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------------- Aggiornamento -------------

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Maggiori informazioni e aggiornamenti qui.

 
     
 

M. ANTELAO

(96a, 150a e 151a Compagnia)

ANNO 1916.

      Il 14 aprile giunge a Calalzo (4a armata) il comando del battaglione M. Antelao, con le compagnie 150a e 151a, costituitosi a Belluno sin dal dicembre 1915. Trasferitosi a Zuel, il 16, riceve la 96a compagnia, cedutaglia dal "Pieve di Cadore", e, passato alla dipendenza della 1a divisione (I corpo d'armata), il 26 invia la 150a sulle posizioni della Tofana 3a.
     Il 30, per Campo di Sotto, si porta a Vervei, nel settore val Costeana, ed il 10 maggio gli viene affidata la difesa delle posizioni di forcella di Fontana Negra, Tofana 2a e 3a, Doss della Tofana.
     Il 25 maggio, con i battaglioni dislocati nella predetta valle, si costituisce il 5° gruppo alpini.
     Verso i primi di luglio, poichè l'andamento dei lavori, eseguiti nei settore, consente l'inizio di una serie di azioni offensive intense ad ottenere il possesso del versante orientale della valle Travenanzes, al battaglione, rinforzato da elementi della compagnia volontari Feltre, è commesso il compito dell'occupazione del Masarè della forcella di Fontana Negra e della q. 2709 (pendici nord occidentali della Tofana 1a).
     Nella notte sul 9, dopo breve ma violento fuoco di artiglieria, le comapgnie 96a e 150a, con rapido sbalzo, riescono a circondare il Masaré, costringendo, con un assalto alla baionetta, i difensori alla resa.
     Si svolge, intanto, l'attacco contro la posizione di "Tre Dita" (q. 2709), che, per due volte, è arrestato dal fuoco avversario. A sera, a mezzo cordate, un drappello di arditi cade di sorpresa sul rovescio della suddetta posizione, mentre un riparto agisce frontalmente; la linea nemica, completamente circondata, è brillantemente conquistata. Le nuove trincee vengono subito rafforzate e nella notte sul 10 viene respinto un violento contrattacco.
     Ultimate, il 14, le azione che hanno portato alla conquista del "Castelletto", il "M. Antelao", nella nuova sistemazione delle forze, conserva l'occupazione delle posizioni: Tofana 1a, "Tre Dita" e Masarè di Fontana Negra.
     Riprese le operazioni per il possesso della testata di val Travenanzes, il battaglione, unitamente al "Belluno", al "M. Pelmo", al "M. Albergian" ed alla compagnia volontari Feltre, costituisce una colonna per l'occupazione della forcella dei Bois.
     Mentre riparti del "Val Chisone" e del 45° fanteria agiscono dimostrativamente contro le trincee avversarie dall'altopiano di Falzarego, la sera del 29, le compagnie 96a e 150a iniziano l'avanzata, scendendo dal "Castelletto" verso il fondo valle Travenanzes. Catturato un nucleo nemico appostato alla base di un canalone di obbligato passaggio, gli alpini continuano il movimento e la 96a riesce a portarsi sul rovescio della posizione avversaria denominata il "Sasso Misterioso". Intanto i battaglioni Belluno e M. Pelmo avanzano anch'essi, vincendo le gravi difficoltà del terreno e la reazione avversaria. Dopo accanito combattimento durato quattro ore, gli Austriaci abbandonano le posizioni nelle nostre mani. La 96a e la 150a, unitamente a gruppi del "Belluno", avanzano ancora in direzione della Wolf Glanwell Htt, vincendo successive resistenze.
     Per tutta la giornata del 30, il nemico continua a battere le nuove linee, rendendo difficili i lavori di rafforzamento e, nelle prime ore della notte, lancia un attacco in forze che viene respinto dal nostro fuoco. Con un deciso contrattacco gli alpini riescono ad impadronirsi di una posizione dominante quella avversaria della Wolf, e della mulattiera che dalla forcella grande di Fanis scende nella valle predetta.
     Gli Austriaci, il successivo 1° agosto, rinnovano gli sforzi per riprendere il terreno perduto, ma vengono ovunque respinti con perdite.
     Il 15 agosto, il "M. Antelao" lascia le linee al "Belluno" e si trasferisce a Vervei.
     Durante il mese di settembre, svolgendo il gruppo una serie di azioni offensive che portano alla conquista di importanti posizioni, il battaglione ritorna in prima linea a Col dei Bois. Nei primi giorni di novembre si porta a Crepa ed il 21 è a Cima Falzarego, ove permane fino al termine dell'anno, impiegando i suoi riparti in continui ed estenuanti lavori per lo sgombero della neve e per le numerose valanghe, che, paralizzando ogni attività, causano numerose vittime.

ANNO 1917.

      Il "M. Antelao", trascorsi i primi mesi dell'anno nelle posizioni di Cima Falzarego, il 27 marzo si sposta in quelle di forcella di Fontana Negra, Tofana 3a, Dosso di Landro (Masarè - "Tre Dita" - Q. 2760), rimanendovi fino al 21 giugno. I riparti, oltre alla sorveglianza delle linee, svolgono una intensa attività di pattuglie e compiono lavori di fortificazione.
      Il 22, trasferendosi il 5° gruppo nel territorio della 2a armata, il battaglione si porta a Romerlo, il 30 è a Longarone. Dopo una breve sosta, le marce vengono riprese e l'8 luglio accantona a Nimis, iniziando un intenso periodo di istruzioni.
     Il 23, costituitosi il V raggruppamento col 5° e col 13° gruppo, il battaglione viene assegnato a quest'ultimo.
     Fervono i preparativi per la imminente battaglia che dovrà svolgersi sull'Isonzo, il 5 agosto gli alpini si avvicinano alle prime linee; il 6 il "M. Antelao", per Rubignacco, si trasferisce alla borgata Merso di sopra (Scrutto), ed il 16, insieme al gruppo, al Molino di Ruchin.
     Il V raggruppamento tenta di passare l'Isonzo in due punti, a Doblar ed alla confluenza del Vogercek. Il battaglione, che col "Pieve di Cadore" costituisce una delle colonne d'attacco, il 17 si sposta a Pusno ed alla sella del Hrad Vrh pronto ad agire. I tentativi per costruire il ponte riescono vani ed il "M. Antelao", che intanto si è avvicinato al fiume, nel pomeriggio del 19 ritorna alla predetta sella. Un nuovo ordine, però, lo avvia a Doblar e nelle prime ore del 20, sulla passerella ivi esistente, passa sulla riva sinistra dell'Isonzo raggiungendo il "M. Pelmo" sulle posizioni di Na Raunih.
     Il battaglione entra subito in azione e, coadiuvato dal "M. Pelmo" che lo segue in rincalzo, con rapido sbalzo, s'impossessa dei cocuzzoli rocciosi antistanti la q. 470 ("Costone Roccioso"). Un successivo tentativo di avanzata, fatto il 21 verso q. 470 - Mesnjak, è arrestato dalla violenta reazione avversaria.
     Ritornato nelle posizioni di partenza, respinge i reiterati ritorni offensivi nemici.
     La sera del 23 si porta nel vallone di Siroka Njiva in riserva, inviando il 24 la 151a compagnia e due plotoni della 150a, in rincalzo al "Pieve di Cadore", che, occupata q. 645, avanza verso Mesnjak. La notte del 25, rilevato da riparti della brigata Belluno, passa l'Isonzo e accampa a Ruchin, il 27 a Clodig.
     Il 6 settembre, destinato al IV corpo d'armata, si trasferisce a Podsabotino, unendosi ai battaglioni del 5° gruppo. Dopo una permanenza al ponte di Salcano e nelle caverne di q. 227 (S. Gabriele), ove, rimanendo in rincalzo ai riparti dell'11a divisione, provvede a lavori di fortificazione, il 16 ritorna a Podsabotino.
     Il 26, per Corno di Rosazzo e Rualis raggiunge a Peternel il 13° gruppo, col quale, la mattina del 30, si sposta a Cividale, per poi, il 1° ottobre, in ferrovia, portarsi ad Ala. Il 3 accampa a passo Buole (Cima di Mezzana e Salvata) impiegando i riparti in lavori vari.
     Trasportato, il 15, in autocarri sulla destra dell'Adige, per Brentonico, si porta nello stesso giorno in linea nelle posizioni: q. 804 - "Blockhouse" - "Sasso Sega" - q. 703 - Doss del Remit - passo Capra, alla dipedenza del comandante del gruppo (sottosettore Dossi - 37a divisione), ove rimane fino al termine dell'anno.

ANNO 1918.

      Fino al 5 marzo il "M. Antelao", dislocato nelle trincee del sottosettore Dossi, svolge un'attiva azione di pattuglie. Il 6, sostituito dal battaglione complementare della brigata Macerata, si porta a Brentonico ed il 7 a Belluno Veronese, iniziando un periodo di istruzioni.
     Il 6 aprile accantona a Malga Canalette, S. Valentino e Malga Campi, per compiere lavori di fortificazione; il 18 maggio distacca la 150a su M. Altissimo. Il 3 giugno si trasferisce a Bocca Dardole, Malga Pravecchio, C. Montagnola, Vignola continuando ad impiegare i riparti in lavori, il 14 la 150a si porta a Malga Gamboni.
     In dette località il battaglione permane fino al 12 luglio; il giorno seguente si riunisce a Fontechél ed il 14 ritorna in prima linea, sostituendo il II/26° fanteria a Doss del Remit, "Blockhouse", "Sasso Sega" (q. 904).
     Il 16, col 13° ed il 17° gruppo, si costituisce un raggruppamento alpini che il 31 agosto assumerà la numerazione di VIII.
     Il 29, il "M. Antelao", cedute le posizioni al "Val Cismon", si porta a Dosso Spirano, val Canton e Doss tre Alberi.
     Nei primi giorni di agosto invia suoi riparti a Doss del Remit ed a q. 703 in rinforzo alle truppe impegnate sulla fronte ed il 17, sostituito da riparti Czeco Slovacchi, per Malga Dossioli e Ferrara di M. Baldo, raggiunge il 19 S. Pietro Incariano.
     Il 1° settembre, seguendo il movimento del raggruppamento che si trasferisce nella zona di Schio, dalla stazione di Pescantina parte alla volta di Schio, raggiungendo Magrè. Il 15 si sposta nuovamente, portandosi, per S. Antonio, a Speccheri, in Vallarsa, dal 5 al 14 ottobre accantona a Staro, il 15 a S. Vito di Leguzzano ed il 17 a Sandrigo.
     Il 21, il raggruppamento, in previsione della prossima azione offensiva, si trasferisce nella zona di Crespano; il "M. Antelao" raggiunge in autocarri Vardegna ed il 23 M. Boccaor.
     Mentre le truppe del corpo d'armata attaccano su tutta la fronte dal Grappa al Solarolo, il raggruppamento si avvicina alle prime linee.
     La violenta reazione nemica arresta lo slancio dei nostri e gli alpini entrano in azione. Il 25, da M. Casonet, ove si era portato il giorno precedente, il "M. Antelao" scende in fondo val Calcino alla dipendenza del comandante del 13° gruppo e, seguito dal "Val Cismon", per la mulattiera che costeggia Col dell'Orso e q. 1672 del Solarolo, punta verso q. 1676, che attacca invano. L'azione si ripete il giorno seguente senza però poter raggiungere l'obiettivo. Il 27 un violento ritorno offensivo del nemico è contenuto dalla tenace resistenza del battaglione, che, in seguito, prende posizione in fondo valle.
     Il 28, per le gravi perdite subite, è ritirato dalle prime linee ed accampa prima a M. Boccaor, poi a M. Pallone ed a Cima della Mandria per riordinarsi.
     Il 31, seguendo l'avanzata delle altre truppe che inseguono l'avvensario in ritirata, raggiunge M. Fontana Secca, il 1° novembre Mugnai. Il 3 riceve ordine di puntare su Fiera di Primiero per tagliare la ritirata alle truppe che risalgono la val Cismon. In breve, il battaglione, oltrepassato Pedavena e Croce d'Aune, vincendo le resistenze delle retroguardie nemiche si porta prima su M. Vallazza poi a Malga Agnerolla, catturando numerosi prigionieri. Il giorno seguente, proseguendo nella sua avanzata, occupa M. Viderne e con un successivo sbalzo Fiera di Primiero, ove viene raggiunto dalla notizia dell'avvenuto armistizio.

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA (*).
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
1 Capitano Alliand Carlo Verona M. Solarolo 28-10-1918
2 Tenente Ambrosini Carlo Teglio M. Grappa 25-10-1918
3 Id. *Azzano Pietro Venezia Forcella Bois (per valanga) 09-11-1916
4 Id. Beghini Dario Trincesimo M. Grappa 24-10-1918
5 Id. Brandimarte Ernesto Castellammare Adriatico Castelletto, Tofana 30-07-1916
6 Id. Capelli Aldo Milano Mesnjak 21-08-1917
7 Id. Cavalli Antonio Padova Mesnjak 21-08-1917 
8 Id. Fortini Michele Sernio Castelletto, Tofana 30-07-1916
9 Id. Rossetti Rodolfo Latisana Costone Roccioso, Bainsizza 21-08-1917
10 Id. Vigliani Giuseppe Asti Amb. Chir. n. 1 31-10-1918
11 S. Ten. Canciani Roberto Casarsa della Delizia Tofana 09-07-1916
12 Id. *Cunico Andrea Asiago Forcella Falzarego (per valanga) 09-11-1916 
13 Aspir. Pandolfi Angelo Milano M. Fontana Secca 01-11-1918
14 Id. Prestinoni Giacomo S. Maria del Monte M. Solarolo 26-10-1918
15 Id. Vallar Vincenzo Tramonti di Sopra Osp. d. C. 139 31-10-1918

Ufficiali morti per malattia.

1 S. Ten. Del Bino Alfredo Lucca Osp. d. C. 111 27-10-1918
(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione.
 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Celoria Dante 14/04/16 04/08/16  
Id. Rossi Carlo 05/08/16 14/09/16  
Capitano Tortelia Alfredo 15/09/16 03/10/16  
Maggiore Dedini Umberto 04/10/16 20/08/17 Ferito.
Capitano Reverberi Luigi 20/08/17 al termine della guerra.  

MILITARI DECORATI CON L'ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

REVERBERI LUIGI, capitano - cavaliere - Monte Solarolo - Monte Viderne - Fiera di Primiero, 24 ottobre - 4 novembre 1918.

 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1916

Dal 10 maggio al 14 agosto (Val Costeana: Forcella di Fontana Negra - Tofana 2a e 3a - Doss della Tofana - Masarè - Tre Dita - Val Travenanzes - Sasso Misterioso).

Dall'11 settembre al 10 novembre (Col dei Bois).

Dal 21 novembre al 31 dicembre (Cima Falzarego).

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 21 giugno (Cima Falzarego - Forcella di Fontana Negra - Tofana 3a - Dosso di Landro).

Dal 17 al 25 agosto (Sella del Hrad Vrh - Doblar - Passaggio dell'Isonzo - Na Raunih - Costone Roccioso - Q. 470 - Vallone di Siroka Njiva - Mesnjak).

Dal 15 ottobre al 31 dicembre (Sottosettore Dossi: Q. 804 - Blockhouse - Sasso Sega - Q. 703 - Doss del Remit - Passo Capra).

 Anno 1918

Dal 1° gennaio al 5 marzo (Sottosettore Dossi).

Dal 14 al 29 luglio (Sottosettore Dossi).

Dal 24 al 28 ottobre (M. Casonet - Fondo val Calcino - Attacco a M. Solarolo).

Dal 31 ottobre al 4 novembre (M. Fontana Secca - Mugnai - Pedavena - Croce d'Aune - M. Vallazza - M. Pavione - Malga Agnerolla - M. Viderne - Fiera di Primiero).

 Anno 1916

Dal 14 aprile al 9 maggio (Calalzo - Zuel - Vervei).

Dal 15 agosto al 10 settembre (Vervei).

Dall'11 al 20 novembre (Crepa). 

 


 Anno 1917

Dal 22 giugno al 16 agosto (Romerlo - Longarone. Trasferimento: Nimis - Rubignacco - Morso di sopra - Molino di Ruchin).

Dal 26 agosto al 14 ottobre (Ruchin - Clodig. Trasferimento: Podsabotino - Ponte di Salcano - Pdsabotino. Trasferimento: Corno di Rosazzo - Rualis - Peternel. Trasferimento: Cividale - Ala - Passo Buole - Cima di Mezzana - Salvata. Trasferimento: Brentonico). 

 Anno 1918

Dal 6 marzo al 13 luglio (Brentonico - Belluno Veronese - Malga Canalette - S. Valentino - Malga Campi - M. Altissimo - Bocca Dardole - Malga Pravecchio - C. Montagnola - M. Vignola - Malga Gamboni - Fontechél).

Dal 30 luglio al 23 ottobre (Dosso tre Alberi - Dosso Spirano - Val Canton - Malga Dossioli - Ferrara di Monte Baldo. Trasferimento: S. Pietro Incariano. Trasferimento: Schio - Magré - Speccheri - Staro - S. Vito di Leguzzano - Sandrigo - Vardanega - M. Boccaor).

 Dal 29 al 30 ottobre (M. Boccaor - M. Pallone - Cima della Mandria).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1916

6

29

2

3

Anno 1917

8

19

3

16

Anno 1918

3

/

7

8

TOTALI Mesi 18 e giorni 18 Mesi 12 e giorni 27
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE
LOCALITA' E DATA BATTAGLIONE
Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1916
Val Costeana (10 maggio - 31 dicembre) (1)

3

5

/

33

94

/

Totale anno 1916 (1) 3 5 / 33 94 /
 
1917
Val Costeana (1° gennaio - 21 giugno)

/

2

/

10

6

/

Battaglia della Bainsizza (17 - 25 agosto)

3

1

/

24

268

/

Ponte di Salcano (6 - 15 settembre)

/

/

/

1

5

/

Sottosettore Dossi (15 ottobre - 31 dicembre)

/

/

/

1

1

/

Totale anno 1917 3 3 / 36 280 /
 
1918
Sottosettore Dossi (1° gennaio - 29 luglio)

/

/

/

/

11

/

Battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre - 4 novembre)

7

6

/

33

330

20

Totale anno 1918 7 6 / 33 341 20
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1916 (1)

3

5

/

33

94

/

Anno 1917

3

3

/

36

280

/

Anno 1918

7

6

/

33

341

20

TOTALE GENERALE (1) 13 14 / 102 715 20
(1) I dati delle perdite sono incompleti, per mancanza di documenti.


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