sono salvati gettandosi a terra coi paracadute, che hanno funzionato ottimamente.
Per questa sera attendiamo di nuovo gli aeroplani nemici.
 
Martedì – 26 febbraio – ore 17. da Casa Rossi (Visnadello).
Giornata abbastanza calda!
Ho fatto questa mattina la quotidiana visita ai lavori che il mio Battaglione sta eseguendo.
Ieri sera mi recai a visitare il generale comandante la 13° brigata inglese, che occupa il settore presso il ponte della Priula. E’ abbastanza giovane, molto affabile e cortese. Era tutto contento perché aveva disposto un fuoco di sbarramento con mitragliatrici fra Spresiano e Visnadello, in attesa della consueta visita degli aeroplani nemici. Ma ieri sera gli aeroplani non si sono fatti vedere.
Verranno forse questa sera, se il tempo lo permetterà.
 
Mercoledì – 27 febbraio – ore 16. da C. Rossi (Visnadello).
Ieri sera, poco dopo le 20, sono incominciate le consuete incursioni notturne dei velivoli nemici. Sono cadute delle bombe anche a Visnadello: una ha provocato la morte di un soldato inglese.
Questa mattina un aeroplano austriaco è stato abbattuto dagli aviatori inglesi, all’altezza del Montello.
Continua il tempo bello.
 
Giovedì – 28 febbraio – ore 18. da Casa Rossi (Visnadello).
Giornata coperta!
Uno shrapnel nemico scoppiato su Spresiano mi ha ucciso un soldato e feriti altri otto.
Anche la notte scorsa vi sono state numerose incursioni aeree nemiche.
 
Venerdì – 1° marzo – ore 22. da Casa Rossi (Visnadello).
Oggi, nel pomeriggio, hanno avuto luogo i funerali di due soldati morti ieri (due e non uno giacchè uno dei feriti morì poco dopo). Sono stati sepolti nel piccolo cimitero di Visnadello, in prossimità di Casa Rossi.
Domani il mio battaglione si trasferisce a Vacil: domani sera incomincia l’offensiva italo-inglese: le truppe che non vi prendono parte (e il mio battaglione è pur troppo fra queste) si spostano indietro per non subire inutili perdite.
Incomincia forse l’alba della riscossa.
 
Martedì – 5 marzo – ore 18.30. da Casa Rossi (Visnadello).
Dopo essere stato due giorni a Vacil ieri mi sono trasferito di nuovo qui col mio battaglione. Di offensiva per ora nulla. Dobbiamo ora lavorare al ripristino dell’argine di riva destra del Piave tra Nervesa e Ponte Priula; lavori…di una certa urgenza, data la pioggia dei due ultimi giorni. Oggi però è ricomparso il sole, e i lavori non sono più urgenti. S. E. il comandante generale del Genio può dormire tranquillo.
Ieri ed oggi, percorrendo le linee inglesi, fra Nervesa e il ponte Priula, ho visto i preparativi che gli inglesi hanno fatto per il passaggio del Piave: barche, passerelle trasportabili ecc. Si fa o non si fa questa offensiva?
C’è chi dice che gli inglesi (non so se tutti o solamente la divisione che è fra Arcade e Spresiano) vanno via dall’Italia per andare in Francia.
 
Giovedì – 7 marzo – ore 9. da Casa Rossi (Visnadello).
Ieri pioggerella: oggi tempo coperto.
L’offensiva che doveva aver luogo pare ormai rimandata.
Il mio battaglione continua i lavori tra Nervesa e Ponte Priula.
 
Domenica – 10 marzo – ore 13.30. (ora legale) da Casa Rossi (Visnadello).
Questa mattina (giornata splendida e abbastanza calda) continui tiri di molestia delle artiglierie nemiche verso il ponte della Priula e su Lovadina.
Niente di importante da segnalare: la guerra continua.
 
Lunedì – 11 marzo – ore 18. da Casa Rossi (Visnadello).
Incomincia a far caldo!
Questa mattina ho fatto la mia solita passeggiata (chiamiamola passeggiata!) fra Nervesa e Ponte della Priula. Molti aeroplani nemici in volo sulle nostre linee.
All’altezza di Nervesa alcune batterie nemiche tiravano sulle proprie linee, forse per effettuare tiri di aggiustamento sulla riva sinistra del Piave in caso di una nostra avanzata.
Cartolina del pubblico. Il colmo della cortesia:”tirare sulle proprie linee per non disturbare il nemico.”
 
Giovedì – 14 marzo – ore 11. da Casa Rossi (Visnadello).
Giornata coperta!
Questa mattina l’artiglieria nemica ha lanciato pochi colpi nelle vicinanze di Visnadello.
Poche notti fa un’aeronave nemica ha fatto un’incursione su Napoli. Si sono avuti morti e feriti.
 
Sabato – 16 marzo – ore 15. da Casa Rossi (Visnadello).
Le truppe inglesi vanno via dal fronte del Piave, dicesi per sostituire il nostro 26° corpo sull’altipiano di Asiago. Ritorna in linea la 2° armata con 3 corpi d’armata (il XXVII, il 13°, l’8°).
Ieri giornata non troppo buona: sullo stradone di Treviso gran confusione fra gli inglesi e gli italiani, confusione per modo di dire, s’intende.
Le artiglierie nemiche furono molto attive: nel pomeriggio alcuni colpi di medio calibro sono caduti presso i nostri accampamenti: un solo soldato della 209° comp. Zappatori fu leggermente colpito.
Oggi sole e relativa calma.
So intanto che il comando della 1° armata si sposta verso Verona e che si costituiscono altre armate ( la 6° e la 7°).
 
Domenica – 17 marzo – ore 17. da Casa Rossi (Visnadello).
Tempo bello! nulla di importante da segnalare. Continua la sostituzione delle truppe inglesi sul Piave con le truppe italiane della 2° armata.
I giornali annunziano che fra pochi giorni vi saranno grandi decisioni.
 
Lunedì – 18 marzo – ore 17. da Casa Rossi (Visnadello).
Continua il bel tempo!
Questa mattina verso le 8+-9 gli austriaci hanno tirato una trentina di colpi di medio calibro alla Fornace di Calce, al di là di Spresiano, prima del Ponte della Priula. Ho assistito allo spettacolo poco gradito: danni materiali al fabbricato, nessuna vittima.
 
Venerdì – 22 marzo – ore 8. da C. Rossi (Visnadello).
L’artiglieria nemica tira ad intervalli su Spresiano.
 
Domenica delle Palme – 24 marzo – ore 11.

Giornata calma! L’offensiva austro-tedesca in Francia è incominciata.

Gli inglesi hanno già da parecchi giorni lasciato la fronte del Piave per riordinarsi verso Montebelluna e Castelfranco. E’ ritornata in linea la 2° armata.

Quali sono le differenze principali fra le truppe inglesi e le italiane nella condotta della guerra?

Gli inglesi hanno la buona abitudine di avere in prima linea poche truppe: le rimanenti sono alquanto indietro rispetto alla prima linea, riposano e sono sempre pronte ad accorrere in caso di bisogno. Gli italiani invece hanno la cattiva abitudine di tenere in prima linea troppe truppe.

Gli ufficiali inglesi lasciano che i propri soldati giochino, riposino, attendano alla propria pulizia personale; noi vogliamo che ad ogni costo il soldato lavori e, quando non c’è lavoro, si trova sempre un camminamento da riparare, un reticolato da aggiustare, un elemento di trincea da rifare. E poi, dopo dieci o dodici ore di lavoro, pretendiamo che il soldato faccia le sue ore di guardia o di vedetta con tutte le sue facoltà visive, auditive ed intellettive in perfetto ordine. Cattivissima abitudine!

Il soldato inglese invece non lavora: gioca e fa pulizia al proprio fucile.

Ciò non vuol dire che gli inglesi non apprezzino i lavori da noi fatti. Anzi hanno sempre dimostrato grande meraviglia per la rapidità e la precisione dei lavori compiuti dai miei soldati.

 

Mercoledì – 27 marzo – ore 11. da C. Rossi (Visnadello).

Torno ora dal solito giro, ovvero dalla solita igienica passeggiata Nervesa – Ponte della Priula. Attività delle opposte artiglierie. Tiro nemico concentrato verso Parrocchia di Nervosa; qualche colpo su Spresiano.

Novità importante: il campanile di Lovadina non c’è più. Credo sia stato fatto crollare dagl’Italiani la notte scorsa.

La lotta anglo-tedesca in Francia continua.

Intanto io dovevo partire ieri per la licenza ordinaria, ma il mio Colonnello non me l’ha voluta concedere. E sapete perché? Perché l’urgenza dei lavori che il mio battaglione sta compiendo lungo l’argine di riva destra del Piave esige la mia presenza. Sia lodato il cielo! una volta tanto sono diventato una persona indispensabile! Così è e così sia: i nostri superiori ci dichiarano indispensabili soltanto quando fa loro comodo. Negli altri casi ci cacciano a calci nel sedere.

Ore 16.

Fa caldo. Qualche colpo d’artiglieria.

Circolano voci di una prossima, anzi imminente offensiva austro-tedesca contro l’Italia. Intanto è da osservarsi la quasi inattività aerea da parte del nemico. Siamo in piena luna e non si ripetono da parte degli austro-tedeschi le immancabili incursioni notturne dei mesi scorsi. Cosa vuol dire tutto ciò? E’ bene o male?

 

Giovedì – 28 marzo – ore 9. da C. Rossi (Visnadello).

Tempo coperto!

La lotta in Francia continua accanita.

 

Venerdì – 29 marzo – ore 10.30. da C. Rossi (Visnadello).

La notte scorsa abbiamo avuto di nuovo gli aeroplani nemici. Qualche bomba è stata lanciata nelle vicinanze di Visnadello. Da questa mattina l’artiglieria nemica tira ad intervalli su Lovadina.

 

Domenica – 31 marzo – ore 19. da C. Rossi (Visnadello).

Pasqua di Resurrezione!

Questa mattina ho eseguito la ricognizione dell’argine regio di riva destra del Piave fra C. Tonetto e Palazzon. Qualche sporadico colpo di artiglieria. Nel momento in cui scrivo regna una calma completa.

 

Lunedì – 1° Aprile – ore 18. da C. Rossi (Visnadello).

Piove! giornata uggiosa, che aumenta ancora di più la malinconia di questa Pasqua di guerra.

 

Sabato – 6 aprile – ore 16. da C. Rossi (Visnadello).

Giornata coperta!

In Francia è incominciata la lotta; sul fronte italiano calma relativa.

 

Mercoledì – 10 aprile – ore 9. da C. Rossi (Visnadello).

Piove! Le artiglierie tacciono.

In Francia i tedeschi sostano.

 

Sabato – 13 aprile – ore 14. da C. Rossi (Visnadello).

Questa mattina artiglierie nemiche hanno tirato su Spresiano.

Pioviggina!

Dicevasi che il giorno 12 dovevasi iniziare l’offensiva austriaca contro di noi; ma finora tutto tace.

 

Martedì – 16 aprile – ore 17. da C. Rossi (Visnadello).

Nulla d’importante da segnalare.

Questa mattina attività delle artiglierie nemiche fra Nervesa e Ponte Priula.

 

Mercoledì – 17 aprile – ore 19. da C. Rossi (Visnadello).

Bellissima giornata! attività aerea.

 

Venerdì – 19 aprile – ore 17. da C. Rossi (Visnadello).

Piove, quasi incessantemente da ieri. Qualche colpo di artiglieria!

 

Domenica – 21 aprile (Natale di Roma) – ore 15. da C. Rossi (Visnadello).

Ieri bel tempo! oggi piove di nuovo.

Questa mattina aeroplani nostri hanno gettato nelle linee nemiche manifestini annunzianti l’accordo italo-iugo-slavo.

L’artiglieria nemica tira con insistenza a shrapnel nei pressi di Lovadina.

 

Giovedì – 25 aprile – ore 11. da C. Rossi (Visnadello).

Giornata splendida! attività d’artiglieria e d’aeroplani.

 

Venerdì – 26 aprile – ore 11. da C. Rossi (Visnadello).

Nel pomeriggio di ieri l’artiglieria nemica ha tirato su Visnadello. Oggi tranquillità: piove! torno ora da un giro d’ispezione all’argine del Piave, ispezione eseguita in compagnia di pezzi grossi

( comandante del genio della 2° armata ecc. ecc.), tra Ponte della Priula e Nervesa.

Ore 17.

Pioviggina ancora!

Dicesi che fra giorni s’inizierà l’offensiva austriaca contro di noi; l’attacco principale pare si sferrerà verso il basso Piave.

 

Lunedì – 29 aprile – ore 18. da C. Rossi (Visnadello).

Tempo incerto, variabile!

Da qualche giorno si accentua l’attività delle nostre artiglierie, specialmente durante la notte. Oggi l’artiglieria nemica ha lanciato qualche scarica fra Nervesa e Ponte Priula. Nessun accenno però di inizio di offensiva austriaca contro di noi.

In Francia il terzo sforzo tedesco pare sia già condannato, fin dal suo inizio, all’insuccesso.

Attendiamo “fidenter”.

Oggi, 29 aprile, compleanno della mia povera Mamma. Avrebbe ora 59 anni.

 

Giovedì – 2 maggio – ore 19. da C. Rossi (Visnadello).

Un draken austriaco, altissimo, si delinea all’orizzonte, e sembra quasi sorpassare l’altezza delle lontane montagne.

L’artiglieria nemica tira a shrapnel su Spresiano.

Oggi, giornata bellissima di primavera, grande attività aerea da parte nostra e del nemico; un aeroplano nemico è precipitato nel Piave. Verso le 10 un aerostato è caduto ai piedi del Montello, non so se si tratti di un draken o di un pallone libero, italiano o tedesco.

 

Venerdì – 3 maggio – ore 11. da C. Rossi (Visnadello).

Continua il bel tempo! attività aerea.

L’offensiva austriaca contro di noi s’inizierà, dicono, fra l’otto e il quindici di questo mese.

 

Lunedì – 6 maggio – ore 18.30. da C. Rossi (Visnadello).

L’artiglieria nemica tira a shrapnel su Visnadello.

Cielo coperto! afa di caldo!

Nella giornata di ieri il nemico si è mostrato molto attivo con le sue artiglierie: Lovadina, Spresiano, Visnadello, Ponte della Priula, Nervesa, sono state prese di mira. Un proiettile mi è scoppiato vicinissimo mentre attraversavo il camminamento in vicinanza della rotabile del Ponte della Priula.

Ieri sera poi un grosso incendio si deve essere sviluppato verso il basso Piave, credo nelle nostre linee: il cielo sembrava sinistramente illuminato.

L’artiglieria nemica continua a tirare su Visnadello.

 

Martedì – 7 maggio – ore 10.30. da C. Rossi (Visnadello).

Piove! di tanto in tanto qualche colpo d’artiglieria!

 

Mercoledì – 8 maggio – ore 8.30. da C. Rossi (Visnadello).

Giornata coperta! Torno ora dal centro di Visnadello, ove ieri sera, dalle 18 alle 21, si è scatenata l’ira nemica con prolungato bombardamento di medi calibri. La cartiera, vasto edificio ove attualmente erano stati ricavati i bagni per la truppa, la “casa del soldato”, il Municipio sono stati seriamente danneggiati: nel Municipio, oramai quasi distrutto, si sviluppò un incendio, che nella notte si prospettava sinistramente sulle case adiacenti, incendio che dura tuttora.

Dopo Nervesa, Spresiano, Arcade, Lovadina, è venuta oramai la volta di Visnadello; anche Visnadello, per gli austriaci, deve essere radiata al suolo. Fortunatamente non si sono avute vittime: credo soltanto tre feriti.

Questa mattina l’artiglieria nemica tace.

 

Venerdì – 10 maggio – ore 11. da C. Rossi (Visnadello).

Dalle ore 7 di questa mattina fino a poco fa l’artiglieria nemica si è accanita contro Spresiano: il campanile di Spresiano, già foracchiato in parecchie parti, è capitombolato giù. Caduto il campanile, l’artiglieria nemica si è divertita a fare tiri sparsi nelle vicinanze di Visnadello; qualche colpo è scoppiato a pochi metri dai nostri accantonamenti: nessun danno e nessuna vittima.

Ieri invece mi è morto a Nervesa un soldato di fanteria aggregato alla 205° Comp. Del mio battaglione; un altro è stato ferito. Altri tre soldati della 210° (altra compagnia del mio battaglione) furono feriti giorni or sono in prossimità dell’argine del Piave presso C. Corazzin.

Il morto di ieri è stato sepolto alla Rotonda Bidasio.

 

Lunedì – 13 maggio – ore 11. da C. Rossi (Visnadello).

Sabato ultimo l’artiglieria nemica ha continuato a tirare su Spresiano e Visnadello.

Ieri ed oggi calma relativa.

Poco fa un aeroplano nemico è stato abbattuto presso Arcade: l’aviatore è morto.

Dicono che il giorno 16 incomincerà la nostra offensiva: mèta, il Tagliamento.

 

Giovedì – 16 maggio – ore 11. da C. Rossi (Visnadello).

Torno ora da un giro compiuto in linea: Palazzon, C. Tonetto, Fornace di Calce, P. Priula. Concentramento di fuoco delle nostre artiglierie verso il ponte della Priula e Susegana.

Tempo bello!

 

Venerdì – 17 maggio – ore 10.30. da C. Rossi (Visnadello).

Tempo bello! attività aerea. Poco fa quattro aeroplani nemici sono stati abbattuti dai nostri aviatori da caccia, due presso Maserada, due presso Lovadina. In questo momento altri aeroplani nemici avanzano verso di noi, accolti dal fuoco delle nostre artiglierie antiaeree.

 

Domenica – 19 maggio – ore 10.30. da C. Rossi (Visnadello).

L’altro giorno mi è morto, colpito da pallottola di mitragliatrice nemica a C. Corazzin, un caporale della 210° Comp.

Tempo bello! qualche colpo d’artiglieria.!

Dell’offensiva per ora nulla.

 

Martedì – 21 maggio – ore 19. da C. Rossi (Visnadello).

Questa mattina ho assistito ad una bellissima festa al campo di aviazione di Istrana: la distribuzione di medaglie al valore per la maggior parte conferite ai nostri aviatori (gli arditi del cielo). Alla cerimonia assisteva anche un plotone di iugo-slavi, che da alcuni giorni sono entrati in linea, accanto alle nostre truppe.

Ieri ed oggi le opposte artiglierie hanno osservato un silenzio quasi assoluto; aeroplani nemici hanno questa mattina gettato bombe in Treviso: uno di essi però è stato costretto ad atterrare nei pressi di Lancenigo.

 

Giovedì – 23 maggio – ore 14. da C. Rossi (Visnadello).

Afa di caldo! E’ l’estate che s’avvicina!

Tutt’intorno, sembra incredibile a dirsi, incredibile in modo assoluto poi per gli imboscati, regna calma e tranquillità. La guerra poi, in certi momenti, non è così brutta come la si dipinge. Venite o imboscati, muovetevi! oggi muore il terzo anno di nostra guerra; domani sorge l’alba del quarto anno, l’anno della vittoria: venite a partecipare alla vittoria comune!

Ieri ho fatto un lungo giro, da Ponte Priula a Palazzon, insieme con altri ufficiali. E poi dicono che, talvolta, le nostre vedette s’addormentano. Ieri mattina, ne sono sicuro, dovevan dormire le vedette austriache, giacchè non ci hanno tirato nemmeno un colpo, quantunque ci siam dovuti mettere in vista per eseguire la ricognizione che ci era stata ordinata. Di lontano, verso Conegliano, vedovasi un incendio di proporzioni abbastanza colossali.

 

Martedì – 11 giugno – ore 14.30. da C. Rossi (Visnadello).

Pioviggina! un aeroplano nemico vola basso sulle nostre linee: pochi colpi della nostra artiglieria lo costringono a…scappare.

Sono qui ritornato nel pomeriggio di ieri, dopo essere stato in licenza ordinaria di giorni 15 a Napoli. Qui nulla di mutato: solamente più batterie  e più verde nella campagna. Mi dicono che si attende imminente l’offensiva austriaca.

La 2° armata ha cambiato numero: chiamasi ora 8° armata.

 

Giovedì – 13 giugno – ore 15. da C. Rossi (Visnadello).

Ieri pioggia, che non è cessata se non qualche ora fa.

Calma e silenzio; solo pochi colpi d’artiglieria su Spresiano.

S’avvicina o s’allontana l’offensiva austriaca?

 

 

 

 

 

Qui termina il diario. Aggiungiamo poche parole.

Le tre compagnie (205, 209 e 210) adunque di cui si componeva il 79° Battaglione Zappatori del Genio erano intente a rafforzare un tratto dell’argine destro del Piave, e propriamente quel tratto compreso tra il Ponte della Priula e Nervesa; mentre il Comando era a Casa Rossi posta tra Spresiano e Visnadello.

Il mattino del 15 giugno alle ore 8.48 minuti al maggiore Fiore, Comandante del 79° Battaglione Zappatori pervenne quest’ordine:

“ La S. V. assumendo il Comando delle 5 Compagnie (3 del 79° e 2 del 31° ) si trasferisca con la truppa a Cusignana ove si metterà a disposizione del Colonnello Boschi (a Cusignana troverà un incaricato del Colonnello Boschi il quale trovasi al Bolè a un chilometro a sud della parrocchia di Giavera). Il Colonnello C.”

In seguito a quest’ordine, raccolte le compagnie e ricevuti altri ordine, il 79° Battaglione con le 2 Compagnie del 31°, fu disposto in prima linea a difendere un tratto del rilevato ferroviario Montebelluna – Nervesa, prendendo a destra contatto col 270° reggimento fanteria e a sinistra con la 58° divisione che si estendeva verso Giavera. Il Comando del Battaglione si fissò S. Mauro di Bavaria, ove la strada che scendendo da Bavaria attraversa il detto rilevato e va ad Arcade. Durante i giorni 16 e 17 ordini si successero ad ordini, e si raccomandava soprattutto di tener fermi i contatti con le altre truppe laterali. Qualche Ufficiale di Stato Maggiore espresse il dubbio che il Battaglione potesse resistere. Il Comandante Fiore rispose:” Vada a dire al suo Generale che qui il nemico non passa: la linea la difenderemo con i nostri petti”. E così fu. Alle ore 15 del giorno 17 mentre guidava i suoi soldati, una pallottola di mitragliatrice nemica lo colpì al cuore freddandolo. 

 



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