Fronte del Piave
Aiuta a salvare Fronte del Piave
 
Menu
 
 
 


Pubblicità
 
 
 


Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
 
  Condividi su Facebook    
Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
     
 
:: Aggiornamento sito - Donazioni ::

Cari visitatori/iscritti di Fronte del Piave, Fronte del Piave ha bisogno del vostro aiuto.
È arrivato il momento di aggiornare tutto il sito.

------------- Aggiornamento -------------

Siamo felici di potervi comunicare che l’aggiornamento del sito è iniziato e la prima fase è completata, ma siamo ancora lontani dalla fine dei lavori e dalla cifra necessaria.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato fin ora e speriamo molti altri si uniscano a noi per salvare Fronte del Piave.




Maggiori informazioni e aggiornamenti qui.

 
     
 

BRIGATA "COSENZA"

(243° e 244° Fanteria)

Costituita il 22 gennaio 1917:
Comando di Brigata e 243°, formati il 25 gennaio, dal deposito del 19° Reggimento Fanteria; il 244°, costituito il 30 gennaio, dal deposito del 30° Fanteria.

ANNO 1917.

     Dal 29 gennaio al 21 febbraio affluiscono, tra San Donato, S. Giorgio in Bosco, Campo S. Martino e Camposampiero (54a divisione), i contingenti destinati alla formazione dei due reggimenti.
     In questa zona la "Cosenza" rimane fino al 29 marzo attendendo al suo ordinamento ed a continue istruzioni. Il 30 si sposta, per via ordinaria, in provincia di Brescia, accantonandosi tra Agnosine e Odolo, ove giunge l'8 di aprile.
     Un nuovo ordine la trasferisce, il 3 maggio, per ferrovia, in provincia di Udine, tra Campolonghetto e Bagnaria Arsa, ove rimane sino al 19, continuando alacremente l'istruzione dei suoi riparti.
     Il 20 si sposta sulla sinistra dell'Isonzo, tra Fogliano e Sagrado, e, il 23, tra Oppacchiasella ed il Vallone. E' in pieno svolgimento la 10a battaglia dell'Isonzo, e alla brigata, passata temporaneamente alla dipendenza della 31a divisione, viene affidato il compito di occupare, a destra, il saliente di Hudi Log e la q. 232 per prendere contatto con la 34a divisione, e, a sinistra, la linea tra le quote 220 est e 202. I due reggimenti della "Cosenza" sono, per la durata dell'azione, messi agli ordini del comando della brigata Bologna, insieme al 17° fanteria e a due battaglioni del 39°, riparti questi già molto provati durante le azioni dei giorni precedenti, e ridotti perciò ad un organico minimo. Il 243° e i due battaglioni del 39°, alla destra, si lanciano animosamente all'attacco: superano la prima e seconda linea austriaca, conquistano ed oltrepassano il paese di Hudi Log, tagliando fuori il saliente, e catturano parecchie centinaia di prigionieri e ricco bottino di armi e munizioni.
     I riparti si rafforzano subito sulle conquistate posizioni, ma, nella notte, un contrattacco nemico li obbliga a ripiegare sulle trincee di partenza, lasciando però alcuni nuclei avanzati nelle doline di Hudi Log. Frattanto, a sinistra, il II/244°, unitamente al 17° fanteria, muove all'attacco di q. 220, e, nonostante il fuoco micidiale di ben appostate mitragliatrici, conquista la linea di osservazione nemica.
     Nella notte, il II/244°, che ha subìto forti perdite, ripiega a dolina "Ineffabile" per riordinarsi, e lo sostituiscono, nella linea conquistata, gli altri due battaglioni del reggimento.
     Il 25, la "Bologna" si trasferisce a riposo, e il comando della "Cosenza" assume la direzione delle operazioni nel sottosettore di destra della 31a divisione; dispone anche del 6° battaglione bersaglieri ciclisti che va a rafforzare la linea tenuta dal 244°.
     Obbiettivo della giornata: raggiungere la linea delle quote 219 - 232. Il nemico oppone vigorosa resistenza, alimentandola con nutrito fuoco di mitragliatrici: la difesa si appoggia ad un groviglio di trincee e di camminamenti recinti da robusti reticolati, ma tutto ciò non impedisce l'avanzata travolgente delle nostre truppe. Il 244°, raggiunge, con la sinistra, q. 219, e, con la destra, il bivio della strada Hudi Log - Korite. Il 6° battaglione bersaglieri e il 17° fanteria seguono il movimento del 244° portandosi sulla stessa linea. Il 243° s'impossessa definitivamente di Hudi Log, lo oltrepassa, e si avvicina alla linea di cresta di q. 232.
     Nei giorni successivi le posizioni conquistate vengono rettificate e rafforzate, sì da impedire al nemico ogni ritorno offensivo.
     Dal 24 al 26 la brigata ha perduto 31 ufficiali e 1361 uomini di truppa.
     Il 30, il 243° cede il presidio della sua fronte al 14° fanteria, sicchè la brigata restringe la sua attiva sorveglianza nel solo tratto che da q. 219 giunge al bivio della strada Hudi Log - Korite.
     Il 1° giugno passa alla dipendenza della 14a divisione, e, tra il 10 e il 12, avuto il cambio dalla "Acqui", si trasferisce a riposo a Fogliano, e poi, il 14, a Porpetto e Castello di Porpetto (33a divisione). Nella notte sul 28 schiera il 243° nel sottosettore di sinistra della 54a divisione, appoggiando la sinistra al bivio della strada Hudi Log - Selo e Hudi Log - Castagnevizza, e la destra alla strada Nova Vas - Versic. Il 244° è in riserva nei pressi di Ferleti e doline circostanti. Nel sottosettore i reggimenti si alternano sino al 17 luglio, mantenendo una costante vigilanza, rettificando la linea in qualche tratto e cooperando con la "Lario" ad azioni dimostrative.
     Il 18 è a riposo, dislocata tra Campolonghetto e Castions di Mure, ed il 15 agosto torna in linea rilevando la "Puglie" sulla solita fronte. Il 17, all'inizio dell'11a battaglia dell'Isonzo, la 54a divisione ha il compito di impadronirsi delle posizioni di Voiscizza superiore (eslusa) e Voiscizza inferiore (inclusa).
     La giornata del 18 è impiegata dalle artiglierie per aprire numerosi varchi nelle difese avversarie. Il 19, il I e II/243° irrompono con magnifico slancio nella prima linea dei trinceramenti nemici, superano quota 232, mentre il II/244° attacca risolutamente il fortino della quota stessa che oppone fiera resistenza. Nel frattempo il I/244° opera a sinistra con la "Acqui", avendo per obbiettivo q. 244. Ma preso ai fianchi e alle spalle dal fuoco di mitragliatrici abilmente appostate a q. 220, subisce rilevanti perdite ed è costretto a ripiegare alquanto. All'imbrunire si rinnova l'attacco sull'intera fronte della brigata: Korite viene occupata e mantenuta malgrado frequenti contrattacchi sferrati nella notte dall'avversario.
     Il giorno 20 l'avanzata prosegue, ma lo slancio delle truppe viene arrestato nei pressi di q. 244 ancora in mano al nemico: il I/244°, che ne ha ancora tentato l'attacco, rimane aggrappato alle pendici sud-ovest della collina in posizione assai difficile e pericolosa, mentre il II/243° riesce ad impadronirsi con mirabile slancio di un tratto della strada Selo - q. 244. Il 21 la brigata, sostituita nelle posizioni conquistate dalla "Bologna", ripiega sulle retrostanti linee del Veliki e di Oppacchiasella, in riserva di corpo d'armata. Per due giorni essa ha combattuto strenuamente, conquistando al nemico fortissime posizioni e catturando circa 1500 prigionieri e grande quantità di materiale bellico. Ha perduto 36 ufficiali e 1068 gregari. Il suo contegno la rende meritevole della citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo.
     Il 23 lascia le trincee del Veliki e di Oppacchiasella per trasferirsi in quelle a nord - est di Doberdò e il 25 è inviata a Polazzo, a riposo. Il 5 settembre si sposta tra Ronchi e Dobbia (23a divisione), e l'indomani si schiera nel sottosettore della 45a divisione, dal mare alla strada Medeazza - Flondar - Sablici, suddiviso nelle due sezioni Sambugo e Viadotto. 
     Il 10, un tentativo di passaggio del Timavo eseguito dal nemico, viene frustrato dall'attiva sorveglianza delle truppe in linea e dal pronto intervento dell'artiglieria. Dal 27 al 30, sostituita dalla "Veneto", la brigata Cosenza si trasferisce a riposo tra Romans, Varmo e Rivignano (21a divisione).
     Nei giorni 17 e 18 ottobre, per ferrovia, si sposta nella zona tra S. Canziano e Staranzano, ritornando alla dipendenza della 45a divisione.
     Il 28, quando è in pieno svolgimento l'offensiva austriaca, la brigata si trasferisce a Torre Zuino, schierandosi nel tratto Ponte delle Portelle - Malisana.
     Il 30 prosegue per Latisana, passa il Tagliamento e prosegue per Villanova; il 31 raggiunge Cordovado e poi Gleris. Qui schiera due battaglioni nel tratto di fronte Rosa - S. Paolo, lungo il Tagliamento, ma il giorno successivo la "Veneto" la sostituisce nel breve tratto Carbona - S. Paolo. Il 5 novembre respinge un tentativo di passaggio del fiume eseguito dal nemico a mezzo di chiatte e barconi, poi prosegue la marcia di ripiegamento giungendo, nel giorno stesso, a Motta di Livenza. Il 6 passa il Piave, giunge a Candelù e si schiera tra C. Folina e Saletto, ma il 7 un nuovo ordine la sposta più a nord, tra Palazzina e C. Oneti, un Km. circa a nord - ovest di Salettuol. In questo tratto di fronte rimane sino al 25 dicembre, alternando in linea i suoi battaglioni, esercitando attiva sorveglianza, e compiendo lavori di rafforzamento lungo il greto del Piave e azioni di pattuglia sulle Grave di Lovadina e Papadopoli.
     Il 26, sostituita dalla "Veneto" e dall'8° bersaglieri, si trasferisce a Treviso, a riposo.                     

ANNO 1918.

     Il 5 gennaio la "Cosenza" torna ad occupare, lungo il Piave, lo stesso tratto di linea. Il 26 passa alla dipendenza della 31a divisione estendendo la sua fronte, a sinistra, sino a Palazzon.
     Tra il 30 e il 31, sostituita ancora dalla "Veneto", si trasferisce a riposo, fra Treviso, Carità, S. Maria del Rovere e Biban (45a divisione).
     Dal 13 al 15 marzo, sostituisce la "Novara" nel tratto di fronte compreso fra Cà del Bosco e Bocca Callalta. Ma il 26 di aprile, avendo la "Sesia" occupato la fronte C. Pastori - Fagarè, la "Cosenza" si sposta più a destra ed occupa le frazioni già tenute dalla "Ionio", cosicchè il presidio della sua linea si estende da Fagarè a Isola di Sopra, di fronte a Salgareda, limite di destra della 45a divisione.
     Il mattino del 15 giugno, all'inizio della battaglia del Piave, trovasi in linea il 244°. Il 243° in riserva, scagliona i suoi battaglioni nei capisaldi Ninni e Pinarello, dietro l'argine S. Marco, e al km. 15.
     Malgrado l'azione della nostra artiglieria che, con tiro d'interdizione, batte tutti i guadi e le isole antistanti la prima linea, il nemico riesce ad infiltrarsi sulla fronte della divisione in due punti: a Molino della Sega e a "La Fossa", giungendo fino all'argine. Il III/243° muove subito verso Fagarè per formare, con le truppe che presidiano quella frazione, compartimento stagno atto ad arginare l'irruzione nemica. I riparti ripiegati sull'Argine Regio a sinistra e sull'Argine di S. Marco a destra, resistono valorosamente malgrado i ripetuti tentativi di aggiramento. Successivamente nuclei nemici, sempre più numerosi, s'impadroniscono del tratto di ferrovia Ponte di Piave - Bocca Callalta, riuscendo a superare il caposaldo omonimo. Ma il 38° battaglione bersaglieri, giunto di rincalzo, dopo tenace lotta, riprende il caposaldo e vi si rafforza, cercando di riattivare sulla destra il collegamento perduto. Il nemico continua sempre nella sua pressione: incalza, persiste nei tentativi di aggiramento e di infiltrazione, ottenendo però lievi vantaggi. A Fagarè, una compagnia del 38° battaglione bersaglieri e la 9a del 243° muovono al contrattacco e riescono a ricacciare il nemico fino all'argine.
     Ma le soluzioni di continuità tra i riparti si fanno sempre più frequenti ed urgono altri rinforzi. Sull'imbrunire giungono in linea l'8° battaglione bersaglieri e il 271° fanteria: unitamente a riparti del 243° riescono a ristabilire il collegamento con le unità laterali, contenendo l'avversario contro la fascia di reticolato che corre parallela all'argine del Piave.
     Durante la notte il nemico continua il passaggio del fiume lanciando sulla fronte d'attacco truppe fresche che riescono ancora ad infiltrarsi in diversi punti, interrompendo di nuovo il collegamento tra i nostri riparti ed obbligando il 243° a ritirarsi, per non essere aggirato, oltre il canale Zero, mantenendo la sinistra all'argine e la destra ai capisaldi di C. Verduri e C. Brisotto. Un tentativo di contrattacco operato all'estrema destra dal 244° e dal 12° battaglione bersaglieri, in direzione La Fossa - Salgareda, non raggiunge l'intento. A rinforzo delle valorose truppe della "Cosenza" decimate e stanche, ma non dome, viene inviato un battaglione del 5° bersaglieri, che riesce a ristabilire il collegamento, a sinistra con la "Sesia" e a destra coi presidii di Pinarello e Ninni e con la "Ferrara". La linea dei capisaldi è così fortemente ricostituita ed ogni tentativo d'infiltrazione nemica è, in seguito, sventato dall'abnegazione e dal valore delle truppe.
     Il 17 la "Cosenza", sostituita gradatamente in linea dalla "Perugia" e dalla "Pavia", occupa le posizioni di seconda linea lungo il Meolo, dal caposaldo di Rovarè a Isolelle.
     Dal 15 al 17 ha perduto 75 ufficiali e 2490 militari di truppa. Per l'ardore e la tenacia mostrati in questi tre giorni di violentissima battaglia, le sue Bandiere furono decorate con la medaglia d'argento al valor militare, ed ebbe l'onore di essere citata, per la seconda volta, sul bollettino di guerra del Comando Supremo.
     Il 18 tutta la brigata si riunisce a Spercenigo, e di là, su autocarri, si trasferisce nella regione del Tomba ove scagliona i suoi battaglioni sulla linea di Caniezza, dal costone omonimo a Cima Brental. Ma il 22, un nuovo ordine la sposta tra Onè di Fonte e Spineda, ove attende al suo riordinamento. Nei giorni 7 e 8 luglio, tornata alla dipendenza della 3a armata, raggiunge per via ordinaria Casale sul Sile, e, nella notte sul 12, sostituisce la "Granatieri" e la "Sassari" sulla fronte C. Gradenigo (nord - est di Croce) strada a sud di Porte del Taglio, ma il 26 una nuova sistemazione del sottosettore sposta lievemente l'ala destra della "Cosenza" verso sinistra escludendo dal suo tratto di fronte Porte di Taglio.
     Sino al 9 ottobre la "Cosenza" si alterna nella stessa linea con la "Sesia", trescorrendo brevi periodi in riserva divisionale fra Porte Grandi, La Castaldia, Capo Sile e Trepalade. Il 10 la brigata è sostituita dalla "Sesia" nel tratto C. Rebustello - Porte di Taglio, ma conserva la frazione di sinistra, C. Gradenigo - C. Rebustello che, il 20, si estende sino a C. Perissinotto in seguito ad accorciamento della fronte della 25a divisione.
     Il 30 ottobre, essendo in pieno svolgimento la battaglia di Vittorio Veneto, la brigata traghetta i suoi riparti sulla sinistra del Piave, malgrado viva resistenza nemica. Appena riunitisi sull'altra sponda, essi aggirano e catturano nuclei nemici annidatasi a C. Del Negro, attestandosi poi sulla linea S. Donà - Noventa. Il 31 la "Cosenza" punta risolutamente sulla Livenza ove giunge a sera, la passa l'indomani, il 3 entra in Portogruaro, e il 4 la raggiunge l'armistizio "Badoglio" tra S. Giorgio al Tagliamento, S. Mauro e S. Mauretto.                  

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

Alla Bandiera dei Reggimenti della Brigata Cosenza (243° e 244° Fanteria):
     “Per l'ardore e la tenacia mostrati in tre giorni di violentissima battaglia sbarrando il passo al soverchiante nemico, e per l'impetuoso slancio onde sul campo insanguinato della lotta ancora una volta rifulse, con la radiosa vittoria, il rude valore dei forti fanti di Calabria (Piave, 15 - 17 giugno 1918)".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 47).

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

 BOLLETTINO DI GUERRA N. 819 (21 agosto 1917, ore 13).

       "La battaglia sulla fronte Giulia prosegue ininterrotta. Meravigliosamente tenaci e con azione concorde le nostre truppe, efficacemente coadiuvate all'estrema ala destra dalle batterie fisse e natanti e dai monitori della R. Marina, marciano verso il successo, che, anche attraverso la non diminuita resistenza nemica, si va delineando.
     Mentre all’ala nord della vasta fronte la lotta si svolge regolarmente, sull’altopiano Carsico e nella zona litoranea, sotto la poderosa pressione delle truppe della III Armata, la linea nemica ha cominciato ad inflettersi ed a cedere in diversi punti. Le valorose fanterie del XXIII Corpo ancora una volta si sono coperte di gloria: le Brigate Granatieri (I° e 2°), Bari (139° - 140°), Lario (233° - 234°), Piceno (235° - 236°) e Cosenza (243° - 244°) hanno gareggiato in bravura riuscendo ad oltrepassare le poderose difese nemiche tra Korite e Selo verso la forte posizione di Stari Lokva.
     Duecentosessantuno nostri velivoli hanno volato sopra il campo di battaglia: truppe ammassate tra Selo e Comeno e sulle falde orientali dell’Hermada sono state fulminate; gli impianti del nodo ferroviari di Tarvis ed intensi movimenti nemici ivi segnalati furono colpiti con 5 tonnellate di bombe ad alto esplosivo. Un nostro velivolo da caccia non fece ritorno al proprio campo. Un velivolo nemico venne abbattuto.
     Fino a ieri sera il numero complessivo dei nemici passati dai campi di concentramento era di 243 ufficiali e 10.103 uomini di truppa. Altri numerosi prigionieri feriti sono stati ricoverati negli ospedali da campo.
     Nella notte sul 20 ed in quella scorsa, il nemico ha eseguito, a scopo diversivo concentramenti di fuoco e tentativi d’attacco su vari tratti della fronte tridentina e carnica. Fu ovunque respinto. Un suo reparto d’assalto venne annientato in val Lagarina ed un altro, che era riuscito a porre piede in un nostro posto avanzato a sud-est di M. Majo, ne venne scacciato da un pronto contrattacco.

     Albania. — Il giorno 20 un velivolo nemico, colpito dal nostro fuoco di fucileria, fu costretto ad atterrare entro le proprie linee".

                                                                                                      Generale CADORNA.                                         

BOLLETTINO DI GUERRA N. 1120 (18 giugno 1918, ore 13).

       "La violenza della battaglia, attenuata alquanto sulla fronte montana, va crescendo al Piave.
     Nella giornata di ieri la 3a Armata ha sostenuto il poderoso sforzo nemico con l'usato valore.
     Di fronte a Maserada e a Candelù rinnovati tentativi di stabilire nuovi sbocchi sulla destra del fiume sono stati sanguinosamente respinti. Da Fossalta a Capo Sile la lotta ha imperversato fierissima e senza posa. Formidabili attacchi nemici si sono alternati con nostri contrattacchi; inizi di vigorose avanzate sono stati frantumati dalla nostra resistenza o arrestati da nostre azioni controffensive.
     La lotta ha sostato soltanto a tarda notte, le valorose truppe dell'Armata sono state strenuamente provate, ma l'avversario non ha potuto aumentare la breve profondità della fascia entro la quale da quattro giorni il combattimento imperversa. 1550 prigionieri sono restati nelle nostre mani.
     Gli aviatori hanno continuato a prodigarsi instancabili intervenendo efficacemente nella battaglia sotto la pioggia dirotta.
     Sul margine settentrionale del Montello rinsaldammo la nostra occupazione sul fiume fino a Casa Serena. Nel pomeriggio il nemico, dal saliente nord-orientale del monte, sferrò due attacchi in direzione di sud-ovest e di sud-est: il primo venne nettamente arrestato ad oriente della linea Segnale 279-nord-est di Giavera; il secondo fu contenuto immediatamente a sud della ferrovia S. Mauro - S. Andrea.
     Nella regione del Grappa respingemmo attacchi parziali nemici ed eseguimmo riusciti colpi di mano. Venne preso un centinaio di prigionieri.
     In fondo Val Brenta e ad oriente della Val Frenzela puntate nemiche furono prontamente arrestate.
     Al margine orientale dell'Altopiano di Asiago truppe nostre strapparono all'avversario il Pizzo Razea e le alture a sud-est di Sasso prendendovi circa 300 prigionieri; riparti nostri e del contingente francese attaccarono fortemente, guadagnando terreno, il Costone di Costalunga e vi catturarono alquanti nemici. Numerosi altri prigionieri vennero fatti più ad occidente da truppe britanniche.
     Il contegno delle truppe nostre ed alleate nella battaglia è ammirevole.
     Dallo Stelvio al Mare ognuno ha compreso che il nemico non deve assolutamente passare; ciascuno dei nostri bravi che difendono il Grappa ha sentito che ogni palmo dello storico monte è sacro alla Patria.
     Per le grandi giornate del 15 e del 16 giugno e per l'attacco al Tonale del giorno 13, fallito tentativo d'inizio dell'offensiva nemica, meritano speciale menzione ad esponente di tutti gli altri riparti: la 45a divisione di fanteria, le brigate di fanteria Ravenna (37°, 38°), Ferrara (47°, 48°), Emilia (119°, 120°), Sesia (201°, 202°), Bari (139°, 140°), Cosenza (243°, 244°), Veneto (255°, 256°), Potenza (271°, 272°); la 6a brigata bersaglieri (8°, 13°); il 78° reggimento di fanteria francese e particolarmente il primo battaglione; i reggimenti britannici Northumberland Fusiliers, Sherwood Foresters, Royal Warwick, Oxford and Bucks Light Infantry; il 13° reggimento di fanteria italiano (brigata Pinerolo); il 117° (brigata Padova); il 266° (brigata Lecce); il 2° battaglione del 108° fanteria francese; il 9° reparto d'assalto, i battaglioni alpini M. Clapier, Tolmezzo e M. Rosa e la 178° compagnia mitragliatrici.
     A tutte le artiglierie nostre ed alleate spetta particolarmente il vanto di avere spezzata la prima foga dell'assalto nemico. Speciale onore va reso alla 7a e 8a batteria del nostro 56° reggimento da campagna che, restate imperterrite sul Col Moschin circondato, si opposero al nemico sopra un'unica linea nella quale, a lato dei cannoni, artiglieri e fanti gareggiarono in bravura.
                                                                                                             Generale DIAZ.  

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
243° Reggimento Fanteria.
1 Ten. Col. Guadagni Carlo Santeramo in Colle Sant'Andrea di Barbarana 15-06-1918
2 Capitano Bellizzi Paolo Cosenza 31a Sez. San. 26-05-1917
3 Id. Trotta Manfredo Carpinone Q. 12, Hermada 09-09-1917
4 Tenente Meri Rinaldo Ferrara Ponte di Piave 15-06-1918
5 S. Ten. Barbiero Paolo Moriondo Versic 20-08-1917
6 Id.  *D'Emilio Andrea Napoli  Bologna 11-09-1917
7 Id. Ferrari Giuseppe (disp.) Papasidero La Fossa, Piave 15-06-1918
8 Id. Vergani Enrico Milano Fagarè, Piave 15-06-1918
9 Aspir. Carratelli Giuseppe Amantea Osp. d. c. 102, 30-05-1917
10 Id. Mancini Enrico Mercantino Marecchia Argine di S. Marco, Piave 24-08-1918
244° Reggimento Fanteria.
1 Capitano *Pizzinato Ubaldo Codognè Osp. d. c. 191, 20-06-1918
2 Tenente Di Ianni Mario Germano Villetta Barrea Ponte di Piave 17-06-1918
3 Id. Favero Francesco Bassano Boscomalo 24-05-1917
4 Id. Stefani Achille Scorticata Id. 31-05-1917
5 S. Ten. Gallina Luigi Maser Id. 23-05-1917
6 Id. Giordano Vittorio Terzigno S. Donà di Piave 30-10-1918
7 Id. Torlone Ermanno Navelli Ponte di Piave 18-06-1918
8 Id. Vivarelli Guido Arezzo  Versie 20-08-1917
9 Aspir. Ardemani Enrico Codogno Korite, Carso 20-08-1917
10 Id. Bianco Francesco Reggio Calabria 31a Sez. San. 25-05-1917
11 Id. Charloz Sovrano Vorrayes Korite, Carso 19-08-1917
12 Id. Garini Giuseppe S. Giulietta di Castello Id. 14-09-1917 
13 Id. Minoliti Giorgio Motta San Giovanni Boscomalo 05-06-1917
14 Id. Ruocco Pantaleone Ravello Villanova di Livenza 01-11-1918
 

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

243° REGGIMENTO FANTERIA.

Ten. Colonnello GUADAGNI CARLO, da Santeramo in Colle (Bari):
   "Durante un poderoso attacco nemico, mentre alla testa del suo battaglione avanzava a sostegno di altro reparto fortemente impegnato, scontratosi con forze preponderanti avversarie, che già avevano travolto le nostre prime linee e minacciavano un completo sfondamento, incurante del numero, le contrattaccava arditamente, e, a prezzo delle più gravi perdite, riusciva ad arrestarle ed a respingere i loro successivi attacchi. Dopo più ore di lotta impari e disperata, ridotto ormai con pochi superstiti, anzichè ripiegare, si asserragliava coi medesimi in un caposaldo della posizione, deliberato a resistere a tutta oltranza, e, fulgido esempio di valore e del più alto sentimento del dovere, v'incontrava morte gloriosa. - S. Andrea di Barbarana (Piave), 15 giugno 1918".

(Boll. Uff., anno 1921, disp. 67).

244° REGGIMENTO FANTERIA.

Soldato MARCIAS ERMINIO, da Terralba (Cagliari):
     “Esempio costante di mirabile attività e di indomito coraggio, pronto sempre alle più ardite imprese, non limitò la sua azione a compiere atti di valore personale, ma la rivolse anche a preparare l'animo dei compagni, a raccogliere dispersi, ad incitare gli esitanti, ad incorare gli scossi. Ferito una prima volta, seguitò a combattere; ferito più gravemente una seconda volta, rimase ancora al suo posto, finchè, colpito da scheggia di granata, incontrava morte gloriosa. - Versic - Korite, 19 agosto 1917". 

(Boll. Uff., anno 1918, disp. 2).

MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

COMANDO DI BRIGATA.

DE ANGELIS CIROmaggior generale - cavaliere – Quota 232, Versic, 18 - 22 agosto 1917.
PADOVIN ERMENEGILDO, brigadiere generale - cavaliere - Dal Piave al Tagliamento, 30 ottobre - 4 novembre 1918.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO.

243° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 5 - Truppa, n. 9.

244° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 38 - Truppa, n. 32.

MEDAGLIA DI BRONZO.

243° Regg. Fanteria, Ufficiali e militari di truppa, n. 20.

244° Regg. Fanteria: Ufficiali e militari di truppa, n. 141.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Magg. gen. DE ANGELIS Ciro, dal 22 gennaio al 25 ottobre 1917.
Col. brig. GARELLI Arnaldo, dal 27 ottobre 1917 al 23 febbraio 1918.
Brig. gen. PADOVIN Ermenegildo, dal 1° marzo 1918 al termine della guerra.

COMANDANTI DEL 243° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello MELITA Giuseppe, dal 25 gennaio al 20 agosto 1917 (ferito).
Ten. colonnello DE MICHELIS Attilio, dal 27 agosto al 24 settembre 1917.
 Colonnello LIGASACCHI Giov. Battista, dal 25 settembre 1917 al termine della guerra.

COMANDANTI DEL 244° REGGIMENTO FANTERIA.

 Colonnello TARCHETTI Igino, dal 30 gennaio al 26 maggio 1917 (ferito).
Colonnello CASOLARI Achille, dal 1° giugno al 21 settembre 1917.
Ten. colonnello LUPETTI Emilio, dal 25 settembre al 12 novembre 1917.
Colonnello CAPONE Luigi, dal 13 novembre 1917 al 16 luglio 1918.
Colonnello DEL BECCHI Carlo, dal 17 luglio 1918 al temine della guerra.

 
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.
243° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione.
Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Ten. Col. Aliberti Vassallo Carlo Alberto 25/01/17 20/05/17  
Id. Guadagni Carlo ...11/17 15/06/18 Caduto sul campo
Capitano Tonini Arrigo 16/06/18 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Maggiore Moscone Giuseppe 25/01/17 ...07/17  
Ten. Col. Santagostino Baldi Mario 07/02/18 23/04/18    
Id. Berti Giorgio 26/07/18 25/09/18  
Capitano Bianchi Arturo 30/09/18 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Maggiore Bonica Luigi 10/02/17 20/08/17 Ferito.
Id. Tassara Guido 30/08/17 17/09/18  
244° REGGIMENTO FANTERIA.
I° battaglione.
Maggiore Zinno Pasquale 25/02/17 05/06/17  
Capitano Cohen Mosè 06/06/17 25/06/17  
Tenente Baron Giovanni 26/06/17 ....1917  
Maggiore Nicolini Mario 20/08/17 11/10/17  
Capitano Nicola Mario 12/10/17 04/02/18  
Maggiore Sanna Salvatore 05/02/18 09/02/18  
Id. Piovano Gustavo 11/02/18 17/06/18 Prigioniero.
Capitano Della Lunga Aldo 18/06/18 07/09/18   
Maggiore Olivotti Giov. Battista 08/09/18 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Ten. Col. Mantellini Zoilo 11/03/17 13/05/17  
Capitano Marcotullio Domenico 14/05/17 24/05/17 Ferito.
Maggiore Battaglini Tito 04/06/17 20/08/17 Prigioniero.
Capitano Mazzini Amilcare 21/08/17 14/02/18  
Maggiore Fedozzi Riccardo 15/02/18 27/05/18   
Id. Palumbo Antonio 28/05/18 15/06/18 Ferito.
Capitano Razzetti Decimo 16/06/18 26/07/18  
Id. Nicola Mario 05/10/18 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Maggiore Criscuolo Pietro 11/03/17 26/05/17 Ferito.
Capitano Busanca Iosto 27/05/17 17/06/17  
Tenente Frattaroli Giovanni 18/06/17 14/08/17  
Maggiore Santoro Vincenzo 15/08/17 26/08/17  
Capitano Fazio Antonino 29/04/18 ...06/18  
Id. Losco Nicola ...06/18 15/06/18 Prigioniero.
Id. Fazio Antonino 16/06/18 17/07/18  
Id. Di Fazio Francesco 18/07/18 al termine della guerra.  
 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1917

Dal 23 maggio al 12 giugno (10a battaglia dell'Isonzo - Oppacchiasella - Vallone - Saliente  e abitato di Hudi Log - Q. 220 - Q. 219 - Bivio della strada Hudi Log - Korite - Q. 232).

Dal 28 giugno al 17 luglio (Sottosettore Hudi Log - Castagnevizza).

Dal 15 al 24 agosto (Sottosettore Hudi Log - Castagnevizza - 11a battaglia dell'Isonzo - Q. 232 - Q. 244 - Korite - Linee del Veliki e di Oppacchiasella - Trincee di Doberdò).

Dal 6 al 30 settembre (Dal mare alla strada Medeazza - Flondar - Sablici [Sezioni Sambugo e Viadotto]).

Dal 28 ottobre al 25 dicembre (Offensiva austriaca: Torre Zuino - Ponte delle Portelle - Malisana - Latisana - Passaggio del Tagliamento - Villanova - Cordovado - Gleris - Rosa - S. Paolo - Motta di Livenza - Passaggio del Piave - Candelù - C. Folina - Saletto - Palazzina - C. Onesti).

 Anno 1918


Dal 5 al 31 gennaio (Piave: Palazzina - C. Onesti - Palazzon).

Dal 13 marzo al 17 giugno (Piave: Cà del Bosco - Bocca Callalta - Fagarè - Battaglia del Piave - La Fossa - Caposaldo di Bocca Callalta - Canale Zero - C. Verduri - C. Brisotto - Linea del Meolo [Rovarè - Isolelle]).

Dal 19 al 21 giugno (Regione del Tomba: Linea di Caniezza [Costone di Caniezza - Cima Brental]).

Dal 12 luglio al 4 novembre (Piave: C. Gradenigo [Nord est di Croce] - Strada a sud di Porte di Taglio - Porte Grandi - La Castaldia - Capo Sile - C. Gradenigo - Colle Rebustello - C. Perissinotto - Colle Rebustello - Battaglia di Vittorio Veneto - Passaggio del Piave - C. Del Negro - Linea S. Donà di Piave - Noventa di Piave - Passaggio della Livenza - Portogruaro - S. Giorgio al Tagliamento - S. Mauro - S. Mauretto).

 Anno 1917

 Dal 29 gennaio al 22 maggio (S. Donato - S. Giorgio in Bosco - Campo S. Martino - Camposampiero. Trasferimento: Agnosine - Odolo. Trasferimento: Campolonghetto - Bagnaria Arsa. Trasferimento: Fogliano - Sagrado).

Dal 13 al 27 giugno (Fogliano - Porpetto - Castello di Porpetto).

Dal 18 luglio al 14 agosto (Campolonghetto - Castions di Mure).

Dal 25 agosto al 5 settembre (Polazzo - Ronchi - Dobbia).

Dal 1° al 27 ottobre (Romans - Varmo - Rivignano. Trasferimento: S. Canziano - Staranzano).

Dal 26 al 31 dicembre (Treviso).

 

 

 Anno 1918

Dal 1° al 4 gennaio (Treviso).

Dal 1° febbraio al 12 marzo (Treviso - Carità - S. Maria del Rovere - Biban).

Dal 18 giugno (Spercenigo - Regione del Tomba).

Dal 22 giugno all'11 luglio (Onè di Fonte - Spineda. Trasferimento a Casale sul Sile).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1917

4

10

6

23

Anno 1918

7

27

2

7

TOTALI Mesi 12 e giorni 7 Mesi 9 e giorni /
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 243° REGGIMENTO 244° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1917

10a battaglia dell'Isonzo - Oppacchiasella - Vallone - Saliente e abitato di Hudi Log - Q. 220 - Q. 219 - Bivio della strada Hudi Log - Korite - Q. 232 (23 maggio - 12 giugno)

2

14

/

94

618

291

5

21

1

114

833

344

Sottosettore Hudi Log - Castagnevizza (28 giugno - 17 luglio)

/

1

/

11

40

/

/

/

/

4

26

/

Sottosettore Hudi Log - Castagnevizza - 11a battaglia dell'Isonzo - Q. 232 - Q. 244 - Korite - Linee del Veliki e di Oppacchiasella - Trincee di Doberdò (15 - 24 agosto).

1

11

14

17

155

534

3

4

4

50

418

123

Dal mare alla strada Medeazza - Flondar - Sablici [Sezioni Sambugo e Viadotto] (6 - 30 settembre)

1

/

/

9

26

/

1

/

/

7

43

/

Offensiva austriaca: Torre Zuino - Ponte delle Portelle - Malisana - Latisana - Passaggio del Tagliamento - Villanova - Cordovado - Gleris - Rosa - S. Paolo - Motta di Livenza - Passaggio del Piave - Candelù - Casa Folina - Saletto (28 ottobre - 6 novembre)(a)

/

/

21

/

/

200

/

/

3

/

/

95

Piave [Palazzina - Colle Onesti] (7 novembre - 25 dicembre)

/

/

/

6

28

/

/

/

/

11

38

/

Totale anno 1917 4 26 35 137 867 1025 9 25 8 186 1358 562
(a) Questi dati sono da ritenersi i più vicini alla realtà perchè desunti dagli elenchi nominativi pervenuti alla C. R. I. Servirono alla Commissione d'inchiesta di cui al R. D. 12 gennaio 1918, n. 35.
1918
Piave [Palazzina - Colle Onesti - Palazzon] (5 - 31 gennaio)

/

/

/

1

8

/

/

/

/

4

11

/

Treviso (2 - 3 febbraio).

/

/

/

7

33

/

/

/

/

/

3

/

Piave [Cà del Bosco - Bocca Callalta - Fagarè] - Battaglia del Piave [La Fossa - Caposaldo di Bocca Callalta - Canale Zero - C. Verduri - C. Brisotto] - Linea del Meolo [Rovarè - Isolelle] (13 marzo - 17 giugno)

5

14

22

17

188

834

2

8

29

78

153

1270

Regione del Tomba: Linea di Caniezza [Costone di Caniezza - Cima Brental] (19 - 21 giugno)

/

/

/

1

1

/

/

/

/

/

/

/

Piave [C. Gradenigo - Strada a sud di Porte di Taglio] - Porte Grandi - La Castaldia - Capo Sile - C. Gradenigo - C. Robustello - C. Perissinotto - C. Rebustello - Battaglia di Vittorio veneto - Passaggio del Piave - C. Del Negro - Linea S. Donà di Piave - Noventa di Piave - Passaggio della Livenza - Portogruaro - S. Giorgio al Tagliamento - S. Mauro - S. Mauretto (12 luglio - 4 novembre)

/

1

/

24

90

3

2

11

/

28

135

15

Totale anno 1918

5

15

22 50 320 837 4 19 29 110 312 1285

 

 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1917

4

26

35

137

867

1025

9

25

8

186

1358

562
Anno 1918

5

15

22

50

320

837

4

19

29

110

312

1285
TOTALE GENERALE 9 41 57 187 1187 1862 13 44 37 296 1670 1847


Stampa la pagina


Invia ad un amico



Pag. 100
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118
 

     
 
:: Pubblicità ::