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BRIGATA "ALPI"

(51° e 52° Fanteria)

  Sede dei reggimenti in pace: 51° Fanteria, Perugia; 52° Fanteria, Spoleto

       Distretti di reclutamento: Castrovillari, Catania, Milano, Mondovì, 
                                            Novara, Padova, Siena, Siracusa, Venezia.

 

ANNO 1915.

       Il 23 maggio la brigata Alpi è schierata in occupazione avanzata presso il confine, nella zona dell’Alto Cordevole, alla dipendenza della 18a divisione.
     Dichiarata la guerra hanno inizio le operazioni per l’investimento degli sbarramenti nemici della zona.
     Il 27 maggio il 51°, col suo III battaglione, passa l’antico confine e con celere azione occupa il colle di S. Lucia, mentre gli altri due battaglioni presidiano Col Toront, Moè e Col di Lasté.
     Durante alcune settimane la brigata attende a sistemare e rafforzare le posizioni conquistate ed eseguisce nel contempo frequenti ricognizioni intese a saggiare le forze e le difese nemiche, sul tratto Sasso di Mezzodì - Belvedere - Col di Lana.
     L’attacco contro tali posizioni, forti per natura e per sapienti apprestamenti difensivi, comincia ai primi di luglio. Il 52° dal 7 al 20 luglio si accanisce con valorosa tenacia contro l’obbiettivo assegnatogli: il Col di Lana, che fin da questi primi giorni di battaglia appalesa tutta la sua formidabile potenzialità difensiva contro cui si spuntano i nostri attacchi. La notte sul 19 luglio le ondate d’attacco del IV/52°, travolte arditamente le prime trincee nemiche, stanno per arrivare alla testata del vallone di Agai, ma una tempesta di fuochi incrociati e un fitto lancio di bombe investono da tutti i lati i reparti che, nell’impossibilità di reggere sulle posizioni raggiunte, devono ripiegare sulle linee di partenza. La dura prova di questi giorni costa al 52° le sue prime gloriose perdite: 107 morti (6 ufficiali) con 431 feriti.
     Falliti questi attacchi di viva forza, si procede ad una nuova sistemazione della linea d’investimento e la brigata passa a schierarsi nel settore: Passo Fedaia — M. Mesola — M. Paden — Col Toront.
     Nulla di notevole avviene fino alla metà di ottobre. Il 18 di questo mese sono riprese le operazioni offensive contro gli sbarramenti nemici dell’Alto Cordevole e le truppe della "Alpi", in un primo tempo vi concorrono soltanto con piccole operazioni di audaci pattuglie.
     Il 21 ottobre anche per la brigata la battaglia prende un ritmo più intenso. Il III/51°, rinforzato da due compagnie del 52° (6a e 16a) si lancia all’attacco del Pescoi; con un assalto impetuoso sono occupate due trincee, ma il successivo giorno 22 riesce al nemico, con violento contrattacco, di rioccupare le posizioni perdute. I rimanenti battaglioni del 51° compiono anche una difficile operazione contro i trinceramenti del Sasso di Mezzodì, dove riescono ad occupare e mantenere una posizione antistante al costone di M. Mesola — Passo Fedaia.
     Ai primi di novembre, mentre la brigata Calabria nuovamente attacca il Col di Lana per completarne la conquista, il 52° concorre all’azione operando sulla sinistra con due battaglioni (III e IV) verso la fronte Varda — Cherz.
     Dopo la conquista della Cima Lana (7 novembre) e la successiva perdita di essa, per il sopraggiungere dell’inverno, le operazioni hanno termine e la brigata Alpi dal 28 novembre in poi inizia i lavori per la sistemazione difensiva della sua linea, che va dal Passo Fedaia per M. Mesola — M. Paden — Cima Valbruna fino al Vallone Franza (Col di Lana).

ANNO 1916.

        Durante l’inverno, le truppe, pur mantenendosi sempre vigili e aggressive contro il nemico, devono lottare diuturnamente contro l’inclemenza della stagione, la neve, le tormente, le valanghe. Una di queste, la notte sul 9 marzo, travolge nei loro baraccamenti alcuni reparti, provocando la morte di 3 ufficiali e 148 soldati. Ma nonostante le difficoltà del clima e della stagione, i reparti della "Alpi" non diminuiscono, durante i turni di permanenza in linea, nè la vigilanza né l'aggressività contro il nemico ed eseguono numerose ricognizioni verso le sue posizioni. 
     Nella notte sul 22 marzo, vincendo la difficoltà del ripido pendio e della neve alta e gelata sul versante nord del Ciampo Vedil, il IV/52° occupa una linea più avanzata sulla destra del Cordevole lungo il tratto Col di Mesara - Bosco Ciariadon - Crepa Rossa.
     Dall’aprile al luglio viene effettuata una serie di piccole azioni intese a completare la conquista del massiccio del Marmolada, mentre proseguono attivi gli approcci verso il Sasso di Mezzodì e sulla fronte delle quote alte di Ciampo Vedil, e prosegue l’afforzamento sempre più completo della linea difensiva.
     Le date e i fatti più degni di nota in questo periodo di guerriglia sono i seguenti:
     30 aprile: occupazione della punta Serauta; azione ardita e brillante compiuta dalla 2a compagnia del 51° dopo ostinata lotta fra ghiacci e dirupi, protrattasi, con alterna vicenda, per più giorni.
     17 e 18 giugno: ricognizioni nella regione Serauta.
     1 - 3 luglio: puntate offensive contro Forcella Serauta (q. 3065).
     Il secondo anno di guerra termina senza altri avvenimenti notevoli.
     A degno premio dell’opera prestata dal 52° in questo biennio di guerra nella regione del Col di Lana, la sua Bandiera è fregiata della medaglia d’argento al valor militare.

ANNO 1917.

       Anche l’inverno 1916-17 trascorre per la brigata Alpi duro per fatiche e disagi, ma senza particolari avvenimenti. Ferma nel settore che le è da tempo assegnato, anche nelle successive stagioni di primavera e d’estate essa assolve degnamente il compito di presidiare quelle importanti posizioni, renderle sempre più forti alla difesa e di vincolare il nemico con piccole ma energiche puntate di pattuglie e con ardite ricognizioni.
     A metà settembre le azioni si vanno facendo più frequenti e più vivaci; grosse pattuglie di arditi si spingono verso la regione di Serauta; il 21-23 con un bel colpo di mano reparti della "Alpi" (14a compagnia del 52° e compagnia complementare del 51°, rinforzate dalla 276a compagnia alpini del battaglione Val Cordevole), si impossessano di una posizione nemica in galleria alla Forcella di Serauta, mentre il giorno 22 il II/51° concorre col 45° fanteria alla conquista del "Dents del Sief".
     Nell’ottobre, quasi a preludio della grande offensiva austroungarica, il nemico preme con ripetuti e violenti attacchi sul fondo di Val Cordevole.
     Le truppe del 51°, che guarniscono quelle posizioni, resistono bravamente e respingono il nemico, ma frattanto le vicende della grande battaglia autunnale impegnano anche questo tratto inviolato della fronte italiana.
     La profonda inflessione della linea di battaglia dall’Isonzo al Piave provoca l’ordine alla 4a Armata di retrocedere sulla fronte Grappa — Piave, ed i Cacciatori delle Alpi devono così lasciare quelle posizioni conquistate con tanto valore, consacrate dal sangue dei loro migliori, rafforzate con vigile ed arduo lavoro.
     La ordinata marcia di ripiegamento è compiuta senza subire la pressione del nemico lungo la via Cencenighe —  Mas - Levada, ove ha termine il 6 novembre.
     Durante la ritirata al III/51° viene affidato un difficile compito, che esso assolve con la consueta bravura. Rimasto alla tagliata del Sasso di S. Martino per proteggere il ripiegamento delle truppe scendenti dal Cadore, mantiene strenuamente la posizione, trattenendo energicamente il nemico che incalza, restando, fino al giorno 10, unico battaglione di estrema retroguardia dell’intera 4a Armata. Il giorno 14, dopo una faticosa marcia traverso impervi sentieri di montagna, raggiunge il proprio reggimento a Levada.
     Il 7 novembre alla brigata Alpi viene assegnato il tratto di fronte sul Piave, tra il ponte di Vidor e le Grave di Ciano.
     Il ripiegamento è terminato e l’ordine per tutti è resistere ad ogni costo.
     La brigata sempre facendo parte della 18a divisione conferma, in questo periodo di linea che va fino al 22 dicembre, ancora una volta le belle qualità dei suoi reparti, sia rafforzando le linee con robusti lavori difensivi, sia resistendo bravamente ai violenti bombardamenti ed alle incursioni di grosse pattuglie nemiche.

ANNO 1918.

       La cronaca dei primi quattro mesi è modesta di fatti e di azioni. Soltanto dalla primavera in poi, la brigata sarà chiamata a compiere l’ultimo più sanguinoso ed onorevole compito della sua guerra.
     Dal 24 gennaio al marzo essa è in linea nella regione del Grappa, alla dipendenza della 50a divisione ed alterna turni di trincea e di riposo nel tratto Rocce Anzini — Col del Miglio — Ca’ d’Anna.
     Compiuto in aprile un periodo di riposo nei pressi di Bassano e ancora un turno di trincee sulle posizioni di M. Tomba e Monfenera - sempre con la 50a divisione - si concentra presso Crespano, donde inizia, il 23 aprile, il trasferimento per i campi di Francia, passando a far parte della 8a divisione (II Corpo d’Armata).
     Le truppe nostre inviate in terra di Francia sanno, e ne son fiere, di dover consacrare con la loro presenza la fraternità delle armi alleate e di dover confermare col loro contegno la bravura e la saldezza del soldato italiano. La brigata, giunta in Francia, si raccoglie il 25 aprile nel campo di S. Ouen, ove i reparti accantonano e trascorrono un periodo di speciali istruzioni fino al 24 maggio.
     Dopo essere passata nelle linee del settore dell’Aisne (Argonne), si schiera in prima linea a sud-ovest di Reims, occupando i margini occidentali del Bois des Eclisses e la montagna di Bligny. In tali posizioni la brigata non tarda a subire l’urto di poderosi attacchi germanici, ai quali resiste e reagisce nonostante la potenza dei mezzi impiegati dall’offensore e il fatto di trovarsi in zona sconosciuta. La notte sul 23 giugno il nemico, dopo aver scatenato un rapido e violento tiro di artiglieria a tergo delle posizioni occupate dal II e III/51°, sferra un attacco decisivo, accompagnato da largo impiego di mitragliatrici leggere e da un fitto lancio di bombe. L’attacco, progredendo sulla dorsale della montagna di Bligny, riesce a travolgere un tratto di linea presidiata da una compagnia del 51°, che già aveva subito gravissime perdite per il bombardamento. I superstiti ripiegano sulle posizioni retrostanti e il nemico può così occupare la sella tra il M. Bligny e il Bois des Eclisses. Le compagnie di rincalzo del 51° ed una del 52° (9a compagnia) accorrono con prontezza, e, lanciate ad un vigoroso contrattacco, riescono a rioccupare tutti gli elementi di trincea perduti; soltanto pochi nuclei nemici rimangono annidati negli imbuti di granata lungo la linea delle nostre vedette.
     La notte successiva il nemico torna alla riscossa con un nuovo impetuoso attacco, ma trova i reparti della "Alpi" pronti al contrattacco e viene respinto nelle sue trincee.
     Le giornate del 25 e 26 sono dedicate a spazzare il nemico rimasto aggrappato in alcuni posti avanzati. Il 28-29 l'avversario tenta nuovi attacchi e la lotta si accanisce con alterna vicenda ma alla fine è costretto a ripiegare.
     Pochi giorni dopo, nella notte sul 3 luglio, due battaglioni del 52° (II e III) col I/51° e una compagnia d’assalto, muovono all'attacco delle posizioni nemiche sulla montagna di Bligny. L’operazione, condotta con risoluto slancio, porta in un primo tempo le nostre fanterie all’occupazione del boschetto di q. 197; il nemico però accorre, contrattacca con poderose forze e costringe i nostri a ritornare nelle posizioni di partenza. I primi giorni di battaglia si chiudono così, in complesso, a conti pari, ma il nemico ha appreso a sue spese che le truppe italiane hanno la forza non solo di resistere, ma anche di attaccare con valore.
     Il I5 luglio alle ore 0,10’ le artiglierie nemiche d’ogni calibro aprono un violentissimo fuoco sull’intera fronte della brigata con largo uso di proiettili a gas e liquidi velenosi. Poco prima delle quattro, folte colonne tedesche d’attacco, intramezzate e sostenute da numerosi carri d’assalto, irrompono d’ogni dove.
     La difesa del caposado del Bois des Eclisses, presidiata da un battaglione del 408° reggimento francese e dal II/51° italiano viene sorpassata, e dopo le 6,30, non senza una resistenza estrema, è travolta dalle masse nemiche. Minacciato sul tergo, anche il I/51°, dopo aspra lotta, conteso il terreno palmo a palmo, è costretto a ripiegare. I superstiti del 51°, ridotti a 28 ufficiali e 493 uomini, si riuniscono sulle posizioni della 2a linea, al Bois de Courton, per riordinarsi. In questa giornata la brigata ha 13 ufficiali morti e 25 feriti e più di 2000 uomini fuori combattimento.
     Il 16 luglio, il nemico muove di nuovo all’attacco fin dal mattino contro le nuove linee tenute dal 408° reggimento francese e dal II e III/52°, i quali operano alla diretta dipendenza del 408°. Le truppe resistono tenacemente per lunghe ore, ma nel pomeriggio una colonna tedesca riesce a incunearsi tra i reparti francesi nel Bois de Courton, minacciando alle spalle tutta la linea. Il comandante del 408°, per fronteggiare la situazione, dà ordine ai battaglioni del 52° di ripiegare su Paurcy e sostarvi a protezione dei movimenti del 408°.
     Il 17 luglio i reparti del 52°, quasi accerchiati, dopo fieri combattimenti riescono a ripiegare a sera sulla via di Courtagnon - Le Cadran.
     Il 19 luglio, la brigata Alpi si trasferisce a Diampevel, in zona di riposo, per riordinarsi.
     L’avanzata germanica è ormai per sempre fiaccata e la brigata, tornando a metà di settembre in linea, troverà il nemico impegnato a trattenere la controffensiva nostra.
     Il 16 settembre la brigata dà il cambio alla 153a brigata nord-americana nel settore di Vauxcère, a sud dell’Aisne. Successivamente, mentre gli alleati avanzano tra Oise ed Aisne, vengono eseguite dalla brigata ricognizioni verso il canale laterale dell’Aisne per constatare la consistenza dell'occupazione nemica sul canale e sul fiume stesso. Durante questo periodo l’attività dei Cacciatori delle Alpi si riduce ad un’intensa azione di pattuglie esploranti, che tengono in rispetto e in allarme il nemico, spiandone i movimenti. Piccole operazioni di tal genere sono condotte, per esempio, il 30 settembre nella regione di Hauterive Château unitamente a reparti della 62a divisione francese. Altre minori verso Pont-Arcy, il Bois de la Cendrière e lungo tutto l’argine del canale.
     Il giorno 9 ottobre, la linea d’osservazione viene spinta in tutti i punti sulla sponda meridionale del canale, ed il 10, mentre le altre truppe italiane avanzano oltre il canale Oise-Aisne, i battaglioni del 51° fanteria, vinta la resistenza opposta dal nemico, passano il canale laterale dell’Aisne su passerelle improvvisate, e nelle prime ore dell’11 ottobre raggiungono a nord dell’Aisne gli obbiettivi assegnati.
     Durante la giornata l’avanzata prosegue e, infranta la resistenza che il nemico oppone con nuclei di fanteria armati di mitragliatrici, sono occupate le trincee immediatamente a sud della cresta dello Chemin des Dames.
     Il 12 ottobre l’avanzata incontra minor resistenza così che l’occupazione viene spinta sulla cresta dello Chemin des Dames, mentre il II battaglione, con vigoroso e brillante attacco, sotto nutrito fuoco nemico, passa il torrente Ailette. Può così tutta la brigata raggiungere il villaggio di Neuville e proseguire per Arrancy, che occupa il giorno 13. Il giorno 14 trovasi a Montaigu e con reparti del 52° nei pressi di Sissonne ove sviluppansi le poderose difese della Hunding Stellung, dietro la quale il nemico intende arrestare per qualche tempo la sua ritirata.
     Il 23 ottobre il 52° fanteria, dando il cambio al 20° reggimento, si schiera a Sissonne nelle posizioni di 1a linea, spingendo ricognizioni allo Chauffour, che sono accolte da violenti raffiche di mitragliatrici. Nei giorni successivi il nemico mantiene energica sorveglianza ed attività su tutta la linea occupata.
     Il 4 novembre, pattuglie uscite in esplorazione constatano la presenza del nemico nelle trincee della Hunding Stellung e nelle occupazioni avanzate di M. d’Isles, di Marengo, della Chaussée di Marengo, della linea Premissomont - Mon Plaisir.
     Nella notte sul 5 novembre reparti del I/51°, malgrado un forte bombardamento nemico con proiettili a gas tossici, riescono ad occupare il quadrivio e le case dello Chauffour; all'alba è constatato che il nemico ha iniziato un nuovo ripiegamento. Viene allora subito intrapresa l’avanzata lungo la direttrice Lappion, Dizy, le Gros, Rozoy-sur-Serre.
     La brigata giunge a Rozoy il 6 novembre; il 10 è a Rimogne, ave sosta in conseguenza della conclusione dell’armistizio, che entra in vigore dalle ore 11 dell'11 novembre.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 Alla Bandiera del 51° reggimento fanteria:

     "In violenti ed aspri combattimenti sul suolo francese, facendo generoso sacrifizio del sangue dei suoi migliori soldati, contenne il poderoso urto di forti masse nemiche, e, nella successiva avanzata, con slancio, fede e valore, superò brillantemente l’ostinata resistenza avversaria, tenendo sempre alto il nome d’Italia e la fama dei Cacciatori delle Alpi (Bligny - Bois de Courton -Côte du Madagascar - Aisne - Chemin des Dames - Sissonne, 21 aprile - 11 novembre 1918)".

(Boll. Uff., del 5 giugno 1920, disp. 47).

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 Alla Bandiera del 52° reggimento fanteria:

     "Per le prove di valore e di ardimento date dal IV battaglione, nonostante la tenace resistenza avversaria, l'inclemenza della stagione e le difficoltà del terreno (1915 - 1916, Col di Lana, luglio 1915)".

(Boll. Uff., del 5 giugno 1920, disp. 47).

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 Alla Bandiera del 52° reggimento fanteria:

     "Fedele alle sue gloriose tradizioni, in violenti e aspri combattimenti sui campi di Francia, contro un nemico formidabile, diede eccezionali prove di bravura e di salda tenacia, portando sempre alto il nome dell'Italia e la fama dei Cacciatori delle Alpi (Bligny - Bois de Courton - Aisne - Sissonne, Rozoy sur Serre, 21 aprile - 11 novembre 1918)".

(Boll. Uff., del 5 giugno 1920, disp. 47).

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
51° Reggimento Fanteria.
1 Capitano Santicchi Giuseppe Amelia Col di Lana 22-10-1915
2 Id. *Testa Riccardo Castelspina Osp. Piacenza 21-08-1916
3 Tenente Brusa Carlo Viterbo Bois de Courton (Fr.) 15-07-1918
4 Id. Corpaccioli Vito Buggiano Bois des Eclisses (Fr.) 06-07-1918
5 Id. Enoch Giuseppe Pizzoli Osp. da c. 020 13-12-1917
6 Id. Maccanti don Egidio Poggio delle Corti Vauxcère, Aisne (Fr.) 18-09-1918
7 Id. Monscelli Arnaldo Gubbio  Les Mais (Champagne) (Fr.) 15-07-1918 
8 Id. Quarantotti Renato Terni Osp. da C. 122, 09-01-1916
9 Id. Rosso Flavio Chiavari Forcella Serauta 26-09-1917
10 S. Ten. Abrate Giuseppe Torino M. Marmolada 17-04-1916
11 Id. Barbacci Alfredo (disp.) Rocca S. Maria Bois de Courton (Fr.) 30-06-1918
12 Id. Bellachioma Astorre Perugia Id. 15-07-1918
13 Id. Biancarelli Federico  Gubbio M. Marmolada 30-04-1916
14 Id. Bizzarri Emilio Arcinazzo Romano Alto Cordevole 09-03-1916
15 Id. Caccia Gian Paolo Como Costone di Livine 08-01-1916
16 Id. Ceccarelli Alessandro  / Col di Lana 16-11-1915
17 Id. Conti Carlo Castelfiorentino Id. 22-10-1915
18 Id. Dormio Vincenzo Monopoli Sasso di Mezzodì 22-10-1915
19 Id. Macciocchi Olimpio Casalattico M. Mesola 18-10-1915
20 Id. Marini Adolfo Firenze Vidor (Piave) 11-11-1917
21 Id. Passerini Carlo Lissago Col di Lana 21-10-1915
22 Id. Savino Carlo Gambolò Malga Ciapela 09-03-1916
23 Id. Sebastianelli Antonio Castelnuovo della Daunia Bois de Courton (Fr.) 15-07-1918
24 Id. Vassia Luigi Torino Alto Cordevole 09-03-1916
25 Id. Viglietta Carlo (disp.) Perugia Bois de Courton (Fr.) 15-07-1918
26 Id. Zanini Angelo Calvisano Costone di Livine 23-12-1916
27 Aspiran. Camba Carlo (disp.)  Teulada  M. Marmolada 01-07-1916 
28  Id.  Casasso Francesco  Torino  Id. 17-09-1917 
29  Id.  Lattuada Tommaso  Ciampo Vedil 08-08-1917 
30  Id. *Toigo Pietro  Pedavena  In prigionia 17-11-1916 
31  Id.  *Turchetti Igino  Gubbio  Osp. Aix Les Bains 29-11-1918 
Ufficiali morti per malattia
Capitano Cattaneo Giuseppe  Piacenza  Osp. Piacenza 04-03-1918 
2 Tenente Brusoni Rinaldo Viterbo Osp. Budrio 13-07-1919
3 Id. Di Gregorio Giuseppe Radusa Osp. Roma 11-05-1918
4 Id. Speziale Giuseppe Siderno Osp. da C. 15 04-09-1917
52° Reggimento Fanteria.
1 Maggiore Fadinelli Osvaldo  Este Col di Lana 11-07-1915
2 Id. Mariotti Giuseppe Fabriano Bois de Courton (Fr.) 15-07-1918
3 Capitano Benedetti Libero Ampezzo Col di Lana 19-07-1915
4 Id. Blasi Giulio Rieti Osp. d. C. 041, 16-12-1915
5 Id. Bossi Luigi / Col di Lana 16-12-1915
6 Id. De Amicis Attilio Foggia Bois de Bligny (Fr.) 03-07-1918
7 Id. Giampaoli Guglielmo / Bois de Courton (Fr.) 15-07-1918
8 Id. Nola Battista / Bois de Bligny (Fr.) 03-07-1918
9 Tenente Amico Emanuele Caltagirone Osp. d. C. 58 03-10-1918
10 Id. Antonini Ulderico Perugia  Col di Lana 11-07-1915
11 Id. Agugliaro Raffaele Trapani Osp. d. C. 089, 25-07-1915
12 Id. Berio Vincenzo Chiari M. Ornella 02-02-1917
13 Id. Bonanni Luigi Teramo Bois de Courton (Fr.) 15-08-1918
14 Id. D'Angelo Felice Formia Ponte di Vidor, Piave 11-12-1917
15 Id. Magnani dott. Sante Reggio Emilia Col di Lana 20-08-1915
16 Id. Mariani Pietro Marano Equo Bois de Courton (Fr.) 15-07-1918
17 Id. Ricci Nicola Sulmona Bois de Courton (Fr.) 15-07-1918
18 Id. Ruina Enrico Civitavecchia Bligny (Fr.) 15-07-1918
19 Id. Salvatori Giulio Palestrina 57 Osp. somegg. 11-07-1915
20 Id. Soccorsi Giulio Napoli Col di Lana 20-08-1915
21 Id. Viviani Renato Terni 57 Osp. somegg. 10-07-1915
22 S. Ten. Barberis Vincenzo Torino Osp. d. C. 036, Caprile 23-08-1915
23 Id. Campa Luigi Squinzano Bois de Bligny (Fr.) 03-07-1918
24 Id. Ceci Francesco Marsciano Bois de Courton (Fr.) 15-07-1918
25 Id. Coccia Emanuele Acquasparta Col di Lana 21-10-1915
26 Id. Colli Giulio Cavarzere 57 Osp. somegg. 15-07-1915
27 Id. Comella Ferdinando Casaluce Osp. d. C. 15, Epernay (Fr.) 25-06-1918
28 Id. Confalonieri Renzo / Col di Lana 18-11-1915
29 Id. D'Amely Filippo Caltanissetta Osp. d. C. 0165 16-08-1918
30 Id. Fraioli Vincenzo Arpino Costone Castello 21-10-1915
31 Id. *Gamboni Vincenzo Perugia Osp. Perugia 20-01-1916
32 Id. Gioffrè Sav. Rocco Seminara 64a Sez. Sanità (Fr.) 17-07-1918
33 Id. Gualtieri Mario / Bois de Courton (Fr.) 30-10-1918
34 Id. Guattaccioni Antenore / Pescoi 22-10-1915
35 Id. Jacoboni Raffaele Rieti Bois de Courton (Fr.) 15-07-1918
36 Id. Nardi Francesco Montorio Veronese Covolo, Piave 14-11-1917
37 Id. Orlandi Pietro / Pescoi 25-10-1915
38 Id. Ruberti Raul Roma Col di Lana 27-08-1915
39 Id. Speranzini Luigi Arcevia Col di Lana 07-11-1915
40 Aspir. Patini Roberto Cassino Col del Miglio 13-02-1918
Ufficiali morti per malattia
1 Tenente Merlo Pich Alessandro Torino Osp. d. C. 122, Digonera 01-09-1917
2 S. Ten. Pighetti Vittorio Napoli Spoleto 13-10-1918

MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

 COMANDO DI BRIGATA.

       GARIBALDI GIUSEPPE, colonnello — cavaliere — Valle S. Pellegrino, 19 giugno - novembre 1916.
        GARIBALDI GIUSEPPE, brigadiere generale — uffiziale — Andre - Aisne - Chemin des Dames - Ailette -        Mosa, 14 luglio a 18 novembre .

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 51° Regg. Fanteria : Ufficiali, n. 29 — Truppa, n. 40.  

52° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 35 — Truppa, n. 33.

MEDAGLIA DI BRONZO.

 51° Regg. Fanteria: Ufficiali e truppa n. 63.

52° Regg. Fanteria: Ufficali e truppa, n. 73.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

 Magg. gen. SERRA Teodorico, dal 24 maggio all'11 dicembre 1915.

Magg. gen. PORTA Felice, dall'11 dicembre 1915 al 16 gennaio 1916.

Magg. gen. SAPORITI Alessandro, dal 29 gennaio 1916 al 31 maggio 1917.

Magg. gen. ZAMPOLLI Isidoro, dall'11 giugno al 24 luglio 1917.

Colonnello brig. GARIBALDI Giuseppe, dal 1° agosto 1917 al termine della guerra.
 


COMANDANTI DEL 51° REGGIMENTO FANTERIA.

 Colonnello DEL MANCINO Amos, dal 24 maggio 1915 al 3 novembre 1915. 

Colonnello DE MARIA Nicola, dal 20 novembre 1915 al 27 maggio 1917.

Colonnello RONCHETTI Riccardo, dal 1° giugno 1917 al termine della guerra.

 

COMANDANTI DEL 52° REGGIMENTO FANTERIA.

 Colonnello TRULLA Federico, dal 24 maggio 1915 all'11 novembre 1915.

 Colonnello CLEIJESES Pietro, dall'11 novembre 1915 al 14 luglio 1918.

Ten. colonnello CHIODELLI Enea, dal 14 al 17 luglio 1918.

Colonnello CELEBRINI di S. MARTINO Luigi, dal 29 luglio 1918 al termine della guerra.

 
 
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE
51° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione
Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Ten. Col. Giri Giovanni Battista 24/05/15 agosto 1915  
1° Capit. Colagè Vincenzo agosto 1915 sett. 1915  
Maggiore D'Amato Alfredo sett. 1915 09/12/15  
Id. Porzio Carlo 09/12/15 04/0917  
Capitano Pascucci Alberto 04/0917 04/10/17  
Id. Frenguelli Brenno 01/10/17 20/11/17  
Maggiore Garibaldi Menotti 20/11/17 aprile 1918  
Id. Garibaldi Sante aprile 1918 al termine della guerra.  
II° battaglione
Ten. Col. Ferrari Giorgio 14/05/15 sett. 1915  
Maggiore Togna Giulio sett. 1915 ottob. 1915  
Ten. Col. Colagè Vincenzo ottob. 1915 15/07/18 Ferito. 
Capitano Chelli Rinaldo 15/07/18 al termine della guerra.  
III° battaglione
Maggiore Gavino Antonio 24/05/15 14/06/15  
Id. Menzinger Guido  14/06/15 21/10/15 Ferito 
Ten. Col. Stigliani Ferdinando 28/10/15 luglio 1916  
Capitano Sabatini Carlo Alberto luglio 1916 agosto 1916  
Maggiore Gargani Francesco agosto 1916 22/04/17 Ferito.
Id. Mariotti Giuseppe 24/04/17 07/07/17 Ferito. 
Capitano Pascucci Alberto 07/07/17 22/09/17  
Id. Chelli Rinaldo 22/09/17 09/01/18  
Maggiore Spadafora Giuseppe 09/01/18 01/07/18  
Capitano Frenguelli Brenno 01/07/18 15/07/18  
Id. Maltese Luigi 25/07/18 25/10/18 Ferito.
Id. De Marco Giuseppe 25/10/18 al termine della guerra.  
52° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione.
Ten. Col. Ciotola Ernesto magg. 1915 nov. 1915  
Maggiore Raimondo Manlio nov. 1915 03/08/17  
Id. Botteri Arturo Efisio 12/08/17 30/09/17  
Id. Bellavia Giovanni 03/10/17 nov. 1917  
Capitano Bezziccheri Guido nov. 1917 dic. 1917  
Maggiore Garibaldi Ricciotti dic. 1917 ottob. 1918  
Capitano Rosa Ermenegildo ottob. 1918 al termine della guerra.  
II° battaglione
Maggiore Fadinelli Osvaldo magg. 1915 11/07/15 Caduto sul campo. 
Id. Ronchetti Riccardo luglio 1915 31/05/17  
Capitano Settanni Giuseppe giugno 1917 luglio 1918  
Id. Martinelli Eugenio luglio 1918 agosto 1918  
Maggiore Borelli Vincenzo agosto 1918 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Maggiore Fabri Luigi 24/05/15 luglio 1915  
Id. Pandolfini Fausto luglio 1915 nov. 1915  
Id. Carosi Vincenzo nov. 1915 marzo 1917  
Capitano Settanni Giuseppe marzo 1917 magg. 1917  
Id. Veniero Gaetano magg. 1917 giugno 1917  
Ten. Col. Buzio Carlo 21/10/17 12/12/17  
Maggiore Bezziccheri Guido 11/01/18 magg. 1918  
Id. Mariotti Giuseppe 04/07/18 15/07/18 Caduto sul campo. 
Ten. Col. Soddu Ubaldo luglio 1918 al termine della guerra.  
 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 31 dicembre (Alto Cordevole - Col Toront - Settore Fedaia - M. Mesola - Col di Lana).

 Anno 1916

Dal 1° gennaio al 31 dicembre [(Settore Val Cordevole - Passo Ambrettola - Ciampovedil - Davedino - Costone di Livine (Col di Lana)].

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 22 dicembre (Davedino - Vallazza - Sottoguda - Campei - Fronte del Piave e sud del ponte di Vidor - Grave di Ciano).

 Anno 1918

Dal 24 gennaio al 3 marzo (Nella regione del Grappa - Col del Miglio - Cà d'Anna).

Dal 14 al 15 aprile (Quota 1308 - Versante di M. Pallone).

Dal 31 maggio al 18 luglio (Argonne - Zona sud-ovest di Reims - Posizioni Montagna di Bligny).

Dal 16 settembre all'11 novembre (Settore di Vauxcère - Chemin des Dames - Rozoi - Rimogne).

 Anno 1915

 I reparti si alternano con speciali turni di riposo, nelle posizioni di 3a linea.

 Anno 1916

 

 

 Anno 1917

Dal 23 al 31 dicembre (Onè - Casoni - Cassola - Bassano).

 

 Anno 1918

 Dal 1° al 23 gennaio (Onè - Casoni - Cassola [Bassano]).

Dal 4 marzo al 13 aprile (Nella regione di Rosà [Bassano]).

Dal 16 aprile al 30 maggio (Crespano Veneto - Trasferimento in Francia - S. Ouen).

Dal 19 luglio al 15 settembre (Diampevel).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

7

8

/

/

Anno 1916

12

/

/

/

Anno 1917

11

21

/

9

Anno 1918

4

27

5

14

TOTALI Mesi 35 e giorni 26 Mesi 5 e giorni 23
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 51° REGGIMENTO 52° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915

 Alto Cordevole (2 giugno - 6 luglio)

/

3

/

4

26

/

/

1

/

/

5

/

Attacchi al Col di Lana (7 - 20 luglio)

/

/

/

/

3

/

6

12

/

101

416

57

Alto Cordevole (21 luglio - 31 dicembre

6

11

4

58

293

38

13

/

4

95

320

5

Totale anno 1915 6 14 4 62 322 38 19 13 4 196 741 62
 
1916

Alto Cordevole (3 gennaio - 31 dicembre)

9

1

2

220

369

80

/

6

/

36

138

15

Totale anno 1916

9

1

2 220 369 80 / 6 / 36 138 15
 
1917

Alto Cordevole (1° gennaio - 23 ottobre)

3

3

/

5

41

2

1

3

/

19

52

2

Battaglia dall'Isonzo al Piave e al Grappa (24 ottobre - 16 dicembre)

2

5

/

31

131

/

2

1

/

17

59

/

Totale anno 1917 5 8 / 36 171 2 3 4 / 36 111 2
 
1918

M. Grappa (24 gennaio - 1° marzo)

/

1

/

4

33

/

1

1

/

9

43

1

Alla fronte francese: Argonne - Bois de Courton - M. de Bligny (24 maggio - 14 luglio)

2

12

2

34

140

35

4

4

1

13

72

23

Battaglia dell'Ardre (15 - 20 luglio)

5

14

23

/

232

1298

8

11

6

50

404

48

Settore delle Argonne e dell'Aisne - inseguimento del nemico (1° agosto - 11 novembre)

1

1

1

1

32

1

4

6

1

13

97

/

Totale anno 1918

8

28

26

39

437

1334

17

22

8

85

616

72

 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

6

14

4

62

322

38

19

13

4

196

741

62

Anno 1916

9

1

2

220

369

80

/

6

/

36

138

15

Anno 1917

5

8

/

36

171

2

3

4

/

36

111

2

Anno 1918

8

28

26

39

437

1334

17

22

8

85

616

72

TOTALE GENERALE 28 51 32 357 1296 1454 39 45 12 353 1606 151


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