Tra Forni Avoltri, Rigolato e Comeglians si costituisce, il 15 febbraio 1917, il reggimento. Concorrono alla sua formazione tre battaglioni autonomi: il XLI, il XLII ed il XLV già provati ai duri cimenti di circa due anni di guerra.
Essi infatti, prima d'essere riuniti in reggimento, attraversano le seguenti vicende.
Il XLI, costituito a Torino il 7 gennaio 1915 dal deposito del 4° reggimento, trovasi, sull'altopiano di Asiago, all'inizio delle ostilità, occupando le posizioni del Colle Meneghin con nuclei avanzati in val d'Antenne; è alla dipendenza della brigata Venezia (15a divisione).
Il 30 maggio, il battaglione partecipa alla nostra prima avanzata, oltre il confine, con l'incarico di presidiare le linee di Malga Fossetta e di Osteria delle Barricate, dislocando posti d'osservazione sul tratto Cima Caldiera - Castelloni di S. Marco a fine di collegarsi con la 34a divisione. Tale occupazione viene estesa, il 13 giugno, a Malga Campigoletti con elementi spinti fin verso Cima Dodici, passo dell'Agnella e passo val Caldiera per contrastare tentativi d'infiltrazione avversaria.
Il 31 luglio, il battaglione lascia la regione della Marcesina ed in diverse tappe si trasferisce sull'altopiano di Tonezza, raggiungendo, il 2 agosto, Laghi (9a divisione).
Accampato in località Tretti attende, fino al 13, al riattamento della mulattiera Molini - Gusella ed all'allargamento della strada Laghi - Castana. Portandosi, il 14, a Malga Campo Azaron, viene adibito al traino d'artiglieria sul M. Toraro finchè, il 17 agosto, si accompagna nei pressi di Malga Campoluzzo di Mezzo, passando alla dipendenza del 2° reggimento bersaglieri che, il 19, lo disloca tra M. Gusella - M. Maggio - q. 1615 - Termini N° 20 - q. 1604. Permane nella suaccennate località fino al 14 settembre, giorno in cui sostituisce il IV battaglione nella difesa di M. Maronia - q. 1749 - q. 1613. Dopo aver atteso al consolidamento della linea, rilevato il 13 ottobre dal IV/19° fanteria, il battaglione va ad accompagnarsi nei pressi di q. 1615 (nord - ovest di Termini N° 20), passando alla dipendenza di tale reggimento.
Durante le nostre operazioni contro la linea Plaut - Bocca vall'Orsara - Durer, il XLI si trasferisce in val Culazze, quale riserva del III/19° che ha per obbiettivo la conquista dei trinceramenti nemici da q. 1668 (a sud - ovest del Plaut) per il Plaut - q. 1685 a Bocca vall'Orsara. Dopo aver assolto tale compito, riprende la primitiva dislocazione nei pressi di q. 1615, ove attende alla costruzione di nuove vie di comunicazione. Il 23 novembre si sposta a S. Giorgio (est di Velo d'Astico) ed il 26 prosegue per Mason Vicentino, ove trascorre il resto dell'anno.
Il 22 gennaio 1916, il battaglione per Bassano, Cismon, Fonzaso, Imer raggiunge, il 27, la zona tra Pralongo - Valsorda, sostituendo riparti del 58° fanteria nelle difese di forcella Valsorda - q. 2048 - Cima d'Argon - Cima Mezzogiorno.
E' alla dipendenza del comando sottosettore Cismon - Vanoi (15a divisione).
Limitando la propria attività ad un costante assiduo servizio di pattuglie, il XLI resta a presidio delle suddette difese fino al 30 luglio; in tal giorno, sostituito dal XCIV di M. T., si trasferisce sul Massiccio di Cima Paradisi (Settore Vanoi) alla dipendenza della "Ionio".
Il 7 agosto concorre con le truppe del nucleo "Ferrari" all'occupazione di q. 2212, scacciandone il presidio nemico. Il 20 agosto passa a far parte del nucleo che nei giorni seguenti dovrà attaccare le difese avversarie dell'Alpe di Fassa, nel tratto compreso fra le forcelle di Cece e di Valmaggiore. Al battaglione viene affidato il compito di espugnare il tratto fra le qq. 2383 e 2704. Nei giorni dal 23 al 25 agosto si rinnovano con estrema tenacia i nostri assalti per il conseguimento del successo; bersaglieri, alpini del "Val Brenta" e fanti del 49° con ardimento ed eroismo si logorano in inutili tentativi, data la tenace resistenza avversaria.
Il 26, però, il XLI in unione al 13° bersaglieri, puntando contro la forcelletta ad est di q. 2383 e contro quella di Valmaggiore, rinnova l'azione. Malgrado la reazione avversaria e dopo molteplici tentativi, elementi della 2a compagnia riescono a penetrare nelle difese avversarie. Contrattaccati da forte colonna nemica, oppongono strenua resistenza, finchè, ridotti di numero, sono costretti a retrocedere sulla base di partenza. Il battaglione torna quindi a presidiare le posizioni occupate in precedenza (linea della Fossernica fra Cima Paradisi e q. 2114), passando alla dipendenza del 23° fanteria. Provvede al rafforzamento delle difese e con ardite azione di pattuglie molesta continuamente il nemico, in particolar modo il 2 ottobre, allo scopo di assecondare l'azione della 17a divisione, impegnando l'avversario tra forcella Valmaggiore e Cima Valon.
Il 13 il battaglione si riunisce a Caoria ed il 20, destinato a raggiungere la 3a armata, parte dalla stazione di Feltre diretto a Cassegliano (33a divisione).
Alla fine del mese partecipa alle operazioni nel settore Nova Vas - q. 208 sud, portandosi nel vallone di Boneti, a rincalzo della "Padova", che ha per obiettivo la zona compresa tra le quote 238 e 235. Il 1° novembre la brigata attacca le antistanti posizioni, dalle quali il nemico reagisce violentemente. Avanza allora il XLI bersaglieri per rinforzare l'ala destra. Gli attacchi si rinnovano con encomiabile tenacia fino al 6, ma la vigilanza del nemico e la robustezza delle difese accessorie non permettono di conseguire un felice successo. Nella difesa della prima linea subentra la "Mantova" ed il battaglione passa in località più arretrata, sulle alture a nord di q. 208 sud, finchè il 10 novembre si porta a Scodovacca, per riordinarsi.
Tornata in linea la "Padova", il battaglione nuovamente raggiunge il vallone di Boneti, quale rincalzo. In tale località trascorre il resto dell'anno, alternando i turni di linea con adeguati periodi di riposo.
L'11 gennaio del 1917, il XLI, pur restando alla dipendenza della divisione, si trasferisce a Selz per lavori, permanendovi fino al 10 febbraio; in tal giorno parte in ferrovia alla volta di Villa Santina e giuntovi prosegue per Rigolato ove trovasi alla data di costituzione del reggimento.
Il XLII battaglione, formatosi a Torino, il 22 febbraio 1915, presso il deposito del 4°, trovasi sin dal 24 maggio a Cavallo di Noveza. Lasciate due compagnie in detta località, passa il confine a passo Cerbiolo ed occupa la posizione di Malga Lavacchio, senza incontrare il nemico. Il 30, mentre una compagnia si trasferisce ad Avio, il battaglione torna a Cavallo di Novenza, ove rimane fino al 7 giugno, impiegato al trasporto di materiali di artiglieria ed a lavori diversi. Da giorno 8 al 21 è a Malga Dossioli. Inviato in prima linea, nell'agosto, tra la Montagnola e Vignola, vi permane dal 22 al 27, attendendo a rafforzare le trincee occupate, al riattamento delle strade di accesso e all'invio di pattuglie. Il 28, il battaglione sostituisce riparti del 113° fanteria nelle posizioni tra il Postemonte e Malga Pravecchio. Il giorno seguente, la compagnia lasciata ad Avio rientra ed è destinata a presidiare le trincee alla destra del battaglione. Detta compagnia durante il tempo in cui è rimasta distaccata, è stata dislocata dal 4 al 18 giugno successivamente a Pilcante, M. Cornale e Prabubolo Alto, dal 22 giugno in poi impiegata alternativamente in lavori a Coni Zugna ed in avamposti a Zugna Torta.
Il 17 ottobre, due compagnie, unitamente a riparti del 113° fanteria e del battaglione alpini Val d'Adige occupano, senza trovare resistenza, q. 912, a nord del castello di Brentonico, ed il 20 un'altra compagnia insieme agli alpini, vincendo una leggera resistenza del nemico, occupa M. Giovo. Intanto il comando si sposta a Brentonico.
Fino al 14 dicembre, i riparti sono impiegati per la costruzione di nuove trincee e di strade, compiono frequenti azioni di pattuglie allo scopo di mantenere il contatto e sorvegliare il nemico che, da qualche tempo, si mostra più attivo. Il 15, due compagnie occupano Loppio e Mori Vecchio, senza combattere ed il comando del battaglione, spostatosi a Castione, provvede per un servizio di avamposti sulla rotabile Loppio - Mori. Il 31 una terza compagnia si porta a Dosso Alto ed il comando a Mori Vecchio.
Il battaglione rimane fino al 10 maggio 1916 a presidio delle posizioni occupate, compiendo continui lavori per metterle in efficienza; con frequenti e brillanti azioni di pattuglie, mantiene in continuo allarme il nemico, sorvegliandone i movimenti.
Fino a tale epoca sono degne di nota le azioni svolte dai suoi riparti: il 20 febbraio riprendono le posizioni avanzate a nord di Mori, abbandonate il giorno avanti sotto un violento fuoco di artiglieria; il 1° marzo respingono un attacco sferrato dal nemico contro le quote 450 e 494; il 15 marzo occupano, con una brillante azione, la q. 450.
Il giorno 11 maggio, sostituito da riparti del 113° fanteria, il battaglione parte per Avio, il 15 è ad Ala, il 16 a Marani e Serravalle. Messo alla dipendenza del 24° reggimento M. T. il giorno stesso occupa le trincee a nord di Marco, il 20 ritorna a Serravalle ed il 27 sostituisce riparti del 208° e del 114° fanteria nei trinceramenti di Malga Zugna. Il 30 respingono due violenti attacchi, altri ne respinge, con pari tenacia e resistenza, il 5 e 6 giugno, contribuendo in tal modo a contenere l'offensiva sferrata dagli Austriaci nel settore di riva sinistra dell'Adige.
Il giorno 8, sostituito da un battaglione del 117° fanteria, si porta ad Avio, ove rimane fino al 29, attendendo alla sua riorganizzazione e ad istruzioni speciali. Il 30 parte per Ala, il 3 luglio è a Vo ed il 5 sostituisce un battaglione di R. Guardie di Finanza, nelle trincee di Castione.
In questo nuovo turno di prima linea, fino al 24 agosto, i riparti mantengono sempre attiva la vigilanza, inviando giornalmente pattuglie, che hanno occasione di combattere e di compiere qualche colpo di mano che procura prigionieri.
Dal 25 agosto, all'8 settembre, il battaglione e a sud di Marani, il 9 a valle Ronchi ed il 16 viene chiamato nuovamentein linea allo sbarramento di Serravalle.
Il 15 gennaio 1917, sostituito da un riparto del 208° fanteria, lascia la linea per portarsi a Pozzo Basso, ove, giunto il 17, rimane fino all'11 febbraio. Il giorno seguente, passato alla dipendenza della 26a divisione, giunge a Tolmezzo, il 13 a Villa Santina ed il 14 a Comeglians dove, il giorno 15, passa a far parte del 19° reggimento bersaglieri.
Il XLV costituito a Brescia, il 19 maggio 1915, dal deposito del 7° reggimento bersaglieri trovasi, all'inizio della guerra, dislocato nelle Giudicarie; nello stesso giorno 24 maggio occupa Lavenone, destinando la 1a compagnia al ponte di Caffaro. Iniziata la nostra avanzata oltre il confine, il battaglione segue il movimento, dislocandosi poi a difesa del tratto compreso fra Lodrone e Darzo, in modo da sbarrare il fondo valle; il 27 senza incontrare resistenza si porta a Condino, ove subisce le prime perdite causate dal tiro dell'artiglieria avversaria. Nella notte sul 6 giugno viene abbandonata questa località ed il XLV si ritira sulle posizioni arretrate segnate dalla linea: "alla Santa" - S. Lorenzo, ove si sistema a difesa. Il 2 luglio, sostituito da riparti del 61° fanteria, passa in riserva.
Il 18 ottobre, il battaglione concorre con altre truppe alla conquista di Cima Palone. Svolgendo la propria azione in fondo alla val Chiesa, ha il compito di portarsi con due compagnie sul costone dei Pini, e con le altre due sul costone di Castello, a cavaliere del fiume, allo scopo d'impedire infiltrazioni nemiche sui fianchi della truppa operante su Cima Palone e su M. Melino. In detto giorno, infatti, i bersaglieri muovono verso i rispettivi obiettivi, infliggendo al nemico perdite ed assicurando poi il possesso di Cimego. Il battaglione si dispone in avamposti in fondo alla val Chiesa con due compagnie sul costone si Castello - Cimego, fin sulla strada di Creto e con due altre a ridosso del costone occidentale di M. Pini, con la sinistra sulla stessa strada, fino all'osteria Alte Porte. Fino al 19 dicembre permane in detta zona, per trasferirsi in quel giorno in località "alla Santa" a riposo.
Il 23 gennaio 1916, il XLV torna a presidio delle consuete posizioni sulla destra del Chiese; il 12 marzo si porta a Storno e quindi a Tiarno di Sotto, da dove invia la 4a compagnia a rilevare riparti del 62° fanteria a Bocchette delle Gombie, mentre la 2a si pone in avamposti a Pieve di Ledro.
Nei primi giorni d'aprile concorre alle operazioni per il possesso delle Coste di Salò, attaccando q. 1333, che non può essere conquistata, causa le robuste difese avversarie.
Nella notte sul 13, punta su q. 500, sotto M. S. Giovanni, occupandola e catturandovi prigionieri. La notte successiva, però, contrattaccato in forze, deve ripiegare abbandonando così la posizione conquistata.
Eguale sorte subisce l'operazione effettuata il 20 aprile dalla 3a compagnia; questa dopo aver tolto al nemico q. 700, si spinge su quella 906, affermandovisi, ma, nella notte sul 21, dopo violenta lotta deve cederla nuovamente all'avversario. Il battaglione ripiega in Valmazza, ove si sistema a difesa, svolgendo attiva azione di pattuglie in val di Ledro. Il 19 ottobre, sostituito da riparti del 7° bersaglieri si trasferisce tra Pieve di Ledro e Bezzecca ed il 20 si riunisce ad Ampola; prosegue poscia per Vobarno da dove per ferrovia è avviato alla fronte isontina. Giunto a S. Martino, destinato quale riserva della 16a divisione, si reca, nella notte sul 24, a Ronchi; passato poscia alla 14a, si sposta a Monfalcone. Destinato in prima linea assume, in tale settore, la difesa del tratto di fronte tra q. 18 e q. 12.
L'11 dicembre, il nemico, dopo aver violentemente sottoposto a fuoco d'artiglieria la linea occupata dal battaglione, da q. 18 alle officine di Adria, sferra rapido l'attacco. Il pronto intervento delle nostre mitragliatrici, la tenace ed eroica difesa dei bersaglieri vale a rintuzzare il tentativo dell'avversario che, costretto a ripiegare subisce forti perdite.
Il 14, il XLV passa alla dipendenza della brigata Acqui ed il giorno seguente, sostituito dal III/18°, si porta in località "Fabbrica del Grasso" quale riserva, ivi attendendo al mascheramento della strada Monfalcone - Mandria II.
Il 3 gennaio del nuovo anno, si trasferisce a S. Valentino da dove, il 6, si porta alle Cave di Selz per lavori (28a divisione).
Passa poscia alla 16a divisione, il 12 febbraio raggiunge Villa Santina ed il 15 trovasi tra Pierabec e Forni Avoltri per concorrere alla formazione del reggimento.
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