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È arrivato il momento di aggiornare tutto il sito.

------------- Aggiornamento -------------

Siamo felici di potervi comunicare che l’aggiornamento del sito è iniziato e la prima fase è completata, ma siamo ancora lontani dalla fine dei lavori e dalla cifra necessaria.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato fin ora e speriamo molti altri si uniscano a noi per salvare Fronte del Piave.




Maggiori informazioni e aggiornamenti qui.

 
     
 

La Morte

Qui termina il diario. Aggiungiamo poche parole.

Le tre compagnie (205, 209 e 210) adunque di cui si componeva il 79° Battaglione Zappatori del Genio erano intente a rafforzare un tratto dell’argine destro del Piave, e propriamente quel tratto compreso tra il Ponte della Priula e Nervesa; mentre il Comando era a Casa Rossi posta tra Spresiano e Visnadello.

Il mattino del 15 giugno alle ore 8.48 minuti al maggiore Fiore, Comandante del 79° Battaglione Zappatori pervenne quest’ordine:

“ La S. V. assumendo il Comando delle 5 Compagnie (3 del 79° e 2 del 31° ) si trasferisca con la truppa a Cusignana ove si metterà a disposizione del Colonnello Boschi (a Cusignana troverà un incaricato del Colonnello Boschi il quale trovasi al Bolè a un chilometro a sud della parrocchia di Giavera). Il Colonnello C.”

In seguito a quest’ordine, raccolte le compagnie e ricevuti altri ordine, il 79° Battaglione con le 2 Compagnie del 31°, fu disposto in prima linea a difendere un tratto del rilevato ferroviario Montebelluna – Nervesa, prendendo a destra contatto col 270° reggimento fanteria e a sinistra con la 58° divisione che si estendeva verso Giavera. Il Comando del Battaglione si fissò S. Mauro di Bavaria, ove la strada che scendendo da Bavaria attraversa il detto rilevato e va ad Arcade. Durante i giorni 16 e 17 ordini si successero ad ordini, e si raccomandava soprattutto di tener fermi i contatti con le altre truppe laterali. Qualche Ufficiale di Stato Maggiore espresse il dubbio che il Battaglione potesse resistere. Il Comandante Fiore rispose:” Vada a dire al suo Generale che qui il nemico non passa: la linea la difenderemo con i nostri petti”. E così fu. Alle ore 15 del giorno 17 mentre guidava i suoi soldati, una pallottola di mitragliatrice nemica lo colpì al cuore freddandolo. 


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