Questo riparto, pur avendo la forza di un raggruppamento, dieci battaglioni, ha assunto la denominazione di gruppo, cambiata in seguito, il 20 maggio, in quella di comando gruppi 4° e 6°.
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Il 26 aprile si costituisce, in Marostica, il comando del gruppo alpini E, le cui truppe stanno affluendo nella zona fra Astico e Brenta (1a armata).
I riparti che lo compongono, sono riuniti in due frazioni: la prima, formata dai battaglioni Cividale, M. Clapier, M. Matajur, M. Mercantour e Val Natisone, dislocata nella zona ad est della tramvia Vicenza - Marostica; la seconda, formata dai battaglioni Exilles, M. Suello, M. Levanna, M. Cervino, Aosta, dislocata nella zona ad ovest della predetta tramvia.
Al comando del gruppo è affidato il presidio di Marostica.
Il 16 maggio la prima frazione, messa alla dipendenza del V corpo d'armata, parte per raggiungere la zona Cogollo, Chiuppano, Caltrano; nel pomeriggio tutto il gruppo, assegnato al predetto corpo, inizia le marcie di trasferimento per la nuova destinazione.
Il giorno seguente la prima frazione passa alla dipendenza della 35a divisione e la seconda a quella del comando sbarramento Agno - Posina. Il comandante di gruppo è ad Arsiero, a disposizione della 35a divisione e non avendo alcuna ingerenza tattica sull'impiego dei dipendenti riparti, provvede per i rifornimenti, per gli sgomberi e per la sistemazione delle salmerie e delle colonne munizioni. Il giorno 20 il comando del gruppo alpini E assume la denominazione di comando gruppi alpini 4° e 6°; mentre le due frazioni assumono rispettivamente quella di 4° e 6° gruppo alpini.
Il 22 il comando dei gruppi assume la difesa del sottosettore di destra Cimone - Astico (9a divisione), avendo alla propria dipendenza i riparti del 4° gruppo e tre battaglioni di guardie di finanza; provvede ad assicurare lo sbarramento della valle dell'Astico, dal M. Cimone al M. Cengio.
La battaglia infuria sulla fronte dell'armata e malgrado la valida resistenza ed il sacrificio dei difensori, le prime linee sono abbandonate. In seguito alla situazione creatasi per la perdita di M. Cimone, le truppe del settore ripiegano dopo una strenua lotta dei battaglioni alpini su "il Redentore". Mentre i riparti di finanza sono ritirati in seconda linea, a quelli del 4° gruppo è affidata la difesa dell'ala destra del settore, dello sperone di C. della Forcella a Schiri.
Il 30 maggio, ceduto il comando dell'ala a quello del 4° gruppo alpini, il comandante dei gruppi assume la difesa della zona Novegno - Pria Forà con il 209° fanteria, i battaglioni M. Clapier e Cividale.
Il 31 maggio la difesa del M. Novegno viene affidata alla 35a divisione, dalla quale dipenderanno le truppe dislocate nella zona.
Il giorno 11 giugno, in seguito ad ordine del Comando Supremo, il comando dei gruppi viene sciolto ed i riparti passano a far parte delle unità da cui dipendono tatticamente.
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