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BRIGATA "AQUILA"

(269° e 270° Fanteria)

Costituita fra la fine di maggio ed i primi di giugno 1917:
Il Comando di Brigata ed il 269°, dal deposito del 2° Fanteria; il 270° dal deposito del 27° fanteria.

ANNO 1917.

     I riparti destinati alla formazione del 269° si concentrano fra Longan, Contrada Scaldaferro, Friola; quelli del 270° fra Mason Vicentino e Cantarand. Con grande alacrità si iniziano le istruzioni d'insieme affinchè i riparti siano efficenti in breve tempo.
     Il 3 giugno la brigata, che assume inizialmente il nome di "B", cessa di essere alla dipendenza diretta del XXII corpo d'armata e passa a quella della 30a divisione. Nelle notti sul 4 e sul 5 i reggimenti si spostano per Velo, Salcedo, Osteria di Granezza, il 6 due battaglioni con il comando del 269° si trasferiscono a nord di Coda, rimanendo alla diretta dipendenza del comando di divisione; nella nottata l'altro battaglione del 269° e tutto il 270° si trasferiscono in prima linea, nella regione di Gaiga: il I e II/270° sostituiscono i terzi rispettivamente dell'11° e del 27° fra il canalone ovest Stella e la linea che passando per Roana, va al quadrivio di q. 1004: il III/270° di porta a Holla sostituendo il III/21°: il battaglione del 269° si porta al bivio Boscon quale riserva di brigata.
     E' l'ora della prova. Le truppe del XXII corpo d'armata, debbono svolgere azione offensiva mirante al possesso del ciglione che domina la bassa valle di Galmarara dallo Zebio al Mosciagh, e successivamente debbono stendere l'occupazione al M. Interrotto prendendovi collegamento coll'ala destra del XXVI corpo d'armata che tenderà da sud, al M. Rasta.
     La 30a divisione, per agire in conformità delle unità laterali, punterà decisamente con l'ala destra (brigata Cremona) per la riva sinistra di Val d'Assa, in direzione delle pendici occidentali di M. Rasta, facendo azione concorrente e simultanea a quella della 57a divisione; colle altre truppe (brigata Aquila e parte della "Cremona") svolgerà azione impegnativa su tutta la rimanente fronte, minacciando più particolarmente il tratto della linea nemica che va da q. 878 verso nord, fino all'Assa, allo scopo di distrarre l'attenzione ed il fuoco dell'avversario diretto contro le truppe della "Cremona" che avanzano sulla sinistra del fiume.
     Nelle notti sul 9 e sul 10, il 270° incaricato dell'azione invia sulla destra dell'Assa sei pattuglie, le prime quattro (battaglione di destra) con obbiettivo l'antica linea italiano corrente sul pendio sud di q. 878, le altre due (battaglione di sinistra) con obbiettivo la stessa linea costruita presso lo sbocco di Val Grabo, sul pendio sud di q. 940. Le pattuglie, dopo tenaci sforzi, riescono ad attraversare il fiume ed a portarsi di sorpresa a contatto con l'avversario, impegnando con esso viva azione di fuoco. A notte rientrano nelle loro posizioni.
     L'azione, sospesa il 10, viene ripresa nei giorni 18 e 19. Le pattuglie in formazione sottile attaccano con violenza, in più punti, la linea avversaria; il nemico si difende con lancio di bombe, con raffiche di mitragliatrici e con tiro di fucileria, mentre l'artiglieria e le bombe battono Val d'Assa. Pattuglie nemiche vengono fugate dopo vivaci scontri, ma gli sforzi non hanno un risultato tangibile per le gravi difficoltà incontrate dalla "Cremona" che non può avanzare.
     Mentre il I e II/270° rimangono ancora in linea e proseguono alacremente nei lavori di fortificazione, il III/270° e il 269° vengono incaricati dei lavori della sistemazione della linea del Ghelpach.
     All'imbrunire del giorno 9 luglio il 269° inizia il trasferimento e sostituisce in prima linea il 270° che, a sua volta, si porta tra Granezza e Boscidar. I fanti del 269° vigilano e bene custodiscono la linea, nella notte sul 12 respingono pattuglie nemiche che si erano avvicinate alle trincee. Nella notte sul 18, sostituita in linea dalla "Pavia", l' "Aquila" si riunisce ad Osteria di Granezza per portarsi, il 24, alla stazione fra Villa Verla e Dueville da dove, viene trasferita in ferrovia nella zona di Pavoletto, nord - est di Udine. Nella giornata del 22 agosto, con autocarri, la brigata viene trasportata fra Nosna e Slapnico ove accampa (53a divisione). E' in pieno svolgimento la battaglia della Bainsizza. Il 23, per via ordinaria, di dirige riceve l'ordine di avanzare con il reggimento di testa (270°) verso l'altura di Kobilk (q. 627) e puntare rapidemente sul varco aperto a sud di q. 800 della linea Madoni, dovendo detta linea essere raggiunta prima di sera. Il 269° deve raggingere in nottata il terreno fra l'altura di Baske e quella di Kobilek.
     Conquistata la linea Kobilek - Madoni, il 25, mentre le altre truppe della divisione sono impegnate accanitamente contro il nemico, che ostacola l'avanzata verso il bordo settentrionale del vallone di Chiapovano, il 270° presidia le posizioni occupate del Kobilek fronte a sud est ed il 269°, quale riserva a disposizione del comando del corpo d'armata, rimane in attesa a Baske.
     A sera il III/270° si porta a rincalzo del 241° a Na Kobil ma trova ostacoli nella marcia, il 269° si traferisce fra Ravne e Zabro.
     Il 26, il I e II/269° sostituiscono nelle posizioni di Caverne il 247°; il III/269° occupa e sbarra la selletta di Kal; il I e II/270° raggiungono la conca di Zabrdo, il III/270° resta colla brigata Teramo a Na Kobil.
     Il 27 si costituisce una colonna volante con il I e II/270°, con uno squdrone di cavalleria ed una sezione di artiglieria da montagna allo scopo di far cadere, minacciandole di fianco e di rovescio, le frammentarie resistenze nemiche che ostacolano l'avanzata dei nostri.
     Il 269° si consolida nelle posizioni raggiunte a Caverne ed a Kal. Il 28, i battaglioni della brigata sono impegnati in tre operazioni distinte: la colonna volante I e II/270° contro il pianoro di q. 800, III/270° con la brigata Teramo contro la parte nord del pianoro; il 269°, contro il rovescio dell'organizzazione difensiva del S. Gabriele.
     Il contegno delle truppe è magnifico, esse si slanciano animosamente all'attacco, pur non riuscendo ad ottenere che risultati parziali, rimangono sotto i reticolati non volendo retrocedere di un solo passo. La lotta aspra e micidiale dura fino al 1° settembre con alterna vicenda, il nemico si difende accanitamente e contrattacca. La battaglia però va languendo, le truppe dell'"Aquila" occupano la linea che si estende  da q. 600 sino alle pendici sud occidentali di Chiapovano: il II e III/270° a sbarramento della selletta di Kal; da Caverne fino a q. 417, il 269°; il I/270° in riserva di brigata nei pressi di Zabrdo. Vengono iniziati alacremente i lavori di rafforzamento e di difesa per prevenire qualsiasi tenteativo nemico di attacco. Il 16 la brigata passa alla dipendenza della 44a divisione e prende parte, il 29, al nuovo tentativo per l'occupazione del pianoro di q. 800 che riescefelicemente.
     Nella notte sul 3 ottobre, ricevuto il cambio della "Brescia" tutta la brigata si traferisce presso Osteria di Britof, ove rimane fino al 20, rilevando, nella notte sul 21, la "Udine" nella zona di Zagorje: il 269° della Selletta di Dol Zagorjè a q. 417. il 270° con un battaglione nel vallone del Torrentaccio (8a divisione). Per effetto dell'offensiva austriaca (24 ottobre) su tutta la fronte della 2a armata, la brigata ripiega sulla linea di Basche, q. 531, Vodice, M. Santo. Il 27, attraversa l'Isonzo al ponte di Zagora ed inizia la marcia per andare a prendere posizione sulla linea delle colline a nord di Mossa e Capriva. Il 28 raggiunge Blanchis e disloca, il 270° a q. 309; il 269° a q. 92 ad ovest della strada Blanchis, S. Lorenzo di Mossa. Nella nottata viene ripreso il ripiegamento sulla destra del Cormor presso Mortegliano.
     Il 30, dopo lunga e penosa marcia, passa il Tagliamento al ponte di Madrisio e raggiunge Morsano, ove accantona. Il 5 novembre è a Susegana, e si disloca col 269° ad oriente della ferrovia e col 270° ad occidente, per la difesa, della sinistra del Piave in corrispondenza del ponte della Priula. Il 6 cessa di far parte dell'8a divisione e passa alla 48a.
     Nella notte sull'8, rilevata da due battaglioni del 211° fanteria, passa il Piave e si sposta prima a Sovilla e poi nella zona Tavernò (Treviso) che lascia il 3 dicembre per sostituire col 269°, riparti del 215° fanteria sul tratto di linea da ponte della Priula a nord ovest di Cà Lucca e riparti del 117° nella seconda linea a Fornace Fassa: col 270°, riparti della "Padova" in prima e seconda linea da Cà Lucca a Palazzon.
     I battaglioni attendono alla sistemazione difensiva, non trascurando di molestare continuamente l'avversario con pattuglie.

ANNO 1918.

     Il nuovo anno trova la brigata ancora in linea nel settore Ponti; il 4 gennaio è rilevata dall "Tevere": il 269° si diloca a Visnadello, il 270° a Spresiano. Il 23, ceduti gli accantonamenti alla "B. Brigade Gromp" della 5a divisione britannica, l'"Aquila" raggiunge la regione di Trebaseleghe ove si accantona. Il 16 marzo dà il cambio alla 13a brigata inglese nelle trincee da C. Tonette, Palazzon con i battaglioni I e III del 270° in linea nelle due sezioni G. e H.; il II a Spresiano in riserva, col I e II/269° rispettivamente accantonati a Cartiera Km. 9 ed a Cartiera di Visnadello in riserva  divisionale ed il III a C. Rossi quale riserva di brigata. Il servizio di linea in cui si alternano i due reggimenti, ha termine l'8 aprile: in tale giorno la brigata è rilevata dalla "Tevere" e si disloca nella zona di Visnadello, Spresiano. Nella notte sul 24, l'"Aquila" sostituisce a sua volta la "Tevere". Per prevenire ogni sorpresa nemica, date le informazioni ricevute, il comando di divisione ordina che il 270° passi in riserva divisionale, il 269° in riserva di corpo d'armata e che il comando della brigata assuma a Spresiano il comando del sottosettore.
     Nella notte sul 15 giugno il nemico inizia un violentissimo bombardamento che prosegue ininterrotto sino alle ore 8 quando sferra l'attacco. Al 270° è assegnato il compito di assicurare la sinistra della "Piacenza" schierata sulla linea Ponti - Nervesa. Il I e II/270° si attestano alla ferrovia Nervesa Montebelluna.
     Il nemico facendosi sempre più minaccioso, i due battaglioni contrattaccano, riuscendo il I ad occupare q. 95 ed il II ad avanzare verso Collesel Castelviero. La lotta, diminuita il 16, viene ripresa con maggior violenza il 17, forti nuclei nemici puntano sul passaggio a livello della stazione di Nervesa. La presisone austriaca diviene di momento in momento più intensa al centro della linea occupata dal I e III/270°. Il I resiste valorosamente all'urto, il III, battuto di fianco da mitragliatrici, ripiega contrastando il terreno passo a passo e sventando ogni pericolo di aggiramento. Il II battaglione, accorre sulla linea Olivotto sud, Pozzobon, sfarra un immediato contrattacco; l'8a compagnia del 164° fanteria, messa a disposizione del I battaglione, si slancia anch'essa contro il nemico. L'infiltrazione avversaria si fa sempre più pericolosa.
     Il I battaglione che, in una disperata resistenza contro forze soverchianti , ha perduto quasi tutti gli ufficiali, è all'estremo della resistenza, i II giunto al qudrivio Olivotto sud, Pozzobon, contrattacca, ma è obbligato dal tiro infernale a ripiegare sulla linea S. Gottardo, Olivotto sud. Per quanto critica la situazione viene fronteggiata con serenità e valore dai superstiti che lentamente ripiegano sulla linea Campeotto - q. 65. A sera i resti del 270° formati un battaglione e il III/269° appoggiati da tre autoblindate, si slanciano al contrattacco. Il III/269° in stretto collegamento col II/270°, appoggiando la destra alla rotabile Arcade - C. De Raos, procede risoluto in direzione della ferrovia, vince la resistenza nemica, catturando prigionieri e materiale e si ferma all'altezza di q. 71. Il II/270° raggiunge, dopo violento corpo a corpo, la linea Pozzobon - C. De Raos fronte nord - est. Nella nottata dal 18 gli Austriaci, dopo un bombardamento intenso seguito da violenti raffiche di mitragliatrici, attaccano in direzione di C. Orazio, ove nella mattinata ha dovuto ripiegare il II/270. Con mirabile prontezza e energia, malgrado le perdite della giornata, i riparti di detto battaglione ed una compagnia del 5° fanteria, schierati ad ovest di C. Orazio, con impeto irresistibile, infrangono l'attacco e inseguono il nemico che, dopo lotta disperata, ripiega. Nelle giornate del 19, 20, 21 ogni ritorno offensivo autriaco fallisce per il valore e la resistenza delle nostre truppe. Nei sette giorni di battaglia i riparti si sono votati all'estremo sacrificio, il I/270° quasi completamente distrutto, con la sua eroica e disperata difesa, ha contribuito a impedire la irruzione nemica sulla fronte della divisione. Le perdite subite sono l'indice del valore del 270° (ufficiali 30, truppa 668) che viene riconosciuto con la medaglia di bronzo conferita alla Bandiera del reggimento. Nella notte sul 23 il 270° si porta a sud della strada di Arcade, Spresiano, nei pressi di C. Bigolin.
     Il 25 l'intera brigata, lasciata la zona del Montello, è inviata in quella di Asolo - Riese ove inizia la riorganizzazione dei riparti. Il 7 luglio si trasferisce nella zona Musano - Postioma.
     Nelle notti sul 15 e sul 16, dando il cambio alle truppe della "Porto Maurizio" e della "Piemonte", occupa il settore Ponti, ove rimane fino all'8 agosto venendo rilevata dalla "Piacenza". Nella notte del 1° ottobre la "Aquila", ricevuto nuovamente il cambio della "Piacenza", si porta nella zona Porcellengo - Postioma, ove rimane fino al 24, trasferendosi poscia in quella di ammassamento di Cusignana - Bassa - Giavera per l'imminente azione offensiva. All'alba del 29, il 270° inizia il passaggio del Piave su di una passerella, all'altezza di Villa Berti, seguito immediatamente dal 269°. La brigata tutta, schierata sulla sponda sinistra, procede all'attacco degli obbiettivi assegnati. Il 270°, con azione rapidissima e travolgente, raggiunge il primo obbiettivo fissato, linea S. Daniele - Colle della Tombola - Collesci; riordinati i riparti, procede all'occupazione del secolo obiettivo Colle di Guardia, che cede sotto l'impeto dei suoi fanti.
     Il 270° si schiera lungo il versante oves si Colle di Guardia, il 269° è in seconda linea sud di C. Viscarello.
     Verso le ore 22, la brigata riprende l'azione, raggingendo Santa Maria di Feletto nella giornata del 30. Nel pomeriggio si procede all'attacco della stretta si Serravalle e di Fadalto.
     Il nemico, che finora non ha opposto che una relativa resistenza, inizia una violenta azione di mitragliatrici per impredire l'occupazione di Col Collesei. I battaglioni del 269° e 270° gareggiano in bravura, dopo attacchi violenti riescono a metterlo in fuga infliggendogli molte perdite e catturando numerosi prigionieri.
     Il 1° novembre l'"Aquila" prosegue a rincalzo della "Tevere", l'avanzata verso Ponte delle Alpi, che viene occupato con bella operazione. 
     Al termine della giornata la brigata si trova dislocata: con il 269° a Cugnan ed il 270° a Vich. Nella mattinata del 2 il 269° occupa la linea Soccher, Casan, C. Cugnan, Pieve d'Alpago per osservare le provenienze da nord e nord est e proteggere, occorrendo, il fianco destro della divisione.
     L'armistizio "Badoglio" trova la brigata tra Lissona, Arsier e Vich.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA DI BRONZO.

Alle Bandiere del 270° Reggimento Fanteria:
     “in tre giorni di aspra battaglia, resistè imperterrito ai ripetuti tentativi del nemico, che, con forze preponderanti, cercava d'irrompere nelle nostre linee, lo contrattaccò cin tenacia ed ardore, pur con forze stremate dall'incessante lotta, e lo ricacciò concorrendo così in modo efficacissimo ad arginare l'irruzione nemica sulla destra del Piave (Nervesa, 15 - 18 giugno 1918)".

(Boll. Uff., anno 1918, disp. 28).

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

 BOLLETTINO DI GUERRA N.  1123 (21 giugno 1918, ore 13).

     "Sul Montello nella giornata di ieri la pressione avversaria è continuata forte ma venne ovunque contenuta dalle nostre truppe che, contrattaccando, riguadagnarono terreno. Tentativi nemici d’avanzata verso occidente e verso sud animarono particolarmente la lotta ad oriente della linea Casa Gheller - Bavaria e nei pressi della stazione di Nervesa.
     La brigata Pisa (29° e 30°) avanzando con ammirevole slancio catturò 400 prigionieri, molte mitragliatrici e ritolse intatte al nemico due nostre batterie di medio calibro prontamente rimesse in azione contro l’avversario.
     Sul Piave la lotta si è concentrata in alcuni settori.
     Ad ovest di Candelù un attacco nemico venne respinto.
     Più a sud, di fronte a Fagaré e Zenson, la nostra azione controffensiva iniziata la notte sul 20 ha proseguito irresistibile e ci ha riportati sulle posizioni del giorno precedente. Il nemico subì perdite pari alla sua strenua resistenza; parecchie centinaia di prigionieri restarono nelle nostre mani.
     Nella zona ad occidente di S. Donà l’avversario tentò una forte azione contro Losson. Arrestato una prima volta dal nostro fuoco rinnovò invano per ben quattro volte l’attacco, finché esausto dalle perdite eccezionalmente gravi subite dovè cedere di fronte all’incrollabile valore del sardi della brigata Sassari (151°-152°), validamente coadiuvati dal II battaglione del 209° fanteria (brigata Bisagno) e dal IX battaglione bersaglieri ciclisti.
     A nord di Cortellazzo nostri reparti di marinai e bersaglieri gareggiando in ardimento irruppero nelle linee nemiche catturandovi 200 prigionieri e mantenendole poscia in loro saldo possesso. A Cavazuccherina ampliammo la testa di ponte.
     Il numero dei prigionieri finora accertati dall’inizio della battaglia ad oggi supera i 12.000.
     Nella lotta che da più giorni si combatte sull’aspro terreno del Montello si sono particolarmente distinte, oltre la brigata Pisa, le brigate di fanteria Aosta (5°- 6°) e Mantova (113°-114°); i reggimenti di fanteria 68° (brigata Palermo), 215° (brigata Tevere), 270° (brigata Aquila); il XXVI e XXVII riparto d’assalto e il LXXIX battaglione zappatori che combattendo a fianco della fanteria confermò ancora una volta lo spirito di sacrificio ed il valore dell’ arma del genio.
     Squadroni dei lancieri di Milano (7°) e di Vittorio Emanuele II (10°) intervenendo arditi e decisi nella lotta ad occidente di Zenson per arrestarvi il tentativo di sfondamento nemico del giorno 19, hanno aggiunto una nuova pagina alla storia gloriosa dei loro reggimenti e dell’arma di cavalleria.
     L’aviazione, malgrado le avverse condizioni atmosferiche, svolse ieri la consueta attività. Undici velivoli nemici vennero abbattuti.
     Per la prima volta gli aviatori nostri ed alleati ebbero a compagni di bravura piloti americani che, appena giunti sulla nostra fronte, hanno voluto partecipare alla battaglia.
     Il valoroso maggiore Baracca, che aveva raggiunto la sua 34° vittoria aerea, il giorno 19 corrente non ha più fatto ritorno da un eroico volo di guerra".
                                                                                                                                      Generale DIAZ.
  

 

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
269° Reggimento Fanteria.
1 Capitano Di Maio Mario Lioni Casa De Raos 18-06-1918
2 Id. Novara Augusto Asti Osp. Ris. N. 3 05-11-1917
3 Tenente Bargnasi Augusto Urbino Nervesa 18-06-1918
4 Id. Ceccarelli Ugo Firenze Alt. Bainsizza 24-10-1917
5 Id. Inzani Pietro Castel Arquato Osp. d. C. 322 04-11-1918
6 Id. Tordi Amedeo Montesendo Globria 07-10-1917
7 S. Ten. Aimerj Carlo Tommaso Valfenera Osp. d. C. 158 10-11-1918
8 Id. Raffi Antonio Padova Alt. Bainsizza 25-09-1917
9 Id. Trovato Giorgio Monforte Casa De Raos 18-06-1918
10 Aspirante Marcucci Oscar Galazzo Osp. d. C. 146 16-08-1918
270° Reggimento Fanteria.
1 Capitano Confalonieri Amilcare Roma Amb Mont. N. 88 28-08-2927
2 Id. Senepa Giuseppe Narni Nervesa 17-06-1918
3 Tenente Antonucci Antonio Monteleone Bainsizza q. 800 30-09-1917
4 Id. Arcangeli Ferdinando Firenze Nervesa 17-06-1918
5 Id. Carelli Ciro Coppero Bainsizza q. 800 01-09-1917
6 Id. Gritti Camillo Calcinato Bainsizza q. 800 28-08-1917
7 Id. Mazza Cosimo Oria Amb. Chir. 2 07-09-1917
8 Id. Marri Amedeo (disp.) Roma Montello 15-06-1918
9 Tenente Pianese don Giuseppe (cappellano) Napoli Bainsizza q. 800 31-08-1917
10 S. Ten. Belletti Ettore Reggio E. Osp. d. C. 106 04-09-1917
11 Id. Bianconi Vittorio Portomaggiore Osp. d. C. 106 04-09-1917
12 Id. Iosa Pasquale Macchia Valforte Osp. d. C. 78 30-09-1917
13 Id. Ricci Decio Cesena Bainsizza q. 800 28-08-1917
14 Id. Savio Gavino Renato Volghera 48a Sez. Sanità 17-06-1918
15 Id. Alfano Elia (disp.) Caiazzo Bainsizza q. 800 27-08-1917
16 Id. Receputi Francesco Rocca S. Casciano 182° Rep. Semegg. 27-08-1917
17 Aspirante Agostini Gino Bagni della Porretta Na Kobil 01-09-1917
18 Id. Casanova Emilio Bologna Schiavonesca 17-06-1918
19 Id. Cotronei Camillo Napoli In prigionia 02-10-1918
20 Id. D'Amico Giuseppe Catania Nervesa 17-06-1918
21 Id. Laurenti Italo Ferrara In prigionia 16-05-1918
22 Id. Macapani Ivo Baura In prigionia 27-10-1917
 

MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

270° REGGIMENTO FANTERIA.

LEVI GIUSTO, colonnello - Cavaliere - Nervesa, 15 - 18 giugno 1918.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO.

269° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 9 - Truppa, n. 4.

270° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 6 - Truppa, n. 4 .

MEDAGLIA DI BRONZO.

269° Regg. Fanteria, Ufficiali e militari di truppa, n. 22.

270° Regg. Fanteria: Ufficiali e militari di truppa, n. 15.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Col. brig. LEVI Giulio, dal 17 maggio al 13 ottobre 1917.
Col. brig. BELLONI Pitro, dal 14 ottobre 1917 al terminte della guerra.

COMANDANTI DEL 269° REGGIMENTO FANTERIA.

Ten. Colonnello SPALLUCI Luigi, dal 26 maggio al 30 settembre 1917.
Colonnello LEVI Giusto, dal 1° ottobre 1917 al terminde della guerra.

COMANDANTI DEL 270° REGGIMENTO FANTERIA.

 Ten. Colonnello FARACOVI GIOVANNI, dal 6 giugno al 28 ottobre 1917.
Ten. Colonnello PUCCI PILADE, dal 12 novembre 1917 al termine della guerra.

 

 
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.
269° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione.
Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Gazzola Giuseppe 16-09-1917 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Maggiore Marotta Pasquale 10-11-1917 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Maggiore Crimi Giuseppe 30-11-1917 27-05-1918  
Capitano Locatelli Giuseppe 28-05-1917 al termine della guerra.  
270° REGGIMENTO FANTERIA.
I° battaglione.
Ten. Col. Ponzini Alighiero 26-05-1917 29-05-1917  
Capitano Mauri Luigi 30-05-1917  02-06-1917  
Maggiore Musmeci Angelo 03-06-1917 .....-10-1917  
Id. Bernouilli Armando  13-11-1917 31-12-1917  
Id. Collini Clotario 01-01-1918 05-06-1918  
Capitano Vivante Scioletti Italo 06-06-1918  17-06-1918  
Maggiore Collini Clotario .....-07-1918 30-09-1918  
Id. Isasca Carlo 01-10-1918 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Capitano Ferrara Arturo 17-05-1917  25-05-1917  
Id. Benone Alberto 26-05-1917 17-06-1917  
Id. Bertesi Alfredo 18-06-1917    
Maggiore Pocorelli Eugenio   .....-01-1918  
Capitano Locatelli Giuseppe  .....-02-1918 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Capitano Antonetti Almiro 20-05-1917 02-06-1917   
Maggiore Levi Giusto 03-06-1917 31-09-1917  
Ten. Col. Torriani Guido   .....-10-1917  
Maggiore Bernouilli Armando 01-01-1918 17-06-1918  
Id. Alberani Ottaviano 20-07-1918 30-09-1918  
Id. Volpini Alberto 01-10-1918  al termine della guerra.  
 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1917

Dal 6 giugno al 18 luglio (Zona Val d'Assa [Stella - Roana - Bivio Boscon - Q. 878]).

Dal 23 agosto al 3 ottobre (Zagomila - Baske - Kobilek - Madoni - Na Kobil - Chiapovano).

Dal 21 ottobre all'8 novembre (Zagorje - Selletta di Dol Zagorje - Ripiegamento: Vodice - M. Santo - Q. 531 - Basche - Mossa - Capriva - Blanchis - Mortegliano - Tagliamento).

Dal 3 al 31 dicembre (Piave [Settore Ponti]).

 Anno 1918


Dal 1° al 4 gennaio (Piave [Settore Ponti]).

Dal  16 marzo all'8 aprile (Piave [Settore Ponti]).

Dal 24 aprile al 21 maggio (Piave [Settore Ponti]).

Dal 14 al 25 giugno (Nervesa - Collesel - Castelviero - Olivotto sud - Pozzobon - S. Gottardo - Arcade - C. Orazi).

Dal 15 luglio all'8 agosto (Piave [Settore Ponti]).

Dal 5 settembre al 1° ottobre (Piave [Settore Ponti]).

Dal 24 ottobre al 4 novembre (Piave - Villa Berti - S. Daniele - Colle della Tombola - Collesel - Colle di Guarda - S. Maria di Feletto - Serravallo - Fadalto - Col Colesei - Ponte delle Alpi - Lizzona - Arsiè - Vich).

 Anno 1917

 Maggio al 5 giugno (Longa - Scaldaferro - Friola - Mason Vicentino - Cantarad - Trasferimento: Velo - Salcedo - Osteria di Granezza).

Dal 19 luglio al 22 agosto (Osteria di Granezza - Trasferimento: Zona di Pavoletto - Nosna - Slapnico).

Dal 4 al 20 ottobre (Osteria di Britof).

Dal 9 novembre al 2 dicembre (Sovilla - Taverno).

 Anno 1918

Dal 5 gennaio al 15 marzo (Visnadello - Spresiano - Trebaseleghe).

Dal 9 al 23 aprile (Visnadello - Spresiano).

Dal 22 maggio al 14 giugno (Visnadello - Spresiano).

Dal 26 giugno al 14 luglio (Asolo - Riese - Musano - Postioma).

Dal 9 agosto al 4 settembre (Musano - Postioma).

Dal 2 al 23 ottobre (Porcellengo - Postioma).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1917

4

12

2

26

Anno 1918

4

12

5

22

TOTALI Mesi 8 e giorni 24 Mesi 8 e giorni 18
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 269° REGGIMENTO 270° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1917
Zona Val d'Assa (Stella - Toana - Bivio Boscon - Q. 878) - Zagoihila - Baske - Kobilek - Madoni - Nà Kobil - Chiapovano (6 giugno - 3 ottobre)

3

4

-

31

88

10

13

1

-

20

14

-

Zagorje - Selletta di Dol Zagorje - Ripiegamento: Vodice - M. Santo - Q. 531 - Baske - Mossa - Capriva - Blanchis - Mortegliano - Tagliamento - Piave (21 ottobre - 8 novembre)

1

-

15

-

-

521

-

-

11

-

-

322

Totale anno 1917 4 4 15 31 88 531 13 1 11 20 14 322
1918
Piave - Settore Ponti (24 aprile - 21 maggio).

-

-

-

10

18

-

-

-

-

-

12

-

Nervesa - Collesel - Castelviero - Olivotto sud - Pozzobon - S. Gottard - Arcade - C. Orazi (14 - 25 giugno).

2

16

-

19

349

-

6

14

12

30

192

446

Piave - Villa Berti - S. Daniele - Colle della Tombola - Collesel - Colle di Guarda - S. Maria di Feletto - Seravalle - Fadalto - Col Colosei - Ponte delle Alpi - Lizzona - Arsiè Vich (24 ottobre - 4 novembre).

3

5

-

45

44

-

-

-

-

11

10

-

Totale anno 1918 6 21 - 74 411 - 6 14 12 41 214 446

 

 
RIEPILOGO GENERALE

Anno 1917

4

4

15

31

88

531

13

1

11

20

14

322

Anno 1918

6

21

-

74

411

-

6

11

12

41

214

446

TOTALE GENERALE 10 25 15 105 499 531 19 15 23 61 228 768


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