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BRIGATA "PERUGIA"

(129° e 130° Fanteria)

Costituita il 1° marzo 1915:
il Comando di Brigata ed il 129° dal deposito del 51° Fanteria; il 130° dal deposito del 81° Fanteria.

 

ANNO 1915.

      Dal 28 al 31 maggio la brigata parte per ferrovia da varie sedi dell’Umbria e si raccoglie a Fontanafredda alla dipendenza della 29a divisione. Dopo successivi trasferimenti a Cusano ed a Codroipo, sosta il 6 giugno fra S. Giovanni di Manzano e Brazzano ove attende al completamento dei suoi reparti e ad un periodo di intensa istruzione.
     Il 28 giugno è inviata a Spessa (Cormons) passando alla temporanea dipendenza della 22a divisione ed il 30 è schierata sulla fronte q. 63 - Stesa per partecipare ad un’azione verso i ponti di Gorizia e le falde del M. Calvario nel tratto fra Lucinico e Stesa. Tale azione, tentata il 1° luglio con scarsi risultati, è ripresa il 5 e dura fino al giorno 7, ma la vigilanza del nemico e la robustezza dei suoi trinceramenti su quella fronte rendono vani i reiterati attacchi della "Perugia" che paga il suo battesimo di fuoco con un largo tributo di sangue: 25 ufficiali e 712 militari di truppa sono le perdite di questi giorni di lotta. Il 9 essa ritorna in seconda linea tra Olivers e S. Lorenzo di Mossa, il 16 si trasferisce a Brazzano, ritornando alle dipendenze della 29a divisione; il 2 settembre è inviata nei pressi di Buttrio ove continua il suo ciclo di istruzioni. Il 4 ottobre è trasferita nella zona Moraro - Corona - Mariano ed il 6 schiera un reggimento in linea sulla fronte Mochetta - Mainizza. Nella notte sul 21 ottobre, avvenuta, per opera di altri reparti, l’occupazione di Peteano, il comando della brigata e due battaglioni del 129° si portano a Sdraussina e di qui eseguono uno sbalzo in avanti verso le posizioni nemiche del costone di q. 124 che, dopo accurata preparazione, sono parzialmente occupate il 23 colla cattura di un centinaio di prigionieri, due mitragliatrici ed un lanciabombe. 
     La lotta si accende violenta in questo settore del M. San Michele dal 24 ottobre e dura quasi ininterrotta per tutto il mese di novembre. Il terreno è da ambo le parti sanguinosamente conteso, ma il 19 novembre i reparti della brigata riescono a conquistare il costone che dalla 3a vetta del S. Michele degrada verso l’Isonzo fra Peteano e Boschini, scacciandone il nemico che nella sola notte del 19 lancia ben sette contrattacchi, tutti respinti. Il contegno della "Perugia", e specialmente del 129°, merita una lusinghiera citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo.
     L’accanimento della lotta risulta dalle perdite subite dalla brigata dal 23 ottobre al 30 novembre: 89 ufficiali e 2332 militari di truppa. Anche il nemico ne subì molto rilevanti ed in una sola trincea furono contati, per la lotta impegnata il 19, 280 cadaveri. Il 6 dicembre la brigata è inviata a riposo a Moraro, donde invia a turno i suoi reggimenti sulle posizioni del S. Michele.

ANNO 1916.

     Dal gennaio alla metà di maggio la "Perugia" si alterna colla "Lazio" fra turni di riposo a Moraro e turni di linea sul S. Michele, esplicando in quel tormentato settore attiva vigilanza in trincea e compiendo di tanto in tanto delle piccole operazioni intese allo scopo di non dar tregua al nemico sempre vigilante. Degna di maggior rilievo è la puntata offensiva compiuta il 25 febbraio che frutta la conquista di un elemento di trincea incuneantesi a saliente nelle posizioni avversarie, che deve essere in seguito abbandonato poichè soggetto a tiri di infilata. Dal 13 marzo la brigata compie delle azioni dimostrative sulla sua fronte per agevolare il compito dei reparti della 21a e 22a divisione che operano contro le posizioni di "Casa diruta".
     Il 22 maggio la "Perugia" si trasferisce, per via ordinaria, da Mariano a Torsa passando alla dipendenza della 23a divisione e nei giorni successivi raggiunge Ponte di Piave donde, il 29, è inviata per ferrovia a Cittadella.
     Il 30 maggio si raccoglie a Camisano Vicentino ed il 4 giugno è spostata a Bressanvido, ove sosta fino al 17 giugno, allorchè è trasportata in autocarri a S. Giacomo di Lusiana e di qui fatta proseguire per Osteria di Granezza, passando a disposizione del comando della 30a divisione. Il 19 - 20 sostituisce la "Forlì" nel presidio del settore M. Magnaboschi - M. Lemerle (32a divisione). In questo nuovo settore essa contrasta attivamente l'aggressività del nemico ed il 25 giugno, avuto sentore che egli ha sgombrata la sommità del M. Lemerle e lo sbarramento della strada fra detto monte ed il M. Magnaboschi, procede senza indugio alla occupazione di detta linea, spingendo dei posti avanzati lungo la strada Cesuna -  Roncalto.
     L’ avanzata continua nei giorni successivi; reparti del 129° raggiungono l'Assa e dopo vari tentativi, resi poco agevoli dalla ripidità delle sue sponde, riescono il 30 ad oltrepassare detto fiume di fronte alla confluenza del Grabo. L’occupazione della sponda destra dell’Assa viene gradualmente rinforzata ed ampliata, nonostante la continua reazione avversaria e vengono iniziati i movimenti per raggiungere la linea Brendola - confluenza di Val Ronco in Val Ghelpac, che sono compiuti il 3 luglio. Intanto i reparti del 129° che sono sulla destra dell’Assa passano alla dipendenza della 30a divisione e respingono lo stesso giorno 3, un attacco nemico in Val Grabo.
     Il 7 luglio la brigata, ritratta dalla linea, è inviata presso M. Fiara nella valle di Campomulo, ma vi permane poco tempo, poichè il giorno 11 è trasferita nel versante orientale di q. 1706 (Casara Zebio) alla dipendenza della 13a divisione, dislocandosi in rincalzo della brigata Bari, che si appresta ad attaccare i trinceramenti nemici di Casara Zebio. Contro questo obbiettivo ha ordine di agire anche la "Perugia", che nei giorni 12 e 13 luglio compie ripetuti attacchi, ma la intensa reazione avversaria e la speciale sfavorevole configurazione del terreno rendono quasi vani i suoi sforzi cagionando la perdita di 55 ufficiali e 1057 militari di truppa. Sostituita il 14 luglio, la brigata è rimandata in valle Campomulo, ma il 21 è di nuovo in linea, alla dipendenza della 34a divisione, nella zona di Malga Moline, pronta ad agire a sostegno di reparti alpini, tanto in direzione di Cima delle Saette, quanto in quella di M. Chiesa - M. Campigoletti. Essa non è impegnata ed il 25 rientra nei consueti accampamenti della valle Campomulo, ritornando a far parte della 13a divisione. Il giorno seguente però è ancora in prima linea nel tratto fra M. Colombara e Pozza della Terra Nera a sostituirvi la brigata Salerno. 
     Il 19 - 20 agosto è inviata a riposo a Malga Ronchetto ed il 4 settembre ritorna in linea sul M. Zebio al posto della brigata Arezzo. In questo settore la "Perugia" trascorre il resto dell’anno alternando i suoi reggimenti nelle posizioni di prima linea ed esercitando la consueta attività di pattuglie.
     L’11 ottobre compie una piccola operazione per scacciare da un elemento di trincea presso la q. 1706 un reparto nemico che era riuscito ad occuparlo il 18 settembre.

ANNO 1917.

      Fino al 20 febbraio la brigata permane nel settore M. Zebio - M. Colombara; dal 21 al 28 febbraio è sostituita dalla "Catania" ed inviata nella zona fra Solagna - Rossano Veneto e Cittadella, passando a disposizione del comando del XX corpo d’armata. Il 17 maggio è trasferita, per ferrovia, da Cittadella a S. Giovanni di Manzano - Dolegnano alla dipendenza del comando della zona di Gorizia, ed il 21 è inviata ad est di Palmanova fra Visco e Jalmicco (28a divisione).
     Il 24 maggio raggiunge la zona tra Devetachi e Vizintini a disposizione del comando della 20a divisione ed il 26 schiera in linea il 129° a Ferletti (34a divisione) ed il 130° ad Oppacchiasella (31a divisione). Il 27 giugno la brigata, che nel suo periodo di linea è stata particolarmente attiva respingendo due attacchi nemici ed occupando, il 4 giugno, una dolina detta "oblunga", è sostituita dalla "Cosenza" ed inviata prima nella zona fra Perteole - Saciletto, passando alla dipendenza della 33a divisione e poi, il 16 luglio, nella zona fra Nogaredo e Viscone colla 21a divisione che il 30 luglio la schiera sulla fronte compresa fra la q. 87 del Vallone ed il Dosso Faiti. 
     Il 17 agosto scende a riposo a Sagrado ed il 21 si trasferisce a Boschini Superiore, passando alla dipendenza della 31a divisione e schierandosi il 24 sulla fronte compresa fra i capisaldi delle quote 309 e 366. In questa zona, già teatro di sanguinose lotte, la "Perugia" intraprende un periodo di intenso lavoro di sistemazione difensiva ostacolata dal nemico che é particolarmente aggressivo.
     Il 6 settembre riceve il cambio dalla "Tevere" e si porta fra Lavariano - Tissano — Chiasiellis (16a divisione), vi permane fino al 27 allorchè è inviata, in autocarri, nella regione fra Terzo - S. Martino di Terzo - Malborghetto a disposizione del comando della 34a divisione.
     Da questa zona invia a turno i battaglioni al presidio della linea q. 87 (Vallone) - Devetachi. Il 13 ottobre assume la difesa del settore di Selo, ove respinge due attacchi del nemico. Il 27 ottobre, in seguito all’ordine di ripiegamento, la brigata, passata alla dipendenza della 61a divisione, si porta a Scodovacca, dislocando degli elementi a protezione del movimento. Il 29 raggiunge S. Giorgio di Nogaro, il 30 S. Mauro al Tagliamento e, dopo successivi trasferimenti, il 6 novembre è oltre Piave nella zona fra Meolo e Vallio (14a divisione). Il 7 novembre è trasferita in autocarri a Villorba (4a divisione). Il 12 è fatta proseguire per ferrovia fino a Bassano e di qui con autocarri in Valstagna fra Sasso e Campi di Mezzavia (29a divisione). Il giorno 15 il II/129° ha ordine di recarsi in Val Miela per dare il cambio a reparti del 9° fanteria; sta per raggiungere le posizioni, quando un attacco in forza del nemico obbliga le nostre truppe a ripiegare; il II battaglione riesce a contenere il violento attacco e, schieratosi poco a sud di q. 1559, si aggrappa alle rocce a sud - est di Casara Meletta Davanti, ove arresta il nemico ed inizia una violenta azione per ricacciarlo nelle sue posizioni. Sopraggiunti gli altri due battaglioni del 129° nei giorni 17 e 18 novembre rinnovano, insieme al II, vari contrattacchi respingendo nettamente gli austriaci, infliggendo loro gravissime perdite e prendendo un centinaio di prigionieri. Il contegno del 129°, che ha perduto 15 ufficiali e 164 militari di truppa, è elogiato dal bollettino del Comando Supremo. Viene richiamato in linea anche il 130° e schierato su M. Castelgomberto.
     Il 21 novembre l’azione è ripresa dall’intera brigata, diretta alla conquista della testata di Val Miela e fino al 24 si svolge su quelle contrastate posizioni una lotta sanguinosa; il nemico, con forze sempre fresche, rinnova disperati attacchi che sono con ogni sforzo contenuti con gravi perdite da ambo le parti: quelle della brigata sono di 67 ufficiali e 796 militari di truppa, compresi i dispersi. 
     Il 4 dicembre l’avversario, ricevuti rinforzi, sferra due poderosi attacchi: uno contro le posizioni di M. Zomo - Casara Meletta Davanti e l'altro contro le posizioni di Tondarecar - Badenecche, riuscendo, in primo tempo, ad oltrepassare le difese accessorie di M. Zomo; ma la resistenza dei reparti in linea, cui si aggiunge il III/130°, fatto accorrere da Costalta, vale a respingere gli attaccanti ed a ristabilire la situazione. Non avviene parimenti per l’azione contro la fronte Tondarecar -  Badenecche, dove il nemico, forte di numero, riesce ad infliggere ai reparti in linea rilevanti perdite ed a creare larghi varchi nei reticolati attraverso i quali le sue ondate, mentre investono la nostra linea della selletta di q. 1441, ove invano resistono reparti bersaglieri, irrompono nelle trincee antistanti alla Cima del Bedenecche, dilagano sul suo rovescio e si spingono a sud del Tondarecar, ma sono contenuti dai superstiti dei reparti bersaglieri col concorso di elementi alpini.
     Intanto da q. 1441 il nemico riesce a risalire il costone orientale di M. Miela ed a raggiungere la sella fra detto monte ed il M. Spil, da dove può bersagliare alle spalle le nostre truppe di M. Fior; nel frattempo altri reparti avversari dal settore di M. Fior - M. Zomo riescono a discendere in Val Miela, tagliando in due le nostre truppe ivi di presidio e portandosi sul tergo dell’ala destra del 129° che occupa il costone tra Buca del Sorlaro e Malga Slapeur. Per ristabilire la situazione viene tentata l’occupazione del costone che da Foza risale a M. Miela da parte di reparti di riserva (II/130° ed un battaglione bersaglieri), mentre i resti del 129°, ritirati dal costone precedentemente occupato, sono destinati a sbarrare il fondo di Val Miela. Il nemico persiste nel suo attacco violento ma i suoi progressi sono in parte arrestati ed un reparto del 130° riesce ad impossessarsi, con una energica azione, della cima di M. Miela. Il 5 dicembre la minaccia di nuovi attacchi avversari e la mancanza di nostre truppe fresche consigliano la sostituzione dei reparti tanto provati. La brigata che ha perduto 102 ufficiali e 2883 militari di truppa è raccolta il 6 in rincalzo dietro "Casa dei Novanta" e il giorno 8 è inviata a riposo nella zona Carrè - Caltrano - Chiuppano (10a divisione) ove inizia il suo riordinamento. 
     Nei giorni 23 - 24 dicembre è inviata in autocarri a Campo Rossignolo (prima 2a e poi 57a divisione) e di qui dislocata sulla linea: Cima Echar - Montagna Nuova per concorrere alla conquista di M. Valbella.

ANNO 1918.

     Al principio dell’anno i reggimenti attendono a lavori per la costruzione di una nuova linea difensiva sulla fronte Cima Echar - q. 1204 di Montagna Nuova. Il 26 - 27 febbraio la brigata è trasferita a Campo Rossignolo ed il 10 marzo in Val Granezza, passando alla dipendenza della 11a divisione, che il giorno successivo la impiega sulla fronte C. Traverso - Ponte rotto del Ghelpac e nella zona di Buco Boscon - M. Kaberlaba, in sostituzione della brigata Volturno. Sosta poco però in detta fronte, poichè il 27 dello stesso marzo, sostituita dalla 70a brigata britannica, è inviata nella zona del Piave fra S. Eufemia - Villa Coen - S. Leonardo ed il 6 aprile è spostata in quella fra Sabbioncello - Pozze - Sant’ Angelo - Campolongo Maggiore. Quivi trascorre un lungo periodo di tempo in speciali istruzioni; il 15 maggio è trasferita nella zona Busiago - Villarappa - Arsego ed il 1° giugno in quella S. Trovaso - Conche - Sambughè - Mogliano Veneto.
     Il giorno 15 giugno, ai primi indizi dell’offensiva austro - tedesca sul Piave, la "Perugia" è schierata nel sistema difensivo Meolo - Vallio e al mattino del 17 sostituisce la "Cosenza", già molto provata, sulla fronte C. Verdari - Caposaldo Pinarello - C. Ninni - Casoni, ove già ferve intensa la lotta. Alle ore 17 i reparti scattano all’attacco su due colonne e, mentre una di esse, con impeto travolgente, sorpassa l’argine di S. Marco e tenta di raggiungere quello "Regio", il nemico attacca in forze in direzione del trivio Ninni, ove, prima ancora che giungano i primi reparti della "Perugia", riesce a creare una falla nella quale cerca di incanalare i suoi reparti. Mentre elementi del 129° impegnano una tenacissima resistenza, preferendo la morte alla resa, il comando della brigata col I/129° e coi resti del LIX battaglione bersaglieri, improvvisa un caposaldo umano di tenace resistenza a C. Ninni sede del comando e sulla linea dello Spinosola e con esso resiste per tutta la giornata del 17. L’alba del 18 trova le truppe della "Perugia" decimate ma salde sulle posizioni, contro le quali invano si accanisce il nemico. Alle ore 13 del 19 questo, che ha ottenuto qualche successo verso C. Martini, tenta con ogni sforzo di travolgere il caposaldo di C. Ninni, ma la resistenza dei reparti, pari alla grandezza dell’ora, non permette alcun vantaggio agli austriaci che tentano aggirare da destra i reparti della brigata puntando verso lo Spinosola da dove i resti del III/129°, scarsi di numero e stremati, iniziano un lento ripiegamento appoggiandosi al caposaldo di Rovaré.
     Ottenuto qualche rinforzo il comando di brigata forma due colonne e le proietta da Rovaré una verso Case ai Comuni - Le Taie e l’altra verso C. Rosi - C. Florian: entrambe, con intrepida volontà, respingono il nemico e gli sbarrano il passo.
     La brigata, stanca ma non doma, dopo aver perduto 75 ufficiali e 2040 militari di truppa compresi i dispersi, è sostituita dalla "Macerata" ed inviata il 20 giugno a Spercenigo ed il 21 a Porto di Fiera per riordinarsi e riposare.
     Il 23 è trasferita per ferrovia a Camposampiero e di quì, per via ordinaria, nella zona fra Arsego - S. Giorgio delle Pertiche - Villarappa. Il suo contegno merita, per la terza volta, la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo ed una particolare menzione nella motivazione della medaglia di argento concessa alle sue Bandiere.
     Il 14 luglio la brigata è spostata nella zona fra S. Marco - Salvatronda - Campigo ed il 23 luglio è di nuovo in linea sulla fronte di M. Noselari - Col Moschin - Col Fenilon al posto della "Basilicata" dalla quale, a sua volta sostituita il 25 agosto, si reca nei pressi di Tezze, ove sosta fino al 21 settembre. Da detto giorno fino al 26 si trasferisce a scaglioni e per via ordinaria a Tiarno di Sotto e lo stesso giorno 26 si schiera sulla fronte: M. dei Pini - Bezzecca in sostituzione della "Siena".
     Il 19 ottobre il comando della brigata ed il 130° scendono a riposo a Tiarno di Sotto ed il 2 novembre la "Perugia" si trasferisce a Storo, dispone le sue truppe - sulle linee già occupate dalla 4a divisione (Zona Val Daone - Lago di Garda), passando alla dipendenza del comando del XXV corpo d’armata. Il 4 novembre, alla cessazione delle ostilità, lascia la linea e si concentra fra Storo, Condino e Cimego.

 

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

 Alla Bandiera del 129° Reggimento Fanteria:

      “Con salda disciplina, con ferrea volontà, con superba audacia, da Peteano si affermò sulle Rocce Rosse verso Boschini (Basso Isonzo), abbattendo reticolati profondi e conquistando trinceramenti saldamente guerniti e difesi. (21 ottobre - 18 novembre 1915). In tre giorni di aspra e cruenta lotta cooperò a mantenere ed a respingere i violenti attacchi di soverchianti forze nemiche, che avevano occupato la sponda destra del Piave (Ponte di Piave, 19 - 21 giugno 1918). Si distinse per eroica tenacia e spirito di sacrificio nella difesa delle Melette (novembre 1917)".

(Boll. Uff., del 1920, disp. 47).

 Alla Bandiera del 130° Reggimento Fanteria:

     “Con magnifica audacia ed eroica tenacia, in ripetuti violentissimi attacchi, conquistò e mantenne formidabili trinceramenti nemici, a prezzo di largo e generoso olocausto di sangue (S. Michele del Carso, 13 novembre - 2 dicembre 1915). — In tre giorni di aspra e cruenta lotta cooperò a contenere e a respingere i violenti attacchi di soverchianti forze nemiche, che avevano occupato la sponda destra del Piave (19 - 21 giugno 1918)".

(Boll. Uff., del 1920, disp. 47).

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 177 (19 novembre 1915, ore 18).

      "Lungo tutta la fronte continua il duello delle artiglierie. La nostra disperse colonne nemiche in marcia, nella zona dell’Astico e nell’alto Cordevole, distrusse ricoveri al Mittagskofel (Gail) e bombardò le caserme di Gorizia. Controbatté anche numerose artiglierie nemiche appostate sulle alture ad oriente della cittá ed altre annidate negli orti e giardini adiacenti ad essa. Infine bersagliò colonne di truppe che in gran fretta ripiegavano da Gorizia.
     Sul Carso, le nostre fanterie rinnovarono ieri gli attacchi con sensibili successi, specialmente nella zona del M. S. Michele. Qui la brigata Perugia riuscì a conquistare tutto il Costone che dalla 3a vetta del monte degrada sull’Isonzo, fra Peteano e Boschini. Scacciata poi da tale posizione per un violento contrattacco nemico, contrattaccava a sua volta riconquistando le perdute trincee. Tutta la notte l’avversario rinnovó furioso gli assalti, riuscendo per sette volte ad arrivare fino alle nostre linee; ma sette volte, falciato da tiri precisi di antiglieria e fucileria, fu ributtato in disordine e con enormi perdite. Infine, logori ma indomiti, i valorosi fanti del 129° reggimento, fasciati i piedi in sacchi a terra, nelle tenebre irrompevano dalle trincee sull’avversario e lo disperdevano completamente, prendendogli 175 prigionieri ed abbondante materiale da guerra. 
     Velivoli nemici lanciarono ieri bombe su Verona, ove 4 cittadini restarono feriti; su Vicenza e su Grado, dove non si ebbero vittime nè danni. Stamane altra squadriglia nemica lanciava 15 bombe su Udine: furono uccisi 12 cittadini, feriti 19 e 8 soldati. Si ebbero danni limitati.
                                                                                                                   Generale CADORNA.

 BOLLETTINO DI GUERRA N. 908 (18 novembre 1917, ore 13).

     Sull’Altopiano di Asiago, nella notte sul 17 l’avversario, insistendo nel tentativo di forzare la nostra linea M. Sisemol - M. Castelgomberto, ha attaccato la direzione di M. Zona (oriente di Gallio). L’attacco ripetuto quattro volte e con estrema violenza fu nettamente infranto dal provato valore della brigata Liguria (157° - 158°).
     Più a nord in direzione di Casera Meletta Davanti, nostri riparti del 129° fanteria (brigata Perugia) riconquistarono alcuni elementi avanzati perduti nei giorni precedenti e catturarono un centinaio di prigionieri.
     Tra Brenta e Piave, dalla sera del 16 la pressione nemica è in aumento. Masse avversarie hanno obbligato in qualche punto le nostre truppe a non prolungare la difesa di talune posizioni avanzate che sono state abbandonate con ordinato ripiegamento dopo accanita resistenza e brillanti contrattacchi. A nord di Quero la brigata Como (23° - 24°) ha mostrato ancora una volta il prorio valore.
     Ieri lungo la Piave con una travolgente avanzata, reparti del 268° reggimento fanteria (brigata Caserta) in unione ad elementi di altri corpi hanno completamente sgombrata dal nemico la zona di Fagaré. Il 13° fanteria (brigata Pinerolo), respinto sanguinosamente un attacco tentato dai nemici rinserrati a Zenson, li ha ricacciati sempre più addentro nell’ansa del fiume. 
     Tentativi di passaggio eseguiti in altre località vennero immediatamente sventati.
     Complessivamente sulla destra del Piave nei giorni 16 e 17 sono stati catturati 51 ufficiali, 1212 uomini di truppa e 27 mitragliatrici.

                                                                                                                                   Generale DIAZ.

 BOLLETTINO DI GUERRA N. 1125 (23 giugno 1918, ore 13).

 “Lungo la fronte di battaglia le nostre artiglierie continuano a battere intensamente l’avversario. Sul Montello e sul Piave le fanterie, mantenendo ovunque forte pressione sul nemico, hanno eseguito nella giornata di ieri, con successo, piccoli colpi di mano ed azioni di pattuglie; ad occidente di Fagarè l’avversario tentò ritorni offensivi immediatamente repressi. 
     Un riparto britannico con energica sorpresa irruppe nelle opposte linee a sud di Asiago e dopo vivace lotta, ucciso un centinaio di nemici, rientrò con 31 prigionieri ed una mitragliatrice.
     Gli aviatori nostri ed alleati proseguono con non diminuito ardore la lotta. Ieri hanno eseguito anche grandi efficaci bombardamenti sulle immediate retrovie dell’avversario. Dieci velivoli nemici vennero abbattuti. Il tenente Flavio Baracchini raggiunse la sua 29a vittoria. Le perdite aeree subite dall’avversario dal giorno 15 assommano a 95 velivoli e 6 palloni frenati. 
     Per il valoroso contegno tenuto nella battaglia meritano l'onore di speciale citazione il III° fanteria (brigata Piacenza) che ha sostenuto con grande bravura sei giorni interi di asprissima lotta, le brigate Perugia (129°, 130°), ed Avellino (231°, 232°), i reggimenti di fanteria 41° (brigata Modena), 58° (brigata Abruzzi), 60° (brigata Calabria), 239° (brigata Pesaro), il I° gruppo bersaglieri ciclisti (IV, V, XII battaglione), 1’8°, il 41° ed il 51° reggimento artiglieria da campagna, le batterie da campagna: 3a del 34° reggimento e 5a del 37°, la 14a batteria obici pesanti campali, la 462a batteria d’asedio, il 90° battaglione zappatori del genio, la 1a squadriglia autoblindomitragliatrici.      Le sezioni fotoelettriche hanno reso utili servizi compiendo con abnegazione il loro dovere".

                                                                                                                                    Generale DIAZ.

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
129° Reggimento Fanteria.
1 Col. Brig. Turba Euclide Palermo M. Castelgomberto 23-11-1917
2 Maggiore Bucchia Pietro Vicenza M. S. Michele 03-11-1915
3 Capitano Baruffi Ernesto Roma 113° Rep. Somegg. 28-01-1917
4 Id. Carrieri Cosimo Taranto Podgora 07-07-1915
5 Id. D'Alessandri Mario Bari Casa Ninni 19-06-1918
6 Id. Del Buono Omero Firenze M. S. Michele 25-10-1915
7 Id. Lupi Ugo Marta M. Boschini 25-10-1915
8 Id. Monasterio Arturo Perano Id. 11-11-1915
9 Id. Piazzi Umberto Macerata  Id. 31-01-1916
10 Id. Rizzi Achille Roma Osp. d. c. 98, 03-11-1915
11 Id. Sassi Rocco Salandra Cima Echar 26-12-1917
12 Id. Vecchietti Evagrio Pallanza Sez. San. 29a div. 22-10-1915
13 Tenente Bellardo Giovanni Genova Meletta davanti 22-11-1917
14 Id. Berardi Renato Bari Pressi di S. Biagio di Callalta 17-06-1918
15 Id. Lanzi Pietro S. Michele in Teverina Osp. d. c. 024, 06-07-1915
16 S. Ten. Abrigata Vincenzo Rossano Torrente Assa 01-07-1916
17 Id. Alfano Antonio Rogiano Gravina Meletta davanti 17-11-1917
18 Id. Amodio Andrea Pizzo Calabro Hudi Log 05-06-1917
19 Id. Beltrame Emilio (disp.) Altivole Meletta davanti 04-12-1917
20 Id. Bertazzoni Egidio Milano M. S. Michele 25-02-1916
21 Id. Bresciani Giovanni Verona Dosso Faiti 04-09-1917
22 Id. Brizi Antonio Perugia M. Fior 19-11-1917
23 Id. Brunetti Augusto Roma M. Zebio 13-07-1916
24 Id. Cambiucci Mario (disp.) Castel Bolognese Castagnevizza 29-05-1917
25 Id. Carbonari Augusto Roma M. Boschini 11-11-1915
26 Id. Colantoni Leopoldo Poli M. S. Michele 23-10-1915
27 Id. D'Amico Remo Fara Sabina M. Boschini 23-10-1915
28 Id. Filidei Raffaele Pisa M. Fior 17-11-1917
29 Id.  Giampietro Mario Napoli Osp. d. c. 009, 30-10-1915
30 Id. Ginnaneschi Domenico Castel del Piano Osp. d. c. 057, 16-06-1917
31 Id. Gualaccini Italo Perugia Peteano 23-10-1915
32 Id. Leonetti Pasquale Napoli Sez. San. 29a div. 13-11-1915
33 Id. Martorelli Cesare Rieti M. Zebio 13-07-1916
34 Id. Marzullo Armando Pescocostanzo Torrente Assa 03-07-1916
35 Id. Mele Mario Salerno M. S. Michele 11-12-1915
36 Id. Modarelli Alberto Colobraro 13a Sez. San. 13-07-1916
37 Id. Paglia Carlo Chiavari Osp. d. c. 084, 11-06-1917
38 Id. Pezzi Pio Collevecchio M. Boschini 23-10-1915
39 Id. Proia Angelo Pescina M. S. Michele 07-08-1916
40 Id. Quattrociocchi Vincenzo Veroli Osp. d. c. 031, 30-04-1916
41 Id. *Ricci Stefano Roma In prigionia 07-12-1915
42 Id. *Rossi Eugenio Rapolano Osp. Succ. Mantova 25-09-1916
43 Id. Silvestro Oreste Montanaro Canavese Meletta davanti 17-11-1917
44 Id. Spoto Luigi Catania Osp. d. c. 159, 19-11-1917
45 Id. Tellarini Giovanni Città di castello M. Boschini 22-10-1915
46 Id. *Turturici Diego Trabia In prigionia 09-07-1918
47 Id. Vecchietti Osiride Padova Sez. San. 29a div. 23-10-1915
48 Aspir. Arculeo Ettore Palermo 170° Rep. Somegg. 12-07-1916
49 Id. Ciambatta Eraldo Chieti Moraro 19-05-1916
50 Id. Dini Ernesto Lucca Selo 27-10-1917
51 Id. Giachi Guido Roma M. Boschini 23-10-1915
52 Id. Nardini Roberto Roma Pressi di S. Biagio di Callalta 17-06-1918
53 Id. Patani Guido Roma M. Boschini 12-11-1915
54 Id. Ricagno Cesare Roma Id. 23-10-1915
Ufficiali morti per malattia.
1 Capitano Ricci Gaetano Napoli In prigionia 27-09-1915
2 S. ten. Arfelli Egidio Cesena Osp. d. c. 148, 24-11-1916
3 Id. Cacopardo Umberto Palermo Osp. d. c. 150, 31-11-1918
4 Id. Caiazzo Vincenzo Ortanova Osp. Este 24-10-1918
5 Aspir. Corona Carlo Romano di Lombardia Osp. d. c. 236, 25-10-1917
130° Reggimento Fanteria.
1 Ten. Col. Ausiello Salvatore Palermo Hudi Log 30-05-1917
2 Maggiore Longo Umberto Siracusa M. Zomo 04-12-1917
3 Capitano Alquati Giovanni Duemiglia Fosso Spinoso 17-06-1918
4 Id. Capurro Ant. Luigi Avegno M. Zebio 13-07-1916
5 Id. Martina Ferdinando Monforte d'Alba Fosso Spinoso 17-06-1918
6 Id. Menaboi Dario Montale M. Zebio 13-07-1916
7 Id. Molli Giulio Torino Id.
8 Id. *Rimini Fabio ....... Osp. Enego 05-12-1917
9 Id. Venezia Vincenzo Sciacca Sez. San. 13a div. 14-07-1916
10 Tenente Cucchetti Giov. Battista Bergamo Hudi Log 31-05-1917
11 Id. Di Martino Giorgio (disp.) Modica Meletta davanti 22-11-1917
12 Id. Fenulli Saverio Reggio Emilia Hudi Log 29-05-1917
13 Id. Pasini Alessandro Imola Selo 18-10-1917
14 Id. Pontremoli Roberto Milano M. Zebio 12-07-1916
15 Id. Stasi Raffaele Napoli Meletta davanti 22-11-1917
16 Id. Vanzi Pericle Montescudo Hudi Log 01-06-1917
17 Id. *Zazzera Domenico Lugagnano Val d'Arda Osp. d. c. 42, 18-12-1917
18 S. Ten. Baldassare Pietro Francavilla a Mare M. Zebio 12-07-1916
19 Id. Benedetti Giovanni Foligno Id.
20 Id. De Marchi Pietro Padova Hudi Log 30-05-1917
21 Id. Giaccardi Giovanni Fossano Costone Viola 25-02-1916
22 Id. Giannelli Pietro Nepi Rovarè 17-06-1918
23 Id. Levi Giorgio Bologna M. S. Michele 15-11-1915
24 Id. Macione Giuseppe Napoli Id. 13-11-1915
25 Id. Manchi Antonio Randazzo Id. 28-11-1915
26 Id. Marano Salvatore Leonforte Sez. San. 29a div. 26-02-1916
27 Id. Massazza Guido Pavia M. Zebio 13-07-1916
28 Id. Nicotra di S. Giacomo Antonio Cittaducale Osp. d. c. 73, 20-10-1915
29 Id. Papagni Luigi Barletta M. Zebio 13-07-1916
30 Id. Pavesi Giuseppe Verolavecchia Osp. d. c. 147, 06-12-1917
31 Id. Picchi Giuseppe Perugia Buso Boscon 19-06-1916
32 Id. Piceni Giuseppe Carrara Id. 20-06-1916
33 Id. Pistolesi Mario Potenza Boschini 29-11-1915
34 Id. Pozzi Roberto S. Lazzaro Alberoni M. S. Michele 28-12-1915
35 Id. *Primo Alfredo Roma In prigionia 19-06-1918
36 Id. *Radice Mario Napoli Sagrado 04-12-1915
37 Id. Rosati Teodoro Roma M. S. Michele 20-11-1915
38 Id. *Schileo Erminio Giuseppe ...... Osp. Palmanova 15-11-1915
39 Id. Tansi Giuseppe Milano M. Lemerle 23-06-1916
40 Aspir. Castrati Alfredo (disp.) Roma Meletta davanti 22-11-1917
41 Id. D'Accardo Domenico Monreale M. Fior 05-12-1917
42 Id. Della Rocca Gino Viterbo Meletta davanti 22-11-1917
43 Id. Fiorentini Giuseppe (disp.) Faenza Id.
44 Id. Galli Mario Milano Id. 05-12-1917
45 Id. Perinetto Giuseppe Torino Id. 22-11-1917
46 Id. Stoppoloni Mario Roma Id.
Ufficiali morti per malattia.
1 Capitano Pompili Alfredo Firenze Tivoli 13-101-1918
2 Tenente Acquaroni Biagio Civitavecchia Civitavecchia 24-12-1916
3 Id. Rodriguez Silvio Torino Osp. d. c. 73, 29-11-1916
 

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

COMANDO DI BRIGATA.

      Colonnello Brigadiere TURBA EUCLIDE, da Palermo:

      "Incaricato della difesa di un’importante località montana, seppe, con fede di apostolo e volontà ineluttabile, infondere nelle scarse ed esauste truppe ai suoi ordini tanta virtù di resistenza da costringere il nemico stesso all’ammirazione. Primo fra i primi nei contrattacchi, calmo, sorridente, spirante forza in ogni gesto ed in ogni parola, riuscì con pochi a ricacciare, contrattaccando cinque volte, il soverchiante nemico. Ferito a morte, la sua ultima parola e il suo ultimo gesto furono per additare ai suoi il dovere ed il nemico. — Monte Castelgomberto, 23 novembre 1917".

(Boll. Uff., anno 1918, disp. 10).

 

130° REGGIMENTO FANTERIA.

     Tenente STASI RAFFAELE, da Napoli:

     "Figlio unico e riformato, subiva un’importante operazione per ottenere l’idoneità fisica al servizio e si arruolava volontario. Pur essendo studente di medicina scelse e preferì l’arma di fanteria, nella quale, nominato ufficiale, fece 25 mesi di trincea essendo di splendido esempio a tutti per singolare coraggio nei numerosi combattimenti ai quali prese parte col suo reggimento. Sereno e calmo nel pericolo, paziente ed indefesso nella preparazione dei suoi soldati, instancabile in ogni evenienza, mai la sua costanza e la sua fede vacillarono di fronte alle più ardue situazioni. In una di queste, resa ancor più grave dalle difficoltà opposte dal terreno e dal nemico, ma sopratutto dalle condizioni morali delle truppe stremate dalla lotta e dalla stanchezza, assaltando fortissime posizioni, condusse con slancio leonino la sua compagnia nelle trincee nemiche aspramente contese e, giuntovi per primo, cadde colpito a morte da una raffica di mitragliatrice al grido di "Avanti Savoia". Sublime esempio di elette virtù militari, di abnegazione, di devozione al dovere e di ardente amore di Patria. — Meletta Davanti (Altopiano di Asiago), 22 novembre 1917".

(Boll. Uff., anno 1921, disp. 20).

 

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO.

129° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 30 - Truppa, n. 31.

130° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 17 - Truppa, n. 38.

MEDAGLIA DI BRONZO.

129° Regg. Fanteria, n. 80 - 130° Regg. Fanteria, n. 56.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Magg. gen. BUONINI Icilio, dal 24 maggio al 31 ottobre 1915.
Magg. gen. DEL MANCINO Amos, dal 10 novembre 1915 al 18 settembre 1916 (ferito).
Magg. gen. DIOTAIUTI Roberto, dal 28 settembre al 13 ottobre 1917.
Magg. gen. MENARINI Giuseppe, dal 28 settembre al 13 ottobre 1917.
Col. brig. TURBA Euclide, dal 14 ottobre al 23 novembre 1917 (caduto sul campo).
Col. brig. BUZIO Ettore, dal 25 novembre al 9 dicembre 1917.
 
Brig. gen. PONZI Vincenzo, dal 10 dicembre 1917 al 12 ottobre 1918.
Brig. gen. GRILLI Napoleone, dal 19 ottobre 1918 al termine della guerra.

COMANDANTI DEL 129° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello ROTONDI Giovanni, dal 24 maggio al 20 settembre 1915. 
Colonnello FERRARI Giorgio, dal 25 settembre 1915 al 17 febbraio 1917.
Colonnello BARSI SARI Baldassare, dal 18 febbraio al 1° agosto 1917. 
Colonnello PAOLINI Paolo, dal 15 agosto al 21 novembre 1917.
Colonnello MACULANI Ferrante, dal 24 novembre al 10 dicembre 1917.
Colonnello PAOLINI Paolo, dall'11 dicembre 1917 al 19 febbraio 1918.
Colonnello MADIA Enrico, dal 27 febbraio all'8 maggio 1918.
Ten. Colonello CARRARA Pietro, dal 16 maggio al 17 giugno 1918 (ferito).
Colonnello LUCHINI Garibaldi, dal 26 giugno al 15 luglio 1918.
Ten. Colonnello GRIMALDO Vincenzo, dal 16 luglio 1918 al termine della guerra. 

COMANDANTI DEL 130° REGGIMENTO FANTERIA.

Ten. colonnello VIGANò Ernesto, dal 24 maggio all'11 giugno 1915.
Colonnello PACOBELLI Gustavo, dal 12 giugno al 30 settembre 1915.
Colonnello TURBA Euclide, dal 1° ottobre 1915 al 13 ottobre 1917.
Ten. colonnello MONTAGNO Francesco, dal 14 ottobre al 18 novembre 1917.
Ten. colonnello CAPPELLI Cesare, dal 24 novembre al 5 dicembre 1917 (disperso).
Colonnello MACULANI Ferrante, dal 12 dicembre 1917 al 14 marzo 1918.
Colonnello REALI Francesco, dal 19 marzo al 19 giugno 1918 (ferito).
Ten. colonnello FALORSI Giorgio, dal 29 giugno al 5 luglio 1918.
Colonnello CHIARINI Oreste, dal 6 luglio 1918 al termine della guerra.

 
 
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.
129° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione.
Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Bonduri Cesare 24/05/15 07/07/15 Ferito.
Id. Galeotti Lazzaro 08/07/15 .../11/15  
Ten. Col. Toschi Ettore ...11/15 21/02/16  
Maggiore Redi Francesco 22/02/16 04/06/16 Ferito.
Capitano Bufi Sebastiano 09/10/1916 04/11/17 Prigioniero
Maggiore Tango Ettore 15/11/17 06/02/18 Ferito.
Capitano Pelliccia Ferdinando ...02/18 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Ten. Col. Mangani Antonio 24/05/15 02/08/15  
Maggiore Bucchia Pietro 03/08/15 03/11/15 Caduto sul campo.
Id. Magliocca Nicola 04/11/15 03/01/16 Ferito.
Capitano Simone Stefano 04/01/16 05/03/16 Id.
Maggiore Gigliarelli Ugo 06/03/16 13/07/16 Id.
Ten. Col. Tirelli Giulio Cesare 12/08/16 18/09/16 Ferito e prigioniero.
Capitano Panzoni Enea 25/09/16 16/03/17  
Maggiore Mamotti Ettore 17/03/17 08/07/17  
Id. Paganuzzi Ferruccio 09/07/17 22/11/17 Disperso.
Id. Dardano Silvio 23/11/17 17/06/18 Ferito.
Id. Villani Carlo 20/06/18 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Maggiore Vinale Filippo 24/05/15 06/07/15 Ferito.
Id. Reali Francesco 07/07/15 30/07/16  
Id. Ros Sebastiano Ernesto ...10/16 17/06/18 Prigioniero.
Ten. Col. Falorsi Giorgio 07/07/18 al termine della guerra.  
130° REGGIMENTO FANTERIA.
I° battaglione.
Maggiore Turba Euclide ...05/15 ...11/15  
Capitano Baruffi Ernesto ...11/15 ...01/16  
Id. Chitti Enrico ...02/16 ...04/16  
Id. Saracco Eugenio ...05/16 ...06/17  
Maggiore Longo Umberto ...07/17 04/12/17 Caduto sul campo.
Capitano Fubini Luigi ...06/18 15/08/18  
Id. Oddo Alfredo 16/08/18 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Maggiore Oliva Antonio ...05/15 ....11/15  
Capitano Tonelli Anselmo ...06/18 15/10/18  
Id. Tenti Luigi 16/10/18 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Maggiore Ferrari Cesare ...05/15 15/07/15  
Capitano Gatti Fermo 16/07/15 16/11/15  
Id. Beratti Ernesto 17/11/15 ........  
Id. Oddo Alfredo 15/06/18 15/07/18  
Maggiore Moriconi Alessandro 16/07/18 al termine della guerra.  
 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 30 giugno all'8 luglio (Fronte q. 63 - Stesa - Operazioni verso i ponti di Gorizia e di Podgora).

Dal 20 al 28 luglio (Cosana - Blanchis - S. Floriano - Na Pani).

Dal 6 ottobre al 2 dicembre (Fronte Mochetta - Mainizza - Filatoio - M. Fortin - Trincee di Peteano - Cima 4 di M. S. Michele - Costone Viola [Q. 124] - Boschini - Q. 197 - Rocce Rosse).

Dal 6 al 16 dicembre (Settore Isonzo - Rocce Rosse - Costone Viola [Q. 124]).

Dal 21 al 31 dicembre (Settore Isonzo - Rocce Rosse - Costone Viola [Q. 124].

 Anno 1916

Dal 1° al 5 gennaio (Settore Isonzo - Rocce Rosse - Costone Viola [q. 124]).

Dal 21 gennaio al 4 febbraio (Settore Isonzo - Rocce Rosse - Costone Viola [Q. 124]).

Dal 25 febbraio al 16 marzo (Settore Isonzo - Rocce Rosse - Costone Viola [Q. 124]).

Dal 2 aprile al 4 maggio (M. S. Michele [Cima 1 e 2] - Costone Viola Alto).

Dal 19 al 21 maggio (Trincee di q. 124 e Rocce Rosse).

Dal 19 giugno al 7 luglio (Settore di M. Magnaboschi - M. Lemerle - Bosco di Cesuna - Ponte sul Ghelpac - Destra dell'Assa - Val Grabo).

Dall'11 al 13 luglio (Casara Zebio [Q. 1706].

Dal 21 al 24 luglio (Pendici Orientali di Cima delle Saette - M. Loz - Malga Moline).

Dal 26 luglio al 18 agosto (M. Colombara - Pozza della Terra Nera).

Dal 4 al 21 settembre (M. Zebio).

Dal 28 settembre al 28 novembre (M. Zebio).

Dall'8 al 27 dicembre (M. Zebio).

 

 

 Anno 1917

Dal 7 gennaio al 23 febbraio (Monte Zebio).

Dal 26 maggio al 26 giugno (Ferletti - Oppacchiasella - Hudi Log - Dolina del Corvo - Dolina "oblunga" - Trincee del Veliki - Boscomalo).

Dal 30 luglio al 17 agosto (Vallone - Q. 87 - Dosso Faiti).

Dal 24 agosto al 5 settembre (Dolina Bra - Caposaldo di q. 309 - Dolina Lombardia - Dolina Brescia - Caposaldo di q. 366).

Dal 13 al 26 ottobre (Fronte Selo - Q. 219 - Valletta Bari - Dolina Bono - Dolina Humbert - Ciglione di q. 200).

Dal 27 ottobre al 12 novembre (Ripiegamento: Scodovacca - S. Giorgio di Nogaro - S. Mauro al Tagliamento - S. Giorgio al Tagliamento - Prà di Levada - S. Donà di Piave - Meolo - Vallio - Villorba - Bassano).

Dal 15 novembre al 7 dicembre (Val Miela - Pendici nord occidentali di M. Fior - Meletta davanti - M. Castelgomberto - M. Zomo - Buca del Solaro - Malga Slapeur - "Casa dei novanta".

Dal 24 al 31 dicembre (Sbarramento di Val Chiama - Q. 1204 di Montagna Nuova - Cima Echar - M. Valbella). 

 Anno 1918

Dal 1° gennaio al 25 febbraio (Sbarramento di Val Chiama - Q. 1204 di Montagna Nuova - Cima Echar - M. Valbella).

Dal 10 al 26 marzo (S. Sisto - Poslen - Q. 1031 - Ponte rotto sul Ghelpac - M. Kaberlaba - Buso Boscon).

Dal 17 al 20 giugno (Sistema difensivo Meolo - Vallio [C. Verdari - Caposaldo Pinarello - C. Ninni - Casoni] - Linea dello Spinosola - Caposaldo di Rovarè - Le Taie - C. Rosi).

Dal 23 luglio al 24 agosto (M. Noselari - Cà del Lepre - Q. 1385 [Saliente di Cestarotta] - Rocce Anzini - Col del Miglio - Col Moschin - Col Fenilon).

Dal 26 settembre al 1° novembre (Settore M. dei Pini [Q. 1225 di M. Palone - Val Croina - Cima di Cingla - Val dei Molini - M. Vies - M. Nae] - Settore Bezzecca - Sabbioni).

Dal 2 al 3 novembre (Zona Val Daone [Promonte Baite - M. Melino - Q. 1008 di M. Palone] - Lago di Garda).

 Anno 1915

 Dal 24 maggio al 29 giugno (Perugia - Fontanafredda - Cusano - Codroipo - S. Giovanni di Manzano - Brazzano - Spessa - Olivers).

Dal 9 al 19 luglio (Olivers - S. Lorenzo di Mossa - Cormons - Brazzano).

Dal 29 luglio al 5 ottobre (Brazzano - Pressi di Medeuzza - Buttrio - Moraro - Mariano - Corona).

Dal 3 al 5 dicembre (Moraro - Mariano).

Dal 17 al 20 dicembre (Moraro - Mariano).

 

 

 Anno 1916

 Dal 6 al 20 gennaio (Moraro - Mariano).

Dal 5 al 24 febbraio (Moraro - Mariano).

Dal 17 marzo al 1° aprile (Moraro - Sdraussina - Mariano).

Dal 5 al 18 maggio (Moraro - Corona - Mariano).

Dal 22 maggio al 18 giugno (Trasferimento: Moraro - Torsa - Gleris - Annone Veneto - Ponte di Piave - Cittadella - Camisano Vicentino - Bressanvido. Trasferimento: S. Giacomo di Lusiana - Osteria di Granezza).

Dall'8 al 10 luglio (Trasferimento: Val Campomulo - Regione Fiara - Roncalto).

Dal 14 al 20 luglio (Val Campomulo - Regione Fiara).

25 luglio (Val campomulo).

Dal 19 agosto al 3 settembre (Malga Ronchetto - Val Campomulo - Passo stretto).

Dal 22 al 27 settembre (Val Campomulo - Tagerlok - Passo stretto - Roccolo Sbarbatal).

Dal 29 novembre al 7 dicembre (Passo stretto - Roccolo Cimon - Tagerlok - Val Campomulo).

Dal 29 al 31 dicembre (Tagerlok - Pian di Ronchelle - Val Campomulo - Passo stretto - Roccolo Cimon).

 

 Anno 1917

Dal 1° al 6 gennaio (Tagerlok - Pian di Ronchelle - Val Campomulo - Passo Stretto - Roccolo Cimon).

Dal 24 febbraio al 25 maggio (Trasferimento: Solagna - S. Martino di Lupari - Rosà - Rossano Veneto - Belvedere - Cittadella. Trasferimento: Cittadella - S. Giovanni di Manzano - Dolegnano - Visco - Jalmicco - Devetachi - Vizintini - Sagrado).

Dal 27 giugno al 29 luglio (Polazzo - Saciletto - Perteole - Molin di Ponte. Trasferimento: Viscone - Nogaredo).

Dal 18 al 23 agosto (Sagrado - Bosco di Castelnuovo del Carso - Boschini Superiore).

Dal 6 settembre al 12 ottobre (Biasiol - Tissano - Risano - S. Maria la Longa - Lavariano - Chiasiellis. Trasferimento: Terzo - S. Martino di Terzo - Malborghetto - Campolonghetto - Castions di Mure - Molin di Ponte - Vermegliano).

Dal 13 al 14 novembre (Sasso e Campi di Mezzavia).

Dall' 8 al 22 dicembre (Carrè - Chiuppano - Caltrano).

23 dicembre (Trasferimento in Val Chiama). 

 

 

 Anno 1918

 Dal 22 febbraio al 9 marzo (Campo Rossignolo).).

Dal 27 marzo al 16 giugno (Trasferimento: Granezza - Cima Fonte - S. Pietro in Gù - Grantorto - Bivio Carriola - Barsego - Busiago - S. Eufemia - Villa Coen - Sant'Angelo - Liettoli - Campolongo Maggiore. Trasferimento: Sabbioncello - Pozze - Sant'Angelo - Liettoli - Campolongo Maggiore. Trasferimento: Arsego - Villarappa - Palazzo Rebustello. Trasferimento: Zero Branco Sambughè - S. Trovaso - Mogliano Veneto. Trasferimento: Valdrigo - Pressi di S. Biagio di Callalta - Rovarè).

Dal 21 giugno al 22 luglio (Spercenigo - Porto di Fiera. Trasferimento: Camposampiero - Arsego - Villarappa - S. Giorgio delle Pertiche. Trasferimento: S. Marco - Salvatronda - Campigo - Romano Alto).

Dal 25 agosto al 25 settembre (Granella - Tezze. trasferimento: Fontaniva - Vobarno - Fortezza d'Anfo - Storo - Tiarno di Sotto).

4 novembre (Storo - Condino - Cimego).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

3

5

4

3

Anno 1916

7

14

4

16

Anno 1917

5

22

6

8

Anno 1918

4

28

5

6

TOTALI Mesi 21 e giorni 9 Mesi 20 e giorni 3
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 129° REGGIMENTO 130° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915

Fronte q. 63 - Stesa - Operazioni verso i ponti di Gorizia e Podgora (30 giugno - 8 luglio )

2

11

2

28

188

39

/

8

2

33

375

62

Cosana - Blanchis - S. Floriano - Na Pani (20 - 28 luglio)

/

/

/

/

6

/

/

/

/

2

8

/

Fronte Mochetta - Mainizza - Filatoio - M. Fortin - Trincee di Peteano - Cima 4 di M. S. Michele - Costone Viola [Q. 124] - Boschini - Q. 197 - Rocce Rosse (6 ottobre - 2 dicembre)

18

44

1

218

1033

239

6

27

/

222

776

12

Settore Isonzo - Rocce Rosse - Costone Viola [Q. 124] (21 - 31 dicembre)

/

3

/

/

17

/

1

/

/

11

69

/

Totale anno 1915 21 59 3 253 1297 278 7 35 2 269 1236 74
 
1916

Settore Isonzo - Rocce Rosse - Costone Viola [Q. 124] (1 - 5 gennaio)

/

/

/

/

11

/

/

/

/

3

4

/

Settore Isonzo - Rocce Rosse - Costone Viola [Q. 124] (21 gennaio - 4 febbraio)

1

2

/

5

51

13

/

/

/

9

47

18

Settore Isonzo - Rocce Rosse - Costone Viola - [Q. 124] (25 febbraio - 16 marzo)

1

2

/

17

97

4

2

3

6

22

93

120

M. S. Michele [Cima 1 e 2] - Costone Viola Alto (2 aprile - 4 maggio)

1

5

/

6

204

/

/

1

/

19

81

/

Trincee di q. 124 e Rocce Rosse (19 - 21 maggio)

1

/

/

5

16

/

/

/

/

/

/

/

Settore di M. Magnaboschi - M. Lemerle - Bosco di Cesuna - Ponte sul Ghelpac - Destra dell'Assa - Val Grabo (19 giugno - 7 luglio)

2

8

/

15

139

24

3

2

/

7

56

/

Casara Zebio [Q. 1706] (11 - 13 luglio)

4

25

/

51

559

17

9

24

/

63

482

/

Pendici orientali di Cima delle Saette - M. Loz - Malga Moline (21 - 24 luglio)

/

/

/

/

/

/

/

/

/

/

16

/

M. Colombara - Pozza della Terra nera (26 luglio - 18 agosto).

1

1

/

5

12

/

/

/

/

4

43

/

Passo stretto (19 agosto - 3 settembre)

/

/

/

3

/

/

/

/

/

/

/

/

M. Zebio (4 - 21 settembre)

/

5

1

20

118

4

/

/

/

/

8

/

M. Zebio (28 settembre - 28 novembre)

/

1

/

26

124

7

/

/

/

17

78

/

M. Zebio (8 - 27 dicembre)

/

/

/

2

1

/

/

/

/

/

4

/

Totale anno 1916

11

49

1 155 1332 69 14 30 6 144 912 138
 
1917

M. Zebio (7 gennaio - 23 febbraio)

1

1

/

5

29

/

/

/

/

7

22

21

Ferletti - Oppacchiasella - Hudi Log - Dolina del Corvo - Dolina "oblunga" - Trincee del Veliki - Boscomalo (26 maggio - 26 giugno)

4

10

3

58

269

/

5

9

/

16

339

/

Vallone - Q. 87 - Dosso Faiti (30 luglio - 17 agosto)

/

/

/

2

12

/

/

/

/

6

64

/

Dolina Bra - Caposaldo di q. 309 - Dolina Lombardia - Dolina Brescia - Caposaldo di q. 366 (24 agosto - 5 settembre)

1

/

/

23

140

7

/

4

/

22

145

/

Fronte Selo - Q. 219 - Valletta Bari - Dolina Bono - Dolina Humbert - Ciglione di q. 200 (13 - 26 ottobre) / / / 20 116 / 1 / / 15 89 /
Ripiegamento: Scodovacca - S. Giorgio di Nogaro - S. Mauro al Tagliamento - S. Giorgio al Tagliamento - Prà di Levada - San Donà di Piave - Meolo - Vallio - Villorba - Bassano (27 ottobre - 12 novembre)(*) 1 / 8 / / 361 / / 30 / / 886
Val Miela - Pendici nord occidentali di M. Fior - Meletta davanti - M. Castelgomberto - M. Zomo - Buca del Sorlaro - Malga Slapeur - "Casa dei novanta" (15 novembre - 7 dicembre) 8 28 49 101 599 1768 11 15 85 60 89 1319
Sbarramento di Val Chiama - Q. 1204 di Montagna Nuova - Cima Echar - M. Valbella (24 - 31 dicembre) 1 2 / 15 62 22 / / / 1 8 /
Totale anno 1917 16 41 60 224 1227 2158 17 28 115 127 756 2226
 (*) Questi dati debbono ritenersi i più vicini alla realtà perchè desunti dal prospetto numerico presentato alla Commissione d'inchieta di cui al R. Decreto 12 gennaio 1918, N. 35.
1918

Sbarramento di Val Chiama - Q. 1204 di Montagna Nuova - Cima Echar - M. Valbella (1° gennaio - 25 febbraio)

/

/

/

6

28

/

/

/

1

30

/

S. Sisto - Poslen - Q. 1031 - Ponte rotto sul Ghelpac - M. Kaberlaba - Buso Boscon (10 - 26 marzo)

/

1

/

1

4

/

/

/

/

/

2

/

Sistema difensivo Meolo - Vallio (C. Verdari - Caposaldo Pinarello - C. Ninni - Casoni) - Linea dello Spinosola - Caposaldo di Rovarè - Le Taie - C. Rosi (17 - 20 giugno)

3

7

27

12

123

926

3

3

34

19

150

810

M. Noselari - Cà del Lepre - Q. 1385 [Saliente di C. Cestarotta] - Rocce Anzini - Col del Miglio - Col Moschin - Col Fenilon (23 luglio - 24 agosto)

/

1

/

4

52

/

/

1

/

7

44

/

Settore M. dei Pini [Q. 1525 di M. Palone - Val Croina - Cima la Cingla - Val dei Molini - M. Vies - M. Nae] - Settore Bezzecca - Sabbioni (26 settembre - 4 novembre)

/

/

/

/

7

/

/

1

/

2

22

/

Totale anno 1918

3

9

27

23

214

926

3

6

34

29

248

810

 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

21

59

3

253

1297

278

7

35

2

269

1236

74

Anno 1916

11

49

1

155

1332

69

14

30

6

144

912

138

Anno 1917

16

41

60

224

1227

2158

17

28

115

127

756

2226

Anno 1918

3

9

27

23

214

926

3

6

34

29

248

810

TOTALE GENERALE 51 158 91 655 4070 3431 41 99 157 569 3152 3248


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