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------------- Aggiornamento -------------

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SUSA

(34a, 35a, 36a, 85a e 102a Compagnia)

 

ANNO 1915.

      Dalla testata della valle del Cornappo, ove trovavasi sin dall'agosto 1914, il "Susa", forte di cinque compagnie, il 23 maggio accampa ai ricoveri Pupies, alla dipendenza del gruppo alpini B (IV corpo d'armata - 2a armata).
     Il 24, iniziatesi le ostilità, il battaglione varca il confine ed occupa M. Stol; il 26 raggiunge Caporetto, il 27 M. Pleca, ove rimane a disposizione della brigata Modena.
     Iniziate le operazioni per la conquista della linea M. Nero, Maznik, Sleme, Mrzli Vhr, nella mattina del 28, col favore della nebbia, si porta sotto la colletta che unisce il Rudeci rob allo Sleme per attaccaer le pendici meridionali del M. Maznik. Iniziata l'avanzata, l'improvviso diradarsi della nebbia scopre i suoi riparti ed un violento fuoco di artiglieria, di mitragliatrici e di fucileria li arresta, obbligandoli a ripiegare.
     Il 30, ritornato alla dipendenza del gruppo B, che ha il compito di agire da nord e da nord - est contro le posizioni nemiche del M. Nero, si trasferisce a Planina Za Kraju. La mattina del 31, riceve l'ordine di agire verso il contrafforte Vrsic - Vrata. L'azione condotta con slancio, nonostante il cattivo tempo ed il terreno difficile, porta al completo raggiungimento degli obiettivi. La 102a compagnia espugna il Vrsic, catturando numerosi prigionieri e materiali di guerra e respinge un violento contrattacco del nemico; l'85a s'impadronisce della cresta Vrata - Potoce, mentre la 35a, procedendo dal Vrata verso nord - ovest, prende collegamento con la 102a. Le altre due compagnie (34a e 36a), superando anch'esse gravi difficoltà, ricacciano il nemico dal costone che dal Vrsic scende a sud - ovest sul torrente Slatenik. Sostituito, poi, da riparti del "Val Pellice", il battaglione ritorna a Planina Za Kraju. Il successo del "Susa" è completato nella notte sul 3 giorno; mentre la 34a compagnia attacca le posizioni di q. 2102, un plotone di volontari dell'85a, riuscito ad aggirare la difesa nemica, risalendo lungo l'aspro versante occidentale della quota predetta, occupa di sorpresa le trincee avversarie.
     Il battaglione, rimasto a presidio delle prime linee, respinge i contrattacchi nemici; il 5, un nucleo di trenta alpini scelti, con ardita scalata, occupa il cocuzzolo più elevato dello sperone che dalla colletta Vrata, scende verso est; il 12 compie un ardito colpo di mano, catturando le sentinelle nemiche del cocuzzolo antistante alla cresta verso M. Nero, ma non riesce ad affermarsi sulla posizione, a causa della forte reazione dei difensori.
     Ultimati i preparativi per le operazioni contro il M. Nero, al "Susa" è affidato il compito di impadronirsi del contrafforte M. Nero (escluso) - M. Vrata.
     Il 16 giugno, la 35a compagnia, superando le difficoltà opposte dal rapido pendio gelato, all'alba occupa di sorpresa la q. 2138. Rincalzata da un plotone della 36a, nonostante il violento fuoco e la reazione del nemico, continua l'avanzata, e, dopo aver occupato la q. 2133 rinforzata da altri due plotoni della 36a, spinge alcuni nuclei contro il M. Nero, prendendo collegamento con i riparti dell' "Exilles", che ne avevano conquistata la cima. La 85a, la 102a e due plotoni della 34a operano contro il Veliki Lemez; dopo che il fuoco di una batteria di montagna distrugge le difese nemiche di q. 1996, gli alpini dell'85a, sostenuti dalle altre compagnie, occupano la posizione. Segnalato, poi, un battaglione nemico che dalla conca del Duple Planina sale in rinforzo verso la cresta, gli alpini lo attaccano di fianco, travolgendolo e facendo numerosi prigionieri. Le posizioni conquistate vengono rafforzate dai riparti.
     La medaglia d'argento concessa più tardi al battaglione, ne consacra il valore ed il sacrifizio.
     Predisposta una nuova azione contro il Veliki Lemez e lo Smogar, il 18 luglio, le cinque compagnie del "Susa", formate due colonne, si preparano all'attacco. Nella notte sul 19, la colonna di sinistra (compagnie 85a e 102a) riesce a conquistare la prima linea di trincee nemiche di q. 1976, ma non può avanzare a causa di un profondo reticolato; l'altra colonna (di cui fa parte anche la 7a compagnia dell' "Intra") raggiunta la q. 2103 è obbligata ad abbandonarla, per il violento fuoco del nemico.
     Ripreso l'attacco nella notte sul 22, col concorso delle compagnie 89a e 111a, gli alpini tentano invano di superare le difese; l'azione costa gravi perdite e mentre il 24a, la 85a e la 102a, ritirate dalle linee, si portano a Drezenca, le altre compagnie, fino al 26, tentano di aver ragione dell'avversario, ma gli sforzi non sono coronati da successo.
     Il 29 il battaglione si riunisce a Svina; riprese le azioni dalla conca di Plezzo a Tolmino, il gruppo alpini B passa in riserva di corpo d'armata, in conseguenza il "Susa", per Ladra e Kamno, si porta il 15 agosto a Gabrije. Nella stessa giornata, avendo il gruppo ricevuto ordine di entrare in azione, dopo aver inviato due compagnie in rincalzato al "Cividale", occupa i trinceramenti dell'abitato di Gabrije all'Isonzo.
     Nei giorni 16, 17, 18, svolge continui tentativi per rompere i robusti reticolati che proteggono la linea nemica Dolje q. 428 - Isonzo, provvedendo nello stesso tempo a compiere lavori di approccio. La sera del 19, lasciate le posizioni al "Cividale", passa con il gruppo sulla destra del fiume, nel vallone di Kamenca, il 20 invia due compagnie, la 35a e la 36a, nelle trincee avanzate del ponte di S. Daniele, portandosi a Volzana in riserva. Il 22 un nucleo di arditi, sostenuto dall'85a compagnia, riesce, dopo aver tagliata i reticolati, ad attraversare il ponte ed a costruire sull'altra riva un trinceramento di sacchi a terra, ma la forte reazione avversaria, che ha già causato forti perdite, costringe i nostri a ripiegare.
     Il 9 settembre, il gruppo riceve ordine di appoggiare la brigata Valtellina, che opera contro l'altura di S. Maria ed il battaglione attacca le posizioni nemiche di q. 509, senza però potersene impadronire. Il 23, il "Susa", sostituito da riparti del 66° fanteria, lascia le posizioni, il 25 accantona a Volarje ed il 26, assegnato temporaneamente al gruppo A, che opera contro il Vodil, si porta a Kamno. Per tale azione impiega, il 30, un plotone della 34a in rincalzo alle colonne di attacco, inviando, poi, nella sera, due compagnie (34a e 102a) alle trincee del Mrzli, la 36a in quelle di  Dolje, mentre il comando, con le rimanenti due (35a e 85a) occupa il trincerone di Gabrije (Case Bruciate), in riserva. Il 4 ottobre, il battaglione presidia i trinceramenti che fronteggiano il Mrzli ed il Vodil, e, dopo un breve periodo di riposo, dall'11 al 18, a Volarje, ritorna nelle predette posizioni.
     Il 19 ha inizio una nuova azione da Plezzo al mare, nella quale l'8a divisione, alla cui dipendenza sono messi i gruppi alpini, riceve l'ordine di attaccare il Mrzli. Il 21, il battaglione, posto a temporanea disposizione del gruppo A, svolge un'azione dimostrativa per attaccare poi decisamente, il 22, la linea nemica, di cui vari trinceramenti vengono conquistati dalla 36a e dalla 84a compagnia.
     Ulteriori progressi sono ostacolati dalla reazione avversaria che si manifesta con ripetuti contrattacchi, l'ultimo dei quali, obbliga gli alpini a ripiegare nelle trincee di partenza. Nè gli sforzi successivi riescono a far conseguire sensibili progressi, salvo la riconquista, dopo alterne vicende, di elementi di trincee già tolti al nemico e poi da questo riprese. Il 29, il "Susa", rilevato dal "Val Baltea", accantona a Volarje.
     Dal 4 al 25 novembre alterna i suoi riparti in brevi periodi di linea nelle trincee avanzate del Vodil, con periodi di riposo a Volarje. Il 26, riprese le operazioni contro la fronte Mrzli - Vodil, è destinato a far parte della colonna del gruppo alpini A per l'azione contro le pendici sud del Vodil. Dal 26 novembre al 2 dicembre subisce rilevanti perdite, senza peraltro conseguire sensibili vantaggi.
     Il 6, sostituito dal 5° bersaglieri, si porta a Kosec. Dopo un nuovo periodo di linea nelle posizioni di M. Nero - M. Rosso - Kozliak, dal 10 al 22 dicembre, ritorna a Kosec, ove trascorre gli ultimi giorni dell'anno, impiegato in lavori.

ANNO 1916.

      Il "Susa", dal 25 gennaio al 9 marzo compie un'altro turno di trincea, alternando le sue compagnie sulle posizioni colletta e frane di Kozliak, M. Pleca, M. Nero, M. Rosso, senza azioni di notevole importanza. Gli alpini sono impegnati in lavori di riattamento e di costruzione di baraccamenti.
     Il 10 marzo, sostituiti da riparti del "Pinerolo", il comando e le compagnie 35a, 85a e 102a si portano a Kosec, ove sono raggiunti, il 22, dalla 34a e dalla 36a.
     Destinato in Zona Carnia, il battaglione nella giornata del 26 si trasferisce a S. Pietro al Natisone, il 27 a Cividale e poi per ferrovia alla dipendenza della 26a divisione. Il giorno seguente, assegnato al sottosettore orientale, accantona a Trelli, Lambrugno, Salino, Dierico ed il 31 assume la difesa delle linee: forca, Casera e M. Pizzul - M. Zermula (q. 2116) - forca di Lanza.
     Il 1° aprile la 85a e la 102a compagnia passano a far parte del battaglione Moncenisio, di nuova costituzione.
     Il 21, il "Susa" è assegnato al gruppo alpini C (poi 3° gruppo).
     Il 27 giugno, la 36a compagnia, per Treppo e Timan si porta al M. Pal Piccolo ed il 30 si disloca nei trinceramenti del Freikofel, ove resta fino al 3 agosto alla dipendenza del sottosettore valle But, il 4 si trasferisce a Treppo e, dopo una breve permanenza nella regione Salinchiet, il 15 ritorna in linea a M. Pizzul.
     Il "Susa", fino al termine dell'anno, alterna i suoi riparti sulla linea M. Zermula, forca di Lanza e forca Pizzul, ad eccezione della 34a compagnia che il 6 luglio trasferitasi a Casera Culét, rio Michél, difende la linea fronteggiante M. Lodin.
     La sua attività è limitata all'invio di pattuglie che hanno qualche scontro col nemico e nel dicembre è paralizzata da abbondanti nevicate che provocano numerose valanghe, costringendo gli alpini a continui e faticosi lavori.
     Il 22 dicembre, la 34a rientra al battaglione e ritorna in linea a Punta Cul di Cretta (q. 1906), M. Zermula (q. 2116).

ANNO 1917.

      Nell'inverno, la lotta contro le difficoltà opposte dal mal tempo assorbe tutta l'attività delle compagnie del "Susa", che, il 12 febbraio, cessa di far parte del 3° gruppo e passa alla diretta dipendenza del sottosettore val Chiarzò (26a divisione). Soltanto in aprile le migliorate condizioni metereologiche consentono di svolgere vivace azione di pattuglie.
     Si giunge così alla prima quindicina di ottobre, quando comincia a manifestarsi una crescente attività delle artiglierie nemiche.
     La situazione creatasi in seguito all'offensiva austro - tedesca sulla fronte della 2a armata, determina il ripiegamento delle truppe della Zona Carnia; quelle del sottosettore val Chiarzò seguendo l'itinerario: rotabile Chiarzò, Cedarchis, ponte di Zuglio, Formeaso, Caneva, Villa Santina, Socchieve hanno il compito di difendere la linea da M. Pura (escluso) a M. Corona.
     Il "Susa", abbandonate le prime linee il 28 ottobre, il 31 è sulle posizioni di M. Corona, con una compagnia (34a) a Preone. Il 1° novembre, il nemico che a mezzo pattuglie ha preso contatto con le nostre retroguardie, accentra la sua pressione. Il 3, il battaglione, a cui si riunisce la 34a compagnia, passato alla dipendenza del "gruppo Denise" (26a divisione), riceve ordine di ripiegare; per la forcella Sopareid e per M. Rest discende nella conca di Tramonti e prende posizione tra M. Frau e M. Rossa, a sbarramento dello sbocco di val Silisia. Il 5, rincalza il LVIII bersaglieri, che a difesa della stretta di Redona sta per essere sopraffatto dalla rinnovata irruzione del nemico. Il ripiegamento prosegue ed il "Susa", quale retroguardia del "gruppo Denise", dispone i suoi riparti a difesa della forcella Clautana, col compito di mantenere ad ogni costo le posizioni, per evitare che l'avversario sbocchi nella conca di Cimolais, prima che ne defluiscono le nostre truppe. Durante la giornata del 7 e nella notte dell'8, ridotto a poco più di 550 fucili, respinge con rara tenacia i consecutivi assalti del nemico, che si accanisce con estrema violenza. Essendo stato forzato a nord il passo di Mauria, è ripreso il movimento di arretramento su Longarone e Belluno. Il battaglione riesce a disimpegnarsi dal nemico ed il 9 provvede ad un servizio di avamposti a sud di Mean, il 10 prosegue per Feltre ed Arten, verso la valle del Brenta, l'11 sosta a Cismon, il 12 a Bassano ed il 13 accantona a Case Pozzato, ove rinforzato da complementi, passa a fai parte, il 18 novembre, dell'8° gruppo. Dopo un breve periodo di riposo e di riorganizzazione nella zona di Romano d'Ezzelino, il gruppo, l'11 dicembre, assegnato alla 51a divisione (XXVII corpo d'armata), si sposta in valle S. Lorenzo; il "Susa", messo alla dipendenza della 66a si porta in valle Cesilla.
     Nella zona del Grappa, il nemico concentra i propri sforzi contro la linea Col Caprile, Col della Berretta, M. Asolone. Il 12, l'8° gruppo entra in linea, partecipando ai violenti contrattacchi contro Col della Berretta. Il battaglione richiamato da valle Cesilla, il 13 si ammassa in val Manara e nella notte sostituisce nelle posizioni di q. 1476 il "M. Clapier". All'alba del 14, gli Austriaci iniziano un violento bombardamento con granate a gas asfissiante, i cui effetti mortali si manifestano gravi in tutti i riparti e, nelle prime ore del pomeriggio, sferrano un violento attacco. Il "Susa", rinforzato dal "Clapier", resiste tenacemente. Più tardi, però, il nemico riesce a penetrare nelle linee tenute dal gruppo ed a minacciare alle spalle il battaglione obbligandolo a retrocedere. Il 16, il "Susa", insieme agli altri riparti dell'8° gruppo, ritirato dalle linee, dopo una sosta a Casera del Fabbro, in rincalzo al 16° gruppo, impegnato sul M. Asolone, si trasferisce nella pianura a nord di Bassano, il 17 accantona a Romano Alto ove rimane fino al termine dell'anno (VII raggruppamento - 17a divisione).

ANNO 1918.

      L' 8 gennaio, l'8° gruppo si porta sul massiccio del Grappa, per lavori ed il "Susa" accampa a sud di Colle Averto, il 14 è a Casera del Fabbro, in rincalzo al 140° fanteria (18a divisione), impegnato alla riconquista di M. Asolone; il 16 si sposta in val Piana, per ritornare, il 20, nei precedenti accantonamenti di Romano Alto.
     Destinato il VII raggruppamento al XXIX corpo d'armata (1a armata), il battaglione, il 28 gennaio, si trasferisce in val Lagarina ed accantona a Cavajon, passato poi il raggruppamento alla dipendenza del III corpo, il "Susa", il 24 febbraio, in ferrovia, si porta ad Edolo, per poi accantonare a Case Pirli, ove rimane fino al giorno 10 marzo, in riserva al 1° sottosettore, impiegato in lavori di sgombero della neve. Il giorno seguente, sostituisce il "Val d'Intelvi" nelle posizioni dal Corno dei Tre Signori all'Ercavallo, presidiando, poi, per un certo periodo di tempo, la forcellina di Montozzo e l'Albiolo. Sino all'agosto non si hanno azioni di importanza, ad eccezione di un colpo di mano compiuto il 25 giugno dagli arditi del battaglione su q. 2762 dei Cacaoli, dove viene catturato l'intero presidio.
     Il 13 agosto, il "Susa" partecipa alle operazioni svolte dal VII raggruppamento per il possesso del Tonale, attaccando con la 35a compagnia e con gli arditi la cresta dei Cacaoli, le cui quote principali 2828, 2762, 2702, successivamente occupate col concorso della 34a, vengono, poi, abbandonate a causa dei violenti contrattacchi manifestatisi su tutta la fronte.
     Segue un periodo relativamente calmo; soltanto alla fine di settembre e durante l'ottobre si accentua l'attività delle nostre pattuglie; notevole il colpo di mano svolto, il 3 ottobre, contro le qq. 2702 e 2762 dei Cacaoli, dal plotone arditi, che riesce a catturare parecchi prigionieri. Il 3 novembre, l'8° gruppo riceve ordine di puntare, scendendo per la val di Noce, su Pejo, per quivi collegarsi con il 16° gruppo, il quale a sua volta, per val di Sole si dirige su Fucine.
     Il "Susa", a cui spetta impadronirsi della prima linea, attacca i Cacaoli ed il "Torrione", obbligando alla resa i difensori. Il plotone arditi ed un plotone della 36a compagnia, unitamente al "Pinerolo", raggiungono Pejo.
     Alle ore 15 del 4 le operazioni, in seguito all'armistizio, vengono sospese.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

      “I battaglioni Exilles e Susa con mirabile ardimento, con abnegazione e tenacia, superando difficoltà ritenute insormontabili, dopo lotta accanita e cruenta, sloggiarono, di sorpresa, il nemico da Monte Nero, che assicurarono alle armi nostre (15 - 16 giugno 1915)".

(Boll. Uff., anno 1916, disp. 66).

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA (*).
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
1 Capitano Bertolotti Alfredo Alessandria M. Vodil 08-11-1915
2 Id. *Manciati Arturo S. Cassiano Rio Michél (per accidente) 11-12-1916
3 Id. Stringa Alfonso Castelnuovo Serivia Forcella Clautana 07-11-1917
4 S. Ten. Bicchierai Carlo Firenze Osp. d. C. 028 06-09-1915
5 Id. Buscaroli Alessandro Alessandria M. S. Maria 18-09-1915
6 Id. Ranieri Pietro Torino Gebrije 19-08-1915
7 Id. Vallero Valerio Susa M. Nero 16-06-1915 
8 Aspirante Coisson Francesco Kassungula (Sud Africa) Forcella Clautana 07-11-1917
9 Id. Corte Amilcare Callabiana M. Vodil 26-11-1915
10 Id. Long Luigi Angrogna Col della Berretta 14-12-1917
11 Id. Rastelli Augusto Cellio M. Vodil 26-11-1915

Ufficiali morti per malattia.

1 Capitano Varese Vittorio Vercelli Osp. d. C. 021 30-11-1915
(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione.

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE.

Capitano VARESE VITTORIO, da Vercelli:

     "Sebbene febbricitante, posto all'avanguardia di un attacco contro formidabile posizione nemica, giudava la sua compagnia con eroico slancio e, caduti tutti gli ufficiali, precedendo il reparto penetrava nei successivi forti e ben difesi trinceramenti nemici, determinando la conquista della posizione e facendo numerosi prigionieri e grosso bottino di guerra. Già distintosi in precedente azione. - M. Nero, 31 maggio - 16 giugno 1915".

(Boll. Uff., anno 1921, Disp. 54)

 

  MILITARI DECORATI CON L'ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

TREBOLDI GIUSEPPE, Maggiore - cavaliere - M. Nero, 16 giugno 1915.
FABRE GIORGIO, Capitano - cavaliere - M. Nero, 16 giugno 1915.
BIANCO ARNALDO, Capitano - cavaliere - M. Nero, 16 giugno 1915.
 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Treboldi Giuseppe 24/05/15 04/07/15  
Capitano Fabre Giorgio 05/07/15 24/08/15 Ferito 
Id. Bianco Arnaldo 24/08/15 31/08/15 Ferito.
Id. Varese Vittorio 31/08/15 23/09/15  
Maggiore Patris Serafino 23/09/15 30/09/15  
Ten. Col. Boratta Ugo 01/10/15 09/07/16  
Capitano Lombardi Giacomo 10/07/16 05/08/16  
Maggiore Appiotti Giacomo 06/08/16 10/06/17  
Capitano Stringa Alfredo 11/07/17 21/07/17  
Maggiore Zanetti Nereo 22/07/17 14/12/17 Ferito e prig.
Capitano Pradè Abramo 14/12/17 ..../01/18  
Maggiore Kesselr G. Battista ..../01/18 26/03/18  
Id. De Faveri Vittorio Luigi 27/03/18 11/08/18  
Capitano Vigliano Gaetano 12/08/18 28/08/18  
Maggiore Rocca Ugo 29/08/18 al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 28 luglio (M. Stol - Caporetto - M. Pleca - Pendici M. Maznik - Planina Za Kraju - M. Vrsic - M. Vrata - M. Potoce - Q. 2102 - Q. 2133 - q. 1996 - Q. 1976 (Smogar).

Dal 15 agosto al 23 settembre (Trincee da Gabrije all'Isonzo - Ponte di S. Daniele - Q. 509 (S. Maria).

Dal 30 settembre al 10 ottobre (Attacco contro M. Vodil - Dolje - M. Mrzli - M. Vodil).

Dal 19 ottobre al 5 dicembre (M. Mrzli - M. Vodil).

Dal 10 al 22 dicembre (M. Nero - M. Rosso - Kozliak).

 Anno 1916

Dal 25 gennaio al 9 marzo (M. Nero - M. Rosso - Frane e colletta Kozliak - M. Pleca).

Dal 31 marzo al 31 dicembre (Forca Pizzul - Casera Pizzul - Casera Zermula - QQ. 1906 e 2116 - Freikofel - Casera Culét - Rio Michél).

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 12 novembre (Zona Carnia: Sottosettore Pizzul e alto Chiarzò. Ripiegamento: M. Corona - Preone - M. Frau - M. Rosso - Redona - Forcella Clautana - Mean - Feltre - Arten - Cismon - Bassano).

Dal 12 al 16 dicembre (Valle S. Lorenzo - Valle Cesilla - Q. 1476 di Col della Berretta - Casera del Fabbro).

 Anno 1918

Dal 11 marzo al 4 novembre (Corno dei Tre Signori - Ercavallo - Forcellina Montozzo - Albiolo - QQ. 2762, 2828, 2702 dei Cacaoli - Torrione - Val di Noce - Pejo).

 Anno 1915

Dal 29 luglio la 14 agosto (Svina).

Dal 24 al 29 settembre (Volarje - Kamno).

Dall'11 al 18 ottobre (Volarje).

Dal 6 al 9 dicembre (Kosec).

Dal 23 al 31 dicembre (Kosec).

 

 Anno 1916

Dal 1° al 24 gennaio (Kosec).

Dal 10 al 30 marzo (Kosec. Trasferimento: S. Pietro al Natisone - Cividale - Stazione per la Carnia - Zuglio - Trelli - Lambrugno - Salino - Dierico).


 Anno 1917

Dal 13 novembre all'11 dicembre (Case Pozzato - Romano d'Ezzellino).

Dal 17 al 31 dicembre (Romano Alto).

 

 Anno 1918

Dal 1° gennaio al 10 marzo (Romano Alto - Colle Averto - Casera del Fabbro - Val Piana - Romano Alto. Trasferimento in Val Lagarina: Cavajon. Trasferimento: Edolo - Case Pirli).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

5

28

1

14

Id. 1916

10

20

1

15

Id. 1917

10

20

1

15

Id. 1918

7

29

2

9

TOTALI Mesi 35 e giorni 7 Mesi 6 e giorni 23
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO.
LOCALITA' E DATA BATTAGLIONE
Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915
Zona M. Nero (24 maggio - 28 luglio)

1

11

/

60

366

7

Dolje - Ponte S. Daniele - M. Vodil - M. Nero (15 agosto - 23 settembre - 30 settembre - 10 ottobre - 19 ottobre - 5 dicembre - 10 - 22 dicembre)

6

14

/

124

658

187

Totale anno 1915 7 25 / 184 1024 194
 
1916
M. Nero - M. Rosso - Frane e colletta Kozliak (25 gennaio - 9 marzo)

/

/

/

1

1

/

Zona Carnia: Sottosettore Pizzul e alto Chiarzò - Freikofel - Casera Culét - Rio Michél (31 marzo - 31 dicembre)

/

3

/

13

30

/

Totale anno 1916 / 3 / 14 31 /
 
1917
Zona Carnia: Sottosettori Pizzul e alto Chiarzò (1° gennaio - 12 novembre)

/

/

/

12

51

11

Ripiegamento: Dall'Isonzo al Piave (24 ottobre - 12 novembre) (1)

2

/

/

/

/

/

Col della Berretta (13 - 16 dicembre)

1

2

43

20

118

Totale anno 1917 (1) 3 2 6 55 71 129
 
1918
Val Camonica: Corno dei Tre Signori - Ercavallo - QQ. 2762 - 2828 - 2702 dei Cacaoli - Torrione - Val di Noce - Pejo (11 marzo - 4 novembre)

/

2

/

15

77

/

Totale anno 1918 / 2 / 15 77 /
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

7

25

/

184

1024

194

Id. 1916

/

3

/

14

31

/

Id. 1917 (1)

3

2

6

55

71

129

Id. 1918

/

2

/

15

77

/

TOTALE GENERALE 10 32 6 268 1203 323
(1) Mancano i dati delle perdite subite durante il ripiegamento.


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