Brigata Pesaro

BRIGATA "PESARO"

(239° e 240° Fanteria)

Costituita nel gennaio 1917:
Il Comando di Brigata ed il 239° dal deposito del 59° Fanteria; il 240° dal deposito del 60° Fanteria.

ANNO 1917.

     Nelle zone di Asolo e di Maser affluiscono, fra gli ultimi giorni di gennaio ed i primi di febbraio, i vari battaglioni che costituiscono la brigata, posta alla diretta dipendenza del XX corpo d'armata. Il 30 aprile la "Pesaro" è trasferita a Solagna, il 1° maggio a Primolano, il 2 fra Enego e Tombal ed il 3, mentre il 239° sosta a Campo delle Doghe, ove è posto alla dipendenza della 29a divisione, il comando della brigata ed il 240°, assegnati alla 13a divisione, si dislocano fra Passo Stretto, Roccolo Cimon e M. Baldo.
     Nella notte sul 16 maggio il 240° sostituisce in linea il 145° fanteria. Il 30 maggio il 239° rientra alla brigata e si attenda a Pian di Ronchelle.
     Il 31 il 240°, sostituito dal 146°, scende a riposo fra Passo Stretto, Valle di Campomulo  e Tagarlok.
     Il 6 giugno questi due reggimenti si scambiano, mentre il 239°, in vista di una nostra azione offensiva, invia due battaglioni in Val di Nos ed il terzo a Passo Stretto. Il 10 giugno ha inizio l'azione. La "Pesaro" deve, in primo tempo, impadronirsi del costone di q. 1708 (Casara Zebio), q. 1707 e successivamente estendere l'occupazione verso ovest, concorrendo, con la brigata Catania, alla conquista del pianoro di q. 1819.
     Cessata la preparazione di artiglieria, le prime ondate del 239° si spingono ardite verso i varchi, ma le arresta un nutrito fuoco di sbarramento che produce la perdita di 7 ufficiali e 214 gregari.
     Fra i caduti vi è il comandante del 239°.
     Gli ulteriori tentativi sono resi vani anche dalle avverse condizioni atmosferiche, sì che l'azione è sospesa ed il 239° è inviato in Val Campomulo.
     Il 18 giugno è ripresa l'operazione su M. Zebio e il 239° è richiamato in Val di Nos.
     La brigata, sempre alle dipendenze della 13a divisione, ha il compito di impossessarsi delle quote 1673 e 1706. Lateralmente concorrono all'azione altre brigate: la "Veneto" su q. 1673 e la "Catania" su q. 1706. Dopo vari tentativi operati da pattuglie per sondare l'efficienza avversaria, il giorno 19 i battaglioni I e III del 240° avanzano, ma il tiro di mitragliatrici in caverna e di artiglieria proveniente da M. Colombara e dal M. Interrotto arresta ancora una volta le successive ondate; interviene anche il II/239°, ma le sorti del combattimento non mutano e le truppe operanti sono costrette ad arrestarsi sulle posizioni raggiunte.
     Perdite subite: 23 ufficiali e 555 uomini di truppa.
     Il 12 luglio la "Pesaro", sostituita da reparti della brigata Regina è inviata a Campo Cavallo per un turno di riposo durante il quale provvede a rimettersi in piena efficienza. Dopo un periodo di istruzione iniziato il 23 luglio ad Enego, la brigata l'11 agosto inizia una serie di trasferimenti che termina il 25 allorché è destinata a sostituire la "Modena" sulla fronte del Sober compresa fra la ferrovia S. Pietro - Ovcia Draga e Casa Gialla.
     Nella battaglia della Bainsizza alla "Pesaro", passata alla dipendenza della 59a divisione è commesso il compito di agire per lo sperone di q. 98 est contro la q. 123 nord e per quello triangolare contro la q. 123 sud.  
      L'azione è subordinata alla conquista, da parte delle truppe laterali della 48a divisione, delle linee nemiche del Panovizza e del S. Marco.
     La "Pesaro" agisce su due colonne: quella del 239° con obiettivo q. 123 nord, quella del 240° con obiettivo q. 123 sud.
     Nei giorni 27, 28 e 29 agosto la brigata assolve il suo compito impegnando il nemico ed infliggendogli molte perdite.
     Il 22 ottobre è nuovamente a riposo fra Moraro e Corona.
     Sferratasi, il 24 ottobre, l'offensiva austro-tedesca, alla brigata è affidata, il 27, la difesa della linea Grafenberg - M. Fortin - Medea a protezione del ripiegamento. Il 28, il 240° è inviato sulla linea Jalmicco - Trivignano, il 30 è a Mortegliano a disposizione della 7a divisione.
     Mentre il 240° resiste sul posto e subisce ingenti perdite tra feriti e prigionieri, il 239°, passato alla dipendenza tattica della brigata "Brescia", oppone al nemico incalzante una tenace resistenza a Villanova di M. Fortin ed il 29 inizia il suo ripiegamento prima verso Corona e poi, per Viscone, verso Flumignano. Una nuova resistenza tenta il 30 a Bertiolo; il 31 passa il Tagliamento al ponte di Madrisio e sosta a Cordovado.
     Da tale località la "Pesaro", col 239° ed i resti del 240° inizia il 2 novembre una serie di trasferimenti che termina il 9 per aver modo di rimettersi in efficienza.
     Riordinatasi, la brigata raggiunge l'8 dicembre Borso. Il 15, il 240° si reca, per Val Damoro, ad occupare le posizioni di seconda linea fra Col Moschin e Col Fagheron (59a divisione); il 239° si reca in Val Poise quale riserva del VI corpo d'armata. L'indomani il 240° è schierato sulle contrastate posizioni antistanti a Cà d'Anna col compito di resistervi ad oltranza, mentre il 239° viene dislocato, per lavori di rafforzamento, sulla linea M. Oro, Colli Vecchi, M. Meda.
     Il 18 dicembre il nemico, preceduto da intensa preparazione di artiglieria, attacca le posizioni dei battaglioni II e III del 240° che lo ricacciano alla baionetta; per due volte il nemico ritenta la prova accanendosi particolarmente contro le posizioni di Cà d'Anna (ovest di Osteria del Lepre) ma è sempre respinto.
     Il contegno del reggimento nella tenace resistenza è citato nel bollettino di guerra del Comando Supremo.
     Il 20, i battaglioni II e III del 239° concorrono brillantemente, con altre truppe della 66a divisione, alla conquista della vetta di M. Asolone che viene subito rafforzata e saldamente mantenuta, nonostante i violenti ritorni offensivi.
     Il 22 dicembre il 240° è inviato a riposo a Borso e nei giorni 28 e 29 anche il 239°, disimpegnato, si disloca nella zona fra Rore, Fontanelle, Cassaneco e Chiesure.       
         

ANNO 1918.

     Destinata a sostituire sul M. Grappa la brigata Messina, la "Pesaro" invia, il 12 gennaio, il 239° in Val Poise, mentre il 240° sostituisce il 93° sulla linea: confluenza Val dei Pez con Val dei Lebi - Case Tasson - Roccolo - testata val delle Bocchette. Il 13, il 239° riprende i lavori sulla linea M. Oro - Colli Vecchi - M. Meda ed il 17 sostituisce il 94° sulla seconda linea del settore orientale del M. Grappa. Nei giorni 30 e 31 gennaio la brigata, rilevata dalla "Lombardia", scende al piano e di disloca nella zona ad est di Bassano, ove passa il mese di febbraio curando giornalmente l'addestramento dei propri reparti.
     Si susseguono quindi brevi periodi di riposo alternati da diversi periodi di permanenza in linea con la 15a divisione (settore Val Cesilla - M. Pertica), durante i quali sulla fronte della brigata non ha luogo alcun avvenimento importante.
     Il 14 giugno la brigata, sempre alle dipendenze della 15a divisione, inizia il trasferimento sulle posizioni di Colli Vecchi, Val Damoro, Casone di Coston, ma l'offensiva nemica la coinvolge nella lotta accanita e cruenta. La notte sul 15 sono in linea, nella zona di Val Cesilla, il I/239° nel tratto da Croce del Termine a q. 1503 e sul Pertica il III/240° nel tratto q. 1581 - M. Rivon.
     Il bombardamento ha inizio e allorchè è compiuta la preparazione d'artiglieria, il nemico muove all'attacco e conquista le quote 1478 e 1490 determinando la caduta delle posizioni fronteggianti Val Cesilla e Val Damoro e prosegue verso la q. 1503 che riesce poco dopo ad occupare, nonostante la resistenza opposta dalla 1a compagnia del 239° e dalla 13a compagnia del battaglione complementare.
     La critica situazione richiede nuovi sacrifici ai quali si prodigano i fanti della "Pesaro". Il III/239° occupa la linea delle Pendane a sbarramento della Valle delle Foglie, consentendo così alla 3a compagnia di risalire le pendici orientali della q. 1503, sulla cui cresta essa impegna, assieme alla 2a, una cruenta lotta che vale ad arrestare in quel tratto il nemico ed a respingerlo sul versante nord - ovest della quota stessa.
     Contemporaneamente il 240° tiene in suo saldo possesso la linea del M. Rivon.
     Il nemico però minaccia la q. 1503, la cui necessaria conquista è affidata al 239° coadiuvato dal III reparto d'assalto. I disperati sforzi delle compagnie 7a e 8del 239° e 3a del reparto d'assalto hanno finalmente ragione dell'avversario che è definitivamente ricacciato dalla q. 1503.
     Il giorno 16 giugno la nuova conquista è ampliata fino alla linea di sbarramento fronteggiante la q. 1490. Anche questa è più tardi occupata dal III/239° che spinge anzi alcune pattuglie fin sulla q. 1478. In tal modo tutta la linea di cresta è in saldo possesso della brigata, che merita particolare citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo.
     Perdite: 19 ufficiali e 502 uomini di truppa.
     Il 19 giugno il 239° si trasferisce a Borso, mentre il 240° si schiera sulla linea di cresta q. 1139 - M. Frontal. Il 23, per concorrere ad una azione svolta da truppe del IX corpo d'armata contro M. Asolone, il 239° si porta in val Poise e si schiera sulla linea: Rovescio di Colli Vecchi - Osteria della Cibera - q. 1690.
     All'attacco del 24 giugno, che ha lo scopo di far rilevare l'efficienza delle forze nemiche, prende parte solo il III battaglione del 239° che passa alle dipendenze del 22° fanteria.
     Il 16 luglio la "Pesaro" è inviata a riposo a Borso e, dopo un'alternativa di turni di riposo, sempre nella zona di Borso, e di linea, nel consueto settore occidentale del M. Grappa, la ritroviamo il 23 ottobre, in vista della imminente nostra offensiva, col 239° a Cima Grappa e col 240° in Val dei Lebbi.
     L'ordine di operazione del comando della 15a divisione assegna quale primo obbiettivo alla brigata lo sperone di M. Pertica - Casera Col della Martina. La colonna principale di attacco è composta dai battaglioni I e II del 239°; il II è in riserva di brigata; il 240° costituisce la riserva divisionale ed è dislocato fra Casone di Cancellalto - Caverne del Grappa - rovesci del M. Rivon. Il 24, sferrato l'attacco, reparti arditi della brigata raggiungono subito la q. 1549, ma il nutrito fuoco di sbarramento avversario arresta le successive ondate. Più tardi l'azione è ripresa: il II/239° è spinto sulla linea di fuoco. Mentre il 239° attacca il pertica da sud - ovest, il I/240° con altri reparti lo fa da nord: le due colonne si portano fin sotto la vetta del monte ove si rafforzano.
     L'azione prosegue il 25: il 240° punta, nella direzione assegnatagli, sul M. Perica, mentre il 239° agisce prima dimostrativamente verso la q. 1451 e poi a fondo verso la q. 1435 di Casera Cima.
     Dopo cruenta lotta il M. Pertica (q. 1549) è conquistato colla cattura di molti prigionieri e abbondante bottino d'armi e munizioni, ma per renderne più saldo il possesso occorre occupare la q. 1451, contro la quale operano il II/239° ed altri reparti. Dopo la lotta non meno accanita anche questo caposaldo cade in nostre mani. Il 26 tre compagnie del 239°, formate coi superstiti dei battaglioni I e II, muovono alla occupazione di Col della Martina.
     Il nemico il 27 con un violento contrattacco riesce a riprendere la vetta del M. Pertica, ma la tenace resistenza delle truppe schierate su q. 1451 e il tempestivo accorrere dei rincalzi ricacciano definitivamente gli attaccanti e consolidano la conquista del monte. La brigata, sostituita dalla "Modena", è inviata il 28 in Val dei Lebbi. Sue perdite: 88 ufficiali e 1583 militari di truppa.
     Il suo valoroso contegno merita la concessione della medaglia d'argento al valor militare alle sue Bandiere e la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo.
     Il 4 novembre la "Pesaro" è trasferita presso S. Eulalia per rinfrancarsi dalle dure fatiche patite.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

Alla Bandiera dei Reggimenti della brigata Pesaro (239° e 240° Fanteria):
     “Vincendo ardue difficoltà di terreno e la tenace resistenza nemica, con mirabile valore e con superba audacia conquistavano formidabili posizioni che mantennero sanguinosamente con incrollabile fulgida tenacia. (M. Perica, 24 - 27 ottobre 1918)".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 47).

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

 BOLLETTINO DI GUERRA N. 939 (19 dicembre 1917, ore 13).

     "Ieri, con sanguinosa azione durata l'intera giornata, il nemico alternando violenti bombardamenti a forti attacchi di fanterie tentò, dal Col Caprile al M. Pertica, di spingere a sud la propria linea. Solo alla sua sinistra, dove peraltro un centinaio di prigionieri restò nelle nostre meni, l'avversario riuscì a conseguire ed a conservare vantaggi nella zona del M. Asolone; sulla destra invece, specie per la mirabile resistenza spiegata ad ovest di Osteria del Lepre dal 240° Fanteria (Brigata Pesaro), gli sforzi nemici riuscirono vani.
     Tentativi di passaggio della vecchia Piave tra Cà Gradenigo a Cavazuccherina diedero luogo a vivaci combattimenti locali ai quali concorsero largamente mezzi natanti della R. Marina. Vennero fatti alcuni prigionieri". 

Generale DIAZ                                            

BOLLETTINO DI GUERRA N. 1125 (23 giugno 1918, ore 13).

       “Lungo la fronte di battaglia le nostre artiglierie continuano a battere intensamente l’avversario. Sul Montello e sul Piave le fanterie, mantenendo ovunque forte pressione sul nemico, hanno eseguito nella giornata di ieri, con successo, piccoli colpi di mano ed azioni di pattuglie; ad occidente di Fagarè l’avversario tentò ritorni offensivi immediatamente repressi. 
     Un riparto britannico con energica sorpresa irruppe nelle opposte linee a sud di Asiago e dopo vivace lotta, ucciso un centinaio di nemici, rientrò con 31 prigionieri ed una mitragliatrice.
     Gli aviatori nostri ed alleati proseguono con non diminuito ardore la lotta. Ieri hanno eseguito anche grandi efficaci bombardamenti sulle immediate retrovie dell’avversario. Dieci velivoli nemici vennero abbattuti. Il tenente Flavio Baracchini raggiunse la sua 29a vittoria. Le perdite aeree subite dall’avversario dal giorno 15 assommano a 95 velivoli e 6 palloni frenati. 
     Per il valoroso contegno tenuto nella battaglia meritano l'onore di speciale citazione il III° fanteria (brigata Piacenza) che ha sostenuto con grande bravura sei giorni interi di asprissima lotta, le brigate Perugia (129°, 130°), ed Avellino (231°, 232°), i reggimenti di fanteria 41° (brigata Modena), 58° (brigata Abruzzi), 60° (brigata Calabria), 239° (brigata Pesaro), il I° gruppo bersaglieri ciclisti (IV, V, XII battaglione), 1’8°, il 41° ed il 51° reggimento artiglieria da campagna, le batterie da campagna: 3a del 34° reggimento e 5a del 37°, la 14a batteria obici pesanti campali, la 462a batteria d’asedio, il 90° battaglione zappatori del genio, la 1a squadriglia autoblindomitragliatrici. Le sezioni fotoelettriche hanno reso utili servizi compiendo con abnegazione il loro dovere".

                                                                                                                                    Generale DIAZ.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 1252 (26 ottobre 1918, ore 12).

     "Nella regione nord occidentale del massiccio del Grappa, i combattimenti ripresi all’alba, sono continuati l’intera giornata di ieri.
     Sul terreno conquistato da noi il giorno precedente, la lotta ha fluttuato accanita, ma alla fine la tenacia delle brave truppe della 4a Armata ha avuto ragione dei disperati contrattacchi nemici ed il possesso delle contese posizioni è stato mantenuto ed in più tratti ampliato.
     Nelle ultime 24 ore vennero catturati 47 ufficiali e 2102 uomini di truppa.
     Il 9° reparto d’assalto si è particolarmente distinto. Alla brigata Pesaro, al 18° e 23° reparto d’assalto spetta il merito di aver compiuto la difficile conquista di M. Pertica formidabilmente apprestato a difesa dall’avversario; alla brigata Aosta quello di aver occupato di slancio il M. Valderoa a nord-ovest dello Spinoncia.
     Sull’altopiano di Asiago, nostre pattuglie fugarono in numerosi scontri pattuglie esploranti avversarie.
     Squadriglie di aeroplani, operanti a scaglioni successivi, bombardarono violentemente con ottimi risultati baraccamenti, parchi e depositi nemici; batterono e dispersero colonne di truppe e di carreggi in Val Sugana, in val di Cismon e nella conca di Arten lanciando complessivamente circa 7000 kg. di bombe. Altri 2000 kg. vennero lanciati la scorsa notte da dirigibili del R. Esercito su impianti ferroviari delle retrovie avversarie.
     Due velivoli nemici sono stati abbattuti.
     Albania. Avanguardie italiane sono a contatto col nemico sul basso Mati. Bande albanesi alzata la nostra bandiera hanno preso le armi in nome dell’Italia contro gli austriaci in ritirata ed infliggono loro perdite rilevanti.
     Ricognizioni aeree segnalano numerosi incendi a S. Giovanni di Medua".

                                                                                                                                           Generale DIAZ.

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
239° Reggimento Fanteria.
1 Colonnello Dallanoce Aldo Bologna M. Zebio 10-06-1917
2 Capitano Barone Concetto Modica Amb. Chir. n. 1, 26-10-1918
3 Id. Vallino Pietro Livorno Osp. d. C. 020, 30-10-1918
4 Tenente Aliastri Giuseppe Trapani M. Pertica 27-10-1918
5 Id. Bassi Giovanni Scandiano Amb. Chir. n. 1, 26-10-1918
6 Id.  Ducci Damocle S. Angelo in Vado Osp. di Parma, 20-11-1918
7 Id. Mozzoni Pietro Belluno Val Cesilla 16-06-1918
8 S. Ten. Acquaroni Giulio Roma  M. Pertica 24-10-1918
9 Id. Biagini Umberto Spezia M. Perica 25-10-1918
10 Id. Buschetti Riccardo Palermo Osp. d. C. 034, 16-06-1918
11 Id. De Medici Ettore Nicastro M. Pertica 24-10-1918
12 Id. Gesi Secondo Campiglia Val Cesilla 06-08-1918
13 Id. Gizzi Camillo Ceccano M. Perica 25-10-1918
14 Id. Saccenti Armando Bondeno Val Cesilla 06-08-1918
15 Aspirante Baroffio Giulio Pavia S. Marco 07-09-1917
16 Id. Berretta Emilio Massa Carrara M. Pertica 24-10-1918
17 Id. Capobianco Angelo Monteverde M. Asolone 21-12-1917
18 Id. Cavaliere Pier Paolo Napoli M. Asolone 20-12-1917
19 Id. Ferrara Vittorio Bari M. Asolone 27-10-1918
Ufficiali morti per malattia.
1 S. Ten. Binotti Amedeo Roma Osp. d. C. 020, 20-11-1918
240° Reggimento Fanteria.
1 Capitano Catania Edmondo Messina M. Pertica 25-10-1918
2 Id. Palermo Ugo Napolo Cà d'Anna 18-12-1917
3 Id. Provvidenza Gaetano Lavello Osp. d. C. 121, 11-09-1917
4 Id. Taddeini Taddeino Montespertoli M. Zebio 18-06-1917
5 Id. Maggi Pietro S. Gemignano Selo, 21-08-1917
6 Tenente Arangio Vitaliano Pachino Sober 09-09-1917
7 Id. Biganti Alberto Todi Col Moschin 18-12-1917
8 Id. Carlomagno Alfonso Canosa di Puglia Cà d'Anna 18-12-1917
9 Id. Cisterna Giuseppe Pisticci M. Coston 28-08-1918
10 Id. Covilli Fagioli Enrico Pavullo del Frignano M. Zebio 19-06-1917
11 Id. Infante Tommaso Aversa Amb. Chir. n. 1, 11-10-1917
12 Id. Terni Angelo Paullo Vertojba Superiore 28-08-1917
13 Id. Viaggio Mario Catania M. Pertica 26-10-1918
14 S. Ten. Bartoli Armando (disp.) Foggia Mortegliano 30-10-1917
15 Id. Beca Mario Cavarzera M. Coston 28-08-1918
16 Id. Cadlolo Alberto Roma M. Pertica 24-10-1918
17 Id. De Nicolò Gabriele Bari Osp. di Massa Carrara 24-10-1918
18 Id. Ingravallo Oscar S. Pancrazio M. Pertica 25-10-1918
19 Id. Magnanti Giacinto S. Mauro Forte M. Pertica 27-10-1918
20 Id. Morelli Raffaele Marcianise M. Pertica 27-10-1918
21 Id. Ovazza Cesare Milano M. Pertica 27-10-1918
22 Id. Sciaringi Michele Trani Val Damoro 24-06-1918
23 Id. Tropea Francesco Arcireale 60a Sez. Sanità 17-01-1918
24 Aspirante Bucci Filippo Poggio Mirteto M. Pertica 25-10-1918
25 Id. Consolini dr. Cristomo (medico) Crevalcore M. Grappa 25-10-1918
26 Id. Idini Francesco Sassari Osp. d. C. 020, 12-12-1918
27 Id. Sagripanti Luigi Capranica Osp. di Vicenza 21-06-1917
28 Id. Zungrone Gariboldi S. Pietro di Magisano Amb. Chir. N. 3, 27-10-1918
Ufficiali morti per malattia.
1 Tenente Leopardi Giuseppe Anzi Osp. d. C. 077, 21-11-1918
2 Aspirante Scarola Michele Taranto In prigionia 21-04-1918
 

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

240° REGGIMENTO FANTERIA.

Capitano PALERMO UGO, da Napoli:
   "Comandante di una compagnia mitragliatrici, di fronte al nemico dimostrò costante mirabile coraggio. Avute completamente distrutte le proprie armi dall'artiglieria avversaria, si mantenne saldo in trincea con i superstiti del reparto, e con essi, in un supremo slancio, travolse con impeto irresistibile, al grido di "Savoia", un reparto nemico che minacciava seriamente un'ala della posizione. Rimasto infine con soli dieci soldati, fulgido esempio di fermezza e tenacia, li incitò ancora, nel nome dell'Italia, a difendere la posizione e a mantenerla fino all'arrivo dei rinforzi. Colpito da una granata avversaria, lasciò gloriosamente la vita sul campo. - Cà d'Anna (Osteria del Lepre), 18 dicembre 1917".

(Boll. Uff., anno 1918, disp. 51).

Sottotenente CADLOLO ALBERTO, da Roma:
     “Primo tra i più valorosi, animato da intenso amor di Patria, guidò con l'esempio il suo plotone all'attacco del Pertica, formidabilmente munito a difesa, fra l'imperversare delle artiglierie e delle mitragliatrici nemiche. Ferito gravemente ad un ginocchio da una bomba a mano, sotto i trinceramenti avversaria, accrebbe la fede e l'ardore in sè e nei suoi, raggiungendo la cima, irruppe primo nelle superate difese. Nel furioso corpo a corpo, che ne seguì, piegato sul ginocchio infranto, ma con cuore invitto incitò i suoi soldati a tener fermo, agitando un fazzoletto tricolore ed inneggiando alla patria, finchè una fucilata alla tempia ne troncò la giovane nobilissima vita. - Monte Pertica, (Grappa), 24 ottobre 1918". 

(Boll. Uff., anno 1921, disp. 20).

MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

COMANDO DI BRIGATA.

RODINO ANGELOmaggior generale - cavaliere – Monte Grappa, 15, 16, 17 giugno 1918.
CASTELLAZZI CARLO, maggior generale - cavaliere - M. Pertica, 24, 27 ottobre 1918.

239° REGGIMENTO FANTERIA.

GANINI LUIGIcolonnello - cavaliere – M. Pertica, 24-25 ottobre 1918.
 

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO.

239° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 41 - Truppa, n. 34.

240° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 33 - Truppa, n. 20.

MEDAGLIA DI BRONZO.

239° Regg. Fanteria, Ufficiali e militari di truppa, n. 106.

240° Regg. Fanteria: Ufficiali e militari di truppa, n. 71.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Col. brig. FABBRINI GIULIO, dal 22 gennaio al 1° marzo 1917.
Magg. gen. RODINO Angelo, dal 2 marzo 1917 al 30 agosto 1918.
Magg. gen. CASTELLAZZI Carlo, dal 13 settembre 1918 al termine della guerra.

COMANDANTI DEL 239° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello DALLA NOCE Aldo, dal 25 gennaio al 2 giugno 1917 (caduto sul campo).
Ten. colonnello MONTANARI Armando, dal 14 giugno al 7 dicembre 1917.
 Colonnello GANIN Luigi, dal 20 dicembre 1917 al 22 ottobre 1918 (ferito).
Colonnello BAVAGNOLI Giuseppe, dal 27 ottobre 1918 al termine della guerra.

COMANDANTI DEL 240° REGGIMENTO FANTERIA.

 Colonnello TADDEINI Achille, dal 16 gennaio 1917 al 30 ottobre 1917 (prigioniero).
Ten. colonnello NESI Alberto, dal 27 novembre 1917 al termine della guerra.

 
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.
239° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione.
Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Rega Cosimo 10/02/17 05/12/17  
Id. Giurati Giovanni 06/12/17 02/01/18  
Capitano Verna Gildo 03/01/18 06/03/18   
Maggiore Bella Giovanni 07/03/18 17/07/18  
Capitano Vallino Pietro 25/07/18 25/10/18 Ferito.
Maggiore Giardina Federico 29/10/18 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Ten. Col. Solentino G. Battista 10/02/17 27/10/18  
Capitano Calì Giuseppe  01/11/18 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Ten. Col. Tuci Ernesto 10/02/17 10/10/17  
Capitano Cipellini Silvio 23/10/17 29/12/17  
Maggiore Atzeni Attilio 30/12/17 al termine della guerra  
240° REGGIMENTO FANTERIA.
I° battaglione.
Ten. Col. Hueber Gaetano 10/02/17 08/09/17  
Capitano De Cicco Adriano 09/09/17 30/10/17 Prigioniero
Id. Zoccola Guido 15/11/17 27/11/17  
Id. De Michelis Alessio 28/11/17 31/12/17  
Ten. Col. Vergilio Saverio 01/12/17 25/02/18  
Id. Riccardi Tito 26/02/18 17/08/18  
Capitano Sandrono Giulio 18/08/18 25/10/18 Caduto sul campo.
Id. Calligaris Umberto 02/11/18 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Maggiore Caldarella Vincenzo 10/02/17 09/06/17  
Id. Pialorsi Arturo 21/06/17 09/08/17  
Ten. Col. Rega Cosimo 08/11/17 23/12/17  
Capitano Marzagalli Attilio 24/12/17 10/01/18  
Maggiore Morrone Adolfo 11/01/18 04/03/18   
Id. De Stefani Guido 05/03/18 10/04/18  
Capitano Aichino Attilio 05/05/18 06/06/18  
Maggiore Rebecchi Carlo 07/06/18 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Maggiore Brasoli Romolo 10/02/17 19/06/17 Ferito.
Capitano Segala Mario 20/06/17 30/10/17 Prigioniero e ferito.
Id. De Angelis Emanuele 01/11/17 29/11/17  
Id. Zacco Giuseppe 30/11/17 17/02/18  
Maggiore Riccardi Tito 18/02/18 25/02/18  
Capitano De Angelis Emanuele 26/02/18 06/03/18  
Maggiore Bini Adriano 07/03/18 02/10/18  
Capitano Astuti Giulio 03/10/18 26/10/18  
 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1917

Dal 16 al 30 maggio (Pendici di Monte Zebio [Casara Zebio - QQ. 1623 - 1591 - 1626]).
Dal 6 giugno al 12 luglio (Pendici di M. Zebio [Casara Zebio - QQ. 1623 - 1591 - 1626] - Val di Nos - Croce di S. Antonio - Azione per la conquista di M. Zebio [QQ. 1708 - 1707 - Casara Zebio - Pastorile - QQ. 1673 - 1706]).

Dal 26 agosto al 21 ottobre (Settore dei Sober [Linea ferroviaria S. Pietro - Ovcia Draga - C. Gialla] - Attacco alle qq. 123 nord e sud).

Dal 25 ottobre all'8 novembre (Operazioni di ripiegamento - Grafenberg - Ferrovia - Scartizza - M. Fortin - Corona - Medea - Chiopris - Viscone - Trivignano - Ialmicco - Palmanova - Ontagnano - Gonars - Castions di Strada - Flumignano - Virco - Bertiolo - Romans - Mortegliano - Tagliamento - [Ponte di Madrisio] - Cordovado - Villanova di Bannia - Azzano Decimo - Magnedolo - S. Cipriano).

Dal 15 al 29 dicembre (M. Grappa [Osteria di Poise - Linea fra Col Moschin - Col del Fagheron] - Cà d'Anna - Cà del Miglio - Vallone S. Lorenzo - Val Damoro - Valle delle Foglie - Val Coston - M. Asolone).

 Anno 1918


Dal 12 al 31 gennaio (M. Grappa [Val dei Pez - Val dei Lebbi - Testata Val delle Bocchette - Cà Tassan - Val Dalmoro - Colli Vecchi - M. Coston - Cason d'Ardosa]).

Dal 14 marzo al 30 aprile (M. Grappa [Casoni Coston - Colli Vecchi - C. Bordignon - Osteria di Poise  - Valle dei Lebbi - M. Asolone - M. Pertica - QQ. 1461- 1549 - 1581] - Val Cesilla).

Dal 15 maggio al 16 luglio (M. Grappa [Settori Pertica - Val Cesilla - QQ. 1581 - 1503 - M. Rivon - Val Damoro - Azione alle QQ. 1549 - 1451] - Offensiva austriaca - Colli Vecchi - Val Dalmoro - Azione alle QQ. 1503 - 1490 - 1478 - 1581 - Val delle Foglie [Linea delle Pendane] - Rovescio M. Oro - Q. 1312 - Osteria la Cibera - Caposaldo q. 1503).

Dal 31 luglio al 22 settembre (Monte Grappa [M. Oro - Pendane - Croce del Termine - Cason di Meda - M. Coston - QQ. 1520 - 1505 - Val Damoro - Val Cesilla].

Dal 9 ottobre al 3 novembre (Monte Grappa - M. Asolone - QQ. 1473 - 1503 - 1490 - Cason di Meda - M. Coston - M. Rivon - Pendane - Cima Grappa - Val dei Lebbi - Caverne di q. 1581 - Rovescio del Busetto - Caverna di q. 1648 - Casone Cancell'Alto - Caverna del Grappa - Rovescio di M. Rivon - Azione per la conquista di M. Pertica - Casera Col della Martina - Val delle Foglie).

 Anno 1917

 Dal 22 gennaio al 15 maggio (Asolo - Maser - Solagna - Primolano - Enego - Tombal - Campo delle Doghe - Campofilone - Valle di Campomulo - Passo Stretto - Roccolo Cimon - M. Baldo - Pian di Ronchelle).

Dal 31 maggio al 5 giugno (Passo Stretto - Valle di Campomulo - Tagarlok - Pian di Ronchelle).

Dal 13 luglio al 25 agosto (Campo Cavallo - Enego - Cascina Cornetta. Trasferimento: Primolano - Cismon - Udine - Leonacco - Reana - Pradamano - Dolegnano - Moraro - Ciglione di S. Andrea).

Dal 22 al 24 ottobre (Moraro - Corona - Pubrida - Mossa).

Dal 9 novembre al 14 dicembre (Peraga - Reschigliano - Pionca - S. Giorgio in Bosco - S. Anna Morosina - Villa del Conte - S. Zenone - Bessica - Casoni - Romano alto - Corte - Pove - Borso).

Dal 30 al 31 dicembre (Borso - Cassanego).

 Anno 1918

Dal 1° all'11 gennaio (Borso - Cassanego).

Dal 1° febbraio al 13 marzo (Felette - Bortignoni - Borso - S. Eulalia).

Dal 1° al 14 maggio (Borso - S. Eulalia).

Dal 17 al 30 luglio (Borso).

Dal 23 settembre all'8 ottobre (Borso - Semonzo).

4 novembre (S. Eulalia - Crespano).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1917

4

19

6

21

Anno 1918

6

24

3

10

TOTALI Mesi 11 e giorni 13 Mesi 10 e giorni 1
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 239° REGGIMENTO 240° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1917

Settore di Vallarsa (9 aprile - 2 luglio)

1

11

/

62

335

115

2

18

1

57

448

4

Zona Redipuglia - Soleschiano - Q. 219 - Vallone Komarje (16 - 31 luglio)

1

1

/

59

141

/

3

5

/

54

226

/

Settore Pòsina [M. Pruche - Lambre - Ciparle - Mogentale - M. Maio] (28 agosto - 12 ottobre).

/

2

8

/

/

550

1

/

64

/

/

1163

Settore Porte di Pasubio [Palòm di Pasubio - "Gli Alberghetti"] (26 ottobre - 31 dicembre)

2

11

/

34

213

/

3

18

1

111

537

91

Totale anno 1917 4 25 8 155 689 665 9 41 66 222 1211 1258
1918
M. Grappa - M. Asolone - M. Coston - M. Pertica - Offensiva austriaca (12 gennaio - 22 ottobre)

4

7

10

51

246

369

6

7

3

50

253

56

Azione per la riconquista di M. Pertica - Casera Col della Martina. (23 ottobre - 3 novembre).

10

33

3

46

451

186

11

35

/

52

825

27

Totale anno 1918

14

40

13 97 967 555 17 42 3 102 1078 83

 

 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1917

4

25

8

155

689

665

9

41

66

222

1211

1258
Anno 1918

14

40

13

97

697

555

17

42

3

102

1078

83
TOTALE GENERALE 18 65 21 252 1386 1220 26 83 69 234 2289 1341