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Maggiori informazioni e aggiornamenti qui.

 
     
 

VAL BRENTA

(262a, 263a e 274a Compagnia)

 

ANNO 1915.

      Costituitosi, con la 262a e la 263a compagnia (riceverà più tardi la 274a) a Bassano, fin dal 15 febbraio, all'apertura delle ostilità trovasi sull'altopiano del Sette Comuni, nella zona di Asiago, con gli avamposti tra Laste di Manazzo, Casare di Campo Maderiolo (34a divisione). Il 30 maggio partecipa alla prima operazione di guerra verso la fronte: Marcai di sopra, Marcai di sotto, Vezzena, Costesin; le due prime località sono raggiunte, ma debbon essere, più tardi, abbandonate causa la reazione avversaria.
     Il 6 giugno, il "Val Brenta" va ad occupare le posizioni sulla dorsale di Costa di sopra e di sotto (sul versante occidentale di valle Sparavieri) cedutegli dal "Bassano"; la 262a occupa il costone tra Marcai di sopra ed il "Fortino". Il 16 giugno si sposta a Termine quale riserva della brigata Treviso; il 23, si trasferisce nuovamente nelle posizioni di Marcai di sopra ("Fortino" - q. 1857) svolgendo ardite azioni di pattuglie.
     Il 2 agosto, sostituito dal "Bassano", si porta ad Asiago e, dopo avervi trascorso un periodo di riposo, torna il 15 nel consueto settore; il 24 il "Val Brenta" partecipa alle operazioni svolte dalla 34a divisione attaccando Cima di Vezzena ed il costone roccioso che scende a mezzogiorno, ma fatto segno a preciso fuoco nemico, dopo aver più volte tentato di raggiungere l'obiettivo, ripiega sulla linea di partenza.
     Fino al 20 ottobre resta in trincea svolgendo frequenti azioni dimostrative, poscia per Gallio ed Osteria alla Barricata, si trasferisce a Strigno, in val Sugana (15a divisione). Il 10 novembre si sposta in val Maso, alla dipendenza della brigata Venezia per un'operazione contro la linea nemica M. Montalon - M. Valpiana, che viene, però, sospesa; il battaglione torna ai precedenti accantonamenti di Strigno. In tale località il "Val Brenta", svolgendo un intenso programma d'istruzioni permane fino al 30 novembre, nel qual giorno si sposta a Pieve Tesino, destinando la 263a fra Osteria del Brocon e Colle degli Uccelli. Il 28 dicembre, però, meno l'anzidetta compagnia, il battaglione si trasferisce a Borgo per concorrere con i fanti della brigata Venezia, ad un'azione contro M. Carbonile.

ANNO 1916.

      Il 1° gennaio, la 262a, unitamente al II/89° fanteria muove da Bagni di Sella all'attacco, ma, ostacolata da vivo fuoco di artiglieria e fucileria, è costretta a retrocedere.
     Il 2, la 263a, sostituita da reparti del 94° fanteria, lascia Osteria del Brocon e raggiunge il battaglione a Pieve Tesino.
     Il 2 febbraio, la 262a compagnia si trasferisce a Roncegno, dove è raggiunta il giorno successivo dal comando del battaglione che è destinato a sostituire a q. 851 riparti del "Feltre"; il "Val Brenta" passa a difesa del sottosettore Ponte del Zaccon -Ronchi.
     Il 19 febbraio torna a Pieve Tesino da dove, il giorno seguente, prosegue per forcella Magna - Cima d'Asta per sostituirvi i fanti del 98° battaglione M. T.
     Il 16 maggio, il nemico, dopo aver sottoposto a violento fuoco di artiglieria Col S. Giovanni, passo Cinque Croci ed il sentiero che sale a forcella Magna, attacca in forze costringendo i nostri a ripiegare su q. 2179.
     Nella seconda metà di giugno, allo scopo di attennare l'offensiva nemica sugli altopiani, la 15 divisione inizia, sulla propria fronte, azioni offensive. Vi concorre il battaglione che, nei giorni 16 e 17, destinando la 264a all'attacco di q. 2179, rinnova i suoi sforzi, ma l'obiettivo non può essere raggiunto.
     Il 30 giugno è sostituito in linea dal "Feltre"; dopo aver sostato fino al 3 luglio nel vallone del rio Fierollo, sale a Cima Ravetta (Tambolin di Caldenave) rilevandovi il "M. Rosa"; si sposta il 16 tra M. Cima e Cima Ravetta passando alle dipendenze del "gruppo Ragni".
     Il 24, scioltosi detto gruppo, il "Val Brenta" passa a disposizione della divisione; scende nuovamente al vallone del rio Fierollo, proseguendo per Malene, da dove, il 30, distacca la 263a compagnia a Gardellin col compito di provvedere allo sbarramento della val Cia.
     Nella seconda metà di agosto, facendo parte del "gruppo Satta - Semidei" (nucleo Ferrari), si trasferisce a Caoria ove, raggiunto dalla 263a, prosegue l'indomani per Pian di Cason, ivi destinato per una prossima azione contro l'Alpe di Fassa, sul tratto compreso fra le forcelle di Cece e di Valmaggiore.
     Al mattino del 23, giorno destinato per le operazioni, e prima che queste abbiano inizio, l'avversario, con violento fuoco attacca le nostre trincee di q. 2354 riuscendo ad occuparle. Purtuttavia il "Val Brenta", con azione di sorpresa, muove all'attacco e, preceduto dal plotone esploratori, tenta l'occupazione di Cima di Cece e di q. 2704.
     Nonostante tutte le cautele per marciare al coperto, i riparti vengono scorti dal nemico; arrestati dallo scoppio di mine, da lancio di sassi e di bombe a mano debbono ripiegare.
     Il giorno successivo il battaglione persiste nell'azione contro lo stesso obiettivo che non può raggiungere per l'aumentata vigilanza dell'avversario.
     Il 25, col concorso di riparti bersaglieri, tenta, con azione di sorpresa, l'attacco al tratto di fronte tra q. 2704 e q. 2383, ma ancora una volta la sua tenacia urta contro la salda resistenza nemica. Purtuttavia, nella notte sul 26, il suo plotone esploratori, con ardita scalata, riesce ad occupare Cima di Cece (q. 2755). Per breve tempo, però, può mantenerla; fatto segno a preciso ed incrociato fuoco di mitragliatrici e di fucileria deve abbandonarla tra gravi difficoltà, e ripiegare sulle primitive posizioni. Il battaglione passa quindi a presidiare la linea tra q. 2212 (inclusa) e q. 2114 esclusa.
     Il 29 scende a Caoria da dove prosegue per portarsi sul Cauriol, rilevandovi il "Feltre".
     Il 3 settembre le nostre difese, saldamente tenute dal "Val Brenta", dopo essere state furiosamente bombardate, vengono attaccate da ingenti forze nemiche. Gli alpini, malgrado le perdite, saldi al loro posto, respingono con ogni mezzo gli Austriaci, i quali, dopo aver per ben due volte rinnovati gli sforzi verso la selletta sud - ovest del Cauriol, ripiegano disordinatamente inseguiti dal fuoco della nostra fucileria e delle mitragliatrici.
     Il "Val Brenta", che ha perduto 7 ufficiali e 205 uomini di truppa, merita la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo e per la sua eroica resistenza gli viene decretata la medaglia d'argento al valor militare.
     I superstiti, sostituiti, il 5, dal "Val Cismon", scendono a Caoria e proseguono l'indomani per Malga Sorgazza ove, con l'arrivo di nuovi quadri e di complementi, attendono alla loro riorganizzazione. Il 30 settembre il battaglione si trasferisce a forcella Magna da dove, il 21 ottobre, muove alla volta di Tezze (val Sugana). Ivi sosta fino al 16 novembre; destinato sull'altopiano dei Sette Comuni, per concorrere ad un progettato attacco a M. Ortigara, inizia il trasferimento per portarsi a Malga Fossetta. Sospesa l'azione, ridiscende a Tezze. Posto nuovamente alla dipendenza della 15a divisione, raggiunge il 1° dicembre Cinte Tesino, prosegue per Malene e sale in linea a forcella Magna.
     Il 15 dicembre, completa il suo organico con l'assegnazione della 274a compagnia.

ANNO 1917.

      Fino alla seconda metà di settembre, nessun episodio di speciale importanza ha luogo sulla fronte tenuta dal "Val Brenta".
     L'attività dei riparti è in special modo caratterizzata dall'esecuzione di importanti lavori e da ardite azioni di pattuglie.
     Concretata, dalla 15a divisione, un'azione di sorpresa in val Sugana, nella conca di Borgo, il battaglione, il 14 settembre, scende a Malga Sorgazza, il 18 concorre con attacchi dimostrativi; fallita la sorpresa, le truppe impiegate vengono fatte ripiegare. Il 20, torna a presidio delle vecchie posizioni di forcella Magna.
     Ordinato l'arretramento delle truppe degli altopiani, in conseguenza degli avvenimenti sull'Isonzo, il battaglione inizia gradualmente il movimento per portarsi sul massiccio del Grappa. Il 6 novembre, mentre destina la 262a a M. Levre, assolve il delicato e difficile compito di proteggere la ritirata di altri riparti. Con azioni di pattuglie, mantenendo il contatto col nemico, si porta il giorno 9 sulla linea M. Agaro - Malga Marande, appoggiando la destra a q. 2059 e collegandosi coi riparti dislocati a Col degli Uccelli. Il 10 prosegue per Ponte della Serra, Cima di Lan ove si ricongiunge alla 262a compagnia già in avamposti su tale posizione.
     La pressione nemica, il giorno 11, incomincia a delinearsi nei pressi di Cima di Lan, con piccoli scontri respinti dal battaglione. Nello stesso giorno esso ripiega ancora sulla nuova linea: Cima di Lan - Costa Vallorca - Frassenè, ma essendosi aggravata la nostra situazione con la perdita di Croce d'Aune, di Col Falcon e di Faller, il "Val Brenta", deve ancora retrocedere e per ponte di Frassenè, Pale d'Agana, Colle della Guizza si porta su M. Novegno.
     Nella notte sul 13 prosegue per Cismon ed al mattino è nuovamente in marcia per raggiungere Solagna. Dopo una breve sosta a Cassanego ed a Beata Vergine del Covolo, sale il 17 sul Grappa (51a divisione). Posto alla dipendenza della brigata Aosta, si porta il 21 a Casera Campigoli, destinando alcuni suoi elementi sul Col della Berretta per eseguire lavori difensivi.
     Al mattino del 22, avendo il nemico attaccato Col Bonato, tutto il battaglione si porta in linea su Col della Berretta, resistendo ai primi tentativi degli Austriaci che con forze sempre maggiori tentano di espugnare le nostre posizioni.
     Il 23 l'avversario, incoraggiato dall'occupazione di alcuni nostri elementi (destra dello sbarramento di S. Marino), dopo aver battuto con violenza Col della Berretta, lancia le sue fanterie all'attacco. Esse, favorite dal terreno ed appoggiate dal fuoco delle mitragliatrici, raggiungono le nostre trincee, sulle quali gli alpini resistono e, dopo lotta aspra e sanguinosa, riescono a fiaccare la baldanza nemica.
     Il 26 nuove forze avversarie, valutate a circa tre reggimenti, rinnovano l'attacco contro le posizioni di Col della Berretta - q. 1473, riuscendo, in un primo tempo, ad impossessarsi di alcuni elementi di trincea. La salda resistenza dei nostri, però, vale ad arrestare ogni progresso; gli alpini del "Val Brenta", i fanti del 6° e 94° fanteria, gareggiando in bravura ed in eroismo, con fulmineo contrattacco, riconquistano la linea infliggendo gravi perdite al nemico che lascia in nostre mani un buon numero di prigionieri.
     Il valore dimostrativo dal battaglione, in questa circostanza, viene per la seconda volta sancito dal bollettino del Comando Supremo.
     Il 5 dicembre esso si sposta a Cà d'Anna, poi fra Rocce Anzini e Col del Gallo finchè, il 25, sostituito da altri riparti, scende a Preghellera ove sosta pochi giorni; a Contrà Rivagge, poi, fruisce di un periodo di riposo.

ANNO 1918.

      Il 17 gennaio il "Val Brenta" si trasferisce a Col Campeggia per attendere a lavori; destinato poscia in val Lagarina, scende nuovamente al piano, nella località precedentemente occupata.
     Il 26 parte da Bassano giungendo il 28 a S. Maria Negrara ove accantona riordinandosi e svolgendo un periodo d'istruzioni.
     Il 24 febbraio, muove in ferrovia, da Parona, giungendo l'indomani a Sonico, prosegue per Monno ed il 1° marzo torna in trincea nella zona del Tonale (pendici meridionali di Cima di Cady - Ridotta Garibaldi - 5a divisione).
     Durante i mesi di marzo e di aprile non si svolgono azioni degne di rilievo a causa delle condizioni climatologiche costantemente avverse. Nei giorni 25 e 26 maggio concorre efficacemente, con azioni dimostrative, verso il passo di Paradiso e verso l'Ospizio S. Bartolomeo, alle operazioni del VI raggruppamento per l'occupazione di Cima Presena e del Monticello; ad azione ultimata, il plotone arditi del battaglione resta con quello del "M. Rosa" e del "Tolmezzo" a difesa delle posizioni raggiunte dal passo di Paradiso alla cresta del Monticello (q. 2609 - 2558).
     Durante i mesi successivi continua a presidiare la consueta fronte, alternandosi con altri riparti.
     Nei giorni 13 e 14 agosto concorre ad un'azione contro le difese nemiche di Alpe del Tonale - Prateria del Tonale, ma le reazione è così violenta, che i nostri, pur avendo conseguito un momentaneo successo, debbon poi abbandonare il terreno conquistato.
     All'inizio dell'ultima nostra offensiva, il "Val Brenta" sostituisce il "M. Clapier" a Cima di Cady e limita la sua attività ad azioni di pattuglie che provocano viva reazione avversaria. In detta zona trovasi alla conclusione dell'armistizio.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

      “Con indomita tenacia e mirabile valore il battaglione Val Brenta resistette sul M. Cauriol imperterrito ad un terrificante bombardamento eseguito dal nemico con pezzi di ogni calibro e a contrattacchi violentissimi che respinse con la baionetta, in epiche gare di individuale ardimento (M. Cauriol, 2 - 3 settembre 1916)".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 47).

 

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 468 (4 settembre 1916, ore 16).

     “In valle di Fiemme (Avisio), il nemico, ricevuti rinforzi, dopo intensa preparazione delle artiglierie lanciò ieri due successivi violenti attacchi contro le posizioni da noi conquistate sul Cauriol. Arrestato ogni volta dal nostro fuoco, fu poi controattaccato alla baionetta e disperso dai valorosi alpini del battaglione Val Brenta che inflissero all'avversario perdite assai gravi.     Sulla rimanente fronte, azioni di artiglierie. La nostra eseguì tiri efficaci contro gli obiettivi di valle Drava. Quella nemica fuu particolarmente attiva nell'alto But e nella zona di Plava (Medio Isonzo).
     Velivoli nemici lanciarono bombe su Ala e nelle valli del T. Vanoi (Cismon) e del T. Mis (Cordevole). Non si ebbero vittime, nè danni.

     ALBANIA. - Nella giornata del 2, nostri riparti di bersaglieri e di milizia territoriale compivano una nuova brillante incursione sulla destra della Vojussa. Passato il fiume tra Scefai e Regepai, i bravi territoriali assalivano e dopo accanito combattimento espugnavano il villaggio di Kuta. Contemporaneamente i bersaglieri occupavano Drizar e la posizione di M. Gradist, ricacciando violenti contrattacchi tentati dall'avversario. A sera le truppe, compiuta la propria missione, ritornavano sulla sinistra della Vojussa. Un riparto di bersaglieri, lasciato su M. Trubes, vi restava indisturbato sino al pomeriggio del giorno 3; indi rientrava nelle nostre linee.
     Furono presi al nemico 34 prigionieri, tutti regolari austriaci, e numerose casse di munizioni per artiglierie, di cartucce e di viveri".

                                                                                                                                    Generale CADORNA.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 917 (27 novembre 1917, ore 13).

    “Nel pomeriggio di ieri il nemico, dopo aver battuto con furioso bombardamento la nostra posizione di Col della Berretta, ad est della val di Brenta, vi lanciò contro, con attacco in massa le fanterie di una intera divisione.     La lotta si svolse accanitissima ed i difensori, isolati da violentissimo fuoco di interdizione, avrebbero forse dovuto finire col soccombere al numero ed alla violenza degli attaccanti se i loro rincalzi, fieri siciliani della vecchia e gloriosa brigata Aosta (5° e 6° reggimento fanteria), riparti del 94° fanteria (brigata Messina) e del battaglione alpini Val Brenta, non fossero accorsi tempestivamente. Attraversata di slancio la zona mortale, le nostre brave truppe piombarono con impeto irresistibile sull'avversario e travoltolo l'obbligarono a ritirarsi con gravissime perdite e lasciando prigionieri.

     ALBANIA. - Nella notte sul 26, il nemico forzò il passaggio dell'Osum fra Cipan e Koblara (sud - est di Berat) attaccando le nostre bande albanesi ivi dislocate. Truppe regolari prontamente intervenute ricacciarono l'avversario infliggendogli forti perdite".

                                                                                                                                    Generale DIAZ.

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA (*).
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
1 Tenente Martinelli Pietro Gragnano Col della Berratta 23-11-1917
2 Id. Molinari Renato Lugagnano Col della Berratta 11-12-1917
3 Id. Testolini Giuseppe Venezia Col della Berratta 26-11-1917
4 S. Ten. Campiglio Lombardi Enrico Milano Q. 2179 16-06-1916
5 Id. *De Benedetti Enrico Cherasco Alba (per suicidio) 27-07-1916
6 Id. Fagetti Osvaldo Chiavenna Osp . d. C. 31 12-12-1917
7 Id. Giuntoli Francesco Pescia Cima del Cauriol 03-09-1916 
8 Id. Guaragna Annibale Saronno Cima del Cauriol 03-09-1916
9 Id. Marconi Paolo Verona Q. 2179 16-06-1916
(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione.

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE.

Tenente TESTOLINI GIUSEPPE, da Venezia:

     "Addetto ad un comando di divisione, venuto a conoscenza che il proprio battaglione trovavasi impegnato in combattimento, chiese ed ottenne di rientrare al proprio riparto. Ricevuto l'incarico di fronteggiare, con due plotoni, la criticqa situazione creatasi con l'occupazione, da parte del nemico, di una posizione dominante, egli, dopo rapida ricognizione eseguita sotto violento fuoco di artiglieria e fucileria avversaria, resosi esatto conto del terreno e del nemico, chiese l'autorizzazione di tosto contrattaccare. Alla testa dei suoi riparti, con calma serena, perizia ed ardimento sublime, attraverso una violenta cortina di fuoco si slanciò all'assalto, giungendo primo sulla trincea nemica, fancendovi prigionieri e riconquistando armi e materiali già caduti in mano all'avversario. Incontrò poi gloriosa morte sulla stessa posizione conquistata, mentre incitava i suoi alpini al grido di "Viva l'Italia"".

(Boll. Uff., anno 1923, Disp. 29)

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Ten. Col. Bozzano Sante 24/05/15 04/12/15  
Id. Buzzetti Ettore 10/12/15 03/09/17  
Id. Sirolli Federico 15/10/17 06/11/17  
Capitano Salin Virgilio 07/11/17 18/11/17  
Id. Dal Bruno 19/11/17 20/12/17  
Ten. Col. Sirolli Federico 21/12/17 08/10/18  
Capitano Sassi Giuseppe 09/10/18 22/10/18  
Id. Deidda Ignazio 23/10/18 al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 1° agosto (Altopiano di Asiago - Malga Galmarara - Laste di Manazzo - Casare di Campo Manderiolo - Marcai di sopra e di sotto - Vezzena - Costesin - Fortino - Termine).

Dal 24 agosto al 20 ottobre (Attacco a Cima Vezzena - Vallone Marcai).

Dal 10 all'11 novembre (Val Maso).

Dal 1° al 31 dicembre (Osteria del Brocon - Colle degli Uccelli
).

 Anno 1916

Il 1° gennaio (M. Carbonile).

Dal 3 al 7 febbraio (Rocegno - Q. 851).

Dal 10 al 18 febbraio (Rocegno - Q. 851).

Dal 21 febbraio al 30
giugno (Forcella Magna - Cima d'Asta - Forcella di val Rogana - Colle S. Giovanni).

Dal 3 al 24 luglio (Cima Ravetta - Tambolin di Caldenave - M. Cima - Cima Ravetta).

Dal 30 luglio al 15 agosto (Val Cia - Gardellin).

Dal 22 agosto al 5 settembre (Cima di Cece - Q. 2704 - Cima del Cauriol).

Dal 2 al 10 ottobre (Forcella Magna).

Dal 18 al 21 ottobre (Forcella Magna).

Dal 4 al 31 dicembre (Forcella Magna [Laghetto] - Malga Cima d'Asta - Malga Cengielo).

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 13 settembre (Forcella Magna [Laghetto] - Malga Cima d'Asta - Malga Cengielo).

Dal 20 settembre al 12 novembre (Forcella Magna - M. Levre - M. Agaro - Malga Marande - Ponte della Serra - Cima di Lan - Costa Vallorca - Frassenè - Pale d'Agana - Colle della Guizza - M. Novegno).

Dal 17 novembre al 24 dicembre (M. Grappa - Col della Berretta - Cà d'Anna - Rocce Anzini - Col del Gallo).

 Anno 1918

Dal 1° al 20 marzo (Zona del Tonale [Pendici meridionali di Cima di Cady - Ridotta Garibaldina]).

Dal 10 aprile al 30 maggio (Zona del Tonale [Rio Vallassa]).

Dal 10 luglio al 4 agosto (Zona del Tonale - Passo di Paradiso - Rio Vallassa).

Dal 13 al 14 agosto (Cima di Cady - Alpe del Tonale - Pratoria del Tonale).

Dal 22 agosto al 1° ottobre (Zona del Tonale).

Dal 23 ottobre al 4 novembre (Zona del Tonale - Cima di Cady).

 Anno 1915

 Dal 2 al 23 agosto (Asiago - Vallone Marcai).

Dal 21 ottobre al 9 novembre (Trasferimento in val Sugana: Gallio - Osteria alla Barricata - Strigno).

Dal 12 al 30 novembre (Strigno. Trasferimento a Pieve Tesino).







 Anno 1916

Dal 2 gennaio al 2 febbraio (Borgo - Pieve Tesino - Strigno - Telve di sotto).

Dall'8 al 9 febbraio (Borgo).

Dal 19 al 20 febbraio (Pieve Tesino).

Dal 1° al 2 luglio (Vallone Fierollo).

Dal 25 al 29 luglio (Vallone Fierollo - Malone).

Dal 16 al 21 agosto (Caoria - Pralungo).

Dal 6 settembre
al 1° ottobre (Caoria - Ronco - Cainari - Malga Sorgazza).

Dall'11 al 17 ottobre (Malga Sorgazza).

Dal 22 ottobre al 3 dicembre (Malga Sorgazza - Malene - Cinte Tesino - Grigno - Tezze - Grigno - Malga Fossetta - Tezze - Cinte Tesine - Malene).





 Anno 1917

Dal 14 al 19 settembre (Malga Sorgazza - Val Sugana).

Dal 13 al 16 novembre (Cismon - Solagna - Cassanego - Beata Vergine del Covolo).

Dal 25 al 31 dicembre (Preghiellera - Contrà Rivagge). 






 Anno 1918

Dal 1° gennaio al 28 febbraio (Contrà Rivagge - Col Campeggia - Contrà Rivagge - Bassano - S. Maria Negrara - Parona - Sonico - Monno).

Dal 21 marzo
al 9 aprile (Vescasa).

Dal 31 maggio al 9 luglio (Vescasa - Ponte sull'Oglio).

Dal 5 al 12 agosto (Vescasa - Ponte sull'Oglio).

Dal 15 al 21 agosto (Vescasa - Ponte sull'Oglio).

Dal 2 al 22 ottobre (Vescasa).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

5

8

2

/

Anno 1916

7

25

4

5

Anno 1917

11

13

/

17

Anno 1918

5

6

4

28

TOTALI Mesi 29 e giorni 22 Mesi 11 e giorni 20
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE
LOCALITA' E DATA BATTAGLIONE
Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915
Altopiano d'Asiago - Attacco a Cima di Vezzena (24 maggio - 20 ottobre)

/

5

/

/

23

1

Totale anno 1915 / 5 / / 23 1
 
1916
Altopiano d'Asiago - M. Carbonile - Roncegno - Forcella Magna - Cima d'Asta - Cima Ravetta - Tambolin di Caldenave - Val Cia - Gardellin (1° gennaio - 15 agosto)

2

1

/

5

17

1

Cima di Cece - Q. 2704 - Cima del Cauriol (22 agosto - 5 settembre )

2

6

/

34

174

41

Forcella Magna (2 - 21 ottobre)

/

1

/

1

10

/

Totale anno 1916 4 8 / 40 201 42
 
1917
Forcella Magna (1° gennaio - 5 novembre)

/

/

/

1

8

/

Ripiegamento sul Grappa (6 - 12 novembre)

/

1

2

8

18

98

M. Grappa - Col della Berretta (17 novembre - 24 dicembre)

4

4

/

8

54

1

Totale anno 1917 4 5 2 17 80 99
 
1918
Zona di M. Tonale (1° marzo - 4 novembre)

/

3

/

9

82

/

Totale anno 1918 / 3 / 9 82 /
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

/

5

/

/

23

1

Anno 1916

4

8

/

40

201

42

Anno 1917

4

5

2

17

80

99

Anno 1918

/

3

/

9

82

/

TOTALE GENERALE 8 21 2 66 386 142


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