Oggi l'aria è chiara e fine e i monti son cupi e tersi, poveri anni persi in fantasie senza confine.
Qui ogni pietra ha un contorno ogni fibra un colore, i rami tendono intorno una rigidità senza languore.
Foglie gialle cadute per troppa secchezza, segnano l'asprezza di grandi arie mute.
Il cielo è azzurro di profondità le cose son ferme e recise. Passò un respiro d'eternità in queste solitudini derise.
Principio di novembre Carlo Stuparich
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