Fronte del Piave
Aiuta a salvare Fronte del Piave
 
Menu
 
 
 


Pubblicità
 
 
 


Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
 
  Condividi su Facebook    
Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
     
 
:: Aggiornamento sito - Donazioni ::

Cari visitatori/iscritti di Fronte del Piave, Fronte del Piave ha bisogno del vostro aiuto.
È arrivato il momento di aggiornare tutto il sito.

------------- Aggiornamento -------------

Siamo felici di potervi comunicare che l’aggiornamento del sito è iniziato e la prima fase è completata, ma siamo ancora lontani dalla fine dei lavori e dalla cifra necessaria.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato fin ora e speriamo molti altri si uniscano a noi per salvare Fronte del Piave.




Maggiori informazioni e aggiornamenti qui.

 
     
 

 

MONTE GRAPPA

Sacrario Militare di Cima Grappa
Maresciallo d’Italia: Gaetano Giardino

“Così si arrestò, a breve distanza dal proprio
obiettivo, l’affensiva ricca di speranze e il
Grappa divenne il Monte Sacro degli
Italiani i quali, a buon diritto, possono
andar fieri di averlo vittoriosamente
difeso contro gli sforzi delle migliori truppe
austroungariche e dei loro camerati tedeschi”.

( Generale Krafft von Dellmensingen,
capo di stato maggiore della
14° Armata austrogermanica)

 


In agguato
in questi budelli
di macerie
ore e ore
ho strascicato
la mia carcassa
usata dal fango
come una suola
o come un seme
di spinalba

Ungaretti
uomo di pena
ti basta un’illusione
per farti coraggio

Un riflettore
di là
mette un mare
nella nebbia

 

Valloncello dell’albero isolato il 16 Agosto 1916

Pellegrinaggio
di Giuseppe Ungaretti

 

 
 
“ Testamento di Guerra”
dell’Armata del Grappa

“ L’Armata del Grappa non morrà”
E’ stata un formidabile testamento di guerra;
più ancora, è stata, ed è, e sarà un fascio
meraviglioso di anime, la sua gloria ha le
radici nel vivo cuore del popolo italiano, che
del Grappa, e dei soldati del Grappa, ha fatto
il simbolo della patria fede e della patria fortuna.
Non morrà!
Voi, dunque, non la dimenticate mai la
vostra Armata! Riconoscetevi sempre fra
di voi, come fratelli, nel nome del nostro
Monte, in seno al quale riposano i nostri
morti; portate sempre in voi, e diffondete
attorno a voi, quando tornerete nel
nostro grande popolo e ne sarete parte
così grande, rispettata ed ascoltata, il
sentimento e la religione di quella vostra
disciplina di fede e di amore, che vi ha fatti
eroi; vivete ed operate sempre come se
foste, ancora e sempre, i soldati del Grappa!

  Giardino
 


 

Il Comando Supremo, non volendo rimandare l’inizio della battaglia, modificò il piano predisposto e il 18 ottobre ordinò che la IV Armata (Giardino) attaccasse il Grappa con 9 divisioni, in attesa che le altre armate potessero gettare i ponti sul Piave.
Il generale Giardino dovette così improvvisare in pochissimi giorni una offensiva contro una difesa fortissima, presidiata da truppe superiori in numero a quelle con le quali, da parte italiana, il Grappa era stato difeso nel mese di giugno.
Il 21 ottobre il compito della IV Armata fu precisato: separare la massa austriaca del Trentino da quella del Piave, raggiungendo il solco Primolano – Arten – Feltre.
In tre giorni fu compiuto un enorme sforzo: 70 batterie di rinforzo furono messe in posizione sul Grappa e le divisioni di rinforzo furono avvicinate.
Si ottenne di realizzare una certa superiorità di numero di cannoni, ma rimasero pressoché pari le forze delle fanterie contrapposte, mancando lo spazio per impegnarne di più. Ne risultava un danno per la IV Armata, poiché l’esperienza ammoniva che l’attaccante doveva avere una superiorità di almeno il doppio. Il compito dell’armata era perciò gravissimo e difficile.
Dopo un intenso fuoco di preparazione delle artiglierie, iniziato alle 3 della notte del 23 al 24 ottobre, alle 7,15 le fanterie mossero l’attacco delle fortissime posizioni dell’Asolone, del Pertica, del Valderoa, dello Spinoncia. Ebbe così inizio una lotta cruenta, durissima, di assalti e contrassalti, una lotta che richiese abnegazione senza limiti alle truppe lanciate all’attacco contro posizioni che già avevano rivelato nelle lotte del novembre – dicembre 1917 e del giugno 1918 la loro inespugnabilità.
Il 25 e il 26 ottobre la lotta sul Grappa divenne sempre più aspra e dura; le alture passavano di mano in mano, contese da fanterie italiane e austriache che dimostravano pari valore e straordinaria tenacia.
Il sacrificio dell’Armata del Grappa stava però già dando i primi frutti: Il Commando Supremo Austro-Ungarico dovette fare affluire sul monte le divisioni che aveva in riserva e che non sarebbero più state disponibili per contrattaccare sul Piave.
Il 28 ottobre la lotta sul Grappa era sempre durissima e causava gravi perdite senza risultati.
Il 30 perseverò nella lotta per impegnare contro di sé le forze nemiche che erano ancora tanto combattive da sferrare violenti contrattacchi.
Poi venne il crollo. Nella notte dal 30 al 31 ottobre le divisione austro-ungariche che avevano difeso eroicamente il Grappa, minacciate di accerchiamento, cominciarono a indietreggiare, inseguite immediatamente da alpini, fanti e bersaglieri, ai quali si unì un gruppo di squadroni di cavalleria che, oltrepassato il monte, puntò su Belluno, caricando truppe nemiche in ritirata.

Alle ore 15 del 4 novembre, con l’armistizio, ebbe termine la battaglia vittoriosa.


Stampa la pagina


Invia ad un amico



Pag. 88
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550
 

     
 
:: Pubblicità ::