Morto di là dall'argine, uomo qualsiasi, muto in eterno; e ricomincia intorno a lui la canzone delle cose: ronzio degli insetti, giunchi mossi, raganelle e fucilate.
Tutto sembra come d'estate, vita aquattata nel sole in attesa del crepuscolo. In fila sotto l'argine tanti soldati ancora.
Contemplazione dell'aria ferma, con entro l'immobilità degli aspetti. Una ragnatela d'argento appesa a uno sterpo, l'insetto accartociato, spia. Pensiero degli uomini: "la morte così. Povere le mosche senza fortuna!". E ognuno guarda sereno come se fosse straniero al giuoco.
Sotto l'argine Luciano Folgore
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Dal dicembre 1917 al novembre 1918, durante gli aspri combattimenti avvenuti lungo il fronte del Piave compreso tra Ciano del Montello e Pederobba, caddero eroicamente a supporto dell’armata italiana quasi tremila soldati francesi. Mille, a perenne memoria, riposano in questo cimitero. Un gruppo scultoreo, rappresentante la Francia e l’Italia come due madri addolorate ma orgogliose del Figlio caduto che torna nel loro grembo, si integra con i colori del letto del fiume, il verde delle colline del Montello da un versante e il monte Cesen dall’altro.
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