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9° REGGIMENTO BERSAGLIERI
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(Battaglioni XXVIII, XXX, XXXII e IX Ciclisti)
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Sede del reggimento in pace: Asti.
Distretti di reclutamento: Caserta, Modena, Padova, Piacenza, Siracusa, Taranto.
Distretti di mobilitazione: Alessandria, Casale, Cuneo, Mondovì, Pavia, Voghera, Como, Lodi.
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Fin dal 14 settembre 1914 il reggimento raggiunge la zona di radunata, sì che, all'apertura delle ostilità, occupa le posizioni di M. Matajur, M. Mrzli. Fa parte della divisione speciale bersaglieri. Il 1° giugno raggiunge Ternova ed il 4, due compagnie del XXVIII battaglione sono spinte a Jama Planina, per tentare un'azione di sorpresa contro le pendici settentrionali del Polounik, mentre il XXX battaglione, giunto a Planina Za Kraju, ha il primo contatto col nemico a q. 1270.
Il giorno 12, il reggimento ha ordine di occupare, con due battaglioni, le alture del Polounik, tra Jama Planina e Krasji Vrh, per minacciare il fianco della linea nemica dello Slatenik. Esso occupa le qq. 1772 e 1757. Il 27 giugno rientra a Ternova il comando del reggimento, quello del XXXII e due compagnie; gli altri riparti restano a Jama Planina. L'11 luglio ritornano in linea, fra le qq. 1772 e 1270, le due compagnie dislocate a Ternova.
Il 21 agosto, essendo in corso l'azione per la conquista della conca di Plezzo, il reggimento si trasferisce a q. 600 sopra Cezsoca. Esso ha il compito di sbarrare, con due battaglioni (XXVIII e XXXII), la strada dello Slatenik potok, continuando col XXX nell'azione già iniziata contro le pendici del Polounik.
Il 23, attraverso rilevanti difficoltà, i battaglioni avanzano, il costone di Cezsoca è occupato, più tardi, anche la passerella sullo Slatenik.
L'11 settembre l'azione è ripresa ed il reggimento, deve, dal pianoro di Cezsoca, attaccare le posizioni lungo il pendio occidentale dello Javorcek, puntando su Jablenica, mentre un suo riparto ardito, per la boscaglia dello Slatenik, dovrà aggirare per la destra le anzidette posizioni e raggiungere la cresta dello Javorcek. L'intensa reazione del nemico consente soltanto lievi progressi, si chè il 16 l'attacco è rinnovato: il 9° bersaglieri rinforzato dal XXXVI del 6°, deve concorrere all'operazione principale attaccando il Piccolo Javorcek per il medio vallone dello Slatenik e puntando, contemporaneamente, su Jablenica, per accerchiare lo Javorcek. Nei giorni 16, 17 e 18 i riparti fanno ripetuti tentativi, ma, la assidua vigilanza ed il continuo tiro del nemico, non consentono risultati pari allo sforzo compiuto ed alle perdite che, dal giorno 11 al 18 settembre, ammontano a 12 ufficiali e 343 gregari. Il reggimento, dopo aver guadagnato terreno oltre la parte bassa del vallone dello Slatenik ed essersi aggrappato alle erte pendici del Piccolo Javorcek, sosta, in atteggiamento difensivo, a cavaliere del fiume, per tentare di affermarsi, poi, in forze sul predetto monte.
Il 3 ottobre il XXXVI/6° rientra al suo reggimento.
Il 21, la 6a compagnia inizia l'attacco al Piccolo Javorcek, sostenuta dal XXVIII battaglione e dal XXXII, che agiscono verso la sella fra i due Javorcek; raggiunge la trincea di cresta che deve, però, essere subito abbandonata per il violento tiro di reazione. Molti ostacoli nell'avanzata incontra anche il XXXII. L'indomani la 5a compagnia, rincalzata dalla 7a, ritenta l'operazione e subisce la stessa sorte della 6a.
Nei giorni seguenti si spingono audaci pattuglie verso l'obbiettivo che il nemico attentamente sorveglia.
Il 28 novembre, il reggimento è inviato a Sepenizza a riposo; il XXVIII battaglione è a Log di Cezsoca per lavori di baraccamenti. Il 9 dicembre quest'ultimo ritorna in linea sulle pendici del M. Cukla, fra le qq. 700 e 900; l'11 il XXXII si porta nel settore di Ravnilaz ed il XXX a nord di Plezzo.
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Il reggimento è in linea nelle anzidette posizioni, intento alla consueta attività di pattuglie. Il 6 gennaio, rilevato, ritorna a riposo fra Serpenizza e Log di Cezsoca, ma nei giorni dal 24 al 26 è rinviato a Za Kraju, al posto dell'11° reggimento bersaglieri, nelle posizioni fra lo Slatenik, q. 1270 e lo Javorcek.
L'11 febbraio è destinato a sostituire, assieme all'11° bersaglieri, la II brigata, colla quale combatte fino al 6 novembre, allorchè cessa di farne parte, restando alla dipendenza del XX corpo d'armata. (1)
In tal giorno il reggimento è a riposo fra Roccolo Cattagno e Campo Magno e di lì, nei giorni 11 e 12 novembre, è trasferito a Corda di Marcesina, adibito a lavori stradali e di sgombero della neve.
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(1) Per il periodo 11 febbraio - 6 novembre 1916 vedere la II brigata bersaglieri. |
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Fino al 6 giugno, il reggimento permane nelle anzidette posizioni, impiegato in lavori stradali e di trinceramenti. Il 7, si porta in regione Busa Fonda di Moline ed il 12 prosegue per la zona di M. Ortigara, accampando sul rovescio di Cima della Campanella; è adibito a lavori, alla dipendenza della 52a divisione. La notte sul 17 è inviato sulle pendici orientali del M. Ortigara, quale rincalzo alle truppe schierate sulla fronte q. 2101 passo alto e passo basso dell'Agnella, alla dipendenza della brigata Piemonte.
Il 19 ha inizio l'azione per la conquista di q. 2105 del M. Ortigara. Per l'attacco si costituiscono due colonne: una, a nord, col compito di occupare la quota, puntando contemporaneamente sul passo di val Caldiera; l'altra, a sud, col compito di concorrere, pel costone di Ponari, all'azione contro la quota stessa.
Il 9° bersaglieri mette a disposizione della prima colonna il XXXII battaglione e della seconda gli altri due, col comando del reggimento.
La colonna nord occupa q. 2105, mentre l'altra incontra molte difficoltà nell'avanzata, sì che si ritira dalla linea ed è sostituita dal XXVIII battaglione. Il 20 giugno si schiera in linea anche il XXX fra i passi basso e alto dell'Agnella e q. 2003. Il XXXII è di rincalzo dietro la q. 2101. Il 21 il nemico, preceduto da violento bombardamento, muove all'attacco del passo dell'Agnella e tenta di aggirare la destra del XXVIII battaglione, ma, accorsi in linea i rincalzi, il tentativo è frustrato. Più tardi punta, con azione contemporanea, contro le qq. 2001 e 2003, ma anche questa volta è ricacciato dopo lotta violenta.
Accorsi in rinforzo, riparti alpini muovono al contrattacco, mentre il 9° reggimento ripiega, all'alba del 26, dietro Cima della Campanella.
Nelle azioni ultime esso ha perduto 32 ufficiali e 885 gregari, oltre un rilevante numero di dispersi. Il 26 si porta in val Maron per riordinarsi e per attendere a lavori sulla linea di resistenza di Corda di Marcenisa.
Il 9 luglio è inviato a Campo delle Doghe, alla dipendenza della 29a divisione ed il 21 si trasferisce a Casere Tanzer, a nord di Gallio (25a divisione).
La notte sul 23 il XXXII battaglione raggiunge la q. 1381, in rincalzo delle truppe del 5° bersaglieri ivi schierate. Il 25 il reggimento passa alla dipendenza della 57a divisione ed è adibito a lavori difensivi.
Il 9 agosto è destinato, col 5° bersaglieri, nel settore compreso fra Roccolo di M. Catz e q. 1626, ove schiera il XXXII battaglione da M. Nos a q. 1162 ed il XXX da tale quota alla strada Gallio - Asiago; il XXVIII è in riserva a Campomulo.
Rilevato in linea, il 26, dall'11° fanteria e da riparti del 16° bersaglieri, è inviato in Valstagna, ove sosta fino al 15 settembre, allorchè è trasferito a S. Maria la Longa.
Il 22 ottobre, all'inizio dell'offensiva austro-tedesca, è dislocato fra Idersko e Kamno per lavori (VII corpo d'armata). Il 23 è trasferito a Drezenca, passando alla dipendenza della 34a divisione.
Il 24, il XXX è inviato sulla linea Pleca - Spika, per arginare l'avanzata nemica in direzione di Caporetto, mentre gli altri due battaglioni si dirigono prima verso Za Kraju e poi verso il Volnik. Il 25, dopo una resistenza sul M. Stol, il XXVIII ed il XXXII si portano a Bergogna ed a Platischis. Il 26 e il 27 tentano una resistenza alla sella di Canebola, la cui difesa è affidata al comandante del reggimento, che ha ai suoi ordini anche riparti di altri corpi. Dopo altra sosta sul costone di M. Carnizza, i due battaglioni bersaglieri, per Attimis e Nimis, si portano il 28 a Tarcento, che sistemano a difesa, schierandosi sulla destra del Torre, fra il Cimitero - Cova Inferiore e le pendici di M. Stella.
Il 29, riprendono il ripiegamento per Bronzacco ed il 30 si schierano dal bivio che conduce al ponte di Pinzano, alla riva destra del Tagliamento. Passano più tardi il ponte diretti a Forgaria, ma, un contrordine, li rimanda a quello di Arzino.
Il 1° novembre sono inviati a Sequals, alla dipendenza del corpo d'armata speciale "Di Giorgio". Il 2, alcuni elementi dei due battaglioni sono fusi con quelli del 2° bersaglieri in un riparto misto e mentre il comando del reggimento è inviato il 3 prima a Pordenone e poi a Sacile, i superstiti sono dislocati il 5 a Zero Branco, il 6 a Caselle, l'8 a Monselice, ove, con militari del 9° reggimento e di altri corpi, si costituiscono due battaglioni provvisori, inviati a S. Fidenzio per riordinarsi. Il 16 sono trasferiti a Crevalcore ed il 17 a Bassano, passando alla dipendenza del 4° bersaglieri.
Il 9° reggimento è disciolto nel novembre 1917. Il 20 febbraio 1919 il 20° bersaglieri assume la denominazione di 9° ed i battaglioni LXX, LXXI e LXXII assumono, rispettivamente, il numero XXVIII, XXX e XXXII. |
Battaglione Ciclisti.
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Fin dal 14 settembre 1914 il battaglione raggiunge Cividale; il 12 ottobre è inviato ad Udine, a disposizione della 1a divisione di cavalleria.
Il 20 maggio è trasferito a Ipplis (II corpo d'armata), da dove, aperte le ostilità, inizia la sua marcia oltre il confine e si porta il 24 a Ruttars ed a Venco, il 25 a Dolegna ed a Prepotto, ove sosta fino al 3 giugno, nel qual giorno si sposta prima a S. Giovanni di Manzano e poi a Brazzano (VII corpo d'armata). Il 6 giunge, assieme al VI battaglione ciclisti, a S. Lorenzo di Mossa, col compito di tentare un colpo di mano sul rovescio del M. Podgora. Il tentativo è reso vano dal nemico, che nella notte sul 7 attacca i due battaglioni, ma è respinto.
L'8 giugno, il IX, posto alla dipendenza della 12a divisione, assieme al VI ed all'XI ciclisti, giunti anche essi in quel settore, tenta ancora una volta di spingersi verso il Podgora, ma la reazione nemica obbliga i ciclisti a sostare a Lucinico. Il battaglione raggiunge Stesa, il 10 retrocede a Capriva, il 18 è dislocato nel bosco di Russiz ed il 20 esegue una incursione fino alle località di Mocchetta e Campagna, rientrando poi a Capriva. Il 23 luglio è inviato nelle trincee a sud del Podgora, in rincalzo del 27° fanteria ed il 26 si porta a Capriva, per ritornare in linea il 30 a sostituire il II/132° nelle posizioni ad est di Lucinico, ove schiera le compagnie 11a e 12a, mentre la 10a è inviata a Medea per lavori. Il 12 agosto è ancora a Capriva ed il 24 a Villanova Judrio, ove rientra anche la 10a compagnia.
Dopo una breve permanenza a Cerovo Dol, il battaglione il 1° novembre è inviato a Pri Fabrisu, alla dipendenza dell'11a divisione, che il 2 lo schiera fra il Peuma (10a compagnia) ed Oslavia (11a e 12a compagnia). Nella notte sul 3, il nemico attacca, ma è respinto lasciando nelle nostre mani un centinaio di prigionieri. Rinnova l'azione poco dopo l'alba ed è parimenti ricacciato, ma con nuovi sforzi riesce, più tardi, ad avanzare, nella zona di Oslavia, obbligando il battaglione a retrocedere, dopo aver perduto 9 ufficiali e 207 gregari. I superstiti delle due compagnie (11a e 12a) sono riuniti in un riparto misto con elementi del 74° fanteria. La 10a compagnia è ancora al Peuma.
Il 4, tutto il battaglione è inviato a Cerovo Dol ed il 5 prosegue per Medana, ove inizia il suo riordinamento, ritornando il 18 prima a Cerovo Dol e poi a Pri Fabrisu.
Il 20 novembre, messo a disposizione della brigata Pavia, è inviato alla Selletta di Oslavia in sostegno del 27° fanteria. L'indomani attacca l'altura a sinistra di Oslavia e riesce a sorprendere ad a catturare un piccolo riparto nemico, ma, non sorretto dai rincalzi e minacciato di aggiramento, si apre un varco e ripiega sulla posizione di partenza, dopo aver perduto 10 ufficiali e 177 gregari.
Il 22, ritorna a Cerovo Dol, il 23 a Medana ed il 27 a Villanova Judrio, ove provvede al suo riordinamento. Il 15 dicembre si porta a Buttrio ed il 21 a Pradamano.
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Il 15 gennaio, il battaglione ritorna ad Oslavia ed il 16 attacca i "Ruderi" e la "Selletta", ma la reazione avversaria non gli consente alcun vantaggio e gli cagiona la perdita di 4 ufficiali e 66 ciclisti. Il 26 rientra a Pradamano, il 12 febbraio è trasferito a Manzano ed il 19 a S. Lorenzo di Manzano. Il 27 marzo, lasciate le biciclette a Subida, si porta a Medana per proseguire l'indomani per Cerovo Inferiore, ma il 30 rientra a S. Lorenzo. Il 1° aprile è dislocato a Palazzolo dello Stella, ove si alterna, coi battaglioni ciclisti III, IV ed VIII, in turni di linea ad est di Vermegliano (prima 16a e poi 14a divisione) fino al 24 maggio, nel qual giorno è inviato a S. Polo.
Assegnato, poi, alla 3a divisione di cavalleria, raggiunge, negli ultimi giorni di maggio, S. Lorenzo di Soave (Verona), donde parte il 10 giugno diretto a Torri di Quartesolo (Vicenza). Il 25 luglio inizia il trasferimento per S. Martino Buonalbergo e lo continua il 26 portandosi a Goglione di Sotto (Brescia). Destinato nuovamente sulla fronte carsica, è inviato, il 9 agosto, a Rovato e l'indomani per ferrovia a Cormons, donde prosegue per Capriva. Incaricato di spingersi in ricognizione con riparti della V brigata di cavalleria, o verso Aisovizza o verso Dornberg, si porta l'11 a S. Lorenzo di Mossa, poi a Villanova ove, valicato il M. Fortin, scende all'Isonzo e lo varca sulla passerella di Boschini, raggiungendo la stazione di Rubbia, ma, all'imbrunire dello stesso giorno, è fatto ritornare a Capriva.
Il 14 agosto, il battaglione si porta prima a Peteano e poi a Rubbia, a disposizione della 23a divisione. Prosegue poi per Gabrjie dolenje e sostituisce il II ciclisti sul Nad Logem a sud di S. Grado di Merna, schierando due compagnie in linea (11a e 12a) e la 10a in rincalzo. E' alla dipendenza del 75° fanteria. Il 23, rilevato, torna a Capriva e ne riparte subito dopo diretto a Grions, ove sosta fino al 30, nel qual giorno è inviato a Gorizia ed adibito a lavori di rafforzamento per tutto il resto dell'anno.
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L'8 gennaio, il IX ciclisti è inviato a Malnate (Varese) e vi permane sino alla fine di aprile, allorchè è destinato ancora sul Carso, ove alterna periodi di riposo a Cormons e Subida con periodi di linea e partecipa alle operazioni del maggio contro l'Hermada.
Nei primi giorni di giugno è trasferito prima a Sclaunicco, poi a Feltre, a Grigno ed a S. Eulalia. Destianto, in seguito, a Codogno, vi sosta dal 14 luglio al 15 agosto; il 16 è a Pozzuolo del Friuli.
L'offensiva austro-tedesca trova il battaglione a Zoppola, donde si sposta il 28 ottobre, diretto prima a Palmanova e poi a Trivignano (4a divisione). Compito assegnato ai battaglioni ciclisti è quello di prendere contatto col nemico lungo le valli defluenti al piano, per ostacolarne l'avanzata. Al IX è affidata la valle del Natisone. Esso, lasciata una compagnia a Trivignano, si porta a Percotto, donde spinge una compagnia ad Orsaria, che prende contatto col nemico, mentre la terza tiene il ponte di Percotto. Il 29 ha ordine di portarsi a Lestizza e di lì è inviato a Pozzuolo del Friuli, con l'ordine di scacciare il nemico che ha occupato le collinette circostanti. Per assolvere tale compito dirige una compagnia verso Terenzano ed una verso Carpeneto; esse attaccano alla baionetta l'invasore e riescono a fugarlo.
Il battaglione è poi spinto a Martignacco, per costituire una difesa a nord del canale di Ledra ed impedire al nemico di puntare al ponte di Bonzicco. Ma, appena l'avanguardia sta per raggiungere Pasian Schiavonesco, è fatta segno a vivo fuoco di fucileria e più forte resistenza incontra subito a nord del paese, ove deve sostenere violenti combattimenti.
Il 30, il nemico tenta da Nespoledo e da Orgnano, un aggiramento che il battaglione sventa, ritirandosi, combattendo, su Sclaunicco, ove si ingaggia una lotta furiosa. La superiorità delle forze degli attaccanti consiglia il battaglione a retrocedere fino a Lestizza, ma un successivo ordine lo invia a Rivolto, a sbarrare le provenienze da Udine. Dopo una nuova accanita resistenza si porta sulla strada Lonca - Bertiolo.
Il 31, guada lo Stella ed oppone una nuova difesa sul detto fiume. Il 1° novembre passa il Tagliamento al ponte di Madrisio e prosegue per Trivignano. Dopo successivi trasferimenti a Conegliano, Codogne, Aviano, S. Foca, il 5 è a S. Quirino. Di lì è inviato al ponte del Giulio, sul Cellina, per tenere il possesso durante il ripiegamento dei riparti che operano fra il Meduna ed il Cellina (2a divisione di cavalleria). Assolto il compito, si porta a S. Leonardo, che ha ordine di sistemare a difesa. Dopo aver resistito alla violenta pressione del nemico, all'alba del 6 novembre, si porta ad Aviano ed a Castello d'Aviano; inflitte nuove perdite all'avversario, raggiunge Belvedere. Il 7 per Fiaschetti e Godega arriva a Bibano. L'8 è a Pianzano ed a Collabrigo, ove oppone una resistenza sul Monticano. Il 9 per Povegliano si trasferisce a Merlengo, il 10 a Paese, il 12 a S. Floriano di Campagna ed il 17 è a Fellette, riunito ad altri dieci battaglioni ciclisti, per sbarrare lo sbocco di val Brenta. Il 22 novembre è spostato a Fossagno ed il 25 a Maser, in riserva della 17a divisione. Il 2 dicembre torna a Fellette, ma il 5 lascia nuovamente tale località, destinato a Zerman (4a divisione). Il 20 è inviato nella zona di Cavazuccherina, alla dipendenza della III brigata bersaglieri ed il 29 sostituisce il CXCIV battaglione di milizia territoriale in lavori di rafforzamento in corso. |
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Il 4 febbraio il battaglione, che fa parte del IV gruppo (battaglioni III, VI e IX), rileva il LXVII bersaglieri nella testa di ponte di Cavazuccherina. Sostituito il 12 da un riparto dell'82° fanteria, si porta a Cavallino, per proseguire il 13 per Mirano (23a divisione).
Il 5 marzo parte alla volta di Copparo, il 13 è trasferito a Portomaggiore ed il 2 aprile a Codigoro. Il 23 maggio rileva il VI ciclisti nella difesa della zona costiera Volano - Magnavacca ed il 28 rientra a Codigoro. Il 30 è inviato a Meolo, a disposizione del comando del XXIII corpo d'armata e l'indomani sostituisce a Capo Sile, con una compagnia, riparti del 13° reggimento bersaglieri, mentre le altre due sono incaricate di lavori sulla strada Mille Pertiche - Musile - Paludello. Il 4 giugno il battaglione ritorna a Meolo, per portarsi il 5 a S. Cipriano.
Il 15 giugno, inizio dell'offensiva austriaca, è fatto accorrere sul Piave, a Capo d'Argine, ove schiera una compagnia sulla destra del canale Fossetta e le altre lungo lo Scolo Corregio, che il nemico tenta, il 16, di forzare, puntando su Losson. Il battaglione, data la situazione dei riparti laterali, è obbligato a ritirarsi combattendo sulla strada di Meolo ed il 17 si apposta sulla strada che da detta località mena a Losson, collegandosi a sinistra col I/209° ed a destra col I ciclisti. Nei giorni seguenti partecipa colla "Bisagno" alle sanguinose azioni contro la linea: fosso Gorgazzo, Losson, Gorghetto, Fossalta e Croce, riuscendo a ricacciare l'invasore al di là del Piave. Il battaglione, che ha dato nuove prove del suo valore, meritando la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo, è disciolto il 24 giugno ed i suoi elementi sono incorporati in riparti di assalto. |
CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.
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Battaglione Ciclisti.
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BOLLETTINO DI GUERRA N. 1123 (21 giugno 1918, ore 13).
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"Sul Montello nella giornata di ieri la pressione avversaria è continuata forte ma venne ovunque contenuta dalle nostre truppe che, contrattaccando, riguadagnarono terreno. Tentativi nemici d’avanzata verso occidente e verso sud animarono particolarmente la lotta ad oriente della linea Casa Gheller - Bavaria e nei pressi della stazione di Nervesa.
La brigata Pisa (29° e 30°) avanzando con ammirevole slancio catturò 400 prigionieri, molte mitragliatrici e ritolse intatte al nemico due nostre batterie di medio calibro prontamente rimesse in azione contro l’avversario.
Sul Piave la lotta si è concentrata in alcuni settori.
Ad ovest di Candelù un attacco nemico venne respinto.
Più a sud, di fronte a Fagaré e Zenson, la nostra azione controffensiva iniziata la notte sul 20 ha proseguito irresistibile e ci ha riportati sulle posizioni del giorno precedente. Il nemico subì perdite pari alla sua strenua resistenza; parecchie centinaia di prigionieri restarono nelle nostre mani.
Nella zona ad occidente di S. Donà l’avversario tentò una forte azione contro Losson. Arrestato una prima volta dal nostro fuoco rinnovò invano per ben quattro volte l’attacco, finché esausto dalle perdite eccezionalmente gravi subite dovè cedere di fronte all’incrollabile valore del sardi della brigata Sassari (151°-152°), validamente coadiuvati dal II battaglione del 209° fanteria (brigata Bisagno) e dal IX battaglione bersaglieri ciclisti.
A nord di Cortellazzo nostri reparti di marinai e bersaglieri gareggiando in ardimento irruppero nelle linee nemiche catturandovi 200 prigionieri e mantenendole poscia in loro saldo possesso. A Cavazuccherina ampliammo la testa di ponte.
Il numero dei prigionieri finora accertati dall’inizio della battaglia ad oggi supera i 12.000.
Nella lotta che da più giorni si combatte sull’aspro terreno del Montello si sono particolarmente distinte, oltre la brigata Pisa, le brigate di fanteria Aosta (5°- 6°) e Mantova (113°-114°); i reggimenti di fanteria 68° (brigata Palermo), 215° (brigata Tevere), 270° (brigata Aquila); il XXVI e XXVII riparto d’assalto e il LXXIX battaglione zappatori che combattendo a fianco della fanteria confermò ancora una volta lo spirito di sacrificio ed il valore dell’ arma del genio.
Squadroni dei lancieri di Milano (7°) e di Vittorio Emanuele II (10°) intervenendo arditi e decisi nella lotta ad occidente di Zenson per arrestarvi il tentativo di sfondamento nemico del giorno 19, hanno aggiunto una nuova pagina alla storia gloriosa dei loro reggimenti e dell’arma di cavalleria.
L’aviazione, malgrado le avverse condizioni atmosferiche, svolse ieri la consueta attività. Undici velivoli nemici vennero abbattuti.
Per la prima volta gli aviatori nostri ed alleati ebbero a compagni di bravura piloti americani che, appena giunti sulla nostra fronte, hanno voluto partecipare alla battaglia.
Il valoroso maggiore Baracca, che aveva raggiunto la sua 34° vittoria aerea, il giorno 19 corrente non ha più fatto ritorno da un eroico volo di guerra".
Generale DIAZ.
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UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA. |
N° |
Grado |
Cognome e Nome |
Luogo di nascita |
Luogo e data di morte |
Reggimento.
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1 |
Capitano |
Azzena Salvatore |
Tempio |
M. Ortigara 25-06-1917 |
2 |
Id. |
Bellabarba Salvatore |
Cefalù |
M. Zebio 13-08-1916 |
3 |
Id. |
Crosio Giuseppe |
Desana |
Id. 07-07-1916 |
4 |
Id. |
Giaccheri Annibale |
Alessandria |
Jablenica 13-09-1915 |
5 |
Id. |
Leggieri Riccardo |
Bussetto |
Osp. d. c. 19, 24-09-1915 |
6 |
Id. |
Marinelli Tommaso |
Tolentino |
Sarone 07-11-1917 |
7 |
Id. |
Simeon Luigi |
Napoli |
M. Ortigara 25-06-1917 |
8 |
Tenente |
*Giannini Orazio |
Pistoia |
Valle Coccia (per inc. aviat.) 17-12-1917 |
9 |
Id. |
*Gorla Mario |
Grandate |
Molare (per accid.) 20-06-1918 |
10 |
Id. |
Pinzi Angelo |
Chiusi |
M. Ortigara 25-06-1917 |
11 |
Id. |
Resico Carlo |
Palestro |
Id. |
12 |
Id. |
Ricci Leone |
Mercatino Conca |
Id. |
13 |
Id. |
Romagnoli Ezio |
Falconara |
Id. |
14 |
S. Ten. |
Alessio Clementino |
Vercelli |
Cezsoca 11-09-1915 |
15 |
Id. |
Anghileri Alfredo |
Milano |
G. Javorcek 10-02-1916 |
16 |
Id. |
Brioschi Carlo |
Milano |
M. Zebio 07-07-1916 |
17 |
Id. |
Calcagni Luigi |
Formello |
M. Ortigara 15-06-1917 |
18 |
Id. |
*Cicconi Giuseppe |
Roma |
Cima Campanella 13-06-1917 |
19 |
Id. |
Colleri Eugenio |
Casale |
Osp. d. c. 89, 09-07-1916 |
20 |
Id. |
Curti Andrea |
Savignano |
Osp. d. c. 14, 07-07-1916 |
21 |
Id. |
Dagna Alberto |
Novi Ligure |
P. Javorcek 22-10-1915 |
22 |
Id. |
Frassati Italo |
Anzano del Parco |
M. Zebio 06-07-1916 |
23 |
Id. |
Gatti Giuseppe |
S. Nazzaro |
Cezsoca 11-09-1915 |
24 |
Id. |
Ghiglione Carlo Alberto |
Borgo d'Ale |
Sez. Sanità Div. 29-08-1915 |
25 |
Id. |
Leoni Giuseppe |
Lovero Valtellina |
Cezsoca 11-09-1915 |
26 |
Id. |
Marconi Luigi |
Guajane |
M. Carnizza 27-10-1917 |
27 |
Id. |
Masoero Angelo |
Portocomaro |
M. Zebio 10-08-1916 |
28 |
Id. |
Moscarella Mario |
Napoli |
Id. 06-07-1916 |
29 |
Id. |
*Pini Millo |
Chioggia |
Osp. Reggio Emilia 08-09-1917 |
30 |
Id. |
*Rispoli Mario |
Napoli |
Osp. d. c. 45 (per inc. aviat.) 04-05-1917 |
31 |
Id. |
Scaringi Domenico |
Gravina di Puglia |
Passo dell'Agnella 25-06-1917 |
32 |
Aspir. |
Cabras Pietro |
Drasu |
P. Javorcek 21-10-1915 |
Ufficiali morti per malattia.
|
1 |
S. Ten. |
Citelli Carlo |
Ponte S. Pietro |
Osp. d. c. 104,08-10-1916 |
2 |
Aspir. |
Credidio Giuseppe |
Spezzano Albanese |
Val Maron 09-12-1916 |
Battaglione Ciclisti.
|
1 |
Maggiore |
Questa Luitpoldo |
Cuneo |
Oslavia 24-01-1916 |
2 |
Capitano |
Conso Antonio |
Bergamo |
Id. 21-11-1915 |
3 |
Id. |
Marinelli Tommaso |
Tolentino |
Pinzano 07-11-1917 |
4 |
Id. |
Mercanti Antonio |
Roma |
Q. 110, Flondar 25-05-1917 |
5 |
Id. |
Verna Giulio |
Lercara Friddi |
Losson di Piave 20-06-1918 |
6 |
Tenente |
Gallegra Michele |
Palermo |
Sclaunicco 30-10-1917 |
7 |
Id. |
Lucaroni Antonio |
Ravenna |
Q. 110, Flondar 25-05-1917 |
8 |
Id. |
Meucci Camillo |
Arezzo |
Id. |
9 |
S. Ten. |
*Arcangioli Luigi |
Firenze |
Osp. Udine 20-10-1916 |
10 |
Id. |
Baruffi Giulio |
Toffia |
Oslavia 24-01-1916 |
11 |
Id. |
Boschi Guido |
Parma |
Id. 21-11-1915 |
12 |
Id. |
Ferrari Ferdinando |
Carpi |
Id. 22-11-1915 |
13 |
Id. |
*Solenne Leonardo (nome di guerra Dalena Leonardo) |
Trieste |
Pozzuolo del Friuli (per accidente) 27-08-1917 |
14 |
Aspir. |
Caggiani Domenico Antonio |
Miglionico |
Oslavia 03-11-1915 |
15 |
Id. |
Lezzi Eugenio |
Lecce |
Id. |
16 |
Id. |
Muggiani Guido |
Milano |
Id. |
Ufficiali morti per malattia.
|
1 |
S. Ten. |
Billi Maurizio |
Firenze |
Osp. d. c. 104, 08-10-1916 |
|
MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.
|
|
Battaglioni XXVIII, XXX e XXXII: Ufficiali, n. 45 - Truppa, n. 22.
Battaglione Ciclisti: Ufficiali, n. 18 - Truppa, n. 25.
Battaglioni XXVIII, XXX e XXXII: Ufficiali e militari di truppa, n. 73.
Battaglione Ciclisti: Ufficiali e militari di truppa, n. 66.
COMANDANTI DEL REGGIMENTO. |
Colonnello BARONIS Luigi, dal 24 maggio al 24 luglio 1915.
Colonnello RANIERI Guglielmo, dal 25 luglio al 2 ottobre 1915.
Colonnello CALDERA Guglielmo, dal 3 ottobre 1915 al 16 aprile 1916.
Colonnello PASINI Roberto, dal 17 aprile al 6 agosto 1916.
Colonnello BORRELLI Francesco, dal 14 agosto 1916 al 7 maggio 1917.
Colonnello RADAELLI Arturo, dal 14 maggio al 17 novembre 1917.
|
|
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE
|
XXVIII° Battaglione
|
Grado |
Casato e Nome |
Data di assunzione |
Data di Cessazione |
Annotazioni |
Maggiore |
Coralli Felice |
24/05/15 |
17/08/15 |
|
Id. |
Oddone Edoardo |
18/08/15 |
07/07/16 |
Ferito. |
Id. |
Fanasca Medardo |
16/08/16 |
...10/16 |
|
Id. |
Balzarini Alfredo |
...10/16 |
...10/16 |
|
Capitano |
Balgera Pietro |
24/12/16 |
16/10/17 |
|
XXX° Battaglione
|
Maggiore |
Emanuele Attilio |
24/05/15 |
07/07/16 |
Ferito. |
Ten. Col. |
Dompè Paolo |
07/09/16 |
25/10/16 |
|
Capitano |
Azzena Salvatore |
...06/17 |
25/06/17 |
Caduto sul campo. |
Maggiore |
Jannone Ottorino |
24/08/17 |
16/10/17 |
|
XXXII° Battaglione
|
Maggiore |
Giove Giacomo |
24/05/15 |
18/09/15 |
Ferito. |
Id. |
Nannoni Alfredo |
20/09/15 |
16/01/16 |
Ferito. |
Capitano |
De Tullio Giovanni |
17/01/16 |
04/04/16 |
|
Id. |
Ferro Giovanni |
08/04/16 |
15/07/16 |
Ferito. |
Ten. Col. |
Melchiori Giacinto |
16/08/16 |
31/05/17 |
|
Capitano |
Tilotta Melchiorre |
01/06/17 |
16/10/17 |
|
Battaglione Ciclisti
|
Ten. Col. |
Scolari Federico |
24/05/15 |
20/06/15 |
|
Id. |
Gusberti Massimiliano |
...07/15 |
03/11/15 |
Prigioniero. |
Maggiore |
Qursta Luitpoldo |
06/11/15 |
24/01/16 |
Caduto sul campo. |
Ten. Col. |
Vacani Augusto |
10/02/16 |
...08/17 |
|
Maggiore |
Borsalino Enrico |
...08/17 |
16/06/18 |
Ferito. |
|
SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO
|
|
REGGIMENTO.
|
Permanenza in linea
|
Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc. |
Dal 24 maggio al 27 novembre (M. Matajur - Mrzli Vhr - Jama Planina - Q. 1270 - Q. 1772 - Q. 1767 - Za Kraju - Krasji Vrh - Cezsoca - Pendici del Polounik - Slatenik - Piccolo Javorcek).
Dal 9 al 31 dicembre (Pendici del M. Cukla - Q. 700 - Q. 900 - Settore di Ravnilaz - Nord di Plezzo).
Dal 1° gennaio al 22 febbraio (M. Cukla - Settore di Ravnilaz - Za Kraju - Q. 1270 - Slatenik - Javorcek).
Dal 4 marzo al 17 giugno (Zona Carnia - Sella Nevea - [Fondo valle Seebach] - Cregnedul - Sella Prevala - Sella Robon - Montasio).
Dal 5 al 25 luglio (Val di Nos - Strada Gallio - M. Colombara - M. Zebio - Casare Zebio - Casare Pastorile).
Dal 7 al 19 agosto (M. Zebio).
Dal 5 al 29 ottobre (Altopiano di Asiago).
Dal 17 al 25 giugno (Pendici orientali del M. Ortigara - Q. 2105 - Passo dell'Agnella - Q. 2003 - Q. 2001).
Dal 9 al 26 agosto (Settore fra Roccolo di M. Catz e q. 1626).
Dal 24 ottobre all'8 novembre ( Linea Pleca - Spika - Za Kraju - Volnik - M. Stol - Bergogna - Platischis - Sella di Canebola - M. Carnizza - Attimis - Nimis - Tarcento - F. Torre - Bronzacco - Tagliamento - Ponte di Arzino - Sequals - Pordenone - Sacile - Zero Branco - Caselle - Monselice).
|
Dal 28 novembre all'8 dicembre (Serpenizza - Log di Cezsoca).
Dal 23 febbraio al 3 marzo (Saga - Valle Uccea - Serpenizza - Luico - Cividale - Stazione per la Carnia - Chiusaforte - Resiutta - Secchioni).
Dal 18 giugno al 4 luglio (Chiusaforte - Piani - Carmignano di Brenta - Primolano - Campomulo).
Dal 26 luglio al 6 agosto (Pagarlok).
Dal 20 agosto al 4 ottobre (Prà delle Poppe - Malga Fossetta - Malga Slapeur - Baita dell'Aia - Pendici orientali di Cima della Campanella).
Dal 30 ottobre al 31 dicembre (Campomagno - Roccolo Cattagno - Corda di Marcenisa).
Dal 1° gennaio al 16 giugno (Corda di Marcesina - Busa Fonda di Moline - Cima della Campanella).
Dal 26 giugno all'8 agosto (Cima della Campanella - Val Maron - Corda di Marcesina - Campo delle Doghe - Taverle - Campofilone - Casere Tanzer - Bertigo - Ronco di Carbon).
Dal 27 agosto al 23 ottobre (Valstagna - S. Maria la Longa - Idersko - Kamno - Drezenca).
Dal 9 al 17 novembre (S. Fidenzio - Crevalcore - Bassano).
|
|
|
RIEPILOGO |
Linea |
Riposo |
Mesi |
Giorni |
Mesi |
Giorni |
Anno 1915 |
6
|
26
|
/
|
11
|
Anno 1916 |
7
|
5
|
4
|
25
|
Anno 1917 |
1
|
12
|
9
|
5
|
TOTALI |
Mesi 15 e giorni 13 |
Mesi 14 e giorni 11 |
|
BATTAGLIONE CICLISTI.
|
Permanenza in linea
|
Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc. |
Dal 6 al 10 giugno (S. Lorenzo di Mossa - Podgora - Stesa).
20 giugno (Campagna).
Dal 23 al 25 luglio (Podgora).
Dal 30 luglio all'11 agosto (Lucinico).
Dal 1° al 15 novembre (Pri Fabrisu - Oslavia - Peuma).
Dal 18 al 22 novembre (Pri Fabrisu - Oslavia).
Dal 15 al 25 gennaio (Oslavia: "Ruderi - Selletta").
Dall'11 al 12 agosto (M. Fortin - Rubbia).
Dal 14 al 22 agosto (Rubbia - Gabrije Gorenje - Nad Logem).
Dal 25 al 30 maggio (Linee di Flondar).
Dal 28 ottobre all'8 novembre (Ripiegamento: Palmanova - Trivignano - Orsaria - Lestizza - Pozzuolo del Friuli - Terenzano - Carpenedo - Pasian Schiavonesco - Sclaunicco - Lestizza - Rivolto - Strada: Lonca - Bertiolo - T. Stella - Zoppola - Conegliano - Aviano - Ponte del Giulio sul Cellina - Castello d'Aviano - Bibano - T. Monticano).
Dal 4 al 12 febbraio (Testa di ponte di Cavazuccherina).
Dal 31 maggio al 3 giugno (Capo Sile).
Dal 15 al 24 giugno (Canale Fossetta - Scolo Corregio - Losson - Fosso Gorgazzo - Ghorghetto - Fossalta - Croce).
|
Dal 24 maggio al 5 giugno (Ruttars - Venco - Dolegna - Prepotto - S. Giovanni di Manzano - Brazzano).
Dall'11 al 19 giugno (Capriva).
Dal 21 giugno al 22 luglio (Capriva).
Dal 26 al 29 luglio (Capriva).
Dal 12 agosto al 31 ottobre (Capriva - Villanova del Judrio - Brazzano - Medana - Ovest di Cerovo Dol).
Dal 16 al 17 novembre (Medana - Cerovo Dol).
Dal 23 novembre al 31 dicembre (Cerovo Dol - Medana - Villanova - Buttrio - Pradamano).
Dal 1° al 14 gennaio (Pradamano).
Dal 26 gennaio al 10 agosto (Pradamano - Manzano - Medana - Cerovo Inferiore - Palazzolo dello Stella - S. Lorenzo - S. Polo - Torre di Quartesolo - S. Martino Buonalbergo - Rovato - Cormons - Capriva).
13 agosto (Capriva).
Dal 23 agosto al 31 dicembre (Capriva - Grions - Gorizia).
Dal 1° gennaio al 24 maggio (Gorizia - Malnate [Varese] - Cormons - Subida).
Dal 31 maggio al 27 ottobre (Sclaunicco - Feltre - Grigno - S. Eulalia - Codogno - Pozzuolo del Friuli - Zoppola).
Dal 9 novembre al 31 dicembre (Povegliano - Merlengo - Paese - Fellette - Fossagno - Maser - Zerman - Cavazuccherina).
Dal 1° gennaio al 3 febbraio (Cavazuccherina).
Dal 13 febbraio al 30 maggio (Cavallino - Mirano - Copparo - Portomaggiore - Codigoro - Zona costiera Volano - Magnavacca - Codigoro - Meolo).
Dal 4 al 14 giugno (Meolo - S. Cipriano).
|
|
|
RIEPILOGO |
Linea |
Riposo |
Mesi |
Giorni |
Mesi |
Giorni |
Anno 1915 |
1
|
12
|
5
|
27
|
Anno 1916 |
/
|
22
|
11
|
8
|
Anno 1917 |
/
|
17
|
11
|
13
|
Anno 1918 |
/
|
23
|
5
|
2
|
TOTALI |
Mesi 3 e giorni 14 |
Mesi 33 e giorni 20 |
|
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO |
LOCALITA' E DATA |
REGGIMENTO |
BATTAGLIONE CICLISTI |
Ufficiali |
Truppa |
Ufficiali |
Truppa |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
1915 |
M. Matajur - Mrzli Vhr - Jama Planina - Polounik - Q. 1270 - Cezsoca - Javorcek (24 maggio - 18 settembre) |
6
|
14
|
2
|
62
|
388
|
13
|
|
|
|
|
|
|
Piccolo Javorcek (16 ottobre - 27 novembre) |
2
|
10
|
1
|
50
|
203
|
30
|
|
|
|
|
|
|
Pendici del M. Cukla - QQ. 700 e 900 - Settore di Ravnilaz - Za Kraju - Q. 1270 Slatenik (9 - 31 dicembre) |
/
|
2
|
/
|
7
|
13
|
/
|
|
|
|
|
|
|
Podgora - Campagna - Lucinico (6 giugno - 11 agosto) |
|
|
|
|
|
|
/
|
8
|
/
|
15
|
67
|
/
|
Oslavia - Peuma (1 - 22 novembre) |
|
|
|
|
|
|
6
|
9
|
/
|
68
|
173
|
24
|
Totale anno 1915 |
8 |
26 |
3 |
119 |
604 |
43 |
6 |
17 |
/ |
83 |
240 |
24 |
|
1916 |
M. Cukla - Settore di Ravnilaz - Za Kraju - Q. 1270 - Slatenik - M. Javorcek (1 gennaio - 22 febbraio) |
1
|
2
|
/
|
28
|
31
|
3
|
|
|
|
|
|
|
Zona Carnia (4 marzo - 17 giugno) |
/
|
2
|
/
|
19
|
26
|
2
|
|
|
|
|
|
|
Val di Nos - Strada Gallio - M. Colombara - M. Zebio - Casare Zebio - Casare Pastorile (5 - 25 luglio) |
6
|
34
|
1
|
265
|
607
|
19
|
|
|
|
|
|
|
M. Zebio (7 - 19 agosto) |
2
|
8
|
/
|
50
|
198
|
13
|
|
|
|
|
|
|
Oslavia: "Ruderi - Selletta" (15 - 25 gennaio) |
|
|
|
|
|
|
2
|
6
|
/
|
41
|
98
|
12
|
M. Fortin - Rubbia - Nad Logem (11 - 22 agosto) |
|
|
|
|
|
|
/
|
/
|
/
|
1
|
7
|
/
|
Totale anno 1916 |
9 |
46 |
1 |
362 |
862 |
37 |
2 |
6 |
/ |
42 |
105 |
12 |
|
1917 |
Passo dell'Agnella - M. Ortigara - Q. 2105 (17 - 25 giugno) |
8
|
37
|
3
|
198
|
722
|
47
|
|
|
|
|
|
|
Ripiegamento: Linea Pleca - Spika - Za Kraju - Volnik - M. Stol - Bergogna - Platischis - Sella di Canebola - Nimis - T. Torre - F. Tagliamento - Ponte di Arzino - Sequals - Pordenone - Sacile - Zero Branco (24 ottobre - 4 novembre) |
2
|
7
|
32
|
92
|
287
|
1514
|
|
|
|
|
|
|
Carso - Linee di Flondar (25 - 30 maggio) |
|
|
|
|
|
|
3
|
5
|
/
|
21
|
94
|
12
|
Operazioni di ripiegamento (28 ottobre - 8 novembre) |
|
|
|
|
|
|
2
|
5
|
6
|
35
|
81
|
148
|
Totale anno 1917 |
10 |
44 |
35 |
290 |
1009 |
1561 |
5 |
10 |
6 |
56 |
175 |
160 |
|
1918 (1) |
Testa di ponte di Cavazuccherina (4 - 12 febbraio) |
|
|
|
|
|
|
/
|
/
|
/
|
/
|
/
|
/
|
Capo Sile (31 maggio - 3 giugno) |
|
|
|
|
|
|
/
|
/
|
/
|
/
|
/
|
/
|
Canale Fossetta - Scolo Corregio - Losson - Fosso Gorgazzo - Gorghetto - Fossalta - Croce (15 - 24 giugno) |
|
|
|
|
|
|
1
|
/
|
/
|
/
|
/
|
/
|
Totale anno 1918 |
|
|
|
|
|
|
1 |
/ |
/ |
/ |
/ |
/ |
(1) Le perdite nell'anno 1918 non si sono potute precisare per mancanza di documenti. |
RIEPILOGO GENERALE |
Anno 1915 |
8
|
26
|
3
|
119
|
604
|
43
|
6
|
17
|
/
|
83
|
240
|
24
|
Anno 1916 |
9
|
46
|
1
|
362
|
862
|
37
|
2
|
6
|
/
|
42
|
105
|
12
|
Anno 1917 |
10
|
44
|
35
|
290
|
1009
|
1561
|
5
|
10
|
6
|
56
|
175
|
160
|
Anno 1918 |
|
|
|
|
|
|
1
|
/
|
/
|
/
|
/
|
/
|
TOTALE GENERALE |
27 |
116 |
39 |
771 |
2475 |
1641 |
14 |
33 |
6 |
181 |
520 |
196 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|