BRIGATA "AOSTA"
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(5° e 6° Fanteria)
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Sede dei reggimenti in pace : 5° Fanteria, Girgenti ; 6° Fanteria, Palermo.
Il 5°, che era su due battaglioni, avendone uno in Libia, si mobilita su 3 battaglioni a 3 compagnie. Il nuovo battaglione costituito manca di sezione mitragliatrici.
Distretti di reclutamento: Aquila, Cagliari. Cefalù, Firenze, Girgenti,
Lecce, Livorno, Mantova, Spoleto, Vicenza.
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Alla vigilia della guerra la brigata si trova nella regione di Gemona, alla diretta dipendenza del comando della zona Carnia.
Il 3 luglio viene assegnata alla 24a divisione. Nei mesi di giugno e luglio il 6° è inviato sulla fronte passo di M. Croce-Pal Piccolo-Freikofel-M. Cuestalta, dove concorre con gli alpini nell’organizzare le posizioni e respingere parecchi attacchi nemici; i battaglioni del 5° vengono inviati a turno nelle posizioni di prima linea a M. Kila, Sella Nevea e nell’alta Valle Raccolana, ove, insieme a reparti alpini, appoggiano, dall’alto, l’azione offensiva sviluppata nella conca di Plezzo dalle truppe del IV Corpo d’Armata.
Il 21 agosto, per meglio assecondare l’avanzata della divisione bersaglieri su Plezzo, il comando di brigata si trasferisce a Saga ed ivi il generale Giardina, comandante della brigata Aosta, ha ai suoi ordini una colonna speciale composta di un battaglione del 5°, due del 6°, dei battaglioni alpini Ceva e Val Ellero e delle batterie da montagna 38a e 50a .
Nei mesi successivi viene iniziato l’attacco per la conquista delle linee nemiche di Ravnilaz e Ravna, ma la brigata si accanisce invano contro la saldezza delle posizioni nemiche appoggiate all’impervio massiccio del Rombon; si riesce tuttavia a portare la nostra linea a pochissima distanza da quella nemica, appoggiandola al Cukla, espugnato il 23 agosto dagli alpini. Nel frattempo i battaglioni della brigata rimasti in Val Raccolana svolgono un normale periodo di permanenza in trincea con azioni di pattuglie e piccoli reparti in ricognizione verso la testata di Valle Seebach e i costoni del Fischbach.
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Ai primi di marzo i tre battaglioni rimasti nella zona Carnia vengono a riunirsi agli altri, entrando in linea nella conca di Plezzo e precisamente nel settore di Ravnilaz, dimodoché tutta la brigata si trova scaglionata lungo il tratto di fronte Isonzo-pendici M. Cukla, alla dipendenza della 24a divisione.
Il 19 marzo il nemico,dopo intenso bombardamento, sferra un attacco contro le nostre posizioni di destra Isonzo. L’attacco è violento, tuttavia i reparti dell’Aosta riescono a respingerlo nel settore di q. 700-900, ma nel fondo valle il nemico penetra in un tratto delle trincee italiane; il giorno appresso l’8a e 9a compagnia del 5° con una compagnia del XXVII battaglione bersaglieri si lanciano al contrattacco e riescono a riprendere parte delle trincee perdute.
Il 6 giugno il 5° fanteria passa alla dipendenza tattica dell’8a brigata di cavalleria nella zona di Ronchi e vi compie un periodo laborioso di trincea fino al 22 luglio; l’8 agosto si trasferisce da Serpenizza a Zagora alla dipendenza del comando del settore di Plava; il III battaglione rimane sul Carso e, dopo aver preso parte alla sanguinosa azione contro il Debeli durante la battaglia di Gorizia, nei giorni dal 6 al 12 agosto, raggiunge il reggimento il 25 agosto.
Il I e II battaglione del 5° durante la 6a battaglia dell’Isonzo operano dal fronte di Zagora per conquistare l’importante costone del Kuk-M. Santo difeso e tenuto tenacemente dalla 62a divisione austriaca.
Il 25 agosto il 5° fanteria si riunisce in conca di Plezzo al 6°.
Il 2 novembre la brigata passa a Devetaki, sul Carso, alla dipendenza della 25a divisione e presidia, nel settore del Pecinka, quelle posizioni tormentate continuamente dal nemico con intensi tiri di artiglieria che causano, specie al 5°, sensibili perdite.
Il 12 novembre un battaglione per ciascun reggimento si porta sulle linee del Dosso Faiti e in tali posizioni la brigata rimane fino al termine dell’anno.
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Nell’aprile la brigata da Palmanova, ove è dall’8 febbraio, passa nel territorio della 6a Armata; ai primi di giugno si trova presso Enego come unità di riserva del XX Corpo d’Armata; il 5 luglio sostituisce la 3a brigata bersaglieri in prima linea nel tratto Strigno-Regione Mesola-V. Coalba falde nord Cima Caldiera, ove trascorre un periodo di normale attività fino al novembre.
Col ripiegamento delle truppe italiane, avvenuto negli ultimi giorni dell’ottobre, comincia per la brigata Aosta un periodo di attività che le dà occasione di mostrare immutato l’antico spirito di disciplina, di valore e di costanza.
Dalle posizioni di prima linea la brigata ripiega verso il Grappa l’8 novembre. Allo sbarramento di Tezze un nucleo di arditi del 6° attacca audacemente un reparto esplorante nemico catturando prigionieri. Tutto il reggimento schierato sulla nuova linea del Grappa tra Col Caprile-Col della Berretta-Col Bonato, alla dipendenza della 51a divisione, resiste tenacemente ai numerosi e formidabili attacchi, del nemico che non lascia alcun mezzo intentato per conquistare quelle importantissime posizioni. Il giorno 17 incoraggiato dall’occupazione di Col Bonato tenta con forze maggiori di espugnare tutta la linea, ma è ancora sanguinosamente respinto dai reparti italiani che si sono trincerati qualche centinaio di metri indietro.
Il 26 numerose forze avversarie, valutate a circa tre reggimenti rinnovano l’attacco contro le posizioni di Col della Berretta: in un primo tempo giungono ad impossessarsi di alcuni elementi di trincea, ma, per l’eroica resistenza opposta dal II battaglione del 5° ed il pronto accorrere dei rincalzi, il nemico, dopo sanguinosa lotta, è ricacciato e l’intera linea è riconquistata. Al contrattacco fulmineo e travolgente, presero parte anche la 7a compagnia del 6°, due plotoni del battaglione alpini Val Brenta ed un battaglione del 94° fanteria; il nemico, che lasciò alquanti prigionieri nelle nostre mani, dopo il grave insuccesso desistette da ulteriori attacchi.
Il valore dimostrato dai fanti della brigata Aosta in questa circostanza che fu di grande ausilio alla stabilità della nuova linea, è riconosciuto dall’avversario; leggiamo infatti nel diario della XIV Armata germanica: “Alle 4 del pomeriggio reparti della divisione Edelweis occupano il Col della Berretta, ma non riescono, in seguito a forti contrattacchi del nemico, a mantenere il successo”.
La divisione Edelweis era una delle migliori divisioni nemiche.
Il giorno 12 dicembre i reggimenti vanno in zona di riposo nelle immediate retrovie ; ma il 13 il 5° fanteria è chiamato nuovamente in linea per arginare una poderosa offensiva ritentata dal nemico. Due battaglioni presidiano la linea di Col Fenilon, il III è inviato a Cà d’Anna ove con lotta durata tre giorni sostiene, con strenuo valore, l’urto nemico.
Il 26 dicembre tutta la brigata si ricongiunge nella Conca di Onè per un periodo di riposo e riordinamento, alla dipendenza della 50a divisione.
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Nel nuovo anno la brigata, che ha già scritto una gloriosa pagina nella storia della nostra guerra con la meravigliosa resistenza su Col della Berretta (M. Grappa) ha occasione di prendere parte ad avvenimenti degni delle sue splendide tradizioni di gloria.
Ai primi di giugno la brigata si sposta per occupare i capisaldi della linea difensiva arretrata M. Grande (Asolo)- Caerano - Biadene, ma il 15 giugno viene richiamata per ricacciare nella zona di Volpago il nemico oltre il Piave.
L’azione ha inizio il 16; dai pressi di Volpago la brigata con magnifico slancio riesce a respingere il nemico per oltre un chilometro, è costretta a ripiegare verso sera sulla linea di resistenza del Corpo d’Armata.
Raccolta presso Volpago, il 17 è inviata a rinforzare le truppe della 48a divisione, che si battono eroicamente da tre giorni nella regione di Nervesa, e riesce il 18 a ristabilire la continuità della linea all’altezza dell’argine della ferrovia nei pressi di S. Mauro, respingendo per due interi giorni, i poderosi e reiterati attacchi nemici.
Il 21 la brigata, che nei sei giorni di lotta ha perduti 1223 uomini di cui 39 ufficiali, è sostituita e, dopo turni di trincea e di riposo compiuti nella regione del Grappa, si trova schierata ai primi di ottobre nel tratto M. Medata - Porte di Salton.
Nella battaglia di Vittorio Veneto ad essa, che è sempre alla dipendenza della 50a divisione, è affidato l’arduo compito di impadronirsi di M. Valderoa e dello Spinoncia e, la sera del 23, il 5° fanteria si trova ammassato in fondo Val Calcino ed il 6° occupa la linea alta e bassa di M. Medata. Alle ore tre del 24 ha inizio il tiro di distruzione sul Valderoa, alle ore 5 precise il 5° avanza in direzione della selletta Solarolo - Valderoa, mentre il 6° con un battaglione ne protegge il fianco destro. I primi ordini di trincee nemiche sono oltrepassati di slancio e verso sera tre battaglioni del 5° e uno del 6° conquistano il Valderoa ed i suoi roccioni. Perdute quelle importanti posizioni, il nemico inveisce con un violento bombardamento che aumenta le perdite della brigata ed arresta l’avanzata verso lo Spinoncia e le Porte di Salton.
La situazione diviene più difficile e la posizione quasi insostenibile nei giorni successivi, per il fatto che le truppe incaricate dell’attacco di q. 1672 (M. Solarolo) non riescono ad impossessarsi di tale posizione, cosicché la brigata viene a trovarsi sul Valderoa col nemico in posizione dominante sul fianco sinistro. La giornata del 25 trascorre in una continua azione di fuoco da parte delle opposte artiglierie. La selletta del Valderoa e i rovesci delle posizioni sono battuti con particolare insistenza dal fuoco nemico. Fervono frattanto le azioni nel vicino settore per la conquista del Solarolo e vi concorrono anche reparti del 5° con fuoco di mitragliatrici, ma il 27 il nemico contrattacca violentemente la selletta Valderoa - Solarolo e riesce a cadere sul fianco e a tergo del 5° reggimento; così che i battaglioni del 5° sostenuti dal 6° sono costretti a ripiegare combattendo e, malgrado le gravissime perdite, arrestano il nemico e si aggrappano al dentino roccioso immediatamente sottostante alla vetta del Valderoa. Su quella roccia i resti del 5° e i battaglioni del 6°, resistono con mirabile tenacia per tutta la giornata del 27 e del 28, respingendo continui attacchi nemici e catturando un’ottantina di prigionieri.
Durante la notte si provvede alla sostituzione dei reparti dell’Aosta più duramente provati e nella notte sul 29 il 5° fanteria si porta per Val Calcino, a S. Andrea ed ivi accampa; il 6° si riunisce alla testata dell’Archeson.
Il 31 ottobre le creste del Solarolo e dello Spinoncia sono finalmente occupate dai nostri; il 6° fanteria è lanciato all’inseguimento del nemico per Val Cinespa, Tas e Val Maora. All’imbrunire giunge nella Conca di Schievenin ove riceve l’ordine di sostare e prendere gli alloggiamenti.
Nell’epica lotta il sangue dei meravigliosi fanti della brigata Aosta corse abbondante per la riconsacrazione delle vette del Solarolo e dello Spinoncia: il 5° reggimento ebbe 34 ufficiali e 1005 uomini di truppa fuori combattimento; il 6°: 16 ufficiali e 419 uomini di truppa; per le prove di valore, fermezza ed ardimento date dalle truppe nelle epiche giornate del novembre 17 e del giugno 18 e nella battaglia della riscossa, le Bandiere dei reggimenti della gloriosa brigata Aosta vennero decorate con medaglia d’oro al valore militare.
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Alla Bandiera del 5° Reggimento Fanteria. |
“Sostenne, intrepido, un formidabile attacco nemico, riuscendo, in cruentissima lotta, dapprima a trattenere l’invasore e poi respingerlo. Poco dopo, chiamato improvvisamente in linea, infranse nuovi poderosi attacchi dell’avversario contribuendo ad arrestarne definitivamente l’offensiva (Col della Berretta 22-26 novembre 1917; Ca’ d’Anna 17 dicembre 1917). - Nella battaglia della riscossa, con irresistibile e con mirabile audacia, conquistava l’ardua vetta di M. Valderoa, riscuotendo l’ammirazione dello stesso nemico. Attaccato sul fronte ed a tergo, si difendeva con ferrea tenacia, ricacciando l’avversario (M. Valderoa, 24-28 ottobre 1918). Nel culto sempre vivo delle antiche fiere tradizioni i suoi giovani fanti dimostrarono ognora, con grande sacrificio di sangue, incrollabile tenacia, sublime ardimento ed eroica devozione al dovere”.
(Boll. Uff., anno 1922, disp. 68).
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Alla Bandiera del 6° Reggimento Fanteria. |
“Sostenne, intrepido, un formidabile attacco nemico, riuscendo, in cruentissima lotta, dapprima a trattenere l’avversario e poi a respingerlo (Tezze - Col della Berretta 22-26 novembre 1917). Nella battaglia della riscossa, con irresistibile impeto e mirabile audacia, conquistava i roccioni di M. Valderoa e con ardito movimento aggirante contribuiva efficacemente alla conquista della vetta. Il saldo contegno e lo spirito aggressivo delle sue truppe validamente concorrevano alla vittoria delle armi d’Italia (Monte Valderoa, 24-28 ottobre 1918). Nel culto sempre vivo delle antiche fiere tradizioni, i suoi giovani fanti dimostrarono ognora, con grande sacrificio di sangue, incrollabile tenacia, sublime ardimento ed eroica devozione al dovere”.
(Boll. Uff., anno 1922, disp. 68).
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CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.
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BOLLETTINO DI GUERRA N. 917 (27 novembre 1917, ore 13).
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Nel pomeriggio di ieri il nemico dopo aver battuto con furioso bombardamento le nostre posizioni di Col della Berretta, ad est della Val Brenta, vi lanciò contro, con attacco in massa, le fanterie di una intera divisione.
La lotta si svolse accanitissima ed i difensori, isolati da violentissimo fuoco di interdizione, avrebbero forse dovuto finire col soccombere al numero ed alla violenza degli attacchi se i loro rincalzi fieri siciliani della vecchia e gloriosa Brigata Aosta (5° e 6° Reggimento Fanteria), reparti del 94° fanteria (brigata Messina) e del Battaglione Alpini Val Brenta, non fossero accorsi tempestivamente. Attraversata di slancio la zona mortale, le nostre brave truppe piombarono con impeto irresistibile sull’avversario e travoltolo, l’obbligarono a ritirarsi con gravissime perdite e lasciando numerosi prigionieri.
Albania. —Nella notte sul 26, il nemico forzò il passaggio sull’Osun fra Cipan e Koblara (Sud Est di Berat) attaccando le nostre bande albanesi ivi dislocate. Truppe regolari prontamente intervenute ricacciarono l’avversario infliggendogli forti perdite.
Generale DIAZ.
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BOLLETTINO DI GUERRA N. 1123 (21 giugno 1918, ore 13).
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Sul Montello nella giornata di ieri la pressione avversaria è continuata forte ma venne ovunque contenuta dalle nostre truppe che, contrattaccando, riguadagnarono terreno. Tentativi nemici d’avanzata verso occidente e verso sud animarono particolarmente la lotta ad oriente della linea Casa Gheller - Bavaria e nei pressi della stazione di Nervesa.
La brigata Pisa (29° e 30°) avanzando con ammirevole slancio catturò 400 prigionieri, molte mitragliatrici e ritolse intatte al nemico due nostre batterie di medio calibro prontamente rimesse in azione contro l’avversario.
Sul Piave la lotta si è concentrata in alcuni settori.
Ad ovest di Candelù un attacco nemico venne respinto.
Più a sud, di fronte a Fagaré e Zenson, la nostra azione controffensiva iniziata la notte sul 20 ha proseguito irresistibile e ci ha riportati sulle posizioni del giorno precedente. Il nemico subì perdite pari alla sua strenua resistenza; parecchie centinaia di prigionieri restarono nelle nostre mani.
Nella zona ad occidente di S. Donà l’avversario tentò una forte azione contro Losson. Arrestato una prima volta dal nostro fuoco rinnovò invano per ben quattro volte l’attacco, finché esausto dalle perdite eccezionalmente gravi subite dovè cedere di fronte all’incrollabile valore del sardi della brigata Sassari (151°-152°), validamente coadiuvati dal II battaglione del 209 fanteria (brigata Bisagno) e dal IX battaglione bersaglieri ciclisti.
A nord di Cortellazzo nostri reparti di marinai e bersaglieri gareggiando in ardimento irruppero nelle linee nemiche catturandovi 200 prigionieri e mantenendole poscia in loro saldo possesso. A Cavazuccherina ampliammo la testa di ponte.
Il numero dei prigionieri finora accertati dall’inizio della battaglia ad oggi supera i 12.000.
Nella lotta che da più giorni si combatte sull’aspro terreno del Montello si sono particolarmente distinte, oltre la brigata Pisa, le brigate di fanteria Aosta (5°- 6°) e Mantova (113°-114°); i reggimenti di fanteria 68° (brigata Palermo), 215° (brigata Tevere), 270° (brigata Aquila); il XXVI e XXVII riparto d’assalto e il LXXIX battaglione zappatori che combattendo a fianco della fanteria confermò ancora una volta lo spirito di sacrificio ed il valore dell’ arma del genio.
Squadroni dei lancieri di Milano (7°) e di Vittorio Emanuele II (10°) intervenendo arditi e decisi nella lotta ad occidente di Zenson per arrestarvi il tentativo di sfondamento nemico del giorno 19, hanno aggiunto una nuova pagina alla storia gloriosa dei loro reggimenti e dell’arma di cavalleria.
L’aviazione, malgrado le avverse condizioni atmosferiche, svolse ieri la consueta attività. Undici velivoli nemici vennero abbattuti.
Per la prima volta gli aviatori nostri ed alleati ebbero a compagni di bravura piloti americani che, appena giunti sulla nostra fronte, hanno voluto partecipare alla battaglia.
Il valoroso maggiore Baracca, che aveva raggiunto la sua 34° vittoria aerea, il giorno 19 corrente non ha più fatto ritorno da un eroico volo di guerra.
Generale DIAZ.
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BOLLETTINO DI GUERRA N. 1252 (26 ottobre 1918, ore 12).
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Nella regione nord occidentale del massiccio del Grappa, i combattimenti ripresi all’alba, sono continuati l’intera giornata di ieri.
Sul terreno conquistato da noi il giorno precedente, la lotta ha fluttuato accanita, ma alla fine la tenacia delle brave truppe della 4a Armata ha avuto ragione dei disperati contrattacchi nemici ed il possesso delle contese posizioni è stato mantenuto ed in più tratti ampliato.
Nelle ultime 24 ore vennero catturati 47 ufficiali e 2102 uomini di truppa.
Il 9° reparto d’assalto si è particolarmente distinto. Alla brigata Pesaro, al 18° e 23° reparto d’assalto spetta il merito di aver compiuto la difficile conquista di M. Pertica formidabilmente apprestato a difesa dall’avversario; alla brigata Aosta quello di aver occupato di slancio il M. Valderoa a nord-ovest dello Spinoncia.
Sull’altopiano di Asiago, nostre pattuglie fugarono in numerosi scontri pattuglie esploranti avversarie.
Squadriglie di aeroplani, operanti a scaglioni successivi, bombardarono violentemente con ottimi risultati baraccamenti, parchi e depositi nemici; batterono e dispersero colonne di truppe e di carreggi in Val Sugana, in val di Cismon e nella conca di Arten lanciando complessivamente circa 7000 kg. di bombe. Altri 2000 kg. vennero lanciati la scorsa notte da dirigibili del R. Esercito su impianti ferroviari delle retrovie avversarie.
Due velivoli nemici sono stati abbattuti.
Albania. Avanguardie italiane sono a contatto col nemico sul basso Mati. Bande albanesi alzata la nostra bandiera hanno preso le armi in nome dell’Italia contro gli austriaci in ritirata ed infliggono loro perdite rilevanti.
Ricognizioni aeree segnalano numerosi incendi a S. Giovanni di Medua.
Generale DIAZ.
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UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA. |
N° |
Grado |
Cognome e Nome |
Luogo di nascita |
Luogo e data di morte |
5° Reggimento Fanteria. |
1 |
Ten Col. |
Carboni Gino |
Firenze |
Valderoa 24-10-1918 |
2 |
Maggiore |
Liprandi Ernesto |
Gaeta |
Conca di Plezzo 17-03-16 |
3 |
Id. |
Taddei Alfredo |
Salerno |
Q. 308, Pecinka 04-11-1916 |
4 |
Capitano |
Brondolo Domenico |
Cortiglione (Alessandria) |
Valderoa 27-10-1918 |
5 |
Id. |
Fortini Ferdinando |
Caltanissetta |
Doberdò 10-08-1916 |
6 |
Id. |
* Giacchetti Arturo |
Napoli |
In prigionia p, f, 28-10-1918 |
7 |
Id. |
Gregorini Remo |
Arcevia (Ancona) |
M. Kuk 14-10-1916 |
8 |
Id. |
Veniali Guido |
Roma |
Col Berretta 25-11-1917 |
9 |
Id. |
Ventriglia Pasquale |
Curti (Caserta) |
Valderoa 24-10-1918 |
10 |
Tenente |
* Angioletti Guido |
Arezzo |
M. Pecinka 10-11-1916 |
11 |
Id. |
Armao Luigi |
Palermo |
Col Berretta 26-11-1917 |
12 |
Id. |
Cacialli Dino |
Montelupo |
Montello 16-06-1918 |
13 |
Id. |
Iuculano Filippo |
Bivona |
Valderoa 24-10-1918 |
14 |
Id. |
* Mezzasalma Pietro |
Rocca Valdina ( Messina) |
In prigionia p, m, 03-08-1918 |
15 |
Id. |
Pedone Carlo |
Palermo |
Dosso Faiti 30-12-1916 |
16 |
Id. |
Riggio Prometeo |
Falconara (Ancona) |
Col Berretta 26-11-1917 |
17 |
Id. |
Tabacco Biagio |
Bronte |
Montello, strada n. 5 16-06-1918 |
18 |
S. Ten. |
Agazzi Emilio |
Genova |
Za Verzelinom 12-04-1916 |
19 |
Id. |
* Azzarello Martino |
Girgenti |
In prigionia p, f, 19-11-1915 |
20 |
Id. |
Carlozzo Salvatore |
S. Fratello (Messina) |
Valderoa 24-10-1918 |
21 |
Id. |
Carugati Abbondio |
Zogno (Bergamo) |
M. Kuk 14-08-1916 |
22 |
Id. |
Castronovo Calogero |
Favara |
Valderoa 24-10-1918 |
23 |
Id. |
Cetti Marco |
Milano |
Ravnilaz (Plezzo) 08-05-1916 |
24 |
Id. |
Degliuomini Luigi |
Palermo |
Id. 19-03-1916 |
25 |
Id. |
Fagioli Ermanno |
Osimo (Ancona) |
M. Kuk 14-08-1916 |
26 |
Id. |
* Fenoglio Adolfo |
Borgo S. D. |
Osp. Civ. Cuneo 06-12-1917 |
27 |
Id. |
* Garofalo Nicola |
Milano |
Arcade Osp. d. c. 321 15-07-1918 |
28 |
Id. |
Geri Fiorini Giuseppe |
Gavinana (Firenze) |
Valderoa 24-10-1918 |
29 |
Id. |
Jacolino Pietro |
Naro (Girgenti) |
Col Berretta 26-11-1917 |
30 |
Id. |
Lo Russo Antonino |
Ruvo di Puglia |
Valderoa 27-10-1918 |
31 |
Id. |
* Monforte Nicola |
Messina |
In prigionia p, f, 23-03-1916 |
32 |
Id. |
* Orsini Ciro |
Pisa |
Nervesa Osp. d. c. 0168 05-07-1918 |
33 |
Id. |
Rallo Bernardo |
Pantelleria |
Serpenizza, 24a Sez. Sanità 03-05-1916 |
34 |
Id. |
Sanseverino Giovanni |
Tricarico (Potenza) |
Zagora 14-08-1916 |
35 |
Id. |
* Scappellato Ciro |
Carlentini (Siracusa) |
Osp. Mil. Rimini 22-10-1918 |
36 |
Id. |
Sicuro Giuseppe |
Roma |
Debeli 13-08-1916 |
37 |
Id. |
Truffi Emilio (disp.) |
Assisi |
Ravnilaz (Plezzo) 19-03-1916 |
38 |
Id. |
Veronica Cesare |
Porto Emp. |
Serpenizza, osp. da c. 19 18-10-1915 |
39 |
Aspiran. |
Cacioppo Andrea |
Ribera (Girgenti) |
Za Verzelinom 27-04-1916 |
40 |
Id. |
Cigno Clemente |
Siculiana (Girgenti) |
Arcade 18-06-1918 |
41 |
Id. |
Cobianchi Aldo |
Castel di Casio (Bologna) |
Col Berretta 27-11-1917 |
42 |
Id. |
Corbella Italo |
Milano |
Zagora 14-08-1916 |
43 |
Id. |
Fusco Girolamo |
S. Giorgio la Molara |
Plezzo, sez. san. Bers. 30-11-15 |
44 |
Id. |
Mormino Diego |
Termini Im. (Palermo) |
Za Verzelinom 12-04-1916 |
45 |
Id. |
Palumbo Alfonso |
Girgenti |
Id. 12-04-1916 |
46 |
Id. |
Rampichini Luigi |
Camerino |
Col Berretta 27-11-1917 |
47 |
Id. |
Sedita Gaspare |
Bivona |
M. Medata 24-05-1918 |
48 |
Id. |
Spighi Giuseppe |
Sparanise (Caserta) |
Dosso Faiti 20-01-1917 |
49 |
Id. |
Veronica Arturo |
Porto Emp. |
M. Kuk 14-08-1916 |
Ufficiali morti per malattia |
1 |
Capitano |
Lombardo Adolfo |
Mazzano |
Osp. Girgenti 06-03-1917 |
2 |
S. Ten. |
Scavarda Alfredo |
Agliè |
Osp. Girgenti 16-12-1918 |
3 |
Aspiran. |
Randisi Onofrio |
Girgenti |
Osp. Udine 07-07-1917 |
6° Reggimento Fanteria. |
1 |
Capitano |
Avallone Matteo |
Salerno |
Plezzo 17-09-1915 |
2 |
Id. |
Caccese Emilio |
Avellino |
M. Spinoncia 24-10-1918 |
3 |
Id. |
Marini Ugo |
Aquila |
Plezzo 16-09-1915 |
4 |
Id. |
Sansilvestre Federico |
Finale Emilia |
Valderoa 28-10-1918 |
5 |
Tenente |
Di Lorenzo Nicola |
Palermo |
Id. 28-10-1918 |
6 |
Id. |
Dionesi Eugenio |
Napoli |
Dosso Faiti 04-12-1916 |
7 |
Id. |
* Fico Cosimo |
Bombile (R. Calabria) |
Osp. Milano 31-08-1918 |
8 |
Id. |
Gamelli Carlo |
Lodi |
Dosso Faiti 06-12-1916 |
9 |
Id. |
Lidonnici Amedeo |
Noto (Siracusa) |
Porte di Salton 24-10-1918 |
10 |
Id. |
Pellegrino Giuseppe |
Marsala |
Valderoa 28-10-1918 |
11 |
Id. |
Vuturo Francesco |
Palermo |
Plezzo 16-09-1915 |
12 |
S. Ten. |
Bonsignore Vito |
Castelvetrano |
Id. 17-09-1915 |
13 |
Id. |
Bravo Paolo |
Cremona |
Montello 16-06-1918 |
14 |
Id. |
Cardelli Francesco |
Firenze |
Plezzo 17-09-1915 |
15 |
Id. |
Chiappelli Giovanni |
Bogliasco (Genova) |
Id. 05-05-1916 |
16 |
Id. |
Flamini Bruno |
Civita Cast. (Roma) |
Id. 16-09-1915 |
17 |
Id. |
Javino Domenico |
Trapani |
Dosso Faiti 01-12-1916 |
18 |
Id. |
La Corte Giuseppe |
Palermo |
Plezzo 17-09-1915 |
19 |
Id. |
Montalbano Salvatore |
Camporeale |
Col Berretta 06-12-1917 |
20 |
Id. |
Pagano Ugo |
Palermo |
Plezzo 12-09-1915 |
21 |
Id. |
Pirrone Antonio |
Palermo |
Plezzo 16-09-1915 |
22 |
Id. |
Rizzo Virgilio |
Castelvetrano |
Porte di Salton 24-10-1918 |
23 |
Id. |
Rossi Ottaviano |
Massa Carrara |
Col Berretta 26-11-1917 |
24 |
Id. |
Sclafani Federico |
Palermo |
Plezzo 25-08-1915 |
25 |
Id. |
Scarpini Carlo |
Cortona |
Col Berretta 26-11-1917 |
26 |
Id. |
* Scovazzi Alessandro |
Strevi (Alessandria) |
In prigionia p, f, 22-08-1917 |
27 |
Id. |
Zordan Giovanni |
Valdagno (Vicenza) |
Montello 16-06-1918 |
28 |
Aspiran. |
Battipaglia Giulio |
Milano |
Col Berretta 22-11-1917 |
29 |
Id. |
Manca Paolo |
Ghilarza (Cagliari) |
Plezzo 22-10-1915 |
30 |
Id. |
Marciante Giuseppe |
Mistretta (Messina) |
M. Grappa 23-11-1917 |
31 |
Id. |
Vascano Arnaldo |
Azzano d'Asti (Alessandria) |
Dosso Faiti 07-01-1917 |
|
|
MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.
|
|
|
CARABELLI RODOLFO, da Milano, aspirante ufficiale 1518a compagnia mitragliatrici: |
“Diciottenne, per la prima volta al fuoco, ferito gravemente al polmone destro, non lasciava il comando della propria sezione e nemmeno ne informava i propri superiori pel desiderio di rimanere in un momento critico dell’azione al posto d’onore, fra i suoi mitraglieri sottoposti a violento bombardamento nemico. Più tardi, per lo scoppio di una granata, che lo investiva quasi in pieno, riportava altre ventisei ferite. Accettava solo allora di essere allontanato dalla posizione, dimostrando di possedere un cuore da veterano, e quasi in fin di vita, si sforzava ancora a fumare una sigaretta per non impressionare col suo stato lagrimevole le truppe di rincalzo. Sublime esempio di stoicismo e di elettissime virtù militari”. - Col della Berretta (Grappa), 6 dicembre 1917.
(Boll. Uff., anno 1921, disp. 34).
|
Soldato GIANNETTINO LUIGI, da Palermo, N. matricola (?): |
“Sotto un violento bombardamento nemico, ritto in piedi e completamente allo scoperto, incorò i compagni con elevate parole. All’irrompere di nuclei avversari attaccanti, fu primo a spingersi al contrattacco. Rimasto quasi solo, per le gravi perdite subite dal reparto, sprezzante del pericolo, diede prove di animo invitto. Avute fracassate le gambe dallo scoppio di una granata nemica, fulgido esempio di serena fermezza, rifiutò recisamente di farsi trasportare per non esporre i compagni e rimase imperterrito sul posto, sotto persistente fuoco avversario. A sera si spense senza un lamento, col sorriso dei prodi sulle labbra”. -- Valle Duga, 18 dicembre 1917.
(Boll. Uff., anno 1918, disp. 51).
|
|
Aiutante di battaglia IANNELLO PASQUALE, da Nocera Superiore (Salerno), 5872 comp. mitr. N. 82255 matricola: |
“Ferito alla testa e ad una spalla, rimaneva al suo posto, rinunciando ad ogni cura, sino alla fine del combattimento. Al riaccendersi della lotta, fuggiva dal posto di medicazione, eludendo la sorveglianza del sanitario che ne aveva disposto l’inoltro in un ospedale da campo, ed accorreva alla battaglia, debole bensì per il molto sangue perduto, ma animato dalla più ardente e più pura fede. Cadeva sulla soglia delle Porte di Salton, che la incessante ed intensa mitraglia nemica interdiceva, e che egli per primo aveva voluto varcare, consacrando con una gloriosa morte il suo fulgido valore”. - Porte di Salton (Spinoncia) 24 ottobre 1918.
(Boll. Uff., anno 1919, disp. 34).
|
|
MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.
|
|
|
BENCIVENGA ROBERTO, brigadiere generale - uffiziale – Valderoa (Grappa) 24-31 ottobre 1918. |
|
CATALANO SALVATORE, capitano - cavaliere - Montello, 16 giugno 1918; Arcade-Nervesa, 18-19 giugno 1918; M. Valderoa 24-31 ottobre 1918.
VIGNOCCHI ALFONSO, maggiore — cavaliere – M. Valderoa, 27 ottobre 1918.
|
|
PROVENZANO CARMELO, maggiore – Cavaliere - Col della Beretta- M. Grappa, 26 novembre 1917. |
|
MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.
|
|
5° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 53 -- Truppa, n. 68.
6° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 42 -- Truppa, n. 69.
5° Regg. Fanteria, n. 189 - 6° Regg. Fanteria, n.169.
COMANDANTI DELLA BRIGATA. |
Magg. gen. GIARDINA Antonio, dal 24 maggio 1915 a 21 settembre 1915.
Magg gen. GHERSI Giovanni, dal 29 settembre 1915 al 26 maggio 1916.
Brig. gen. DE MARCHI Ernesto, dal 27 maggio 1916 al 22 ottobre 1916.
Magg. gen. QUAGLIA Matteo dal 23 ottobre 1916 al 12 novembre 1916.
Magg. gen. GHERSI Giovanni, dal 13 novembre 1916 al 9 marzo 1917.
Brig. gen. BARTOLI Perugino, dal 10 marzo 1917 al 30 giugno 1917.
Brig. gen. CORNARO Paolo, dal 2 luglio 1917 al 26 ottobre 1917.
Brig. gen. BENCIVENGA Roberto, dal 1° novembre 1917 al termine della guerra.
COMANDANTI DEL 5° REGGIMENTO FANTERIA. |
Colonnello SALA Carlo, dal 24 maggio 1915 al 14 ottobre 1915.
Colonnello BLOISE Alessandro, dal 17 ottobre 1915 al 22 dicembre 1916.
Colonnello FASSO’ Ernesto, dal 23 dicembre 1916 al 21 gennaio 1918.
Colonnello SIMONDETTI Roberto, dal 23 gennaio 1918 al termine della guerra.
COMANDANTI DEL 6° REGGIMENTO FANTERIA. |
Colonnello VILLANIS Pietro, dal 24 maggio all’8 agosto 1915.
Colonnello ZILIANI Antonio, dal 9 agosto 1915 al 15 dicembre 1915.
Colonnello SOLARO Giuseppe, dal 19 dicembre 1915 al 18 marzo 1916.
Colonnello DE MARCHI Ernesto, dal 19 marzo 1916 al 27 maggio 1916.
Colonnello DE ANGELIS Pasquale, dal 27 giugno 1916 al 25 agosto 1917.
Colonnello STREVA Vincenzo, dal 26 agosto 1917 al termine della guerra.
|
|
|
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE |
5° REGGIMENTO FANTERIA |
II° battaglione |
Grado |
Casato e Nome |
Data di assunzione |
Data di Cessazione |
Ten. Col. |
Raselli Enrico |
24/05/15 |
12/08/15 |
Maggiore |
Liprandi Ernesto |
12/08/15 |
17/03/16 |
Capitano |
Pittoni Giulio |
18/03/16 |
01/04/16 |
Maggiore |
Manetti Luigi |
02/04/16 |
13/04/16 |
Id. |
Conte Attilio |
13/05/16 |
08/08/16 |
Ten. Col. |
Avogadro Gastone |
08/08/16 |
30/08/16 |
Capitano |
Adorni Guido |
06/09/16 |
10/11/16 |
Id. |
Pellegrini Giuseppe |
14/12/16 |
11/08/17 |
Id. |
Veniali Giulio |
13/08/17 |
25/11/17 |
Maggiore |
Forti Ruggero |
26/11/17 |
23/02/18 |
Id. |
Cristini Luigi |
26/02/18 |
25/03/18 |
Id. |
Conti Raffaele |
07/04/18 |
02/05/18 |
Ten. Col. |
Liprandi Vittorio |
05/05/18 |
17/07/18 |
Capitano |
Guglielmi Michele |
25/07/18 |
23/09/18 |
Id. |
Cacopardo Giorgio |
24/09/18 |
Al termine della guerra |
III° battaglione |
Maggiore |
Sala Giacomo |
24/05/15 |
30/09/15 |
Id. |
Ruotolo Carmine |
30/09/15 |
25/07/16 |
Capitano |
Alaimo Giuseppe |
26/07/16 |
15/08/16 |
Maggiore |
Taddei Alfredo |
16/08/16 |
04/11/16 |
Id. |
Conte Attilio |
06/11/16 |
27/12/16 |
Id. |
Gervasi Francesco |
20/01/17 |
22/01/17 |
Capitano |
Adorni Luigi |
20/02/17 |
08/07/17 |
Id. |
Becucci Virgilio |
09/07/17 |
27/07/17 |
Maggiore |
Costa Carlo |
28/07/17 |
22/01/18 |
Ten. Col. |
Ruggeri Mario |
22/01/18 |
24/08/18 |
Capitano |
Brondolo Domenico |
24/08/18 |
09/10/18 |
Ten. Col. |
Carboni Gino |
10/10/18 |
24/10/18 |
Capitano |
Brondolo Domenico |
24/10/18 |
27/10/18 |
Maggiore |
Tosco Pietro |
29/10/18 |
Al termine della guerra |
IV° battaglione ( I battaglione dal 01-07-1916) |
1° Capit. |
Dimontemajor Alfredo |
24/05/15 |
15/09/15 |
Maggiore |
Bettinali Giovanni |
30/09/15 |
02/05/16 |
Id. |
Patanè Vincenzo |
03/05/16 |
18/08/17 |
Id. |
Vignocchi Alfonso |
19/08/17 |
26/10/18 |
Capitano |
Minervini Giulio |
26/10/18 |
28/10/18 |
Maggiore |
Vignocchi Alfonso |
29/10/18 |
Al termine della guerra |
6° REGGIMENTO FANTERIA |
I° battaglione |
Ten. Col. |
Campo Enrico |
24/05/15 |
Magg. 1916 |
Id. |
Loverde Alfredo |
Magg. 1916 |
Agost 1917 |
Id. |
Menozzi Giuseppe |
15/09/17 |
19/11/17 |
Maggiore |
Provenzano Carmelo |
Nove 1917 |
Al termine della guerra |
II° battaglione |
Ten. Col. |
Ziliani Antonio |
24/05/15 |
08/08/15 |
Id. |
Merendi Salvatore |
09/08/15 |
16/06/18 |
Id. |
Scoppa Giuseppe |
01/08/18 |
Al termine della guerra |
III° battaglione |
Maggiore |
Minuti Umberto |
24/05/15 |
Giugn. 1916 |
Capitano |
Siviero Francesco |
Giugn 1916 |
......1917 |
Id. |
Arlotta Massimo |
Nove 1917 |
......1917 |
Ten. Col. |
Cornini Ernesto |
19/12/17 |
13/01/18 |
|
|
|
SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO
|
|
Permanenza in linea
|
Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc. |
Dal 24 maggio al 31 dicembre (Freiko – Fel – Pal Grande – Pal Piccolo – Conca di Plezzo).
Dal 1° gennaio al 2 giugno (Conca di Plezzo – Ravnilaz).
Dal 3 giugno al 16 agosto (Conca di Plezzo – Settore di Ronchi – Settore di Plava).
Dal 17 agosto al 1° novembre (Sottosettore destra Isonzo – Conca di Plezzo).
Dal 2 novembre al 31 dicembre (Pecinka – Dosso Faiti).
Dal 1° al 9 gennaio (Dosso Faiti).
Dal 21 gennaio all'8 febbraio (Pecinka – Faiti).
Dal 6 luglio al 18 novembre (Val Brenta – M. Grappa).
Dal 1° febbraio al 3 marzo (M. Grappa).
Dall'11 aprile al 30 maggio (M. Grappa).
Dal 16 al 22 giugno (Sud est del Montello).
Dal 17 luglio al 28 agosto (M. Grappa).
Dal 4 ottobre al 4 novembre (Monte Grappa – Valderoa – M. Solarolo – Val Maor – M. Spinoncia).
|
Dal 10 al 20 gennaio (Vallone Sdraussina).
Dal 9 febbraio al 5 luglio (S. Stefano di Palmanova – Grigno - Tezze).
Dal 19 novembre al 31 dicembre (Semonzo – Semonzetto - Onè).
Dal 1° al 31 gennaio (Onè – Bassano).
Dal 4 marzo al 10 aprile (Zona di Bassano).
Dal 23 giugno al 16 luglio (S. Gaetano – Trevignano).
Dal 29 agosto al 3 ottobre (Mottinello – Canizzano).
|
|
|
RIEPILOGO |
Linea |
Riposo |
Mesi |
Giorni |
Mesi |
Giorni |
Anno 1915 |
7
|
8
|
/
|
/
|
Anno 1916 |
12
|
/
|
/
|
/
|
Anno 1917 |
5
|
11
|
6
|
19
|
Anno 1918 |
5
|
13
|
4
|
21
|
TOTALI |
Mesi 30 e giorni 2 |
Mesi 11 e giorni 10 |
|
|
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO |
LOCALITA' E DATA |
5° REGGIMENTO |
6° REGGIMENTO |
Ufficiali |
Truppa |
Ufficiali |
Truppa |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
1915 |
Zona Carnia (24 maggio – 31 dicembre)
|
2
|
1
|
1/1
|
37
|
176
|
15
|
11
|
15
|
/
|
117
|
591
|
38
|
Totale anno 1915 |
2 |
1 |
1/1 |
37 |
176 |
15 |
11 |
15 |
/ |
117 |
591 |
38 |
|
1916 |
Conca di Plezzo: 5° Fant.(1° gennaio – 2 giugno) 6° Fant.
(1° gennaio – 1° novembre)
|
9
|
9
|
3/3
|
42
|
171
|
343
|
1
|
9
|
/
|
56
|
312
|
/
|
Il 5° Fant. nel settore di Ronchi (3 giugno – 5 agosto)
|
/
|
4
|
/
|
23
|
156
|
/
|
/
|
/
|
/
|
/
|
/
|
/
|
Il 5° Fant. nella 6a battaglia dell'Isonzo (6 – 14 agosto) |
8
|
15
|
/
|
90
|
481
|
119
|
/
|
/
|
/
|
/
|
/
|
/
|
Pecinka – Dosso Faiti (2 novembre – 31 dicembre)
|
2
|
7
|
/
|
36
|
275
|
/
|
3
|
3
|
/
|
62
|
216
|
/
|
Totale anno 1916 |
19
|
35
|
3/3 |
191 |
1083 |
462 |
4 |
12 |
/ |
118 |
528 |
/ |
|
1917 |
Pecinka – Faiti (1° gennaio – 9 febbraio)
|
1
|
4
|
/
|
17
|
85
|
/
|
1
|
1
|
/
|
34
|
48
|
/
|
Val Brenta (6 luglio – 23 ottobre)
|
/
|
1
|
/
|
5
|
14
|
/
|
/
|
/
|
1/1
|
16
|
69
|
78
|
12a battaglia dell'Isonzo (24 ottobre – 26 dicembre)
|
6
|
6
|
3/3
|
34
|
160
|
49
|
5
|
8
|
2/2
|
47
|
199
|
220
|
Totale anno 1917 |
7 |
11 |
3/3 |
56 |
259 |
49 |
6 |
9 |
3/3 |
97 |
316 |
298 |
|
1918 |
M. Grappa (1° gennaio – 14 giugno)
|
1
|
3
|
/
|
12
|
88
|
/
|
/
|
2
|
/
|
5
|
57
|
/
|
Battaglia del Piave: Montello (15 – 21 giugno)
|
3
|
25
|
1/1
|
59
|
380
|
276
|
2
|
8
|
/
|
39
|
273
|
157
|
Battaglia del Piave: Montello (15 – 21 giugno)
|
/
|
1
|
/
|
10
|
34
|
2
|
/
|
/
|
/
|
5
|
27
|
18
|
Battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre - 4novembre)
|
8
|
13
|
13/13
|
80
|
530
|
395
|
6
|
10
|
/
|
44
|
357
|
18
|
Totale anno 1918
|
12
|
42
|
14/14
|
161
|
1032
|
673
|
8
|
20
|
/
|
93
|
714
|
193
|
|
RIEPILOGO GENERALE |
Anno 1915 |
2
|
1
|
1
|
37
|
176
|
15
|
11
|
15
|
/
|
117
|
591
|
38
|
Anno 1916 |
19
|
35
|
3
|
191
|
1083
|
462
|
4
|
12
|
/
|
118
|
528
|
/
|
Anno 1917 |
7
|
11
|
3
|
56
|
259
|
49
|
6
|
9
|
3
|
97
|
316
|
298
|
Anno 1918 |
12
|
42
|
/14
|
161
|
1032
|
673
|
8
|
20
|
/
|
93
|
714
|
193
|
TOTALE GENERALE |
40 |
89 |
21/21 |
445 |
2550 |
1199 |
29 |
56 |
3/3 |
425 |
2149 |
529 |
|
|
|