Gruppo di Foza

GRUPPO DI FOZA

 

ANNO 1916.

     E' in pieno sviluppo l'offensiva austriaca sugli altopiani e mentre le truppe del XIV corpo d'armata ripiegano sulle posizioni prestabilite, il comando della 34a divisione dispone che i due battaglioni Val Maira e Monviso, giunti a Foza il 26 maggio 1916, costituiscano un nucleo di riserva, con il compito di garantire gli sbocchi della val Frenzela. Essi, il 28, si trasferiscono a M. Longara, dove ricevono ordine di proteggere il ripiegamento degli elementi della divisione dislocati più a nord, verso il M. Confinale, pertanto il "Val Maira" occupa M. Nos e M. Baldo ed il "Monviso" M. Meletta di Gallio.
     Il giorno 30 giungono nella zona l'"Argentera" ed il "Morbegno" che, unitamente ai suddetti due battaglioni, costituiscono il "gruppo alpini di Foza" ed assumono la seguente dislocazione: il "Val Maira", a M. Fiara ed alla colletta tra il predetto monte  e M. Cimon, con un plotone distaccato a M. Baldo ed uno a M. Nos; due compagnie del "Monviso" a M. Baldo e due a M. Meletta di Gallio, l'"Argentera" a M. Meletta e M. Longara; il "Morbegno" a M. Castelgomberto.
     I battaglioni, unitamente al 14° reggimento bersaglieri, sono alla dipendenza del comando del "gruppo di collegamento del Lisser" costituito dalla 1a armata, col compito di concorrere all'azione delle truppe operanti sull'altopiano di Asiago e di proteggere il fianco sinistro di quelle del settore Brenta - Cismon.
     Il nemico, ripreso il contatto, lancia nuovamente i suoi attacchi con ingenti forze, obbligando gli alpini a ripiegare in un primo tempo sulla linea M. Sbarbatal, Melette ed il 31 su quella M. Tondarecar, M. castelgomberto, M. Fior, M. Spil. Al "gruppo di collegamento" sono assegnati i battaglioni M. Saccarello e Val Cenischia.
     Il 2 giugno, segnalato un forte ammassamento di truppe nemiche sul M. Meletta di Gallio, gli alpini ricevono ordine di attaccare le posizioni del predetto monte; il fuoco e la violenta reazione dell'avversario non consentono la riuscita dell'azione ed i riparti sono obbligati a ripiegare sulle trincee di partenza.
     Il nemico, il 5, riprende l'offensiva ed attacca le posizioni tenute dagli alpini, che resistono validamente, ricacciando gli assalitori in fondo valle; giungono, intanto, i primi riparti della "Sassari".
     Il 7 gli Austriaci ritornano all'attacco, la lotta dura tutta la giornata ed a sera qualche riparto nemico riesce ad infiltrarsi nelle nostre linee. Il giorno 8 l'avversario, dopo un violento bombardamento, lancia truppe fresche, costringendo gli alpini di M. Castelgomberto e di M. Fior a ripiegare; l'"Argentera" ed il "Morbegno" si portano su M. Spil; il "Val Maira" ed il "Monviso" sul M. Tondarecar. M. Miela viene presidiato da riparti della "Sassari" e del 138° fanteria, il cui comandante assume la difesa del settore M. Miela - M. Spil, mentre quello val Vecchia - valle Gadena, viene affidato al gruppo.
     I riparti provvedono a rafforzarsi nelle nuove posizioni ed il 12 i battaglioni Monviso, Val Maira, Morbegno ed Argentera, sostituiti dal 111° fanteria, si trasferiscono a Lazzaretti, per riordinarsi.
     Nello stesso giorno il "gruppo alpini di Foza" si scioglie, ed i suoi battaglioni con il "Bassano", il "Sette Comuni", il "Saccarello" ed il "Val Cenischia" costituiscono, il 15, il "gruppo speciale Stringa" (1).                      

     (1) Vedere il 9° gruppo.
 
COMANDANTI DEL GRUPPO.

Ten. Colonnello STRINGA Pirio, dal 1° al 12 giugno 1916.