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FAGARE' DELLA BATTAGLIA
Sacrario Militare
Sul finire dell’estate di quell’anno eravamo in una casa in un villaggio che di là del fiume e della pianura guar- dava le montagne. Nel letto del fiume c’erano sassi e ciottoli, asciutti e bianchi sotto il sole, e l’acqua era lim- pida e guizzante e azzurra nei canali. Davanti alla casa passavano truppe e scendevano lungo la strada e la pol- vere che sollevavano copriva le foglie degli alberi. Anche i tronchi degli alberi erano polverosi e le foglie caddero presto quell’anno e si vedevano le truppe marciare lun- go la strada e la polvere che si sollevava e le foglie che, mosse dal vento, cadevano e i soldati che marciavano e poi la strada nuda e bianca se non per le foglie. La pianu- ra era ricca di messi; c’erano molti frutteti e di là della pianura le montagne erano brune e spoglie. Sulle mon- tagne si combatteva…
Addio alle armi Ernest Hemingway
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Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro
Di tanti che mi corrispondono non è rimasto neppure tanto
Ma nel cuore nessuna croce manca
E’ il mio cuore il paese più straziato
Valoncello dell’Alber Isolato il 27 agosto 1916
San Martino del Carso Giuseppe Ungaretti
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