Brigata Pistoia

BRIGATA "PISTOIA"

(35° e 36° Fanteria)

Sede dei reggimenti in pace: 35° Fanteria, Bologna - 36° Fanteria: Modena.

Distretti di reclutamento: Arezzo, Barletta, Benevento, Bologna, Campobasso, Como, 
                         Macerata, Massa, Modena, Napoli, Novara, Pavia, Siracusa, Trapani.

 

ANNO 1915.

      Da Bologna e Modena, sedi ordinarie di pace dei suoi reggirnenti, la brigata Pistoia si trasferisce sin dal 13 maggio alla frontiera e si disloca nella zona Percotto - Pavia d’Udine, alle dipendenze della IIa divisione.
     Iniziatesi le ostilità, la divisione, dopo aver passato il confine il 24 maggio, procede verso la testa di ponte di Gorizia, ove è fermata dal nemico schierato su quelle alture, già organizzate a difesa. Alla Pistoia è affidato l’attacco del Podgora: il 10 giugno il 35° fanteria inizia con slancio l’assalto, ma il nutrito fuoco di fucileria ed il tiro aggiustato delle artiglierie avversarie arrestano le truppe del reggimento ai reticolati intatti, infliggendo loro perdite gravi (26 ufficiali e 600 uomini di truppa). L’abnegazione e lo spirito di sacrificio attestati con tanto tributo di sangue son ricompensati colla concessione della medaglia d’argento al valor militare alla Bandiera del 35°.
     Riusciti vani i primi assalti, le nostre truppe si afforzano nelle posizioni raggiunte e si dispongono ad un investimento metodico della testa di ponte di Gorizia. Compiuti i preparativi, con gli scarsi mezzi disponibili, si inizia, lungo tutta la linea dell’Isonzo, la serie degli attacchi per superare le difese avversarie. Ha luogo così fra il 23 giugno e il 7 luglio, la 1a battaglia dell’Isonzo, durante la quale l'assalto al Podgora (q. 240) è tentato dal 36° fanteria con un battaglione del 35° in rincalzo; ma anche questa volta l'insufficienza di mezzi per aprirsi i varchi attraverso le difese accessorie e la robustezza delle posizioni avversarie rendono vano ogni ardimento e gli attaccanti sono costretti a ripiegare nelle trincee di partenza, con sensibili perdite.
     Nella seconda metà di luglio l’azione offensiva contro la q. 240 del Podgora viene ripresa (2a battaglia dell’Isonzo: 19 luglio - 10 agosto); l’assalto, eseguito dal reggimento CC. RR., che ha in rincalzo il II/36°, frutta risultati di poco rilievo in confronto delle gravi perdite.
     Fra l’agosto e l’ottobre le nostre truppe, mettendo a profitto l’esperienza acquistata a prezzo di tanto sangue nei primi mesi della campagna, apprestano con rinnovata fede nuovi mezzi per il proseguimento delle operazioni offensive necessarie per impadronirsi della linea dell’Isonzo. Nella seconda metà di ottobre si svolge la 3a battaglia dell’Isonzo (18 ottobre - 4 novembre) e la brigata Pistoia, alla dipendenza della 12a divisione, attacca con 4 battaglioni in prima linea e 2 (I e II del 36°) in riserva divisionale le posizioni del Podgora fra Calvario - Cappelletta - q. 240. Dopo qualche azione dimostrativa, fra il 25 e il 29 ottobre, vengono condotti decisi assalti, che permettono ad arditi reparti del 35° fanteria di irrompere nelle trincee nemiche; queste, però, più volte prese e perdute nel corso di combattimenti accaniti, battute dal tiro violento dell’artiglieria nemica, debbono alfine essere abbandonate. Il 30 ottobre gli Austriaci attaccano alla loro volta le nostre posizioni sul Calvario, ma sono respinti. Nuovi assalti eseguiti dai fanti della Pistoia ai primi di novembre permettono loro di impadronirsi, il giorno 2, di qualche elemento di trincea. Rilevanti sono le perdite della brigata Pistoia durante la 3a battaglia dell’Isonzo: (2000 uomini e 8 ufficiali fuori combattimento). Fra il 10 novembre e il 10 dicembre (4a battaglia dell’Isonzo), con azione metodica e tenace si tenta di nuovo di avanzare, sgretolando gradatamente le difese nemiche; ma a malgrado dello spirito di sacrificio e della incrollabile tenacia che le anima, le truppe, stanche della lotta, che dura quasi ininterrotta dal luglio, ed avversate da condizioni atmosferiche pessime, conseguono solo lievi progressi, dopo aver sacrificato circa 1500 uomini dei quali 50 ufficiali.
     Dopo un breve periodo di riordinamento nella zona di Pradis, la brigata rientra in linea ad Oslavia, il 10 dicembre.

ANNO 1916.

      In gennaio, durante un turno di trincea nelle linee di Oslavia, la brigata respinge brillantemente un attacco tentato dal nemico il 14 e 15 contro le posizioni di q. 133. Inviata a riposo il 26 gennaio nella zona fra Prì Fabrisu e Valerisce e viene poi trasferita il 10 febbraio nei pressi di Codroipo, alla dipendenza della 2a divisione.
     Iniziatasi frattanto nel Trentino l’offensiva austriaca, la Pistola viene chiamata in quella zona per concorrere ad arginare l’irruzione del nemico che, superate le nostre linee avanzate, minaccia d'irrompere nella pianura Veneta: il 22 maggio la brigata inizia il trasferimento portandosi a Verona, il 26 raggiunge la destra dell’Astico; il 29 è nella zona di Thiene; il 2 giugno trovasi schierata a cavaliere dell'Astico, fra Rocchette e Caltrano, a sbarramento della valle, ed il 4 si sposta verso la linea Schiri - M. Cengio, ove il nemico è penetrato, fin dalla sera precedente, nelle nostre posizioni.
     Ivi, appena giunti, due battaglioni del 36° prendono parte al contrattacco, ma l’azione non ha completo successo e, soltanto il 9 giugno, la brigata con un nuovo attacco, riesce ad occupare Schiri ed a progredire sul margine est di M. Cengio; in fine, il 25 giugno, avendo il nemico iniziata la ritirata, reparti del 35° reggimento, unitamente ad altri della 33a divisione (brigate Udine e Padova), rioccupano il pianoro del Cengio. Il 29 giugno la Pistoia, che ha subito in queste azioni perdite notevoli (circa 800 uomini dei quali 21 ufficiali), scende a riordinarsi nella zona di Cogollo, rimanendovi in riposo fino al 24 luglio.
     Ritornata in Prima linea il 26 ed occupate le posizioni dalle pendici del Tonezza alle pendici di Rotzo, a sbarramento della valle d’Astico, il 29 luglio, mentre la 9a divisione svolge un attacco tendente alla conquista del M. Cimone, la brigata fa eseguire, da piccoli reparti, vivaci azioni offensive che portano all'occupazione di alcuni trinceramenti avanzati del nemico (osteria del Vento - C. Pierini) sulla strada di Tonezza. La Pistoia rimane poi in linea anche nei mesi successivi senza prendere parte ad avvenimenti notevoli, eccettuato un attacco tentato dal nemico contro le posizioni di Pedescala, nella notte del 21 agosto; questo periodo è tuttavia contraddistinto da attività di pattuglie, intensificata dal 10 al 12 ottobre per assecondare una operazione intrapresa dal V Corpo nella zona del Pasubio.
     Dall’11 al 21 dicembre viene inviata nella zona tra Caltrano e Cogollo per riordinarsi, ed il 22 ritorna in linea nello stesso settore.

ANNO 1917.

      Nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e fino al 19 aprile la brigata alterna i suoi reparti nel servizio di prima linea nel settore di Val d’Astico; fra il 9 e il 10 di maggio viene inviata per ferrovia nei pressi di Udine. Destinata al settore di Monfalcone, nella notte sul 22 maggio inizia il trasferimento alla fronte assegnatale (Flondar, q. 145) per prendere parte alla 10a battaglia dell’Isonzo (12 maggio - 8 giugno). Dalle nuove posizioni intraprende l’attacco dell’Hermada tra q. 289 e q. 234, nella direzione Flondar - Medeazza; ma il mattino del 26 il nemico, tentando prevenire la nostra azione, attacca la linea fra q. 146 e Flondar, presidiata dal 36° fanteria, il quale non solo resiste saldamente, ma contrassalta l’avversario e lo respinge, catturandogli 150 prigionieri. L’indomani (27) un violento fuoco nemico di sbarramento arresta i reparti della brigata, che tentano l’occupazione di q. 175; dopo una fiera lotta i fanti della Pistoia riescono solo a progredire di poco sulle pendici della contrastata quota. Nuovi tentativi, eseguiti nelle giornate del 28 e 29 non hanno miglior fortuna e i reparti, decimati dal tiro delle artiglierie, debbono infine ripiegare sulle posizioni di partenza, dopo aver perduto in quattro giorni di lotta ininterrotta più di un terzo dei loro effettivi (54 ufficiali ed oltre 2000 uomini di truppa). Nei giorni seguenti la brigata viene ritirata in 2a linea come riserva, ed il 13 giugno inviata a riposo, prima a Selz - Ronchi e poi nella zona Bertiolo - Lestizza (Udine).
     Ma all’inizio dell'11a battaglia dell'Isonzo (17 agosto - 12 settembre) la Pistoia è chiamata a novelle prove. Inviata nel settore di Hudi Log, fra il 22 agosto e l’8 settembre, essa sostiene aspri combattimenti, riportando sensibili perdite (oltre 1000 uomini, dei quali 28 ufficiali); passa quindi a S. Pietro dell’Isonzo, quale riserva di Corpo d’Armata.
     Ritorna in trincea nello stesso settore il 23 settembre e vi rimane fino a che, il 17 ottobre, non viene mandato a riposo a Villa Vicentina - Codroipo; il 27 ottobre è in Carnia nel settore Val Resia, allorchè si manifesta la pressione del nemico che, fin dal 24, ha sfondate le nostre linee, incuneandosi profondamente nella fronte della 2a Armata.
     L’avanzata nemica in val Raccolana mette in critica situazione le due divisioni schierate in quella zona (36a e 63a) ed il ripiegamento reso ormai inevitabile, viene effettuato sotto la protezione della brigata Pistoia, schierata sulle importanti posizioni di M. Sflincis.
     Il 29 ottobre, abbandonata Resiutta e le difese di M. Sflincis, i fanti della Pistoia si ritirano in Perfetto ordine verso Stazione per la Carnia, facendo saltare gallerie ferroviarie, ponti e fronteggiando validamente l’avanzata nemica. Il giorno 30 essa è schierata sulla destra del Tagliamento dalla depressione di Mena a Bordano, a cavallo di M. Festa e M. S. Simeone; ivi fra il 31 ottobre e il 3 novembre reparti rapidamente riordinatisi, si oppongono efficacemente ai ripetuti tentativi compiuti dal nemico per passare il fiume, ed il 4 novembre proteggono la ritirata della 36a e 63a divisione, che ripiegano nella conca di S. Francesco, in Valle Arzino.
     Intanto gli Austro-tedeschi, superate le nostre difese sul Tagliamento a Pinzano, rimontano la valle Arzino alle spalle delle divisioni 36a e 63a; altre truppe nemiche, scese nel canale di Socchieve (Tagliamento) superano le difese di M. Verzegnis e per Val Preone, giungono da nord in Valle Arzino. Circondate da ogni parte, le due divisioni cercano il 5 novembre di aprirsi un varco combattendo: il 36° fanteria ed elementi della brigata Parma costituiscono la colonna di avanguardia, diretta su Clauzetto; mentre il Comando della brigata, col 35° fanteria ed altri elementi, forma la retroguardia nella conca di S. Francesco.
     In questa tragica situazione il 36°, quantunque assottigliato e privo di rifornimenti da qualche giorno, trova ancora l’energia di attaccare con vigore a Pielungo; sopraffatto da forze superiori, riceve l’ordine di ripiegare e di avviarsi per la mulattiera di S. Vincenzo (Canale di Cina) verso Tramonti in Val Meduna, ove intanto era stato avviato il grosso delle due divisioni; ma inseguito e avviluppato da ogni parte, sprovvisto di munizioni, con le truppe stanchissime, viene quasi totalmente catturato.
     Il Comando della brigata ed il 35°, in condizioni analoghe a quelle del 36°, sostituiti nella conca di S. Francesco da elementi della brigata Lombardia, si avviano pure il mattino del 6 per la mulattiera di S. Vincenzo, ma il nemico stringe da ogni parte i valorosi reparti, così che anche i resti del 35° e il Comando della brigata vengono sopraffatti e catturati dopo strenua resistenza.
     Le Bandiere dei due reggimenti, il carreggio, parte delle salmerie, già inviate per il piano verso Maniago, sino dal 31 ottobre, vengono per via raccolti, assieme ad altri elementi, dal Comando del XII Corpo d’Armata ed inviati a Treviso e, successivamente, Cittadella, a Bolzano Vicentino.
     Il 24 novembre gli ultimi supestiti della brigata iniziano per via ordinaria, il movimento per trasferirsi nella zona di Parma ed il 6 dicembre si stabiliscono a Monticelli, Villanova, Marano (Parma).
     Un mese dopo, con complementi forniti dalla brigata Venezia, con battaglioni di marcia avuti dal reparto mitraglieri Fiat e dai depositi dei reggimenti, la brigata è ricostituita.

ANNO 1918.

      Dopo un lungo periodo di riordinamento e di istruzione la brigata, assegnata alla 26a divisione, ritorna in prima linea, fra il 26 aprile e il 4 maggio, nel settore di M. Altissimo (fra il Garda e la Val Lagarina); ivi trovasi allorchè il nemico nel giugno 1918 sferra l’ultima grande offensiva dall’Astico al mare (15 - 24 giugno) che avrebbe dovuto annientare, nell’intenzione del comando nemico, l’Esercito Italiano ed obbligare l’Italia a ritirarsi dal conflitto. Il mattino del 15 giugno reparti d’assalto avversari, preceduti da un intenso tiro di preparazione di artiglieria, attaccano e conquistano la posizione di q. 703 (nord di Dosso Casina) tenuta da reparti del 36° fanteria. I difensori vengono in gran parte uccisi e catturati e solo il pronto accorrere dei rincalzi impedisce al nemico ulteriori progressi. Nella notte sul 18 il XXIX Reparto d’assalto tenta, col concorso di alcuni elementi della brigata, la riconquista della q. 703, ma l’azione, benchè energicamente condotta, non riesce (viene poi rinnovata con successo il 4 agosto dall’anzidetto reparto d’assalto).
     Il 18 luglio la brigata si reca per un periodo di riposo nella zona M. Postemone - M. Vignola e vi rimane fino ai primi di settembre; inviata poi, nel settore di Brentonico, si schiera col 35° a sinistra (sottosettore Castione) ed il 36° a destra (sottosettore Coste di Tierno). La monotonia del servizio di trincea viene frequentemente interrotta in questo periodo da continua attività di pattuglie: fronteggiano la brigata truppe di cavalleria appiedate, fra le più solide dell’Impero, e le difese nemiche su tutta la fronte sono rafforzate da reticolati percorsi da corrente elettrica, che rendono arduo ogni colpo di mano. Malgrado ciò il nemico viene continuamente molestato dai nostri, che frequentemente irrompono nelle sue posizioni. Infatti il 14 ottobre, in pieno giorno, una pattuglia del 35° fant. penetra nel villaggio di Sano, distante mezz’ora di cammino dalle nostre linee, e cattura una mitragliatrice: all'alba del giorno successivo il villaggio viene attaccato da un plotone del 36° e da un plotone del XXIX Reparto d'assalto: il presidio avversario è sopraffatto e i nostri, a malgrado del fuoco di sbarramento delle artiglierie nemiche, rientrano incolumi con 16 prigionieri.
     Il 23 ottobre la brigata estende la sua occupazione anche al settore Fortini sulla sinistra Adige (da Serravalle al pianoro Fortini verso q. 1352), mandandovi il III/36°.
     Il giorno seguente ha inizio la battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre - 4 novembre): durante la prima fase della battaglia, che si compendia nella asprissima lotta svoltasi sul massiccio del Monte Grappa per attirarvi le riserve nemiche, la Ia Armata dispone che i reparti in linea mantengano costantemente il contatto con l’avversario, per evitare che questo cerchi, con una ritirata improvvisa, di sottrarsi alla pressione dei nostri.
     Pertanto all’alba del 27 ottobre i due plotoni d’assalto della brigata (8 ufficiali, 100 uomini) scavalcando il reticolato, non percorso in quel momento, a causa di un guasto, dalla corrente elettrica, piombano sul vasto abitato di Tierno, ne vincono l'ostinata resistenza e scacciano il nemico dalla metà occidentale del paese. I due plotoni rientrano quindi nelle linee di partenza, portando indietro i loro morti ed i loro feriti. Il diario del Comando del XXIX Corpo d’Armata e della 1a Armata notano concordi "il contegno degli ufficiali e della truppa è stato ammirevole). Perdite : 3 militari di truppa morti; feriti: 2 ufficiali e 30 uomini di truppa.
     Anche il 1° novembre la linea nemica viene energicamente attaccata alle pendici di M. Giovo.
     Infine il 2 la brigata riceve l’ordine di attaccare alle 15 la fronte fra Tierno e Villa Salvotti col concorso di una compagnia del XXIX Reparto d’assalto, che deve agire lungo la riva destra dell'Adige verso Villa Salvotti.
     Dopo brevissima preparazione d’artiglieria, alla quale il nemico vivacemente risponde, viene sferrato l'assalto. Il 35° occupa Sano e Tierno, catturando una cinquantina di prigionieri: una compagnia entra anche in Mori, ma, contrattaccata, deve ripiegare. Durante la notte l’oscurità assoluta impedisce di conseguire, in quel terreno rotto ed intricato, altri progressi; ma al primo albeggiare del 3, il 36° occupa, sulla linea di resistenza principale del nemico, Villa Salvotti, e vi cattura 200 prigionieri, un’altra cinquantina sono catturati a Mori Vecchio; la brigata avanza ancora, insieme col 17° gruppo da montagna, e raggiunge col grosso Villa Lagarina e con pattuglie Trento. Vengono catturati senza resistenza altre centinaia di prigionieri. Le truppe combattono e marciano senza tregua dal pomeriggio del 2; tuttavia un ordine del Comando del XXIX Corpo d’Armata richiede loro "un altro sforzo supremo", raggiungere cioè Trento per le undici dell'indomani: per l'ora stabilita la brigata, senza incontrare resistenza, occupa le alture di Piè di Castello (destra Adige) oltre Trento.
 

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

 Alla Bandiera del 35° Reggimento Fanteria:

      “Attaccando i fortissimi trinceramenti nemici del Podgora (Gorizia) fu eroico nello slancio, tenace nel respingere i contrattacchi, impavido nel sopportare gravissime perdite (10 giugno 1915)”.

(Boll. Uff., del 12 agosto 1916, disp. 66).

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte

35° Reggimento Fanteria.

1 Maggiore Ricci Giovanni Asti Podgora 16-06-1915
2 Capitano Alessandrini Amedeo Torino Oslavia 25-01-1916
3 Id. Bagolini Bruno Ancona Podgora 10-06-1915
4 Id. Fanti Luigi Roma Q. 145, Carso 23-05-1917
5 Id. Sacchetti Sisto Orte Podgora 10-06-1915
6 Id. Susi Leopoldo Introdacqua Id. 28-10-1915
7 Tenente Anzalone Domenico S. Cataldo Thiene 10-08-1916
8 Id. Bellavita Emilio Perugia Podgora 10-06-1915
9 Id. Berardi Francesco Palo del C. Q. 145, Carso 23-05-1917
10 Id. Cacciarru Emilio Iglesias Osp. di Castel S. Pietro 30-04-1918
11 Id. Comparetto Antonio Prizzi M. Cengio 10-06-1916
12 Id. Conti Gino Empoli Podgora 03-06-1915 
13 Id. Ippolito Nicola Poggio Reale Q. 145, Carso 26-05-1917
14 Id. Vignoli Guido Arezzo M. Cengio 08-06-1916
15 S. Ten. Barocchi Luigi Firenze Podgora 28-10-1915
16 Id. Barbanti Guido Pesaro S. Floriano 21-11-1915
17 Id. Battaglioni Giuseppe (disp.) Monteveglio Oslavia 12-12-1915
18 Id. Bellini Sante Fiorenzuola Osp. Vicenza 26-11-1915
19 Id. Benso Cesare Voghera Oslavia 14-01-1916
20 Id. Buganelli Mario Bologna Podgora 23-10-1915
21 Id. Curile Luigi Finale Borgo Q. 145, Carso 06-06-1917
22 Id. D'Amato Giuseppe S. Angelo (Avellino) Podgora 21-11-1915
23 Id. Dellavalle Federico Genova Id. 19-06-1915
24 Id. Di Carpegna Pietro Roma Id. 21-11-1915
25 Id. Faietti Ermes Milano Besagno 01-11-1918 
26 Id. Fedeli Vittorio Melzo Podgora 20-10-1915
27 Id. Filosi Vincenzo (disp.) Caltanissetta Q. 145, Carso 29-05-1917
28 Id. Friggeri Arrigo S. Agostino Podgora 20-10-1915
29 Id. Gambara Guido Palermo Id. 27-11-1915
30 Id. Greco Nicola Napoli Oslavia 16-01-1916
31 Id. Grifalconi Narciso S. Giorgio in Bosco Podgora 02-11-1915
32 Id. Maiolatesi Amedeo Corinaldo M. Cimon 29-07-1916
33 Id. *Nicolari Pantaleo Firenze Osp. Vicenza 22-12-1915
34 Id. Pasciucco Rocco Stigliano Podgora 26-10-1915
35 Id. Raspanti Giuseppe (disp.) Urbino Podgora 13-11-1915
36 Id. Rosso Ubaldino S. Cipriano Id. 10-06-1915
37 Id. Saint Cyr Carlo Roma Id. 28-10-1915
38 Id. Tamagnini Mario Reggio E. M. Giove 14-09-1918
39 Id. Tastel Giuseppe Cormor Podgora 28-10-1915
40 Id. Tonesi Alfredo Salerno Id. 10-06-1915
41 Id. Tovini Guido Cividate C. Id. 03-11-1915
42 Id. Ugolotti Aurelio Langhirano Id. 22-11-1915
43 Id. Vantadori Alfredo Cremona Id. 09-06-1915
44 Id. Zuppa Manlio La Maddalena Osp. Mossa 22-11-1915
45 Id. Zurlo Vincenzo Campobasso M. Cimon 29-07-1916
46 Aspir. Borghi Aldo (disp.) Bologna Malga Sorgente 04-05-1918
47 Id. Ferrari Giuseppe  Roma 12a Sez. San. 27-10-1915
48 Id. Libertini Vincenzo Caivano Vipulzano 18-01-1916
49 Id. Palmerini Ottorino Granaglione Selo 05-09-1917
50 Id. Raffa Cesare (disp.) Milano Podgora 20-11-1915
51 Id. Sabaino Pietro Castelnovo Osp. Mossa 13-11-1915

Ufficiali morti per malattia.

1 Tenente Bellini Emilio Chiari Osp. d. c. 240, 17-10-1918
2 Id. Luciani Tito Viterbo Trento 15-11-1918
3 S. Ten. Pompilio Mario S. Martino Osp. d. c., Ollo 23-12-1915
4 Id. Rossi Ulderico, (med.) / Osp. d. c. 48, 27-09-1918
5 Id. Scapelliti Attilio Palizzi Osp. Palizzi 04-04-1916
6 Id. Speranzon Arturo Treviso Osp. n° 129, 01-10-1917
7 Aspir. Tartarini Giulio Roma Osp. Roma 04-03-1917

36° Reggimento Fanteria.

1 Maggiore Costa Carlo Sorgono 27a Sez. San., Ferleti 22-08-1917
2 Id. Gabutti Ettore Fossombrone Selo (Carso) 22-08-1917
3 Capitano Gianfelici Gino Torino 2° osp. chir. C.R.I., Pieris 27-05-1917
4 Id. Soleri Guido Fossano Cerovo di Sotto 10-06-1915
5 T. Capp. Beccari Giacomo Modena Versic (Carso) 31-08-1917
6 Tenente Giovannetti Oreste Montegibbio Flondar (Carso) 26-05-1917
7 Id. Spadola Giorgio Messina Flondar 29-05-1917
8 Id. Tinti Pietro Roma Podgora 05-07-1917
9 Id. Volterri Arturo Volterra Hermada 22-10-1917
10 Id. Zottoli Donato Salerno 2a Sez. san., Piovene 10-06-1916
11 S. Ten. Agostini Mario Vittorio Granaglione Q. 244, Carso 04-09-1917
12 Id. Caprile Luigi Voghera Oslavia 14-01-1916
13 Id. Carrera Francesco Caserta Podgora 19-07-1915
14 Id. Casari Italo Concordia Id. 01-11-1915
15 Id. Del Gatto Emidio Spinetoli Id. 11-11-1915
16 Id. Ciliberti Pasquale Santomenna Passo Capra (Garda) 09-05-1918
17 Id. Gregnanin Domenico Rovigo Q. 208, Carso 26-08-1917
18 Id. Liverani Giuseppe Predappio Costone S. Zeno 09-06-1916
19 Id. Martini Guglielmo Piacenza Oslavia 28-12-1915
20 Id. Matera Ulderico Napoli Osp. d. C. 64, Piovene 15-06-1916
21 Id. *Menzione Michele Marsico N. Osp. Napoli 03-03-1918
22 Id. Montanari Ettore Fano Osp. d. C. 46, Ronchi 27-05-1917
23 Id. Ottani Guglielmo Cento Podgora 06-07-1915
24 Id. Pacher Gastone Gerusalemme M. Cengio 16-06-1916
25 Id. Paglia Angelo Bologna Oslavia 26-12-1915
26 Id. Passerini Vittorio Cento V. Blanchis, Podgora 03-11-1915
27 Id. Puzzovio Oronzo Maglie M. Cengio 15-06-1916
28 Id. Ranzi Armando Massa Sup. Podgora 02-11-1915
29 Id. Scampini Angelo Milano Dol. Woghel (Carso) 04-09-1917
30 Id. Soave Domenico Castelnu. B. Oslavia 15-01-1916
31 Id. Tomaino Camillo Decollatura Podgora 21-11-1915
32 Id. Vannini Vannino Sesto Fior. Id. 11-11-1915
33 Aspir. Alvaro Giuseppe Giffone V. D'Astico, C. Rossa 24-01-1917
34 Id. *Antolini Vittorio Panicale M. Altissimo, (Trentino) 23-08-1916
35 Id. Giacik Ezio Monfalcone Oslavia 14-12-1915
36 Id. Manfredini Domenico Formigine Selo (Carso) 23-08-1917
37 Id. Marino Ferdinando Roma Podgora 02-11-1915
38 Id. Moschini Giacomo Palmanova Cametta 06-11-1917
39 Id. Penitenti Giacomo (disp.) Torino Flondar 24-05-1917
40 Id. Rivani Gaetano Molinella Pielungo (Carnia) 05-11-1917
41 Id. Vicari Salvatore Palermo M. Cengio 10-06-1916
42 Id. Zanetti Giuseppe Modena Flondar (Carso) 26-05-1917

Ufficiali morti per malattia.

1 Tenente De Gaetani Paolo Catania Catania 06-10-1918
2 Id. Dell'Uva Carlo Lecce Osp. c. 085, 27-10-1918
3 Id. Paganella Gino Mantova Osp. Modena 23-12-1915
4 S. Ten. Selmi Giulio Terni Osp. d. C. 230, Cormons 25-08-1915

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

 36° REGGIMENTO FANTERIA.

 Capitano CIANCABILLA FULVIO, da Modena:

      “Mutilato del braccio sinistro, resogli inerte da ferite riportate in combattimento, e non ancora del tutto guarito, volontariamente ritornava al proprio reggimento, abbandonando il luogo di cura in cui trovavasi ricoverato, e per nove mesi teneva in linea il comando di un reparto. In una grave circostanza, in cui un improvviso e poderoso attacco nemico minacciava seriamente di travolgere la difesa di una nostra vicina ed importante posizione, per primo accorreva con la propria compagnia a prevenire su quella l’avversario. Ferito durante l’avanzata da un proiettile che gli rendeva inservibile anche il braccio destro, continuava con eroica fermezza nell'impresa ed occupava l'obiettivo, donde validamente cooperava poi, con le sopraggiunte compagnie del battaglione, a respingere ripetuti attacchi. Sospinto infine dal suo generoso impulso, nonostante le condizioni fisiche in cui era ridotto, dando fulgido esempio delle più alte virtù militari, slanciavasi per primo all'inseguimento, trascinando i dipendenti entusiasmati dal suo insigne valore, ma colpito gravemente nella regione cervica1e da una fucilata sparatagli a bruciapelo da nemici sbucati all’improvviso da un cespuglio, veniva raccolto dai suoi uomini paralizzato in ogni movimento — Flondar (Monfalcone) 26 maggio 1917".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 70).

 

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 35° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 55 — Truppa, n. 69; 

36° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 29 — Truppa, n. 13.

MEDAGLIA DI BRONZO.

 35° Regg. Fanteria, n. 181 - 36° Regg. Fanteria, n. 80.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Magg. gen. COCO Francesco, dal 24 maggio 1915 al 24 gennaio 1916.
Magg. gen. BARONIS Luigi, dal 24 maggio 1916 al 4 febbraio 1916.
Magg. gen. PIRZIO BIROLI Luigi, dall'8 febbraio al 12 agosto 1916.
Magg. gen. RICCIARDI Marino, dal 18 agosto 1916 al 7 febbraio 1917.
Colonnello brig. PETRACCHI Aurelio, dal 15 febbraio al 12 maggio 1917.
Magg. gen. GIANNUZZI SAVELLI,Alfredo, dal 16 luglio al 6 ottobre 1917.
Colonnello brig. BUCALO Giuseppe, dal 7 ottobre al 6 novembre 1917.
Colonnello brig. DANISE Adolfo, dal 22 novembre 1917 al 25 luglio 1918.
Colonnello ALBERTI Adriano, dal 31 luglio 1918 al termine della guerra.

 COMANDANTI DEL 35° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello AVETA Eugenio, dal 24 maggio al 5 luglio 1915.
Ten. colonnello DE ANGELIS Ciro, dal 6 luglio al 26 luglio 1915.
Colonnello ROSELLI Enrico, dal 15 agosto al 19 ottobre 1915.
Colonnello BERTONE Camillo, dal 19 ottobre al 14 dicembre 1915.
Ten. Colonnello CECCHI Americo, dal 15 dicembre 1915 all'8 febbraio 1916.
Colonnello AZZONI Bernardo, dal 14 aprile al 15 luglio 1916.
Ten. colonnello FASOLIS Nestore, dal 23 luglio 1916 al 21 maggio 1917.
Ten. colonnello FIORE Basilio, dal 25 maggio al 21 novembre 1917.
Colonnello GIBELLI Vincenzo, dal 22 novembre 1917 al termine della guerra.

 COMANDANTI DEL 36° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello PUCCI Giulio, dal 24 maggio al 22 giugno 1915.
 Colonnello STANZIANI Carlo, dal 22 giugno al 1° dicembre 1915.
Colonnello TODISCO Giuseppe, dal 5 dicembre 1915 al 20 ottobre 1916.
Ten. colonnello TRIONFI Agostino, dal 3 novembre 1916 al 5 novembre 1917.
Colonnello CARACCIOLO Carmine, dal 29 novembre 1917 al 9 luglio 1918.
Ten. colonnello MICHELIS Attilio, dal 10 luglio 1918 al termine della guerra.

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

 

35° REGGIMENTO FANTERIA.

I° battaglione.

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Ten. Col. Azzoni Bernardo maggio 1915 giugno 1915 Ferito. 
Maggiore Pirisi Ettore giugno 1915 dicem. 1915  
Capitano Zagari Ezzelino dicem. 1915 genn. 1916  
Maggiore Pavone Giuseppe luglio 1916 agosto 1917  
Capitano Battaglia Francesco agosto 1917 nov. 1917  
Maggiore Berrino Giovanni nov. 1917 al termine della guerra.  

II° battaglione.

Maggiore Ricci Giovanni maggio 1915 16/06/15 Caduto sul campo. 
Id. Levi Giusto giugno 1915 agosto 1916  
Id. Azzi Angelo agosto 1916 giugno 1917 Ferito. 
Id. Rosso Firminio giugno 1917 nov. 1917  
Maggiore Parodi Silvio genn. 1918 al termine della guerra.  

III° battaglione.

Ten. Col. Bianchi Augusto maggio 1915 luglio 1915  
Maggiore Presbitero Giuseppe luglio 1915 dicem. 1916  
Id. Amabile Gaetano dicem. 1916 agosto 1917  
Id. La Gala Gino agosto 1917 nov. 1917  
Id. Zorzi Marino dicem. 1917 marzo 1918  
Ten. Col. Miglio Giuseppe marzo 1918 al termine della guerra.  

36° REGGIMENTO FANTERIA.

I° battaglione.

Maggiore Roncaglia Angelo maggio 1915 ottob. 1915   
Id. Lugli Giuseppe ottob. 1915 15/11/16  
Id. Nesseglio Fedele dicem, 1916 sett. 1917  
Capitano Borghi Carlo sett. 1917 06/11/17  
Maggiore Martinelli Renato genn. 1918 sett. 1918  
Capitano Albergo Ruggiero sett. 1918 al termine della guerra.  

II° battaglione.

Ten. Col. Stanzani Carlo maggio 1915 luglio 1915  
Maggiore Andreoli Zefrido luglio 1915 10/11/15  
Id. Duranti Antonio dicem. 1915 26/03/16  
Maggiore Salvaneschi Carlo 04/04/16 04/06/16 Ferito. 
Id. Bondi Leonida agosto 1916 26/05/17 Id. 
Capitano Gabucci Ettore luglio 1917 22/08/17 Caduto sul campo. 
Id. Borghi Carlo agosto 1917 sett. 1917  
Maggiore Bondi Leonida sett. 1917 06/11/17  
Ten. Col. Niccolini Emanuele febb. 1918 al termine della guerra.  

III° battaglione.

Maggiore Piccirilli Nicola maggio 1915 luglio 1915 Fereito. 
Capitano Ranga Armando luglio 1915 agosto 1915  
Maggiore Duranti Antonio agosto 1915 nov. 1915  
Capitano Ranga Armando 01/11/15 03/11/15  
Id. Cavalli Molinelli Pietro 03/11/15 17/01/16 Ferito. 
Ten. Col. Camisa Alfredo 02/03/16 24/04/16  
Maggiore Andreoli Zefrido aprile 1916 22/02/17  
Id. Niccolini Emanuele febb. 1917 magg. 1917  
Id. Costa Carlo 01/07/17 22/08/17 Caduto sul campo. 
Ten. Col. Tozzoli Claudio sett. 1917 06/11/17  
Maggiore Alberghini Francesco febb. 1918 maggio 1918  
Ten. Col. Giaj-Via Domenico magg. 1918 al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 30 novembre (Passaggio del confine - Cormons - Torrente Versa - Podgora).

Dall'11 al 31 dicembre (Fronte di Oslavia).

 Anno 1916

Dal 1° al 25 gennaio (Fronte di Oslavia).

Dal 27 maggio al 29 giugno (Posizioni destra dell'Astico - Il 29 a Salcedo [Zona di Thiene] il 2 giugno per Rocchette e Caltrano [Altopiano di Asiago] - Linea M. Cengio - Schiri).

Dal 25 luglio al 10 dicembre (Pendici M. Cimone - Fronte nord sbarramento Pedescala - Posizioni dell'Assa).

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 19 aprile (Pendici M. Cimone - Fronte nord sbarramento Pedescala - Posizioni dell'Assa).

Dal 26 maggio al 3 giugno (Fronte dell'Hermada).

Dal 7 al 13 giugno (Settore di Flondar).

Dal 23 agosto all'8 settembre (Settore di Hudi Log).

Dal 23 settembre al 17 ottobre (Settore di Hudi Log).

Dal 26 ottobre al 23 novembre (Resiutta - Val Fella - Settore Val Resia - Il 30 ottobre ripiegamento sulla destra del Tagliamento - M. Festa - M. S. Simeone - Conca di San Francesco - Cittadella - Bolzano Vicentino).

 

 

 Anno 1918

Dal 26 aprile al 18 luglio (Nel settore M. Altissimo [Garda]).
 
Dal 5 settembre al 4 novembre (Settore Brentonico - Fronte Sano - Mori Vecchio - Tierno - Adige - Trento).

 Anno 1915

Dal 1° al 10 dicembre (Pardis [Cormons]).

 

 

 Anno 1916

Dal 26 gennaio al 26 maggio (fra Pri Fabrisu e Valerisce - Il 10 febbraio zona Rivignano - Codroipo - Il 22 maggio trasferimento a Verona - Il 25 a Caldiero - Il 26 zona di Thiene).

Dal 30 giugno al 24 luglio (Cogollo).

Dall'11 al 21 dicembre (Cogollo - Chiuppano - Caltrano).

 Anno 1917

Dal 20 aprile al 25 maggio (Zona Piangrande - Cogollo poi a Due Ville - Villanova [sud di Thiene] - Il 10 maggio zona Pradamano [Udine]).

Dal 4 al 6 giugno (Zona di S. Valentino - Selz).

Dal 14 giugno al 22 agosto (Selz - Ronchi - Il 29 giugno a Terzo - Scodovacca - Il 17 luglio Bertiolo - Lestizza - Il 20 agosto zona carsica [Vallone fra Ferleti - Boneti]).

Dal 9 al 22 settembre (S. Pietro dell'Isonzo).

Dal 18 al 26 ottobre (Villa Vicentina - Codroipo).

Dal 24 novembre al 31 dicembre (Zona di Parma).

 

 Anno 1918

Dal 1° gennaio al 25 aprile (Zona di Parma - Il 12 febbraio a Solferino - Il 5 aprile nella zona di Custoza).

Dal 19 luglio al 4 settembre (S. Valentino - M. Postemone).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

6

28

/

10

Anno 1916

6

22

5

8

Anno 1917

6

10

5

20

Anno 1918

4

23

5

11

TOTALI Mesi 24 e giorni 23 Mesi 16 e giorni 19
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 35° REGGIMENTO 36° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915
Podgora (3 - 22 giugno)

9

24

/

90

449

100

1

1

/

6

40

/

1a battaglia dell'Isonzo (23 giugno - 7 luglio)

/

/

/

1

4

/

2

6

/

55

213

14

2a battaglia dell'Isonzo (18 luglio - 3 agosto)

/

/

/

15

55

3

1

2

/

3

24

/

Dal 4 agosto al 17 ottobre

/

/

/

2

26

/

/

/

/

10

66

/

3a battaglia dell'Isonzo (18 ottobre - 4 novembre)

11

19

1/1

94

715

234

4

28

/

259

799

62

4a battaglia dell'Isonzo (10 novembre - 29 novembre)

10

29

2/2

89

555

358

3

2

4/4

42

156

174

Oslavia (11 - 31 dicembre)

1

1

/

9

37

/

3

3

/

42

125

/

Totale anno 1915 31 73 3/3 300 1841 695 14 42 4/4 417 1423 250
 
1916
Oslavia (1 - 25 gennaio)

4

5

1/1

30

90

62

2

15

3/3

90

155

74

Offensiva austriaca e controffensiva italiana nel trentino (2 giugno - 4 luglio)

2

9

/

30

231

8

6

11

/

50

546

68

Val d'Astico (25 luglio - 31 dicembre)

3

10

/

39

296

48

/

2

/

25

180

37

Totale anno 1916 9 24 1/1 99 617 118 8 28 3/3 165 881 179
 
1917
Val d'Astico (1° gennaio - 7 maggio)

/

/

/

9

46

/

1

/

/

5

19

6

10a battaglia dell'Isonzo (20 maggio - 9 giugno)

5

21

5/5

68

764

533

6

29

2/2

81

710

566

Settore di Flondar (10 - 13 giugno)

/

1

/

4

16

/

/

/

/

/

11

/

11a battaglia dell'Isonzo (20 agosto - 8 settembre)

1

17

1/1

78

544

159

7

22

2/2

59

595

118

dal 22 settembre al 23 ottobre

/

/

/

6

6

/

1

5

/

9

58

/

Dall'Isonzo al Piave (24 ottobre - 24 novembre)

/

/

62/62

/

/

2010

2

/

77/77

/

/

2098

Totale anno 1917 6 39 68/68 165 1376 2702 17 56 81/81 154 1393 2788
 
1918
1° gennaio - 4 novembre

4

6

1/1

20

99

34

1

7

1/1

15

77

57

Totale anno 1918 4 6 1/1 20 99 34 1 7 1/1 15 77 57
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

31

73

3

300

1841

695

14

42

4

417

1423

250

Anno 1916

9

24

1

99

617

118

8

28

3

165

881

179

Anno 1917

4

39

68

165

1376

2702

17

56

81

154

1393

2788

Anno 1918

6

6

1

20

99

34

1

7

1

15

110

57

TOTALE GENERALE 50 142 73/73 584 3933 3549 40 133 89/89 751 3807 3274