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BRIGATA "TORINO"

(81° e 82° Fanteria)

Sede dei reggimenti in pace: 81° e 82° Fanteria, Roma.

Distretti di reclutamento: Castrovillari, Catania, Milano, Mondovì,
                                      Novara, Padova, Siena, Siracusa, Venezia.

 

ANNO 1915.

      Partita da Roma alla metà di maggio, la brigata Torino giunge a Conegliano e Susegana e, dopo successive tappe a Vittorio Veneto, Forno di Zoldo, Longarone, Mareson, Staulanza e Fornaza, è destinata nella regione dell'Alto Cordevole, ove il 3 giugno si schiera nel tratto Larzonei  - M. Porè, alla dipendenza della 17a divisione. Il 15 per appoggiare l’azione che il battaglione alpini Val Chisone svolge contro il Sasso di Stria, quattro compagnie dell’81° fanteria puntano verso il Castello di Buchenstein ed Andraz occupando il primo; mentre il giorno successivo il VI/82° si impadronisce di Andraz.
     La notte del 17, in seguito agli avvenimenti svoltisi nei settori laterali, i reparti citati rientrano nelle loro linee di partenza sul Monte Porè.
     In luglio, iniziatisi gli attacchi agli sbarramenti dell'Alto Cordevole, la brigata ha il compito di tendere all’occupazione della cortina Settsass - M. Sief ed il 15 luglio, dopo aspra e tenace lotta, riesce a rafforzarsi con alcuni suoi reparti al margine del bosco che fronteggia la cortina stessa; nei giorni 16 e 17 rettifica e consolida ancora la linea raggiunta. Il 18 ottobre si inzia un'azione offensiva per la conquista della conca di Valparola - Settsas - M. Sief, che si svolge accanita e violenta per parecchi giorni senza però tangibili risultati a causa della consistenza delle difese passive e della insidiosa e tenace difesa del nemico; gli attacchi ripetuti riescono solo a fare avanzare in vari tratti la nostra linea fino a portarla a contatto del primo ordine dei reticolati nemici. 
     Dopo una breve sosta, dal 2 al 12 novembre, l’azione vine ripresa sempre tra le citate difficoltà e con alterna vicenda; i reparti della "Torino" superano il primo ordine di reticolati antistanti le posizioni nemiche nel tratto Settsass - Sief, ma l'attiva reazione dei difensori non permette di penetrare nella prima linea austriaca. Le operazioni di questo anno costano alla brigata la perdita di circa 400 uomini di truppa e 34 ufficiali.
     L’inverno sospende ogni altra attività.

ANNO 1916.

      Fino all'aprile nessuno episodio di speciale importanza ha luogo. Il 15 maggio il I/81° ed il V/82° tentano un attacco di viva forza contro le posizoni della cortina Sief - Settsass - Selletta del Sasso di Stria con scarsi risultati; il 21 maggio l'attacco viene rinnovato da due battaglioni dell'81° e due dell'82°, ma la viva reazione avversaria obbliga i reparti a ripiegare sulle linee di partenza.
     Il 26 ha luogo una ripresa offensiva diretta alla conquista della posizione del M. Sief detta "Piramide Nevosa"; il II/81° riesce ad occupare la trincea avversaria, ma un violento contrattacco lo induce ad abbandonarla.
     Nel settembre due battaglioni, I/81° e IV/82°, sono destinati a far parte del gruppo battaglioni "Giuseppe Garibaldi" operanti nel settore M. Marmolada - M. Costabella; essi occupano le posizioni di Uomo - Cirelle ed attendono ai preparativi di un’azione da svogersi, all’inizio del 1917, contro le forti posizioni di Cima di Costabella e della Campagnazza.
     Gli altri repari della brigata, che è passata alla dipendenza della 18a divisione, trascorrono fino al dicembre un periodo di relativa calma.

ANNO 1917.

      Dal gennaio all’agosto nessuna operazione importante. 
     I battaglioni passati alla dipendenza del colonnello Garibaldi in Valle di S. Pellegrino, conquistano le posizioni di Cima Costabella accanitamente difese dal nemico favorito dall'asprissimo terreno ed il 4 marzo occupano un nuovo elemento di trincea,
catturando circa 250 prigionieri e numeroso materiale bellico.
     Il nemico tenta con reiterati contrattacchi di riprendere la posizione di Costabella ma ne viene sempre nettamente respinto e con gravi perdite, però, nella notte sul 14 agosto, dopo intensa preparazione di artiglieria a prezzo di gravi sacrifici riesce ad occupare un tratto della posizione citata.
      Il 26 agosto la brigata inizia il suo trasferimento alla fronte del basso Isonzo e si raccoglie a S. Maria la Longa, ove trascorre un periodo di intense istruzioni.
     Il 17 ottobre si schiera sul tratto di fronte: Vippacco - Volkowniak, alla dipendenza della 31a divisione.
     Scatenatasi, il 24 ottobre, l’offensiva nemica sulla fronte Giulia, i reparti della brigata respingono, il 24 ed il 25, con violenti corpo a corpo tutti gli attacchi dell’avversario. Questi, però, la sera del 26, con una poderosa preparazione di fuoco riesce a raggiungere il Fajti, ma ne viene respinto dal pronto accorrere di nostri rincalzi. Anche nella giornata del 27 i battaglioni della "Torino" riescono a resistere tenacemente alla poderosa spinta avversaria, ma la situazione generale impone il ripiegamento che si effettua in ordine perfetto e secondo le modalità prestabilite. La brigata passa l’Isonzo al ponte di Peteano il 28 giunge a Romans e di qui continua la marcia verso il Tagliamento.
     Il 5 novembre è al Piave ed il 7, passato il Fiume, si riunisce a Carbonera come unità di riserva alla dipendenza della 14a divisione; essa ha perduto più di 1500 uomini di truppa e oltre 50 ufficiali.
     Il 2 novembre la brigata si schiera in prima linea sul Piave nel tratto fra Maserada e Candelù di fronte alle grave di Papadopoli ove compie un periodo di trincea senza importanti avvenimenti fino al 26 dicembre, alla quale data, ricevuto il cambio, si trasferisce a Treviso e vi trascorre un periodo di riordinamento e di riposo.

ANNO 1918.

      Nel febbraio, la brigata si trasferisce sul basso Piave alla dipendenza della 4a divisione. Dal marzo al maggio i reggimenti si alternano nel servizio di prima linea sul Sile tra Cà del Negro e Salsi, ed in turni di riposo nella zona Casale sul Sile - Zerman.
     Il 15 giugno la brigata trovasi con l’82° schierato in prima linea sul Sile e l’81° in riserva a Zerman. Iniziatasi l’offensiva nemica, verso sera l’avversario riesce a rompere le nostre linee di difesa alla testa di ponte di Capo Sile e a disporsi a cavaliere del Taglio del Sile; il III/82° allora, estrema sinistra dello schieramento della brigata, con energico e sanguinoso contrattacco riesce a stabilire l'integrità della difesa nel tratto conteso.
     I giorni 16 e 17 trascorrono nella sistemazione difensiva dei tratti di linea rioccupati: all’alba del 18 il nemico tenta il passaggio del Sile sulla fronte presidiata dal III/82°, ma l'audace tentativo è nettamente respinto. 
     Nei giorni 20 e 21 la brigata con tentativi di passaggio del Sile, tiene sulla sua fronte fortemente impegnato il nemico, a concorso delle operazioni svolte da unità laterali in direzione delle teste di Ponte di Cavazuccherina e Cortellazzo.
     All’alba del 22 il I/82° con audace slancio, riesce a passare sulla sinistra del Sile ricacciando il nemico da C. Massocco: l'urto travolgente sconcerta l’avversario che si ritira perdendo circa 270 uomini e abbondante materiale da guerra.
     Proseguendo il giorno successivo l’azione offensiva, il II/82° riceve l'ordine di attaccare per attestarsi alla Piave Vecchia: in terreno acquitrinoso, fittamente coperto, contro posizioni validamente organizzate a difesa, il battaglione, dopo due giorni di asprissima lotta, raggiunge l’obbiettivo catturando oltre 300 prigionieri e molte armi.
     Mentre così combatte l’82° fanteria dando mirabile esempio di valore e saldezza di disciplina, l'81° sulla linea del Meolo - Vallio, alla dipendenza della 61a divisione, resiste con pari valore alle incalzanti puntate del nemico.
     Infatti, schierato dal giorno 15 giugno lungo la linea Meolo - Vallio nel tratto Cà Malimpiero - Cà Bellesine - Canale delle Pertiche, fino al 24 contiene e respinge con costante bravura ripetuti attacchi lanciati dalla 45a divisione Scutzen. Nella notte sul 25 inizia il movimento per incalzare il nemico che ripiega, e alle prime ore dello stesso 25 tutto il reggimento trovasi schierato sul Piave nel tratto Fossalta - Paludello; mentre il II battaglione, con audace slancio, riesce a portarsi sulla riva sinistra del Piave, davanti alle Porte del Taglio, ove cattura un battaglione austriaco (circa 500 uomini) e rimane fino al 26 respingendo valorosamente i ripetuti contrattacchi.
     Ricevuto l'ordine di ripiegare sulla riva destra, il battaglione compie la difficile operazione in pieno giorno, resistendo ai ripetuti tentativi che il nemico fa con ogni sforzo per catturarlo nel momento più critico del ripiegamento.
     Le azioni svolte costano al reggimento la perdita di 53 ufficiali e 780 uomini di truppa.
     Ai primi di luglio la brigata concorre alle operazioni che il XXIII Corpo d’Armata svolge per scacciare il nemico dalla zona tra Sile e Piave Nuova, e raggiunge sulla destra di questo fiume la fronte Intestadura - Cortellazzo.
     L’82° fanteria, alla dipendenza della 4a divisione, partecipa alla lotta con piccole azioni di pattuglie che, con movimento arduo e penoso, attraverso il terreno insidioso ed inondato in gran parte, si spingono verso Cà Gradenigo e Cà Bressanin e quindi raggiungono Bova Favaretto.
     Nei giorni successivi la loro opera efficace prosegue in appoggio del 154° reggimento fanteria che lotta tenacemente a Cà Pirami.
     Il 6 luglio per la insistente nostra pressione il nemico attenua la sua resistenza e ripiega sulla sinistra del Piave. E' così possibile all’82° di raggiungere la destra del fiume, collegandosi coi reparti della 54a divisione, all’altezza di Grisolera.
     Il 7 luglio il comando della "Torino", dal quale tatticamente dipendono il 154° fanteria ed il reggimento Marina, assume la difesa del tratto di fronte che, lungo la destra del Piave, corre da Cà Bressanin al mare.
     L’81° fanteria nella giornata del 2 luglio opera con due battaglioni alla dipendenza della brigata Novara, efficacemente partecipando alle azioni di riconquista del terreno fra Piave Nuova e Piave Vecchia.
     Nella notte sul 3 i due battaglioni rientrano al proprio reggimento, riunendosi al III, schierato dietro l’argine di S. Marco e nella notte sul 6 l’81°, sostituito dal 225°, lascia questa posizione e si trasferisce nella zona Zerman - Marcon, ove accampa.
     Il 10 luglio si porta nella zona del Cavallino ed il giorno successivo in 1a linea, a fianco dell'82° , schierandosi nel tratto Cà Fornera - Cà Cornoldi (Sezione Sparviero), in sostituzione del 154°.
     Per la tenacia ed il valore dimostrati nelle azioni sul Basso Piave dal 15 giugno al 16 luglio le Bandiere dei reggimenti furono decorate di medaglia d’argento al valore militare.
     La brigata nella notte sul 25 luglio ha il cambio da reparti bersaglieri e guardie di finanza e si porta in riserva nella zona Cavallino - Cavazuccherina.
     Il 13 agosto è nuovamente in linea sul tratto Porte del Taglio - Cà Vianello, ma vi rimane solo pochi giorni, poichè il 20 agosto si trasferisce nella zona S. Ambrogio - Badoere (Treviso).
     Il 15 settembre la brigata è inviata, per ferrovia, alla fronte delle Giudicarie ed il 10 ottobre entra in prima linea nel tratto M. Melino - Lavanech.
      Iniziatasi la nostra offensiva generale, la "Torino" il 2 novembre si riunisce in fondo V. Chiese a nord di Condino. Il 3 novembre, con rapida marcia lungo la valle Giudicarie, sorpassa senza incontrare resistenza i paesi di Lardaro, Bondo e Tione; nella notte sul 4 il II/81° montato su autocarri punta per la valle del Sarca, su Trento, per risalire poi la Val d’Adige verso Bolzano; l’azione si svolge veloce e regolare e alle ore 15 del 4 novembre, al cessare delle ostilità, mentre reparti dell’81° fanteria si fermano all’altezza di Salorno che viene occupata, nuclei dell’82° giungono a Mezzolombardo e concorrono alla sua occupazione, già iniziata da reparti di arditi inviati dal Comando dell’11a divisione.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

 Alla Bandiera del 81° Reggimento Fanteria:

      “Per La tenacia nella resistenza e l’audacia nei contrattacchi spiegate in aspre giornate di sanguinosa battaglia, riuscendo in un supremo irresistibile sforzo a sbaragliare l’ccanito avversario (Basso Piave, 15 - 26 giugno 1918)".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 47).

MEDAGLIA D'ARGENTO.

 Alla Bandiera del 82° Reggimento Fanteria:

      “Con Saldezza di disciplina ed impeto di valore al nemico minacciante il fianco delle truppe schierate sul Basso Piave, faceva pronto baluardo col petto dei suoi mirabili fanti, ristabilendo, con sanguinoso irresistibile contrattacco, l’integrità della difesa. Attaccava quindi e travolgeva munitissime posizioni nemiche, portando efficace contributo morale e materiale al felice esito della battaglia (Basso Piave, 15 giugno - 6 luglio 1918)".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 47).

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte

81° Reggimento Fanteria.

1 Colonn. *Buzio Carlo Casal Monferrato Osp. Venezia 25-02-1918
2 Maggiore Del Prete Beniamino Sava Passo di Valparola 21-07-1915
3 Id. *Dore Antonio Firenze Osp. Roma 12-12-1917
4 Id. Guglielmi Guglielmo Roma Osp. d. c. 61, 26-05-1916
5 Capitano *Denaro Giuseppe Spaccaforno Roma 29-10-1918
6 Id. Di Raddo Modestino S. Pietro Infine Cortina Sief 10-11-1915
7 Id. Nudi Giovanni Campobasso Selletta Settsass 10-11-1915
8 Tenente Casanovi Osvaldo Carpineti Meolo, Piave 18-06-1918
9 Id. Dottarelli Pietro Roma Cortina Sief 10-11-1915
10 Id. Franceschi Giovannangelo Roma Passo di Valparola 24-08-1915
11 S. Ten. Ancona Paolo Venezia Cà Malipiero 22-06-1918
12 Id. Bocconi Alberto Ancona Amb. chir. 5, Gaggio 28-06-1918 
13 Id. Caccese Alfredo (disp.) Roma Ripiegamento sul Piave 31-10-1917
14 Id. *Corner Mario Roma Adro, Brescia 30-09-1918
15 Id. Cusatis Michelangelo Camerota Q. 126, Vippacco 21-10-1917
16 Id. Fusetti Mario Milano Sasso di Stria 18-10-1915
17 Id. Guglielmotti Guido Roma Amb. chir. 5, Gaggio 27-06-1918
18 Id. Marzachi Gaetano Messina Cortina Sief 10-11-1915
19 Id. Roselli Guglielmo Roma Passo Valparola 26-10-1915
20 Id. Sozzi Giuseppe Ragusa Amb. chir. 5, Gaggio 26-06-1918
21 Id. Tavola Carlo Padova La Mano, Alto Cordevole 19-03-1917
22 Id. Vania Giuseppe Trani Monte Sief, Bochetto 26-05-1916
23 Aspir. Amicizia Giulio Roma Sasso di Stria 18-10-1915
24 Id. Mitidieri Salvatore Laino Borgo Q. 126, Vippacco 24-10-1917
25 Id. Salvati Giovanni Girgenti Sasso di Stria 18-10-1915 

Ufficiali morti per malattia.

1 Capitano Di Meo Gaetano S. Vittore del Lazio S. Vittore del Lazio 13-02-1919
2 S. Ten. Alviti Floro Norma Monteleone di Orvieto 28-09-1918
3 Id. Vasquez Carlo Alberto San Fratello Osp. d. c. 214, 23-10-1918

82° Reggimento Fanteria.

1 Maggiore Bardin Eugenio Cividale del Friuli Volkowniak 27-10-1917
2 Capitano *Amadasi Leonida Parma Osp. Venezia 24-06-1918
3 Id. Brugner Mario Bagni S. Giuliano Volkowniak 27-10-1917
4 Id. Casali Alessandro Piacenza Id. 26-10-1917
5 Id. Solani Raffaele Foligno Col di Lana 19-10-1915
6 Tenente *Bonafede Romolo Formello Aviano 05-09-1917
7 S. Ten. Ammilleri Giuseppe Roma Castello Buchenstein 08-07-1915
8 Id. Baldacci Alberto Firenze Osp. d. c. 33, Andraz 10-11-1915
9 Id. D'Anna Leone Sant'Arpino M. Sief 31-07-1916
10 Id. Dessy Mario Dueville Andraz 24-10-1915
11 Id. Faticati Giulio Lavello Sile 21-06-1918
12 Id. Florio Matteo Agerola M. Sief 17-05-1916
13 Id. Massa Erminio San Donato V. di Comino Col di Lana 29-10-1915
14 Id. Mazzarone Giov. B. Fiumefreddo Cast. Buchenstein 17-07-1915
15 Id. Miatton Regolo Roma Col di Lana 30-07-1915
16 Id. Piacentini Fabrizio Roma Osp. d. c. 33, Andraz 03-01-1916
17 Id. Salvatori Domenico (disp.) Cisterna di Roma Cortina M. Sief 10-11-1915
18 Id. Simi Carlo Roma Col di Lana 29-10-1915
19 Id. Verdinois Alberto Trapani Settsass 28-10-1915
20 Aspir. Amici Augusto Acquasanta Osp. d. c. 159 22-05-1916
21 Id. Scacciotti Gino (disp.) Roma Volkowniak 27-10-1917
22 Id. Scapinelli Antonio Lugo Cortina M. Sief 26-05-1916
23 Id. Spizzichino Angelo Velletri Cavazuccherina, Caposile 23-06-1918
24 Id. Straniero Nicola Barletta M. Sief 16-05-1916

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

81° REGGIMENTO FANTERIA.

Sottotenente FUSETTI MARIO, da Milano:

     "Prescelto a capo di un manipolo di animosi per l’occupazione di un forte baluardo alpino, dal nemico accanitamente difeso, arditamente ne scalava una ripida parete, quasi a picco, sorprendendo le vedette nemiche e conquistandone la vetta più alta sulla quale piantava il tricolore. Accerchiato da preponderanti forze, opponeva eroica resistenza, cercando più volte di sfondare la linea nemica, ma rimasto isolato, esaurite tutte le munizioni, dopo lunga e disperata resistenza, colpito a morte, cadeva da prode sul campo. Eroico esempio delle più alte virtù militari che, anche alla vigilia dell’azione, presago della sicura morte cui audava incontro, egli aveva voluto consacrare in una nobile lettera di estremo saluto alla famiglia. — Sasso di Stria, 18 ottobre 1915".

(Boll. uff., anno 1923, disp. 14)

Aiutante di battaglia GARDAN CARLO, da Santa Maria di Sala, fraz. Casella (Venezia):

     "Nei periodi di preparazione e nelle lunghe veglie di trincea seppe infondere i più nobili sentimenti di fede e di entusiasmo nei dipendenti. Sul campo dimostrò perizia e ardimento ammirevoli. In uno dei primi giorni dell'ultima offensiva nemica accorse dalla linea per unirsi ad un gruppo di valorosi che attaccavano alla baionetta l’avversario penetrato in forze proponderanti nelle nostre trincee, e cooperò efficacemente a respingerlo e a fare dei prigionieri. Due giorni dopo uscì, di sua iniziativa, con tre compagni dai nostri reticolati e si impadronì di una mitragliatrice nemica, catturandone tre serventi e liberando un militare di un altro nostro corpo caduto in una precedente azione in mano dell’avversario. Durante ana rischiosa azione offensiva oltre il Vecchio Piave, vista un’ala della propria compagnia sul punto di essere soverchiata dal nemico avanzante in forze molto superiori, balzò sul ciglio della trincea, e, in piedi, gridò ai suoi uomini ed all’avversario già vicino:"Qui si muore, ma non si cede". Dopo avere inutilmente tentato di rovesciare un cavallo di frisia delle sconvolte difese nemiche per ostruire un camminamento dal quale orano per spuntare i primi nuclei del contrattacco avversario, fedele al suo grido di guerra, si tenne ritto sul punto più esposto. Aggredito, si difese valorosamente, incitando ancora i dipendenti con fulgido esempio di tenacia, finchè cadde gloriosamente colpito a morte. — Casa Bellesine, Porte del Taglio, 16 - 25 giugno 1918".

(Boll. Uff., anno 1919, disp. 19).

82° REGGIMENTO FANTERIA.

Sottotenente VERDINOIS ALBERTO, da Trapani:

     "Con intrepida energia, benchè ferito da una scheggia di bomba a mano, tenne saldo il suo plotone presso i reticolati avversari, sotto l’infuriare dell’ improvviso ed intenso fuoco del nemico; sostituì immediatamente, sui reticolati stessi, tre vedette cadute; fece compiere ripetutamente il brillamento di tubi esplosivi e mantenne, per tutta la notte, la difficile posizione, cooperando, il mattino seguente, all’assalto delle posizioni avversarie. In altra circostanza, trovandosi senza comando di truppa perchè adibito ad altro incarico, e avendo saputo che un battaglione era rimasto quasi privo di ufficiali, insistentemente chiese l‘autorizzazione di assumere il comando di qualche reparto del battaglione stesso. Ottenutala, attraversava un tratto di terreno battuto da ogni sorta di proiettili ed accorreva presso i reticolati nemici. Assunto, ivi, il comando di una compagnia, ritto, sotto le raffiche di fuoco, con la voce e con l'esempio animò i dipendenti all’attacco. Colpito una prima volta, non si curò della ferita, ma, con maggior lena ed ardimento, lauciò la truppa in avanti. Ferito una seconda volta gravemente, rifiutò qualsiasi assistenza, e sempre gridando:"Avanti", e avanti spingendosi egli stesso, colpito una terza volta mortalmente, cadde per non più rialzarsi; fulgido esempio di virtù militari. — Settsass, 24 - 28 ottobre 1915".

(Boll. Uff., anno 1916, disp. 80).

Capitano CASALI ALESSANDRO, da Piacenza:

     "Accerchiata dal nemico e fatta in gran parte prigioniera la propria compagnia, rimase gravemente e ripetutamente ferito. Medicato alla meglio, postesi delle bombe a mano sul braccio ferito sospeso al collo, serenamente disposto al sacrificio di sè, si metteva alla testa dei sopraggiunti rincalzi, e, fulgido esempio di valore, li guidava alla riconquista della trincea, ove cadeva gloriosamente colpito in fronte. — Volkowniak, 26 ottobre 1917".

(Boll. Uff., anno 1918, disp. 51).

  MILITARI DECORATI CON L'ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

     

 82° REGGIMENTO FANTERIA.

PORTA GIUSEPPE, colonnello - cavaliere - Sile, 15 - 16 giugno 1918; Piave, 2 - 6 luglio 1918.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 81° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 12 — Truppa, n. 24; 

82° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 47 — Truppa, n. 39.

MEDAGLIA DI BRONZO.

 81° Regg. Fanteria, n. 117 - 82° Regg. Fanteria, n. 86.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Magg. gen. FERRARI Giuseppe, dal 23 maggio all'11 dicembre 1915.
Magg. gen. CASTAGNOLA Giovanni, dall' 11 dicembre 1915 al 13 maggio 1916.
Magg. gen. ROSACHER Luigi, dal 29 maggio 1916 al 27 dicembre 1917.
Magg. gen. CASTELLAZZI Carlo, dal 28 aprile 1917 al 5 giugno 1918.
Brigadiere gen. BUZIO Ettore, dal 5 giugno 1918 al termine della guerra.

 COMANDANTI DEL 81° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello PAPA Achille, dal 23 maggio al 30 novembre 1915.
Colonnello CIOTOLA Ernesto, dal 1° dicembre 1915 al 9 luglio 1916.
Ten. colonnello MOGNO Domenico, dal 14 luglio 1916 al 19 aprile 1917.
Ten. Colonnello EMANUELLI Lorenzo, dal 30 aprile al 27 ottobre 1917 (ferito).
Colonnello CINGIA Pietro, dal 12 novembre all'8 dicembre 1917.
Colonnello BUZIO Carlo, dal 13 dicembre 1917 al 21 febbraio 1918 (ferito).
Colonnello MASSIMO Costanzo, dal 27 febbraio all'11 aprile 1918.
Colonnello REVELLI Cornelio, dal 23 aprile 1918 al termine della guerra.

 COMANDANTI DEL 82° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello CASTELLAZZI Carlo, dal 23 maggio al 23 ottobre 1915.
 Ten. Colonnello SACCOMANI Giuseppe, dal 23 ottobre al 25 novembre 1915 (interinale).
Colonnello CASTELLI Riccardo, dal 25 novembre 1915 al 5 ottobre 1916.
Colonnello CIVILETTI Giovanni, dal 22 settembre 1916 al 28 maggio 1917.
Ten. Colonnello FERRARI Paolo, dal 1° giugno al 26 ottobre 1917.
Ten. Colonnello SCARAMBONE Augusto, dal 26 ottobre al 10 novembre 1916 (interinale).
Colonnello PORTA Giuseppe, dal 10 novembre 1917 al 25 settembre 1918.
Colonnello MICHELOTTI Ernesto, dal 27 settembre 1918 al termine della guerra.

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

 

81° REGGIMENTO FANTERIA.

I° battaglione.

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Del Noce Ubaldo 24/05/15 15/07/15  
Ten. Col. Nassi Enrico 16/07/15 28/11/15  
Id. Scaroina Edoardo 29/11/15 17/11/16  
Id. Franco Gaetano 18/11/16 04/07/17  
Id. Scarambone Augusto 05/07/17 al termine della guerra.  

II° battaglione.

Ten. Col. Paolini Paolo 24/05/15 01/12/15  
Maggiore Guglielmi Guglielmo 02/12/15 26/05/16 Caduto sul campo. 
Id. Scarambone Augusto 27/05/16 03/07/17  
Id. Tedesco Zammarano Vittorio 31/07/17 al termine della guerra.  

III° battaglione.

Maggiore Del Prete Beniamino  ................. 27/01/15 Caduto sul campo. 
Id. Dore Antonio ............... ..............  
Ten. Col. Parziale Filippo 24/05/15 12/07/15  
Capitano Guglielmi Guglielmo 12/08/15 30/11/15  
Ten. Col. Giungi Aldo 10/12/15 23/04/16  
Id. Polverini Giacomo 24/04/16 07/12/17  
Maggiore Nappi Giovanni 08/12/17 03/08/18  
Ten. Col. Salamone Clearco 04/08/18 22/10/18  
Id. Forzani Domenico 23/10/18 al termine della guerra.  

82° REGGIMENTO FANTERIA.

IV° battaglione (dal giugno 1916 II° battaglione).

Ten. Col. Saccomani Giuseppe 24/05/15 22/10/15   
Capitano Elefanti Luigi 22/10/15 27/10/15 Ferito. 
Id. Tallinucci Evandro ottob. 1915 nov. 1915  
Maggiore Manunta Celestino 31/11/15 06/02/16  
Id. Castellano Giuseppe 01/02/16 13/04/16  
Capitano Costantini Amilcare 13/04/16 02/08/16  
Maggiore Vancheri Parisi Gaetano 03/08/16 17/09/16  
Capitano Verdinois Federico 18/09/16 26/10/17 Ferito.
Maggiore Favini Gualberto 26/10/17 al termine della guerra.  

V° battaglione (dal giugno 1916 I° battaglione).

Maggiore Carles Teofilo 24/05/15 06/11/15  
Id. Arrighi Arrigo 06/11/15 01/08/16  
Id. Pedrotti Ruggiero 02/08/16 30/09/17  
Capitano Petitto Remo 30/09/17 26/10/17  
Maggiore Bignami Gino 25/10/17 04/11/17  
Id. Pignatelli Federico 05/11/17 al termine della guerra.  

VI° battaglione (dal giugno 1916 III° battaglione).

Maggiore Manunta Celestino 23/10/15 07/03/16  
Id. Togna Giulio 07/03/16 05/06/16  
Id. Mannella Vitaliano 06/04/16 12/06/17  
Id. Bardin Eugenio 13/06/17 27/10/17 Caduto sul campo. 
Capitano Canzoneri Salvatore 28/10/17 19/05/18  
Maggiore Ferria Gianfranco 20/05/18 30/10/18  
Capitano Ravina di Reatti Leopoldo 31/10/18 al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 12 novembre (Alto Cordevole).

Dal 21 dicembre al 31 dicembre (Alto Cordevole).

 Anno 1916

Dal 1° gennaio al 31 dicembre (Alto Cordevole).

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 26 agosto (Alto Cordevole).

Dal 17 ottobre al 26 ottobre (Carso [Vippacco - Volkowniak]).

Dal 26 ottobre al 26 dicembre (Operazioni di ripiegamento sul Piave [Grave di Papadopoli]).

 Anno 1918

Dall'11 febbraio al 19 agosto (Capo Sile [Cà del Negro] - Cavazuccherina - Porte del Taglio - Cà Vianello [Piave Nuovo]).
 
Dal 2 ottobre al 4 novembre (M. Melino - Lavanech [Val Chiese] - Condino - Bondo - Tione - Salorno - Mezzolombardo).

 Anno 1915

 Dal 13 novembre al 20 dicembre (Selva di Cadore).

 

 Anno 1916

 

 Anno 1917

Dal 27 agosto al 13 ottobre (Fronte del basso Isonzo - S. Maria la Longa).

14 - 15 - 16 ottobre (trasferimento da S. Maria la Longa al Volkowniak).

Dal 27 al 31 dicembre (Carbonera [Treviso]).

 Anno 1918

Dal 1° gennaio al 10 febbraio (Carbonera [Treviso] - Maserada - Trasferimento sul basso Piave).

Dal 20 agosto al 1° ottobre (Zona di Treviso - Ponte Caffaro [Val di Chiese]).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

6

/

1

8

Anno 1916

12

/

/

/

Anno 1917

10

6

1

24

Anno 1918

7

14

2

20

TOTALI Mesi 35 e giorni 20 Mesi 5 e giorni 22
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 81° REGGIMENTO 82° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915
Nell'Alto Cordevole - Cadore (24 maggio - 15 dicembre)

10

5

3

48

221

11

10

1

4

18

93

/

Totale anno 1915 10 5 3 48 221 11 10 1 4 18 93 /
 
1916
In Cadore - Alto Cordevole (1° gennaio - 31 dicembre)

2

/

/

25

36

/

6

/

1

23

33

1

Totale anno 1916 2 / / 25 36 / 6 / 1 23 33 1
 
1917
In Cadore - Alto Cordevole (1° gennaio - 26 agosto)

1

1

/

9

53

/

/

3

3

10

39

14

Battaglia dall'Isonzo al Piave, settore Volkowniak (21 ottobre - 26 dicembre)

3

8

2

1

9

/

4

1

21

25

40

/

Totale anno 1917 4 9 2 10 62 / 4 4 24 35 79 14
 Più 1397 prigionieri catturati dal nemico dal 24 ottobre al 26 dicembre.
1918
Nel settore del Sile - Cà del Negro - Salsi (1° gennaio - 9 giugno)

/

3

/

14

79

/

/

6

/

13

36

/

Battaglia del Piave (15 - 28 giugno)

5

9

/

35

167

79

2

3

34

95

393

8

Battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre - 1° novembre)

/

/

/

1

4

/

/

1

/

/

/

/

Totale anno 1918 5 12 / 50 250 79 2 10 34 108 429 8
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

10

5

3

48

221

11

10

1

4

18

93

/

Anno 1916

2

/

/

25

36

/

6

/

1

23

33

1

Anno 1917

4

9

2

10

62

/

4

4

24

35

79

14

Anno 1918

5

12

/

50

250

79

2

10

34

108

429

8

TOTALE GENERALE 21 26 5 133 569 90 22 15 63 184 634 23


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