L'Arresto

 

 

Comando Supremo     VII – XI - MCMXVII
 

“Con indicibile dolore, per la salvezza dell’esercito e della nazione, abbiamo dovuto abbandonare un lembo del sacro suolo della Patria, bagnato dal sangue glorificato dal più puro eroismo dei soldati d’Italia. Ma questa non è ora di rimpianti. E’ ora di dovere, di sacrificio, di azione. Nulla è perduto se lo spirito della riscossa è pronto, se la volontà non piega. Già una volta, sulla fronte trentina, l’Italia fu salvata dai difensori eroici che tennero alto il suo nome in faccia al mondo ed al nemico. Abbiano quelli di oggi l’austera coscienza del grave e glorioso compito ad essi affidato. Sappia ogni comandante, sappia ogni soldato qual è questo sacro dovere: lottare, vincere, non retrocedere di un passo. Noi siamo inflessibilmente decisi: sulle nuove posizioni raggiunte, dal Piave allo Stelvio, si difende l’onore e la vita d’Italia. Sappia ogni combattente qual è il grido e il comando che viene dalla coscienza di tutto il popolo italiano:  morire, non ripiegare”.

         
                                          Generale L. Cadorna