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BRIGATA "PARMA"

(49° e 50° Fanteria)

  Sede dei reggimenti in pace: Torino.

       Distretti di reclutamento: Catanzaro, Lodi, Lucca, Palermo, Savona, Varese.

 

ANNO 1915.

       La brigata Parma, all’inizio delle ostilità trovasi riunita a Sedico-Bribano. Verso la metà di luglio, risalito il Cordevole, le viene affidato il compito di presidiare i passi di S. Pellegrino e di Valles, alla dipendenza della Ia divisione.
     Nell’ultima decade di ottobre il IX Corpo d’Armata svolge un attacco sulla fronte Col del Bois - Col di Lana, e la "Parma" vi partecipa, sempre alla dipendenza della Ia divisione. Il 49° fanteria muovendo dai passi di S. Pellegrino e di Valles, riesce, il 22 ottobre, ad occupare con due compagnie il M. Castellazzo, mentre il 50° manda i suoi battaglioni a rincalzare altre unità operanti contro la linea Col di Lana, Sief, Settsass.
     Dal 7 al 23 novembre si rinnovano gli attacchi contro le munitissime posizioni del Col di Lana, ed il 50°, quale riserva del Corpo d’Armata, movendo, parte dal Castello di Buchenstein e parte delle trincee di Livinallongo, rincalza coi suoi battaglioni le truppe in azione, fino a che, arrestate dal mal tempo le operazioni, il reggimento non riprende il suo posto nel consueto settore della brigata.
     Alla fine dell’anno la Ia divisione passa a far parte del I° Corpo d’Armata: il 13 dicembre, quindi, anche il comando della brigata Parma e il 50° cominciano il trasferimento nella zona tra Auronzo e Villapiccola, mentre il 49° rimane in Val Bois col IX Corpo d’Armata.

ANNO 1916.

        Nel febbraio il comando della brigata e il 50°, trasferitisi nel settore Boite - M. Cristallo, entrano in linea nel tratto Tofana Seconda - Boite, e tengono le posizioni, senza notevoli avvenirnenti, fino al giugno.
     Nell’imminenza di nuovi combattimenti, anche il 49° viene avvicinato alla zona ove opera il resto della brigata; si schiera il 16 maggio con due battaglioni a S. Vito di Cadore e successivamente in Val Ansiei, fra Misurina e S. Marco, quale riserva del Corpo d’Armata.
     Gli attacchi hanno principio il 7 giugno a cavaliere della strada d’Alemagna, contro la fronte Croda dell’Ancona - Punta Forame. Nei giorni dal 7 al 10 il 50°, con alcuni suoi reparti, raggiunge i reticolati di Val Rufreddo e nelle due giornate successive, 11 e 12, aiutato da un battaglione del 49°, riesce ad occupare alcuni tratti di trincea nemica; ma le impervie Dolomiti, presidiate da un nemico agguerrito ed abile nello sfruttare le risorse della montagna, oppongono un baluardo insuperabile al valore dei nostri fanti; i combattimenti languono; interrotti il 13, sono ripresi vigorosamente, ma senza il premio di concreti risultati, fra il 15 e il 22.
     A testimoniare il valore della brigata Parma in questi combattimenti, valgano le cifre delle sue perdite: dall’ 11 al 22 giugno sono 909 uornini fuori combattimento fra cui 34 ufficiali.
     Il 24 giugno il 49° si trasferisce a Fiera di Primiero e passa a far parte di una speciale unità tattica, denominata "Nucleo Ferrari" e destinata ad agire nell’alta Val Cismon.
     Il 21 luglio al reggimento è affidato il compito di conquistare il Passo di Rolle e il M. Cavallazza. Lo slancio e l’ardimento delle truppe portano il 49° alla rapida conquista di tutto il massiccio della Cavallazza; 233 prigionieri e abbondante materiale di guerra catturati coronano il successo.
     Di là il 49° scende al passo di Rolle e si unisce a reparti della 17a divisione che avevano operato sulla destra. Circa un mese dopo, i combattimenti nelle Alpi di Fassa vengono ripresi; il 49°, sempre col "Nucleo Ferrari", punta sulla posizione di Cima Forcella Maggiore; il terreno è molto aspro, così come il fuoco e la resistenza del nemico assai vivi, ed il reggimento, nonostante il valore, la tenacia e i sacrifizi spiegati, giunge solo ad intaccare le prime difese della posizione, che, in complesso, resiste. Il 26 si interrompe il combattimento, e il 49° si sposta nel settore di Cima Busa Alta. Il 13 e fino al 21 la lotta è ancor ripresa nelle Alpi di Fassa; le cime più alte non cadono, ma diverse posizioni avanzate sono occupate stabilmente dai nostri.
     Frattanto nel settore Boite - Cristallo il 50°, rimasto nella Val Rufreddo, non riposa; ripetuti attacchi sono sferrati contro la Punta Forame: più intensi il 29 agosto, essi si chiudono il 3 settembre, portando in complesso alla stabile conquista di una notevole parte del "Trincerone" austriaco.
     Ai primi di ottobre due battaglioni del 50° sono trasferiti in Val Grande e a Passo Tre Croci, quali riserva.
     Il 21 novembre il comando della brigata passa dal settore Boite - Cristallo a Caoria, in Val Vanoi, dove assume il comando della brigata mista 23° - 49° fanteria.
     Più tardi, in dicembre, il 50° lascia il fronte di Val Rufreddo ed inizia i movimenti per riunirsi alla brigata, che viene in tal modo ricostituita; il secondo anno di guerra si chiude per essa senza altri notevoli avvenimenti.

ANNO 1917.

       I primi mesi del 17 la brigata li trascorre nelle posizioni dell’alta Val Cismon; la stasi invernale non consente, fino all’aprile, alcuna operazione.
     Il 30 aprile la "Parma", passata a far parte della 4a divisione scende a Feltre, per proseguire verso la più tormentata fronte dell’Isonzo. Alla vigilia della 10a battaglia dell’Isonzo la brigata Parma si avvia al suo nuovo posto di combattimento. Il 25 maggio è già in linea sulla fronte di Castagnevizza, dove attacca verso le posizioni della Montagnola; nei soli due primi giorni di battaglia i reggimenti lasciano sul campo 93 morti e 450 feriti, e i combattimenti proseguono accaniti contendendo al nemico, con furiosi assalti e contrassalti, palmi di terreno; primeggia, fra gli altri battaglioni, il I/49° che riesce ad ottenere sensibili vantaggi verso Castagnevizza.
     Nella notte sul 14, la brigata va a riposo e inizia così il ritmo alterno di lotte o di soste brevi, caratteristico del Carso. Il 21 giugno è di nuovo in linea, dove l’attende un poderoso attacco nemico, che si sferra il 2 luglio. Dopo un intenso bombardamento gli austriaci riescono a penetrare nelle trincee del 50°, ma per brev’ora, chè il giorno 3 successivo un brillante e deciso contrattacco riporta il reggimento sul terreno lasciato; nella giornata del 4, poi, con ardita azione di pattuglie, i nostri snidano e ricacciano il nemico fin dagli ultimi posti avanzati. Sono tre giorni di battaglia che da soli costano al 50°, 69 morti (2 ufficiali) e 240 feriti (6 ufficiali).
     Il 6 luglio la "Parma" riceve il cambio dalla "Novara" e va a riposo a Sagrado, sempre alla dipendenza della 4a divisione.
     Il 24 agosto la brigata è di nuovo in linea sul fronte Volkowniak - Vippacco con la suddetta divisione. L’11a battaglia dell’Isonzo, a questa data, ègià in pieno e grandioso sviluppo; il nemico, rovesciato dalle posizioni della Bainsizza e premuto nella morsa di un nuovo potente attacco sul Carso, reagisce violentemente.
     Ai due reggimenti della "Parma" tocca respingere vigorosi attacchi nemici. Ciò si verifica il 25 - 28 e il 29 agosto, e sopratutto il 4 settembre; gli attacchi son tutti respinti valorosamente, non senza gravi sacrifizi di uomini. Dopo un periodo di calma, il 9 ottobre, il 49° respinge un nuovo attacco nemico, sferrato verso sera contro la q. 126 (Vippacco).
     Il 20 ottobre la brigata lascia il settore e si trasferisce a S. Maria la Longa, alla dipendenza della 63a divisione.
     Cominciata il 24 ottobre la grande offensiva austro-tedesca, la brigata viene subito inviata tra Flambro e Talmassons, per organizzare la difesa della testa di ponte di Codroipo; un successivo ordine prescrive alla "Parma" il trasferimento nella zona Carnia, ma, data l’eccezionale congestione dei trasporti ferroviari, essa non può partire al completo ed il giorno 26 ottobre, alla stazione di Codroipo s’imbarcano solo il comando della brigata e il 49°, mentre il 50° viene posto alla dipendenza del Corpo d’Armata speciale Di Giorgio.
     Da quel giorno la sorte dei due reggimenti della "Parma" è separata.
     Il comando di brigata e il 49° sono a Gemona il 27 ottobre, quando già la rapida avanzata nemica dal piano e dalle colline di S. Daniele raggiunge quasi il Tagliamento; il 49° passa il fiume al ponte di Braulins e si dispone a difesa della stretta di Trasaghis e M. Brancot. Quivi si sostiene fino al 4 novembre; per sottrarsi quindi ad un inevitabile avvolgimento, è costretto ad un rapido ripiegamento. Il 49° è all’avanguardia, respinge a Pielungo reparti nemici, tenta invano di rompere la stretta avversaria verso Clauzetto e cerca infine, coi resti delle divisioni 36a e 63a, di scendere, il giorno 6 novembre, in Val Meduna; ma i reparti, stanchi, ridotti senza viveri e munizioni, circondati da ogni lato, dopo una valida resistenza, riconosciuta ed elogiata anche dal nemico, vengono in gran parte catturati.
     Fortuna migliore tocca al 50°. Il 28 ottobre esso si schiera sulla linea del Tagliamento, fra Pinzano e Spilimbergo, e, fino al 4 novembre, contiene la pressione del nemico, respingendone con slancio i ripetuti attacchi.
     La crescente pressione nemica obbliga le nostre truppe a ripiegare dal Tagliamento al Piave; il 50° è alla retroguardia con incrollabile disciplina e ardenle valore, come è detto nella motivazione della medaglia d’argento alla sua Bandiera. Per Polcenigo e Conegliano il reggimento giunge la notte dell’8 sulla linea del Monticano, ove riesce ancora a trattenere il nemico fino a ripiegamento compiuto delle unità dietro il Piave.
     Il 9 a sera, fatti saltare i ponti sul Monticano, il reggimento passa il Piave a Ponte di Piave e si raccoglie nei pressi di Padova, alla dipendenza della 20a divisione. Il 21 novembre, ai pochi superstiti del 49°, sono uniti battaglioni di marcia tratti dai depositi del 21°, 22° e 87°, ricostituendo completo il reggimento, e così la "Parma", è finalmente ricomposta. Il 22 dello stesso mese essa inizia il trasferimento nelle Giudicarie. Il 9 dicembre, con la 20a divisione, è già in linea, con un reggimento, sull’aspra montagna del Lavanek, mentre il 50° è tenuto dal Corpo d’Armata in fondo valle, quale riserva.

ANNO 1918.

       Nulla d’importante nei primi mesi dell’anno per la brigata Parma. Discesa il 28 febbraio in piano fra Sabbio, Chiese e Odolo per riordinare ed istruire i reparti, risale il 30 marzo nel settore orientale delle Giudicarie nel tratto M. del Pini -Bezzecca, sempre con la 20a divisione, e vi rimane fino alla fine di luglio senza avvenimenti notevoli.
     In agosto, dopo una breve sosta in Val Camonica, dove accampa coi reggimenti fra Incudine e Vezza d’Oglio, la brigata si trasferisce nei pressi di Vicenza, ove giunge il giorno 21. Il 27 settembre è di nuovo in linea con la 20a divisione sull’altipiano d’Asiago: nella sottozona del Lemerle, 49° e 50° si alternano nel servizio di prima linea.
     Il 2l novembre la 20a divisione inizia l’avanzata con la brigata Lazio in testa, seguita dalla "Parma" nonostante la violenta reazione di fuoco del nemico la V. d’Assa è superata nei pressi di Roana e le truppe procedono celermente per Mezza Selva e M. Erio.
     Il 3 novembre il forte di Luserna è nelle nostre mani e il 4 novembre il 49°, che è alle prime avanguardie, passa per Caldonazzo e punta su Pergine quando le ostilità si chiudono per il sopraggiunto armistizio.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 Alla Bandiera del 50° reggimento fanteria:

     "Nel ripiegamento dal Tagliamento al Piave fu esempio preclaro d’incrollabile disciplina e di ardente valore, dando un efficace contributo alle azioni di copertura (1-9 novembre 1917). — Nelle azioni del maggio-giugno 1917 a Castagnavizza, si distinse per audacia e tenacia, prodigando generoso tributo di sangue".

(Boll. Uff., del 5 giugno 1920, disp. 47).

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
49° Reggimento Fanteria.
1 Ten. Col. Antoldi Arrigo (disp.) Asola Rio Felizon 11-06-1916
2 Maggiore Frajria Sisto Pinerolo Pradis di Sotto 06-11-1917
3 Capitano Bardi Amilcare Ancona Rufreddo 12-06-1916
4 Id. Ceriani Francesco Esine Castagnevizza 25-05-1917
5 Id. Serra Fedele Tromello M. Cauriol 28-08-1916
6 Tenente Bossi Carlo Macerata Amb. Chir. 3 07-07-1917
7 Id. Cappellini Arturo Milano Cima M. Forcella 23-08-1916
8 Id. Caruson Federico Torino Q. 126, Vippacco 24-08-1917
9 Id. Montanaro Federico Dogliani Croda dell'Ancona 12-06-1916
10 Id. Moscatelli Carlo Torino Rufreddo 11-06-1916
11 Id. Reviglio Giuseppe Sanfrè Osp. d. C. 201 10-09-1916
12 Id. Rossi dr. Ascanio (medico) Parma Osp. d. C. 060 17-06-1917
13 S. Ten. Colombani Giuseppe  Carbonara Rio Felizon 11-06-1916
14 Id. Dominedò Salvatore Randazzo Passo Valles 16-09-1915
15 Id. Marini Dario Torino Pradis di Sotto 06-11-1917
16 Id. Savino Francesco Borgomasino Id.
17 Id. Vietti Olimpo Piossasco Castagnevizza 05-06-1917
18 Aspiran. Favero Giuseppe Lanzo Torinese Q. 126, Vippacco 03-09-1917
19 Id. Ferri Carlo Milano Pradis di Sotto 06-11-1917
20 Id. Formica Giovanni Torino Volkowniak 29-08-1917
21 Id. Pannaciulli Vito Castellana Castagnevizza 03-07-1917
22 Id. Quirino Roberto Borgo S. Donnino Rufreddo 14-06-1916
Ufficiali morti per malattia
Tenente Galligiani Ovidio  Colle Val d'Elsa  Osp. Padova 16-12-1918 
50° Reggimento Fanteria.
1 Capitano Battaglino Mario Roma Castagnevizza 01-06-1917
2 Id. Boselli Livio Modena M. Forame 29-08-1916
3 Id. Cilibrasi Alberto Alimena Id.
4 Id. Cosseddu Agostino Sassari Osp. d. C. 040, C. d'Amp. 14-06-1916
5 Id. Errante Leonardo Castelvetrano Coltura (Polcenigo) 07-11-1917
6 Id. Scaglione Giuseppe Masio Rio Felizon 10-06-1916
7 Tenente Bertana Camillo Casale Monferrato M. Cucco 16-05-1917
8 Id. Capirone Ferdinando Torino Osp. d. C. 058, 27-10-1915
9 Id. Donati Carlo / Val Rufreddo 10-06-1916
10 Id. Drovanti Mario / Castagnevizza 03-07-1917
11 Id. Lauricella Luigi Roma Id.
12 Id. Minesi Luigi Intra Malga Vies 15-06-1918
13 Id. Tammano Domenico / Coltura (Polcenigo) 07-11-1917
14 S. Ten. Alladio Mario Racconigi Osp. d. C. 031, 02-06-1917
15 Id. Amour Alessandro Volpiano M. Forame 29-08-1916
16 Id. Carminati Guido Bergamo Col di Lana 22-10-1915
17 Id. Court Alberto Roma Id.
18 Id. Di Benedetto Sebastiano  Reggio Calabria M. Forame 29-08-1916
19 Id. Giarusso Ernesto Vizzini Col di Lana 22-10-1915
20 Id. Modena Alberto Aquila M. Forame 29-08-1916
21 Id. Nardi Aldo Firenze Osp. d. C. 040, Cortina d'Amp. 15-06-1916
22 Id. Oddini Sardi Vittorio Ovada Id. 29-08-1916
23 Id. Pacileo Gregorio Girifalco Valle Ansiei 03-06-1918
24 Id. Panciroli Egidio Genova Coltura (Polcenigo) 07-11-1917
25 Id. Petraccone Francesco / Dosso Fajti 08-06-1917
26 Id. Pisoni Carlo (disp.) Settimo Castagnevizza 03-07-1917
27 Id. Reynaud Umberto Mandria Bainsizza 09-08-1917
28 Id. Semiani Carlo Milano Dolina Lombardia (Carso) 31-05-1917
29 Id. Seminara Salvatore Acireale Col di Lana 23-10-1915
30 Id. Vigneri Matteo Alimena Castagnevizza giugno 1917
31 Aspiran. Barberis Battista Torino M. Forame 30-08-1916
32 Id. Cottone Giuseppe Agira Cortina d'Ampezzo 21-06-1916
33 Id. Fiora Bernardino (disp.) Maccagno Superiore Col di Lana 22-10-1915
34 Id. Gallo Domenico Saluzzo Dosso Fajti 08-06-1917
35 Id. Ventura Domenico Molinello Pinzano, Tagliamento 03-11-1917
36 Id. *Zucchi Mario Torino In prigionia 08-06-1918
Ufficiali morti per malattia
1 S. Ten. Bonomi Ernani Cassano d'Adda / 16-09-1918
 

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

50° REGGIMENTO FANTERIA.

       Tenente BIAMINO ETTORE, da Torino.

       "Incaricato della difesa più avanzata di un’importante posizione, con mirabile e cosciente sprezzo del pericolo, fra il tempestare delle artiglierie e delle fucierie avversarie, domando con la voce il frastuono per chiamare a sè i suoi mitraglieri, metteva personalmente in azione, allo scoperto, una mitragliatrice contro l’irrompente nemico. Inceppatasi l’arma, con l’aiuto di un mitragliere la sostituì prontatnente e continuò con tenacia il fuoco, finchè una granata di grosso calibro lo seppellì con l'arma ed i mitraglieri, dopo che, con la sua eroica fermezza, ed a prezzo della vita, aveva dato tempo e modo ad un nostro reparto di accorrere al contrattacco e minacciare l’avversario . — Dosso Fajti, 3-4 giugno 1917.

(Boll. Uff., anno 1917, disp. 86)

MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

 COMANDO DI BRIGATA.

       PETRACCHI AURELIO, maggior generale — cavaliere — Clauzetto - Stretta fra M. Pala e M. Dagn, 5 - 6 novembre 1917.

 50° REGGIMENTO FANTERIA.

      PETRINI BARTOLOMEO, colonnello — cavaliere — Zona tra Tagliamento e Piave, 1 - 10 novembre 1917.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 49° Regg. Fanteria : Ufficiali, n. 15 — Truppa, n. 10.  

50° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 24 — Truppa, n. 18.

MEDAGLIA DI BRONZO.

 49° Regg. Fanteria: Ufficiali e truppa n. 37

50° Regg. Fanteria: Ufficali e truppa, n. 50.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

 Magg. gen. MONTUORI Luca, dal 24 maggio al 3 giugno 1915.

Magg. gen. PETITTI di RORETO Carlo, dal 4 giugno al 29 attobre 1915.

Magg. gen. DUCI Nestore, dal 30 ottobre 1915 al 6 luglio 1916.

Magg. gen. VACCARI Giuseppe, dal 7 al 9 luglio 1916.

Colonnello CIOTOLA Ernesto, dal 10 luglio 1916 al 30 aprile 1917.

Colonnello MONTI Baldassarre, dal 1° maggio al 10 agosto 1917.

Magg. gen. PETRACCHI Aurelio, dall'11 agosto al 27 novembre 1917.

Colonnello brig. BOVERI Vincenzo, dal 27 novembre 1917 al termine della guerra.

 

COMANDANTI DEL 49° REGGIMENTO FANTERIA.

 Colonnello AUTUORI Errico, dal 24 maggio 1915 al 10 agosto 1915. 

Colonnello GALASSO Vincenzo, dall'11 agosto 1915 al 21 febbraio 1917.

Ten. colonnello FERRI PEGNALVER Ferdinando, dal 22 febbraio al 16 giugno 1917.

Colonnello ZAMPIERI Francesco, dal 17 giugno al 6 novembre 1917.

Colonnello ASINARI di S. MARZANO Guido , dal 21 novembre 1917 al termine della guerra.

 

COMANDANTI DEL 50° REGGIMENTO FANTERIA.

 Colonnello GUARNASCHELLI Giovanni, dal 24 maggio 1915 31 maggio 1916.

 Colonnello SESINI Vittorio, dal 1° giugno al 31 luglio 1916.

Colonnello BECCHIO Giuseppe, dal 1° agosto 1916 al 29 settembre 1917.

Colonnello PETRINI Bartolomeo, dal 21 settembre 1917 al termine della guerra.

 
 
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE
49° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione
Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Gastaldi Bartolomeo maggio 1915 05/07/15  
Ten. Col. Armand Filippo 06/07/15 31/07/16  
Capitano Morini Guido 01/08/16 12/11/16  
Id. Buzio Nono 13/11/16 marzo 1917  
Maggiore Tani Adolfo marzo 1917 sett. 1917  
Capitano Guarnieri Enrico sett. 1917 29/10/17  
Id. Masi Azzolino 21/11/17 ottob. 1918  
Maggiore Iervolino Aniello ottob. 1918 al termine della guerra.  
II° battaglione
Maggiore Marino Fortunato magg. 1915 dic. 1915  
Ten. Col. Carezzano Giuseppe dic. 1915 magg. 1917  
Maggiore Morelli Francesco magg. 1917 nov. 1917  
Id. Beltrandi Giovanni dic. 1917 aprile 1918  
Capitano Santoro Pasquale luglio 1918 al termine della guerra.  
III° battaglione
Ten. Col. Galasso Vincenzo magg. 1915 agos. 1915  
Id. Antoldi Arrigo agos. 1915 11/06/16 Caduto sul campo. 
Capitano Morelli Francesco giug. 1916 luglio 1916  
Id Bergadani Alfredo 06/07/16 28/05/17 Ferito.
Id. Frajria Sisto magg. 1917 06/11/17 Caduto sul campo.
Id. Pollio Vincenzo 06/11/17 06/11/17 Ferito. 
Maggiore Bergadani Alfredo 21/12/17 al termine della guerra.  
50° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione.
Ten. Col. Petracchi Aurelio magg. 1915 agosto 1915  
Maggiore Aliberti Vassallo C. Alberto agosto 1915 23/10/15 Ferito. 
Id. Baccon Pietro ott. 1915 magg. 1917  
Capitano Maiorfi Bruno magg. 1917 agosto 1917  
Maggiore Ciancia Silvio agosto 1917 sett. 1917 Ferito. 
Capitano Errante Leonardo sett. 1917 0711/17 Caduto sul campo. 
Maggiore Paglicci Brozzi Lorenzo nov. 1917 sett. 1918  
Capitano Maiorfi Bruno sett. 1918 15/10/18  
Maggiore Cardinali Arrigo 16/10/18 al termine della guerra.  
IV° battaglione
Maggiore Mazzucco Ettore magg. 1915 dic. 1915  
Id. Rigato Narciso genn. 1916 agosto 1917  
Capitano D'Alessandri Mario agosto 1917 25/08/17 Ferito.
Maggiore Babini Valentino 27/08/17 04/11/17  
Capitano Menichelli Vittore dic. 1917 febb. 1918  
Maggiore Babini Valentino febbr. 1918 luglio 1918  
Ten. Col. Mach di Palmstein Amedeo agosto 1918 sett. 1918  
Maggiore Babini Valentino sett. 1918 al termine della guerra.  
V° battaglione.
Te. Col. Francesetti di Mezzenile Renato magg. 1915 nov. 1915  
Maggiore Ancillotti Guido nov. 1915 luglio 1916 Ferito.
Capitano Roncati Amato luglio 1916 dic. 1916  
Maggiore Ganino Enrico dic. 1916 genn. 1917  
Id. Bertolotti Emilio genn. 1917 marzo 1917  
Capitano Battaglino Mario marzo 1917 aprile 1917  
Maggiore Iavicoli Raffaele aprile 1917 luglio 1917  
Id. Buzio Nono agosto 1917 al termine della guerra.  
 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 6 novembre (Nel settore di S. Pellegrino - Col Margherita - Sottosettore di Valles).

Dal 12 novembre al 31 dicembre (Passo Valles - Zona di Ghirlo).

 Anno 1916

Dal 1° gennaio al 12 marzo (Cima Juribrutto - Lago delle Pozze - Rifugio Mulaz - Monte Castellazzo - Col di Prà).

Dal 13 marzo al 6 luglio [(Val Grande - Col Fiorenza e Val Travenanzes) - Croda dell'Ancona (V. Boite)].

Dal 7 luglio al 30 settembre (V. Boite - Alpi di Fassa).

Dal 1° ottobre al 31 dicembre (V. Boite - V. Vanoi).

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 30 aprile (Cima Paradiso - Alta Val Cismon).

Dal 25 maggio al 14 giugno (Fronte di Castagnevizza).

Dal 21 giugno al 5 luglio (Fronte di Castagnevizza).

Dal 24 agosto al 20 ottobre (Fronte Volkownjak - Vippacco).

Dal 25 ottobre al 20 novembre (Flambro - Talmassons - Codroipo - Gemona - Trasaghes - Pielungo).

Dal 9 al 31 dicembre (Val Giudicarie - Settore di Lavanek).

 Anno 1918

Dal 1° gennaio al 27 febbraio(Settore Lavanek).

Dal 30 marzo al 29 luglio (Sottosettore di Bezzecca - M. Pini - Cima la Cingla - M. Vay - Val Croina - Sbarramento S. Lucia - q. 1087).

Dal 27 settembre al 1° novembre (Altipiano di Asiago - Letterona - Lemerle).

Dal 2 al 4 novembre (Passaggio della Val d'Assa - Mezza Selva - Forte di Luserna - Caldonazzo - Pergine).

 Anno 1915

 Dal 7 all'11 novembre (Certosa di Vedana - Belvedere Gron)

 

 

 Anno 1916

 

 

 

 

 

 

 Anno 1917

Dal 1° al 24 maggio (Feltre - Fonzaso - Chiopris - Sdraussina).

Dal 15 al 20 giugno (Vallone - Sagrado).

Dal 6 luglio al 23 agosto (Sagrado).

Dal 21 novembre all'8 dicembre (Trasferimento in Val Giudicarie).

 

 

 

 Anno 1918

 Dal 28 febbraio al 29 marzo (Barche - Ponte Caffaro - Sabbio - Chiese - Pavone).

Dal 30 luglio al 26 settembre (Val Camonica - Incudine - Vezza d'Oglio - Pressi di Vicenza).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

7

3

/

5

Anno 1916

12

/

/

/

Anno 1917

8

20

3

10

Anno 1918

7

4

3

/

TOTALI Mesi 34 e giorni 27 Mesi 6 e giorni 15
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 49° REGGIMENTO 50° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915

 Alto Cordevole - Val di Boes - Col di Lana (24 maggio - 22 luglio)

/

/

/

/

/

/

/

/

/

/

2

/

Col di Lana (23 luglio - 6 dicembre)

1

5

/

8

41

/

6

12

/

130

634

88

Totale anno 1915 1 5 / 8 41 / 6 12 / 130 636 88
 
1916

Settore Boite - M. Cristallo - Alta Valle Cismon (1° gennaio - 31 dicembre)

9

24

2

61

596

158

12

28

/

84

629

148

Totale anno 1916

9

24

2 61 596 158 12 28 / 84 629 148
 
1917

Valle Cismon (1° gennaio - 21 maggio)

1

/

/

1

4

/

/

/

/

/

2

2

10a battaglia dell'Isonzo (22 maggio - 8 giugno)

2

10

/

68

459

68

5

15

/

62

478

47

Castagnevizza (10 giugno - 23 agosto)

4

6

/

11

96

6

4

6

1

74

278

/

11a battaglia dell'Isonzo (24 agosto - 8 settembre)

3

10

3

71

343

79

/

4

/

18

41

4

Fajti - Vippacco (9 settembre - 23 ottobre)

/

1

/

12

79

/

/

2

/

5

32

/

Battaglia dall'Isonzo al Piave (24 ottobre - 10 novembre)

4

/

56

/

/

/

4

/

15

/

/

/

Totale anno 1917 14 27 59 163 981 153 13 27 16 159 831 53
 
1918

Giudicarie - Altipiano di Asiago (1° gennaio - 4 novembre)

/

1

/

1

39

/

2

3

/

13

63

/

Totale anno 1918

/

1

/

1

39

/

2

3

/

13

63

/

 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

1

5

/

8

41

/

6

12

/

130

636

88

Anno 1916

9

24

2

61

596

158

12

28

/

84

629

148

Anno 1917

14

27

59

163

981

153

13

27

16

159

831

53

Anno 1918

/

1

/

1

39

/

2

3

/

13

63

/

TOTALE GENERALE 24 57 61 233 1657 311 33 70 16 386 2159 298


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