Brigata Massa Carrara

BRIGATA "MASSA CARRARA"

(251° e 252° Fanteria)

Costituita il 5 marzo 1917:
Il Comando di Brigata ed il 251°, fin dal 20 febbraio, dal deposito del 66° Fanteria; il 252°, dal deposito del 42°.

ANNO 1917.

     Nella zona di Varese, Saronno, Induno, Lomazzo e Malnate si raccolgono i riparti destinati alla formazione della brigata.
     Il 10 aprile la "Massa Carrara" si trasferisce fra Capo di Ponte e Breno e dal 3 al 7 maggio è inviata a S. Maria la Longa per proseguire il 12 per la zona fra Medea, Fratta e Versa e, la notte sul 13, per Sagrado (58a divisione).
     Il 22, in vista della nostra ripresa offensiva, la brigata compie la sua marcia di avvicinamento, occupando il tratto di trincea di terza linea che dall'incontro di detta trincea colla rotabile a sud di q. 319 va fino all'incrocio colla rotabile a sud di q. 278. Il suo compito è duplice: rincalzare la brigata Pallanza, schierata in prima linea; prolungare la fronte fra detta brigata e la 4a divisione. Il 23 l'azione ha inizio ed il II/252° si porta a q. 278. Il 24 l'attacco prosegue; il settore della divisione è diviso in due sottosettori ed alla "Massa Carrara" è affidato quello presidiato dal 249° che passa alla sua temporanea dipendenza. Questo reggimento deve agire frontalmente contro la q. 363, verso la quale opera anche il 250°.
     Il II/252° è di rincalzo, mentre il I/252° si porta nelle trincee di q. 291. La reazione avversaria non consente di raggiungere gli obbiettivi stabiliti ed il 25 i due battaglioni del 252°, già ad immediato rincalzo del 249°, sostituiscono in prima linea questo reggimento. Nei giorni 26 e 27 maggio anche il 251° si porta in linea a sostituirvi il 250°.
     Nella notte sul 30 il 252° cede al 251° la sua fronte che si estende dalla selletta fra le quote 303 e 376 alla carrareccia a sud di q. 309 ed è inviato nel vallone fra q. 87 e q. 64. Nelle due notti seguenti anche il 251° è sostituito in linea dal 216° e si reca nella zona di Sdraussina. Il 3 giugno le azioni in corso sul Dosso Fajti, richiamano in linea la brigata: il 252° che si accingeva in tal giorno a recarsi a Sdraussina, è inviato nelle trincee di terza linea del Pecinka.
     Il 4 il III/251°, lanciato al contrattacco, riesce a riprendere le posizioni del Fajti (q. 432) cadute in mano al nemico. Esso perde 8 ufficiali e 292 militari di truppa.
     Il 6 il 251°, rilevato in linea, è inviato a sdraussina per riposare e riordinarsi.
     Nelle notti sul 19 e sul 20 giugno la brigata sostituisce la "Pallanza" nel consueto settore del Fajti ed è da questa, a sua volta, sostituita nei giorni 4 e 5 luglio, ritornando nei baraccamenti di Sdraussina. Il 15 agosto ritorna in linea rilevando il 213° nel sottosettore Fajti. Il 19 l'azione ha inizio: i reggimenti hanno ciascuno due battaglioni in linea ed uno in rincalzo. Cessata la preparazione di artiglieria, le prime ondate avanzano e, sebbene ostacolate da violento fuoco di reazione, giungono fino all'altezza di q. 381 e del margine occidentale del "Dolinone"; ma l'intensificarsi del tiro di artiglieria, proveniente dal rovescio di q. 464 e di quello di mitragliatrici e fucileria obbliga i riparti avanzati a ripiegare.
     Proiettati in linea i rincalzi, l'azione è ripresa più tardi con nuovo accanimento che riporta gli attaccanti sulle posizioni raggiunte la prima volta, ove però non possono sostare, perchè esposti alle offese nemiche che li inducono ad un secondo ripiegamento, dopo aver perduto 41 ufficiali e 815 gregari.
     Il 21 agosto la brigata, sostituita dalla "Lombardia" è ritirata in seconda linea, meno il III/251° che deve concorrere ad un attacco svolto dalla "Lombardia" durante il quale riesce a portarsi fino ad un centinaio di metri dinanzi alle nostre difese accessorie, ma deve presto ripiegare per il violento fuoco che lo investe.
     Nei giorni 22 e 23, il 252° ritorna in prima linea a rinforzo di riparti della "Lombardia" ed esegue un'azione dimostrativa, mentre il III/251° passa a disposizione della "Pallanza".
     Il 24 la "Massa Carrara" è inviata a Romans ove accampa. Il 6 settembre è trasferita a Turriaco, alla dipendenza della 54a divisione, ove costituisce riserva di armata. Il 13 è inviata, su automezzi, ad Oleis (13a divisione) per compiere un intenso periodo di esercitazioni che dura fino al 22 ottobre, nel qual giorno è trasferita a Galliano.
     Il 24, in seguito all'offensiva austro-tedesca, la "Massa Carrara" parte in autocarri per Brischis da dove è inviata al M. Matajur per assumere la difesa del tratto orientale della Stretta di Stupizza (53a divisione). Il 25 essa è schierata sul M. Nabruna. L'indomani, ricevuto ordine di ripiegare, si porta prima a Moinacco e poi a Beivars che raggiunge nelle prime ore del 27, schierandosi sulla destra del Torre fra Vergnacco e Rizzolo (25a divisione).
     Il 28 riprende la marcia e, quale retroguardia della divisione, schiera il 251° - fronte ad est - lungo la strada Tricesimo - Casacco ed il 252° a nord nord-est di quest'ultimo paese. Il 29 si porta a S. Daniele del Friuli ed assume la difesa del ponte di Pinzano fino a che vi defluiscono le truppe del corpo d'armata.
     Si schiera poi lungo il canale di Leda e più tardi è raccolta a Borgo Sacco con elementi schierati sulle antistanti alture. Il 30 passa il Tagliamento e prende posizione sulla destra del fiume prima nel tratto Valeriano - Fornaci di Privilegio (23a divisione) e poi quello Casa - Portoncicco.
     Il 2 novembre la brigata concorre a sventare un tentativo nemico di passaggio del Tagliamento al ponte di Bonzicco. Il 4 riprende la marcia, il 5 raggiunge Rorai Piccolo e poi Francenigo, ove il 251° si dispone a difesa del ponte della Livenza.
     Dopo un'ulteriore resistenza spiegata sulla linea Bibano - Gaiarine, il giorno 8 la brigata passa il Monticano, si ammassa a Vazzola e riprende la marcia verso il Piave, quando un nuovo ordine la rimanda sul Monticano per rioccupare il ponte di Vazzola e prolungarvi la resistenza già iniziata.
     Il 252°, giunto per primo al paese di Vazzola, lo trova occupato da pattuglie nemiche che, dopo breve combattimento, volge in fuga.
     Il 9 passa il Piave al ponte della Priula e raggiunge Povegliano donde prosegue, il giorno 11, per Caerano S. Marco. Il 16 novembre è trasportata in autocarri al M. Grappa (15a divisione) e l'indomani si schiera sulla linea: M. Asolone, Cason del Termine, M. Coston, M. Rivon, M. Grappa, M. Boccaor.
     Nei giorni 19 e 20 i battaglioni II e III del 252° sono posti a disposizione della brigata Trapani ed inviati, rispettivamente, uno a difesa di Val Cesilla e l'altro sul Pertica.
     Il I/252° intanto sposta la sua occupazione sulla linea q. 1576 - M. Meate - sbarramento di Val delle Mure. Nella notte sul 22 il nemico attacca le nostre posizioni sul M. Pertica e riesce, dopo viva lotta, ad occupare la q. 1549 producendo il parziale ripiegamento di alcuni riparti dei battaglioni II e III del 252°. La 6a compagnia del 251°, portatasi da Cason di Val delle Foglie sulle pendici orientali di M. Coston, riesce ad arrestare l'attacco nemico occupando la linea immediatamente al di sotto della q. 1549.
     Il 26 novembre una nuova sistemazione della fronte fa assumere alla "Massa Carrara" il seguente schieramento: il 251° da ovest del M. Grappa alle pendici orientali del M. Asolone; il 252°, fra il M. Grappa e la q. 1576. I due battaglioni del 252°, che hanno partecipato al contrattacco del 23 sul Pertica, rientrano al proprio reggimento e sono dislocati sul rovescio di M. Grappa.
     Il 1° dicembre tutti i riparti arditi dei reggimenti partecipano ad un'azione contro la vetta del M. Pertica che viene occupata per quattro volte senza poterla mantenere a causa dell'intensa reazione avversaria.
     Nei giorni 7 e 8 dicembre il 251° ed il 252° hanno il cambio, rispettivamente, dal 7° e dal 93° e si trasferiscono il primo in Val Manara ed il secondo in Val Damoro, ove sostituisce il 5° fanteria, dislocando un battaglione (II) sulla linea che va dalle pendici orientali di M. Asolone, per le quote 1487 e 1472, fino alle pendici occidentali di q. 1471.
     La brigata passa alla dipendenza della 51a divisione. All'alba del giorno 11 il nemico, dopo intensa preparazione di artiglieria, risalendo da Val Cesilla, punta contro le quote 1458, 1476, 1471 e 1472 e dopo breve lotta, occupa la q. 1476 tenuta dal 57° fanteria e giunge fin presso la q. 1471 estrema destra del 251°. Continuando nella pressione gli attaccanti riescono a far cadere anche la q. 1478, minacciando di aggiramento, per Val delle Saline, il II/251°. E' lanciato al contrattacco il III/251° che opera da Val delle Saline verso le pendici orientali della q. 1476, mentre il I/252° attacca di fronte tale quota. Contemporaneamente i battaglioni II e III del 252° sono inviati verso la testata di Valle S. Lorenzo per arginare il dilagamento delle fanterie nemiche dal Col della Berretta.
     L'azione del III/251° e I/252°, benchè decisa ed energica, è ostacolata dall'intenso tiro ed è costretta a sostare in attesa di rinforzi. E' infatti spinto in linea, dalla testata di Val Damoro, il I/251° il quale assieme ad elementi del II battaglione dello stesso reggimento, che cerca intanto con ogni sforzo di contenere l'avanzata nemica verso le quote 1471 e 1472, riesce, con violenti corpo a corpo, lungo la dorsale che da M. Asolone scende a q. 1472, a riconquistare i tratti perduti ristabilendo la linea del 251° fino alla q. 1471. Le perdite di questa giornata sono, per la brigata, di 20 ufficiali e 553 gregari.
     Il giorno 12 si esegue un contrattacco per scacciare il nemico dalle posizioni ancora in suo possesso. Sono messi a disposizione del 251° i battaglioni alpini Val Natisone, Val Tagliamento, M. Rosa, dei quali però solo il primo giunge in tempo alla testata di Val Damoro per partecipare all'azione.
     Le disposizioni per l'attacco sono le seguenti: a destra il I/251° ed il battaglione Val Natisone dovranno puntare sul fianco destro nemico attaccando le falde sud e sud-est di q. 1466, mentre il II e III/251° dovranno mantenere ad ogni costo le posizioni di partenza; a sinistra i battaglioni I e II del 252° si dirigeranno frontalmente contro la q. 1476 dalla selletta di Casera Spallazzari, mentre il III ha il compito di tenere la linea di partenza paralizzando ogni contrattacco avversario. Dopo intensa lotta la contrastata q. 1476 è ripresa colla cattura di una trentina di prigionieri, ma poco dopo il nemico muove al contrattacco verso le quote 1458 e 1472.
     La lotta si riaccende furibonda e le truppe della "Massa Carrara", colpite da violento tiro che cagiona gravi perdite, (21 ufficiali e 597 gregari) sono costrette ad abbandonare la cresta della q. 1476 per trovare riparo sul suo immediato rovescio. Sopraggiunti più tardi i battaglioni alpini Val Tagliamento e M. Rosa viene operato un altro attacco che se non ha risultati di materiale importanza, vale a respingere i nuovi tentativi fatti dal nemico per ottenere ulteriori vantaggi.
     Il 14 dicembre il 252°, sostituito dal 41°, si disloca nel sottosettore di destra della 2a linea di difesa da Osteria di Lepre a M. Asolone. Il 16 il 251° è inviato ad Olmo ed il 252° a Romano Alto per spostarsi il 18, il primo nella zona di Fellette, Cuor di Gesù e S. Zeno ed il secondo a La Sega. La brigata è assegnata alla 18a divisione ed il 27 passa alla 59a.                                          

ANNO 1918.

     Il 9 gennaio il 252° è inviato a Osteria Campo di Croce; l'indomani si porta ad Osteria del Poise sostituendo l'8° reggimento nel sottosettore del M. Pertica e dislocando il III battaglione allo sbarramento di Val Cesilla. L'11 il 251°, percorrendo lo stesso itinerario del 252° fino ad Osteria del Poise, sostituisce il 7° fanteria nella linea che dal M. Grappa, per il M. Rivon, M. Coston, Croce del termine, va a q. 1503 (66a divisione).
     Il 14 gennaio ha luogo una nostra azione per completare la riconquista di M. Asolone; vi partecipa la "Massa Carrara" colle truppe (III/251° e III/252°), dislocate in Val Cesilla, col compito di portare avanti lo sbarramento fino a nord dell'antica linea (q. 1039); mentre quelle dislocate sul Pertica eseguono un attacco diversivo, allo scopo sia di spostare avanti l'ala sinistra del sottosettore, sia di profittare di ogni occasione per allargare l'occupazione del Pertica verso le sue pendici nord.
     Le cattive condizioni del terreno e la neve caduta di recente consentono alle truppe di Val Cesilla uno sbalzo in avanti di 200 metri circa, mentre nel settore del Pertica le puntate contro le quote 1451 ed il costone a sud-ovest della q. 1549 si infrangono contro i tiri delle numerose mitragliatrici e contro folti reticolati. All'alba del 15 l'attacco è ripreso, ma la intensa reazione del nemico e l'efficenza delle difese passive non consentono un risultato pari allo sforzo compiuto ed uguale sorte hanno altri due tentativi di avanzata operati più tardi.
     Il 17 la linea di sbarramento di Val Cesilla è portata avanti fino al costone che da q. 1461 scende nella valle e ivi la truppa si rafforza.
     Il 19 la brigata ripassa alla dipendenza della 15a divisione, il 26 i due reggimenti si scambiano le relative posizioni e nei giorni dal 28 al 31 la brigata, sostituita dalla "Modena", scende a riposo fra Borso e Liedolo (59a divisione).
     Nei giorni 14 e 15 febbraio è inviata nella zona fra M. Oro, Colli Vecchi e M. Meda e dal 28 febbraio al 1° marzo rileva la "Bologna" sulla consueta fronte del Pertica e dello sbarramento di Val Cesilla. Dopo un mese di linea, durante il quale, i riparti si alternano sulle relative posizioni senza poter svolgere altre attività se non quella di pattuglie a causa delle cattive condizioni climatologiche, la "Massa Carrara", sostituita dalla "Pesaro", ritorna a riposo fra Borso e S. Eulalia. Fra il 14 ed il 15 aprile è ancora trasferita nella zona M. Oro - Colli Vecchi ove alterna lavori di sistemazione ed esercitazioni tattiche.
     Nella notte dal 3 maggio la brigata è destinata nel settore orientale del M. Grappa al posto della "Cremona"; essa schiera il 252° in prima linea sulla fronte q. 1581 - C. Tasson - Malga Valpore di Fondo ed il 251° in seconda linea. Dal 10 al 12 maggio i due reggimenti si avvicendano nelle rispettive posizioni.
     Due pattuglie nemiche che, il giorno 18, tentano di irrompere nella nostra linea una di fronte a Cà Tasson e l'altra di fronte al Roccolo, sono entrambe respinte.
     Nei giorni 22 e 23 i reggimenti si sostituiscono di nuovo.
     Negli ultimi tre giorni di maggio la brigata, rilevata dalla "Modena", ritorna a riposo nelle consuete località di Val dei Lebbi, Colli Vecchi e S. Eulalia.
     Il 15 giugno, sferratasi l'offensiva nemica, il 251° è posto alla dipendenza della brigata Cremona, mentre il 252°, che ha già il III battaglione alla testata del Grappa ed il II sulla linea avanzata del settore orientale, ha il compito di rioccupare la q. 1581 caduta in mano del nemico.
     All'alba del giorno 16 il compito è assolto e la quota è in nostro possesso. Il risultato favorevole consiglia la rioccupazione della vecchia linea Cà Tasson - Malga Valpore di Fondo, contro la quale opera il II/252° tentando ripetute volte di raggiungerla ma, ostacolato da intensa reazione, non può che realizzare scarsi vantaggi, riuscendo peraltro a catturare prigionieri.
     Il 18 il comando di brigata, al quale il giorno 15, poichè restato temporaneamente senza truppa, era stato commesso il compito di organizzare la difesa arretrata della zona del Grappa, sostituisce quello della "Modena" nel settore orientale. Con successivi movimenti avvenuti nei giorni 19 e 20, il 21 la "Massa Carrara" risulta schierata col 252° sulla linea avanzata del Grappa da q. 1507 per Val dei Pez fino a Valpore di Fondo ed il 251° su quella di cresta. Per la nostra controffensiva essa ha per compito: nel settore ovest la conquista del M. Pertica ed Osteria del Forcelletto fino a Colle della Martina, in quello est la riconquista di q. 1503 del Roccolo. Assolve il primo a sinistra una colonna composta dal I/252° e da un battaglione del 41°, il secondo a destra i battaglioni II e III del 252°.
     Sferrato, il 24 giugno, l'attacco il I/252°, con risoluto ardimento, occupa di sorpresa la cima del Pertica (q. 1549) raggiungendo il costone nord della quota stessa, mentre il battaglione del 41° cerca di affiancarsi a sinistra sul costone compreso fra le quote 1451 e 1549. Il nemico, presidiati i suoi appostamenti, ostacola i movimenti dei due battaglioni che avanzano ugualmente e riescono solo a sistemarsi nella vecchia trincea del Pertica, ma più tardi i riparti avanzati hanno ordine di ripiegare nella retrostante linea dei capisaldi e l'operazione si compie senza che il nemico se ne avveda.
     Intanto la colonna di destra, diretta contro la q. 1503, la occupa catturandone i difensori e resiste ad un primo contrattacco, ma un secondo, operato in forze e preparato con violento tiro la obbliga a ripiegare nella linea di partenza dopo aver perduto 10 ufficiali e 158 gregari.
     Dopo un avvicendamento fra i vari battaglioni della brigata, il 6 luglio il I/252° ritenta l'occupazione della q. 1503 e per tre volte riesce a raggiungerla ma altrettante è costretto ad abbandonarla a causa del tiro di artiglieria e di bombarde del nemico.
     Il 7 l'operazione è ripresa dal II/252° che anch'esso raggiunge per due volte la q. 1503 catturando prigionieri ed armi, ma è obbligato ad abbandonarla per la intensa reazione.
     La quota però è conquistata il 15 luglio da una speciale colonna della quale fanno parte i riparti arditi della brigata. Questa dal 16 al 21 si trasferisce a Bressanvido per un periodo di riordinamento e di riposo che dura fino al 18 agosto, allorchè inizia il trasferimento nella zona di Mussolente, ove giunge il 20. Nei giorni dal 24 al 27 ritorna nella zona fra S. Eulalia (251°), Colli Vecchi e Conca Poise (252°) ove concorre a lavori di sistemazione.
     I plotoni arditi reggimentali partecipano ad una azione che riparti del 42° compiono il 16 settembre, con esito favorevole, contro la q. 1443 che il nemico contrattacca il 18 ed il 19 ma è respinto dal I/251° chiamato in linea. Questo battaglione, che ha perduto 9 ufficiali e 170 militari di truppa, è sostituito il 20 dal II/41°.
     Nei giorni dal 23 al 27 la brigata rileva la "Modena" nelle consuete posizioni del M. Grappa.
     Il 4 ottobre i plotoni d'assalto dei due reggimenti tentano, contro la q. 1443, un'azione di sorpresa che viene casualmente a coincidere con un attacco sferrato di sorpresa dal nemico contro le posizioni di M. Val dei Pez e non ha quindi l'esito desiderato. Il colpo di mano è ritentato, il 17, dal plotone di assalto del 252° che raggiunge la quota ma deve abbandonarla per la intensa reazione.
     Il 24, sferrata la nostra offensiva finale, alla "Massa Carrara" è commessa, in primo tempo, un'azione sussidiaria con obbiettivo la conquista del costone q. 1443, q. 1413 e q. 1337. Operano il III/252° ed i plotoni di assalto della brigata che devono arrestarsi dinanzi alle intatte difese passive ed al tiro di numerose mitragliatrici. Il 25 ritenta la prova il I/252° e nei giorni 26 e 27 il II/252°, ma il risultato è negativo, tanto è accanita la difesa nemica su quella posizione. Nei giorni successivi fino al 30 il 252°esegue continue azioni di pattuglie. Il 31 l'attacco contro la contrastata q. 1443 e la q. 1413 è ripreso: vi concorre il XVIII riparto di assalto, il II/251° e tutto il 252°. Questa volta il nemico è travolto e gli attaccanti dilagano in Val delle Bocchette puntando su M. Prassolan. Anche questo obbiettivo è raggiunto: il I/252° ed il II/251°, seguiti dal II e III del 252°, puntano su M. Menaor, lo occupano catturandone il presidio e incalzano il nemico lungo la dorsale Col Zaloppa, M. Fredina, Col di Baio, M. Roncone. Quest'ultimo è occupato dal 252° e dal II/251°, mentre la 6a compagnia del 251° percorre il fondo Val Stizzon, oltrepassa Seren ed occupa il paese di Rasai catturando 240 prigionieri.
     L'eroica condotta del 252° gli procura la medaglia di bronzo al valor militare.
      Il 1° novembre l'avanzata prosegue verso Arten e Fonzaso, che viene occupato dopo vivo combattimento avvenuto alle sue porte con le retroguardie nemiche. Mentre il resto della brigata sosta nelle posizioni raggiunte, il 2 il III/251° procede ed occupa M. Avena, il 3 raggiunge Ponte della Sezza.
     La brigata riprende, il 3 stesso, la marcia verso Fiera di Primiero e all'armistizio "Badoglio" essa trovasi col 251° ad Imer e col 252° a Mezzano.                            

RICOMPENSE.

MEDAGLIA DI BRONZO.

Alla Bandiera del 252° Reggimento Fanteria:
     “Dopo aver dato magnifiche prove di valore in sanguinosi combattimenti sul Carso e nella ritirata dell'ottobre 1917, chiamato alla difesa del M. Grappa, vi sostenne, per un intero anno, strenue lotte, opponendo, alla tracotanza nemica, invitta, tenace resistenza. Nella battaglia della riscossa, crollata, dopo sei giorni di violenti attacchi, la fronte nemica sul Grappa, balzava con superbo slancio all'inseguimento, avanguardia del corpo d'armata, e, infrangendo l'ultima accanita resistenza del nemico, entrava per primo a Fonzaso (Carso, maggio - aprile 1917; M. Grappa, 16 novembre 1917 - 31 ottobre 1918; Arten, Fonzaso - Fiera di Primiero, 1 - 4 novembre 1918)".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 47).

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
251° Reggimento Fanteria.
1 Capitano Minutillo Edoardo Bisceglie Q. 1443, M. Grappa 17-09-1918
2 Id. Stella Italo Milano M. Grappa 30-10-1918
3 Tenente *Bernini Don Giulio (Cappellano) Bagnolo S. Vito Osp. Mantova 28-11-1917
4 Id. Civardi Mario Corteolona Dosso Fajti 28-05-1917
5 Id. Compagnucci Guglielmo Cappadocia Id. 19-08-1917
6 S. Ten. Arcangeli Filippo Roma Id. 
7 Id. Ciatto Arturo Messina Id. 04-06-1917
8 Id. Garozzo Salvatore Aci S. Antonio Osp. d. c. 41, 17-09-1918
9 Id. Giarda Giuseppe Vercelli Col della Berretta 11-12-1917
10 Id. Ippolito Vito Gibellina M. Pertica 27-03-1918
11 Id. Patelli Arnaldo .....,. Q. 1443, M. Grappa 17-09-1918
12 Id. Zamparelli Carlo Napoli Dosso Fajti 04-06-1917
13 Aspir. Ciranna Francesco Potenza Id.
14 Id. Gneli Giovanni Grotte Id. 20-08-1917
15 Id. Guillaume Giovanni Bardonecchia Valle dei Lebbi 15-06-1918
16 Id. Gemelli Adolfo Cosenza M. Grappa 27-10-1918
252° Reggimento Fanteria.
1 Maggiore Lambertenghi Italo Villa di Tirano Dosso Fajti 19-08-1917
2 Capitano Pagani Mario Saronno Cà Tasson, M. Grappa 24-06-1918
3 Tenente Arcangeli Don Pacifico (Cappellano) Treia Amb. Chir. N. 3, 06-07-1918
4 Id. Bandini Giorgio Roma Dosso Fajti 19-08-1917
5 Id. *Calderani Dante Roma In prigionia 21-10-1917
6 Id. De Fusco Albrenzio Napoli Roccolo, M. Grappa 07-07-1918
7 Id. Mirra Enrico  Nazzano Osp. d. c. 060, 19-08-1917
8 Id. Pareschi Umberto Ferrara Cà Tasson, M. Grappa 27-10-1918
9 Id. Rainaldi Augusto Venezia Dosso Fajti 19-08-1917
10 S. Ten. Arrigoni Giacomo Caversago M. Grappa 19-05-1918
11 Id. Boario Federigo Siracusa Amb. Chir. n. 2, 19-05-1918
12 Id. Coronelli Emilio Peschiera M. Grappa 19-05-1918
13 Id. Cova Carlo Milano M. Pertica 14-01-1918
14 Id. Ferrari Arturo Cremona  Id. 22-11-1917 
15  Id.  Luzzi Giacomo Talamona Q. 1443, M. Grappa 26-10-1918
16 Id. Paolini Gabriele (disp.) Ischitella Dosso Fajti 19-08-1917
17 Aspir. Bertoletti Torquato Cagliari M. Pertica 22-11-1917
18 Id. Camplani Mario Riva Col della Berretta 11-12-1917
19 Id. Cataldo Mariano Alimena Osp. d. c. 76, 14-12-1917
20 Id. Mariani Goffredo Milano Val dei Pez 29-05-1918
21 Id. Marzi Umberto Viterbo Col della Berretta 12-12-1917
22 Id. Perbellini Antonio S. Giovanni Lupatoto Osp. d. c. 31, 15-12-1917
 

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE.

252° REGGIMENTO FANTERIA.

Maggiore LAMBERTENGHI ITALO, da Villa di Tirano (Sondrio):
     "Comandante d'un battaglione, alla testa dei suoi raggiunse per due volte una formidabile linea nemica, sotto violenti raffiche di mitragliatrici e lancio di bombe a mano. Caduti quasi tutti gli ufficiali del battaglione, quantunque più volte ferito, riordinò le truppe rimaste e le condusse nuovamente all'attacco. Colpito a morte, non volle essere allontanato dal posto di combattimento, incitando fino all'ultimo i dipendenti. Sentendosi mancare le forze, cedette il comando ad uno dei due ufficiali subalterni superstiti, dicendo:"Una sola consegna le dò: fino all'ultimo uomo, la posizione dev'essere mantenuta!" e detto ciò si spense serenamente sul campo. - Dosso Fajti, 19 agosto 1917".

(Boll. Uff., anno 1921, disp. 36)

Tenente assimilato cappellano militare ARCANGELI Don PACIFICO, da Treia (Macerata):

     "Eroica figura di sacerdote e di soldato, durante cruento combattimento, ottenuto, dopo viva insistenza, di unirsi alla prima ondata di assalto, slanciavasi, munito soltanto di bastone, alla testa dei più animosi, giungendo per primo sulla trincea nemica. Colpito mortalmente al ventre da scheggia di granata, incurante di sè, rimaneva in piedi, appoggiato ad un albero, ad incorare i soldati. Trasportato a viva forza al posto di medicazione, sebbene morente, consolava con stoica virtù gli altri feriti e spirava, glorificando e benedicendo la fortuna delle nostre armi. - Monte Grappa, 6 luglio 1918".

(Boll. Uff., anno 1921, disp. 67)

 

MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

 

COMANDO DI BRIGATA.

 BELLOTTI FRANCESCO, brigadiere generale - cavaliere – M. Grappa - M. Prassolan - Conca di Fonzaso, 24 ottobre - 4 novembre 1918.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO.

251° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 8 - Truppa, n. 5.

252° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 26 - Truppa, n. 38.

MEDAGLIA DI BRONZO.

251° Regg. Fanteria, Ufficiali e militari di truppa, n. 40.

252° Regg. Fanteria: Ufficiali e militari di truppa, n. 61.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Magg gen. POGGI Rosolino, dal 5 marzo al 15 luglio 1917.
Col. brig. SALICE Francesco, dal 20 luglio al 28 dicembre 1917.
Col. brig. SPALVIERI Cesare, dal 29 dicembre 1917 al 6 aprile 1918.
Col. brig. DHO Giovan Battista, dal 7 aprile al 29 maggio 1918.
Brig. gen. BELLOTTI Francesco, dal 5 giugno 1918 al termine della guerra. 

COMANDANTI DEL 251° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello GAGLIARDO Antonio, dal 20 febbraio al 25 luglio 1917.
Colonnello BORSARI Ercole, dal 4 agosto al 15 ottobre 1917.
Colonnello COSSU Ettore, dal 16 ottobre 1917 al termine della guerra.

COMANDANTI DEL 252° REGGIMENTO FANTERIA.

 Ten. colonnello SARACCO Pietro, dal 1° marzo al 2 giugno 1917.
Ten. Colonnello HEINZELMANN Enrico, dal 3 giugno al 31 luglio 1917.
Colonnello TACCINI Leone, dal 1° agosto 1917 al termine della guerra.

 
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.
251° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione.
Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Pelli Nicolò 05/03/17 29/04/17  
Id. Maggiani Pietro 30/04/17 24/05/17 Ferito.
Id. Moriconi Alessandro 19/07/17 12/12/17  Ferito.
Capitano Graziani Riccardo 22/12/17 26/12/17   
Maggiore Bandi Livio 27/12/17 20/05/18  
Capitano Ferrero Carlo 21/05/18 30/06/18  
Id. Signa Giuseppe 31/06/18 13/07/18  
Ten. Col. Magnaghi Silvio 14/07/18 22/07/18  
Maggiore Marzoli dei Samaritani Gaetano 23/07/18 29/10/18  
Id. Ginobbi Arturo 30/10/18 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Maggiore Praga Giuseppe 28/03/17 22/06/17  
Capitano Benzi Giuseppe 23/06/17 04/08/17    
Id. Chiericoni Umberto 05/08/17 20/10/17  
Id. Signa Giuseppe 11/11/17 26/12/17  
Maggiore Marras Salvatore 27/12/17 30/05/18  
Id. Ballanti Manlio 31/05/18 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Maggiore Gualtieri Alfredo 03/03/17 19/10/17  
Capitano Sacerdoti Ugo 20/10/17 01/11/17  
Id. Pioracini Giorgio 02/11/17 24/12/17  
Id. Monti Giulio 25/12/17 14/05/18  
Id. Fassari Antonio 15/05/18 22/06/18  
Ten. Col. Marras Salvatore 23/06/18 07/10/18  
Maggiore Sacchi Ernesto 08/10/18 al termine della guerra.  
252° REGGIMENTO FANTERIA.
I° battaglione.
Maggiore Bigazzi Venanzio 05/03/17 03/07/17  
Id.  Falcone Oreste 10/07/17 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Ten. Col. Zavattaro Pietro 05/03/17 15/07/17  
Maggiore Lambertenghi Italo 16/07/17 19/08/17 Caduto sul campo.
Capitano Sacerdoti Ugo 20/08/17 14/10/17  
Ten. Col. Zavattaro Pietro 15/10/17 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Maggiore Marras Cesare 05/03/17 12/05/17  
Id. Di Pietro Gravino 16/05/17 15/02/18   
Ten. Col. Moretti Adolfo 20/02/18 al termine della guerra.  
 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1917

Dal 22 al 31 maggio (Zona del Pecinka [Dolina Segeti - Q. 187 - Cave di Pietra - Q. 308 - Q. 278 - Dolina "Aosta" - Dolina "Lecce" - Q. 291 - Selletta fra le qq. 303 - 376 - Carrareccia passante a sud di q. 309]).

Dal 3 al 6 giugno (Zona di Pecinka - Azione per la riconquista del Fajti - Q. 432).

Dal 20 giugno al 5 luglio (Fajti - Dente del Fajti - QQ. 309 - 366 - Doline "Vittoria" - "Cherasco" - Lombardia").

Dal 15 al 23 agosto (Fajti [Dolina dell'Acqua - QQ. 432 - 393] - Attacco a q. 381 - Margine occidentale del "Dolinone" - Q. 464).

Dal 25 ottobre al 15 novembre (Offensiva austro-tedesca - M. Matajur [Stretta di Stupizza - M. Nebruna - Operazioni di ripiegamento: Moinacco - Beivars - T. Torre [Vergnacco - Rizzolo] - Strada di Tricesimo - Casacco - S. Daniele del Friuli [Difesa del ponte di Pinzano] - Canale di Leda - Borgo Sacco - Passaggio del Tagliamento [Difesa della linea Valeriano] - Fornaci di Privilegio - Casa - Portoncicco - Rorai Piccolo - Francenigo - Difesa della Livenza - Bibano - Giarine - Monticano - Vazzola - Piave [Ponte della Priula] - Povegliano - Istrana - Caerano S. Marco - Borso).

Dal 16 novembre al 15 dicembre (M. Grappa [Casoni di Meda - Casoni di Val delle Foglie - Casoni di Ardosa] - M. Asolone - Q. 1576 - Cason del Termine - M. Coston - M. Rivon - M. Boccaor - Croce del Termine - Val Cesilla - M. Pertica - Q. 1549 - Pendici M. Asolone - QQ. 1487 - 1472 - Pendici occidentali di q. 1471 - Val delle Saline - Azione per la conquista di M. Asolone).

 Anno 1918


Dal 9 al 31 gennaio (Sottosettore M. Pertica - Sbarramento Val Cesilla - M. Grappa - M. Rivon - M. Coston - Q. 1503 - Croce del Termine - Azione per la riconquista di M. Asolone - QQ. 1451 - 1461).

Dal 28 febbraio al 31 marzo (Sottosettore M. Pertica - Sbarramento Val Cesilla - Q. 1541 - M. Coston - M. Rivon).

Dal 3 maggio al 31 maggio (Settore orientale di M. Grappa - Q. 1581 - C. Tasson - Malga Valpore di Fondo - Costone Grappa - Croce dei Lebbi).

Dal 15 giugno al 20 luglio (M. Grappa - Q. 1581 - Q. 1648 - Rioccupazione della linea Cà Tasson - Malga Valpore di Fondo - Q. 1507 - Val dei Pez - Azione per la conquista del M. Pertica - Osteria del Forcelletto - Colle della Martina - Q. 1503 del Roccolo).

Dal 23 settembre al 4 novembre (Settore orientale M. Grappa - Croce dei Lebbi - Testata Val delle Bocchette - Q. 1581 - Q. 1503 - Val dei Pez - Val dei Lebbi - Malga Valpore di Fondo - Battaglia di Vittorio Veneto - Azione contro il costone delle qq. 1443 - 1413 - 1337 - Val Bocchetta - M. Prassolan - M. Menaor - Col Zaloppa - M. Fredina - Col di Baio - M. Roncone - Val Stizzon - Rasai - Arten - Fonzaso - Stretta di Cismon - M. Avena - Fiera di Primiero - Faller - Imer - Mezzano). 

 Anno 1917

 Dal 6 marzo al 21 maggio (Varese - Saronno - Induno - Lemazzo - Malnate - Capo di Ponte - Breno. Trasferimento: S. Maria la Longa - Medea - Versa - Fratta - Sagrado - Bosco Lancia - S. Martino - Vizintini - Devetaki).

Dal 1° al 2 giugno (Vallone fra le qq. 87 - 64 - Sdraussina).

Dal 6 al 19 giugno (Sdraussina - Vallone fra le qq. 87 - 64).

Dal 6 luglio al 14 agosto (Sdraussina - Romans).

Dal 24 agosto al 24 ottobre (Romans - Turriaco - Oleis - Galliano - Brischis).

Dal 16 al 31 dicembre (Olmo - Romano Alto - Felette - Cuor di Gesù - S. Zeno - La Sega).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Anno 1918

Dal 1° all'8 gennaio (Felette - Cuor di Gesù - S. Zeno - La Sega).

Dal 1° al 27 febbraio (Buso - Liedolo - M. Oro - Colli Vecchi - M. Meda).

Dal 1° aprile al 2 maggio (Buso - S. Eulalia - M. Oro - Colli Vecchi - M. Meda).

Dal 1° al 14 giugno (Val dei Lebbi - Colli Vecchi - S. Eulalia).

Dal 21 luglio al 22 settembre (Bressanvido - Mussolente - S. Eulalia - Colli Vecchi - Conca Poise - Val dei Lebbi).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1917

2

29

6

27

Anno 1918

5

11

4

23

TOTALI Mesi 8 e giorni 10 Mesi 11 e giorni 20
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 251° REGGIMENTO 252° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1917

Zona del Pecinka - Azione per la riconquista del Fajti - Dente del Fajti - Attacco a q. 381 (22 maggio - 23 agosto)

7

24

3

89

656

194

5

18

13

73

589

275

Offensiva austro-tedesca - Operazioni di ripiegamento - M. Matajur - M. Nebruna - Moinacco - Beivars - T. Torre - S. Daniele del Friuli - Tagliamento - Livenza - Piave (25 ottobre - 15 novembre)

/

/

3

2

20

425

2

/

2

3

10

537

M. Grappa - M. Asolone - M. Coston - M. Rivon - M. Boccaor - Val Cesilla - M. Pertica - Azione per la conquista di M. Asolone (16 novembre - 15 dicembre)

1

10

2

51

300

53

4

24

/

79

549

252

Totale anno 1917 8 34 8 142 976 672 11 42 15 155 1148 1064
1918
M. Grappa - Sottosettore M. Pertica - Sbarramento Val Cesilla - M. Rivon - M. Coston - Q. 1503 - Azione per la riconquista di M. Asolone - QQ. 1451 - 1461 - C. Tasson - Malga Valpore di Fondo - Q. 1581 - Rioccupazione della linea Cà Tasson - Q. 1507 - Val dei Pez - Azione per la conquista di M. Pertica - Osteria del Forcelletto - Col della Martina - Q. 1503 del Roccolo (9 gennaio - 20 luglio)

2

7

/

39

203

/

8

22

/

68

406

83

Settore orientale M. Grappa - Azione a q. 1443 - Battaglia di Vittorio Veneto - Azione contro il costone delle qq. 1443 - 1413 - 1337 - Val Bocchette - M. Prassolan - M. Menaor - Col Zaloppa - M. Fredina - M. Roncone - Val Strizzon - Rasai - Arten - Fonzaso - Stretta di Cismon - Imer - Mezzano (16 settembre - 4 novembre)

5

7

/

47

205

13

2

6

/

18

209

21

Totale anno 1918

7

14

/ 86 408 13 10 28 / 86 615 104

 

 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1917

8

34

8

142

976

672

11

42

15

155

1148

1064

Anno 1918

7

14

/

86

408

13

10

28

/

86

615

104

TOTALE GENERALE 15 48 8 228 1384 685 21 70 15 241 1763

1168