Karl Anderka |
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Il monumento funerario di Fossalta Maggiore fu costruito dagli austriaci dopo la battaglia del Solstizio, verso la fine dell’invasione, sull’altura dove si dice sorgesse il castello dei signori del luogo: i Dà Fossalta. E’ collocato subito dopo la Chiesa, lungo le rive del canale Fossa Formosa, in fondo ad un podere, stretto fra due cipressi. Sul rialzo erboso vi è una statua un pietra grigia che mostra un soldato a capo scoperto, in cordoglio. L’elmo è scolpito sopra un muretto dove si erge una croce, anch’essa in pietra, con l’incisione: SANGUINEM ET VITAM. La lapide, ancora custodita nella casa dei Tinazzi, fu decifrata con fatica, in quanto molto rovinata, da Eugenio Bucciol. All’archivio di guerra di Vienna, Eugenio Bucciol trovò l’atto do morte di Karl Anderka. Partecipò alla costruzione del monumento anche un concittadino: il signor Tinazzi Marcello. All’epoca aveva 16 anni. Egli stesso portò sull’altura le pietre per l’opera, costretto dagli austriaci. La controffensiva italiana impedì che l’opera fosse portata a termine, aggiungendo le lapidi con i nomi dei caduti che avevano sepolto ai piedi dell’altura. I morti provenivano dall’ospedale militare ricavato nella vicina Villa Vascellari.
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