Luglio 1918

LUGLIO 1918

1 LUGLIO 1918. Regna la calma; soltanto un allarme aereo alle otto del mattino.

 2-6 LUGLIO 1918. Si ha notizia di qualche azione sul Grappa e sugli Altipiani.
Il giorno 4 a Pieve si pesa della legna per conto dei soldati: è tutta su un piccolo carretto che non contiene più di due quintali di legna. Ebbene: per il grande lavoro di pesare due quintali di legna sono impiegati un colonnello, un capitano, due tenenti, un sergente, qualche caporale, diversi soldati. Sembra leggenda…

Pallone aerostatico da ricognizione austriaco.

 7-12 LUGLIO 1918. Niente di importante in questi giorni. Si parla di una più forte e terribile offensiva sul nostro fronte, fra breve. Attendiamo.
Duecento profughi sono condotti a Brescia.
Faccio un viaggio a Biella per salutare i miei.

 13-16 LUGLIO 1918. Sono cessate le piogge straordinarie di giugno che si sono protratte fino a metà luglio; ora il caldo si fa sentire assai.
Suona spesso l’allarme per aerei nemici in ricognizione. Per le strade c’è grande movimento di truppe.
Sulla riva di Bordin Stech, lungo il versante che guarda Biadene, vengono eseguiti grandi lavori di fortificazione: una perforatrice elettrica è in azione per scavare gallerie ove piazzare mitragliatrici.

Dirigibile italiano in partenza dalla pianura veneta nei primi mesi del conflitto.

17-20 LUGLIO 1918. Attorno a noi si concentra un gran numero di truppe. Si succedono i soliti allarmi. Nella notte del 17 cadono moltissime bombe sul campo d’aviazione di Trevignano, a Treviso, a Mestre, a Castelfranco.
La chiesa nuova in costruzione è nuovamente piena di buoi, lì condotti dai soldati senza nemmeno avvisare il Prevosto. Nelle case dei contadini i danni si sommano ai danni: truppe ad ogni angolo. A Pieve, in Villa Legrenzi e in altre abitazioni non v’è nemmeno un soldato e non è stato torto un filo d’erba. A Guarda, nel nostro oratorio, l’altra notte hanno rubato le due campanelle che servivano per la Messa pubblica; qui da Roda, ora Bordin, la 7° Batteria del 43° Campale ha una bella campana di circa 40 chili!?!.

21 LUGLIO 1918. Alle dieci di ieri sera aerei nemici hanno volato sulla nostra pianura lanciando una quarantina di bombe su varie località, specie su Trevignano e Castel di Godego; quattro sono cadute qui al Mercato Vecchio; circa venti a Pieve nei pressi della stazione, uccidendo sei soldati e ferendone una quindicina. Presso gli stabilimenti sono rimasti uccisi anche quattordici muli. I velivoli, a quota molto più bassa, hanno usato anche le mitragliatrici. A Caonada sono rimasti uccisi due soldati. Si segnalano morti e danni anche in altri paesi.
Calma per tutto il resto della giornata.

Vedetta italiana a Losson.

 22 LUGLIO 1918. Alle cinque di questa mattina due velivoli autriaci sganciano cinque bombe fra Montebelluna e Caerano.

 23-31 LUGLIO 1918. Niente di importante in questi giorni: nemmeno una cannonata lungo tutto il fronte del Piave. Debole attività sul fronte montano.
Molti soldati sono accampati nelle campagne di Montebelluna con danni gravissimi per l’agricoltura. Mentre i reparti si riorganizzano, si svolgono numerose feste militari per tener alto il morale dei soldati.